Quante volte si è sentito ripetere che il vino rosso fa buon sangue?
Questo è certamente uno dei più celebri detti popolari d'Italia legati agli
effetti del vino sulla salute dell'uomo, al quale se ne affiancano tanti altri
che hanno come argomento principale la bevanda di Bacco in relazione ai tanti
aspetti della vita degli uomini. Ovviamente, noi non siamo medici e certamente
non abbiamo né la competenza né tanto meno la presunzione di fornire ai nostri
lettori indicazioni su questi temi, per i quali è sempre e comunque opportuno
affidarsi a specialisti competenti. Tuttavia, pare piuttosto strano e
improbabile che il succo d'uva rossa fermentato abbia la capacità - dopo essere
stato ingerito - di trasformarsi in sangue, come suggerito dal celebre
proverbio. Molto probabilmente questo modo di dire non ha nessuna pretesa di
essere considerato alla lettera e che è anche vero che il termine sangue
assume significati diversi in accordo al contesto nel quale è utilizzato, spesso
sinonimo di coraggio, umore e perfino della vita.
Capacità di fare buon sangue a parte, è più che ovvio che il vino abbia
comunque un certo effetto sull'organismo degli uomini, a cominciare dagli
effetti indesiderati provocati dall'alcol. Almeno su questo aspetto, non è
necessario essere medici per comprendere gli effetti dell'abuso di bevande
alcoliche, qualcosa che - certamente - è anche poco condivisibile. Tuttavia il
vino non è solamente alcol e gli oltre 250 elementi che lo compongono svolgono
certamente altri effetti sull'organismo umano. Dal punto di vista alimentare,
l'apporto di nutrienti del vino è piuttosto trascurabile, poiché i più
importanti principi nutritivi sono contenuti solamente in tracce. Il valore
nutritivo del vino è pertanto legato unicamente alla quantità di energia che
l'alcol etilico è capace di fornire, pari a circa 7 calorie per grammo, oltre a
quelle fornite dall'eventuale presenza di zucchero. Va comunque ricordato che
l'apporto calorico dell'alcol non è direttamente utilizzabile dall'organismo per
il lavoro muscolare, lo è invece per il metabolismo basale, consentendo un
risparmio nei consumi di altri principi nutritivi come grassi e zuccheri.
Dal punto di vista alimentare, è quindi opportuno considerare l'apporto calorico
delle bevande alcoliche e del vino nel calcolo totale delle calorie assunte,
ricordando che l'utilizzo delle calorie fornite dall'alcol sono poco efficienti
per il nostro organismo. Tanto per fare dei confronti, un grammo di alcol
fornisce 7,3 calorie (ogni grado alcolico equivale a 7,9 grammi), un grammo di
zucchero fornisce 4,1 calorie, un grammo di grassi equivale a 9,3 calorie e un
grammo di proteine a 4,4 calorie. Un grammo di alcol è quindi più calorico dello
zucchero e delle proteine e poco meno dei grassi. Per calcolare l'apporto
calorico dell'alcol contenuto in una bevanda, è sufficiente moltiplicare il
volume alcolico contenuto in un litro per 7,9 (peso in grammi di un grado
alcolico) e quindi per 7,3 (calorie prodotte per ogni grammo). Ne consegue che
un litro di vino con un volume alcolico del 13% fornisce circa 749 calorie. Se
consideriamo il volume di riferimento di un bicchiere - pari a circa 125
millilitri - ognuno di questi fornisce all'organismo un apporto di circa 93
calorie. È bene precisare che a questo risultato vanno aggiunte le calorie
apportate dallo zucchero eventualmente presente nel vino.
Il vino non è solo alcol. È una bevanda estremamente complessa composta da oltre
250 elementi diversi, e molti di questi possono svolgere effetti positivi e
benefici nell'organismo. Sin dai tempi più antichi, l'uomo ha sempre avuto una
particolare attenzione per il vino, osservandone i suoi effetti, sia positivi,
sia negativi. Probabilmente il primo effetto riscontrato nel vino è stato
certamente quello svolto dall'alcol che - è bene ricordarlo - è classificato
come sostanza tossica e, come tale, è sempre opportuno consumarne in dosi
moderate senza mai eccedere. Il consumo moderato di vino e di bevande
alcoliche è sempre stato oggetto di discussioni, nelle quali la saggezza
popolare - e il buon senso dettato da un consumo responsabile e intelligente -
ha sempre riconosciuto deprecabile e per niente condivisibile l'abuso, anche se
in tempi passati, certe riunioni riservate esclusivamente agli uomini
terminavano spesso con poco dignitose ubriacature. La saggezza popolare sul
consumo moderato del vino può essere riassunto con il proverbio chi beve
poco vino è una pecora, chi ne beve in giusta misura è un leone, chi ne beve in
eccesso è un asino, con il dovuto rispetto per l'intelligenza degli animali
citati negli esempi meno nobili.
L'uso del vino come rimedio e come farmaco è documentato sino dagli albori
della civiltà, non solo per gli effetti legati all'alcol, ma anche per altre
proprietà che la bevanda di Bacco possiede nella prevenzione e nella cura di
certi sintomi. Per esempio, è documentato che in tempi passati si somministrava
il vino prodotto con uve attaccate dalla Botrytis Cinerea - ovviamente a
coloro che si potevano permettere questi costosissimi vini - per la cura di
certe malattie. È probabile che questi vini svolgessero una blanda azione
antibiotica tale da giustificare i benefici effetti rilevabili in certi
casi. Anche in molti trattati di medicina e di cucina scritti in tempi passati
si decantano le qualità benefiche del vino per l'organismo e per la prevenzione
di certi disturbi, qualcosa che corrispondeva alla verità, anche se a quei tempi
non provato scientificamente, ma certamente provato da metodi empirici e
dall'osservazione diretta.
La scienza e la medicina moderna continuano a guardare al vino e ai suoi effetti
sulla salute con estrema attenzione. In questi ultimi anni sono state molte le
scoperte legate al vino, probabilmente incoraggiate anche dall'interesse
sociale nei confronti di questa bevanda e - certamente - anche da interessi
economici, tali da fare apparire il vino come una panacea. Certamente i
moderni metodi di indagine e di ricerca scientifica consentono di ottenere
risultati più attendibili di quanto fosse possibile in passato, tuttavia è
sorprendente vedere quanti benefici la medicina moderna sta attribuendo al vino.
Sembra quasi che l'umile succo d'uva dopo essere fermentato assuma
qualità quasi magiche, come un elisir di salute e di benessere. Il sospetto che
- forse - si stia esagerando rimane comunque piuttosto forte. Il vino ha
certamente effetti buoni sulla salute e sull'organismo, sicuramente può svolgere
un'azione preventiva nei confronti di certi disturbi, ma spesso si dimentica che
il suo abuso è dannoso. Proprio l'esaltazione delle qualità positive potrebbe
portare a un consumo eccessivo, perfino giustificato, poiché maggiore la
quantità, maggiori gli effetti. Ma un consumo eccessivo di vino significa anche
un consumo eccessivo di alcol e questo non è certamente un effetto positivo
sulla salute. Dovremmo ricordarci più spesso di questo e dovrebbero ricordarlo
anche coloro che sostengono le buone qualità del vino, poiché fra le buone
qualità del vino c'è - e ci deve essere, sempre e comunque - anche la
moderazione. Anche questo è un buon effetto sulla salute.
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