Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXII |
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Contrasti di Chardonnay e Sauvignon BlancLe due celebri uve bianche francesi, pur condividendo lo stesso paese di origine, producono vini diversi e opposti |
Chardonnay e Sauvignon Blanc evocano indiscutibilmente la Francia e, in particolare, la Borgogna e la Valle della Loira. Se è vero che l'origine della seconda uva sia la vicina Bordeaux, è proprio nella Valle della Loira che il Sauvignon Blanc ha saputo esprimere vini di grande eleganza, non da meno, di particolare tipicità. Entrambe, innegabilmente, condividono il medesimo destino di viaggiatori del mondo, lo stesso di altre uve francesi, raggiungendo - perfino - paesi distanti decine di migliaia di chilometri. Chardonnay e Sauvignon Blanc sono l'emblema di un certo modello di enologia: uve spesso accusate di essere eccessivamente presenti in troppi vini, è innegabile che - quando usate - la loro presenza non passa inosservata. Pur avendo qualità e profili organolettici molto diversi, sono comunque capaci di caratterizzare i vini nei quali sono impiegate, apportando i loro inconfondibili caratteri. La popolarità di queste due uve è tale che, oggi, le troviamo pressoché presenti in ogni paese vitivinicolo del mondo. La causa di questo enorme successo deriva anche dal fatto che, per molti anni, si riteneva la qualità dei vini francesi fosse dovuta, in larga parte, alle loro uve. Una supposizione fortemente discutibile - per quanto importante, l'uva, da sola, non è sufficiente per fare un vino di qualità - e solo più tardi si è cominciato a capire che il segreto era ben diverso. Quando si è finalmente compreso che i grandi vini richiedono rigorose pratiche viticolturali ed enologiche di qualità, la diffusione delle celebri uve internazionali aveva oramai conquistato il mondo. Non si intende, evidentemente, sminuire le qualità di Chardonnay e Sauvignon Blanc, poiché i fatti - attraverso i grandi vini che producono nel loro paese d'origine - ne testimoniano l'eccellenza che si unisce, innegabilmente, al territorio e all'uomo. Originario della Borgogna, terra nella quale è capace di produrre vini di grandissima eleganza, lo Chardonnay è generalmente conosciuto nel mondo per la sua caratteristica morbidezza. Questa qualità è spesso utilizzata in cantina proprio per arrotondare vini freschi e acidi, così da migliorarne l'equilibrio e, nel contempo, incontrare il gusto di certi consumatori. La caratteristica morbidezza è largamente responsabile dell'enorme successo che ha ottenuto lo Chardonnay nel mondo, tuttavia, considerare la celebre uva borgognona unicamente per questa qualità sarebbe un grave errore di superficialità. Se è vero che lo Chardonnay è spesso usato per arrotondare certi vini - rendendoli così più immediati e facilmente vendibili - è bene ricordare che la versatilità di quest'uva è davvero notevole. Basti pensare, ad esempio, che lo Chardonnay è l'unica uva bianca a essere utilizzata per la produzione dello Champagne e la si trova, inoltre, nella quasi totalità degli spumanti metodo classico in tutto il mondo. Un'altra apprezzata qualità dello Chardonnay è quella di legare particolarmente bene con la fermentazione e la maturazione in botte, pratica che rende il vino più complesso, accentuando, nel contempo, la sua morbidezza. Lo Chardonnay è comunque capace di produrre pregevoli vini anche con la vinificazione in contenitori inerti, ed è in questo caso che può esprimere la sua finezza aromatica e la sua freschezza. La sua versatilità enologica trova ampio uso nella produzione dei vini, poiché - attraverso opportune pratiche viticolturali ed enologiche - è capace di produrre vini dai caratteri distinti e diversi. Altra caratteristica per la quale lo Chardonnay riscuote ampio consenso è rappresentato dal suo profilo aromatico, che ricorda la frutta esotica e certi fiori, banana e acacia su tutti. Infine, nonostante non sia spesso usato in questo modo, lo Chardonnay ha dato prova di produrre anche interessanti vini dolci.
Di carattere totalmente diverso, il Sauvignon Blanc si fa apprezzare per la sua vibrante freschezza e l'esuberante profilo olfattivo. Non si tratta - va detto - di un'uva aromatica, tuttavia le particolari qualità olfattive del Sauvignon Blanc lo hanno portato a essere definito, da molti, come uva semi aromatica. Varietà decisamente più esigente dello Chardonnay, il Sauvignon Blanc risente fortemente dell'influsso del territorio e, in particolare, del clima, producendo vini diversissimi in ognuna di queste condizioni. Il Sauvignon Blanc è sovente impiegato per aggiungere aromaticità e acidità a quei vini che ne sono privi, un contributo che è sempre ben percettibile. Il carattere di quest'uva è tale che, anche in minime quantità, è capace di alterare sostanzialmente quello dei vini nel quali è aggiunto. Il Sauvignon Blanc trova, in ogni caso, il massimo della sua espressione e personalità quando vinificato da solo e, va detto, non è da tutti apprezzato per le particolari e contrastanti espressioni che riesce a interpretare. In aree a clima prevalentemente freddo - come nella Valle della Loira, sua terra d'elezione - il Sauvignon Blanc produce vini molto freschi e caratterizzati da un profilo aromatico con evidenti note vegetali, bosso e peperone verde su tutti. Nelle aree a clima più caldo, come spesso accade in Italia, il Sauvignon Blanc esprime un carattere aromatico fatto di esuberanti frutti tropicali, con nessun ricordo del suo tipico profilo vegetale. La maturazione, com'è facilmente prevedibile, influisce notevolmente sullo sviluppo dei suoi aromi e della sua freschezza, con una variabilità piuttosto ampia. Va detto che, nella maggioranza dei casi, si preferisce conservare e accentuare la sua tipica freschezza: per questo motivo è molto raro che il Sauvignon Blanc sia fatto fermentare o maturare in botte o barrique. La sua acidità lo rende inoltre molto adatto per la produzione di vini dolci, dei quali i più celebri esempi restano Sauternes e Barsac, dove talvolta è impiegato. Cerchiamo di comprendere le peculiarità delle due uve mettendole a confronto, usando la tecnica del contrasto, così da rendere evidenti le differenze, quindi, le rispettive caratteristiche. La condizione ideale di studio è costituita da tre vini: uno Chardonnay e due Sauvignon Blanc, dei quali, uno capace di esaltare il carattere verde dell'uva, il secondo quello fruttato, tipico delle zone più calde. Per una migliore efficacia di questo studio, è opportuno che i vini appartengano tutti alla stessa annata - in ogni caso, giovani - e prodotti in contenitori inerti. Questo permetterà l'espressione dei vini senza eccessivi influssi derivanti da particolari tecniche enologiche, come l'uso della botte. La produzione dello Chardonnay prevede spesso la fermentazione o la maturazione in legno, pertanto è opportuno assicurarsi che questo vino sia realmente prodotto in contenitori inerti. La valutazione dell'aspetto dei tre vini, mette in evidenza le rispettive differenze dei colori, evidente anche da una sommaria osservazione. Nel Sauvignon Blanc si noteranno tonalità di colore decisamente più tendenti al giallo verdolino, soprattutto quello prodotto in zone fresche. In quello prodotto in zone più calde, si noteranno comunque evidenti tonalità di giallo verdolino, nonostante il colore cominci a tendere verso il giallo paglierino. Questo colore è invece molto evidente nello Chardonnay, nel quale il giallo paglierino è spesso presente anche nelle sfumature, osservazione che si esegue inclinando il calice e valutando l'estremità superiore del vino. Questo colore lo si può osservare anche nel Sauvignon Blanc prodotto in zone più calde - soprattutto nel caso di macerazione nelle bucce - restando comunque più chiaro, in termini generali, dello Chardonnay.
Lo studio si fa decisamente più interessante nella valutazione olfattiva dei tre vini. Sarà infatti sufficiente un sommario esame dei tre calici per comprendere le enormi differenze di ogni singolo vini, con profili aromatici, per certi aspetti, perfino opposti. Il Sauvignon Blanc, anche quando è prodotto con uve coltivate in zone calde, nonostante il suo esuberante profumo di frutti e fiori, difficilmente tradisce il suo carattere vegetale. In questi casi è fortemente attenuato, ma certe caratteristiche, per così dire, verdi, fanno sempre parte del profilo olfattivo dei suoi vini, anche se in forma di delicate e leggere sfumature. La sensazione vegetale è pressoché sconosciuta ai vini ottenuti dallo Chardonnay, mentre la si può percepire - talvolta - in certi spumanti metodo classico prodotti con quest'uva. Inoltre, la sensazione di vegetale nello Chardonnay può essere percepita nei vini prodotti con uve coltivate in zone particolarmente fredde. Il naso del Sauvignon Blanc prodotto con uve coltivate in zone fredde, esprime al calice un profilo fortemente caratterizzato da sensazioni erbacee e vegetali. Si potranno percepire, infatti, aromi di peperone verde, ortica, foglia di pomodoro ed erba appena falciata. In certi casi, si percepirà anche il caratteristico odore di fiore di bosso, molto apprezzato dagli appassionati di Sauvignon Blanc vecchio stile. In quello prodotto con uve più mature o in zone calde, saranno gli aromi di frutta, compresa quella tropicale, a emergere dal calice. Riconosciamo, fra i tanti, uva spina, pesca, ananas, banana, agrumi e albicocca. La frutta esotica caratterizza anche lo Chardonnay, in particolare la banana, alla quale si uniscono mela, pera, susina, pompelmo, ananas e pesca. Il mondo dei fiori regala al Sauvignon Blanc aromi di sambuco, ginestra, biancospino e acacia, quest'ultimo particolarmente intenso nello Chardonnay, al quale si uniscono biancospino, caprifoglio, tiglio, ginestra e giglio. Passiamo ora alla valutazione del profilo gustativo dei tre vini, fase che continuerà a mettere ancor più in evidenza le notevoli differenze fra le due uve. L'attacco del Sauvignon Blanc è decisamente fresco e, nel caso del vino prodotto con uve da zone fresche, l'acidità diviene predominante, quasi tagliente. La morbidezza è piuttosto limitata, lasciando principalmente all'alcol il ruolo di porre in equilibrio la freschezza. Nel Sauvignon Blanc prodotto con uve da zone più calde si percepisce una maggiore morbidezza, senza attenuare la freschezza, qualità tipica dei vini prodotti con quest'uva. La morbidezza diviene invece evidente nell'attacco dello Chardonnay, qualità che spesso è apprezzata dagli appassionati di quest'uva. La freschezza è ben evidente anche in questo vino, tuttavia è nella morbidezza che la celebre uva borgognona si fa principalmente notare. Differenze che continuano a farsi notare anche nella parte finale della valutazione dei tre vini. Il finale del Sauvignon Blanc, dopo avere quindi deglutito il vino, lascia in bocca una ben percettibile freschezza, sempre accompagnata da sapori di frutta esotica e agrumi. Acidità che diviene meno percettibile - ma sempre ben presente - nel Sauvignon Blanc prodotto con uve più mature o provenienti da zone più calde. In questo caso, alla tipica freschezza, si aggiunge anche una lieve sensazione di morbidezza, lasciando comunque all'acidità il ruolo principale. La condizione è decisamente opposta nel finale dello Chardonnay, il quale lascia prevalentemente in bocca una sensazione di morbidezza e rotondità, mentre l'acidità svolge un ruolo secondario, seppure piacevole e determinante per l'equilibrio del vino. Infine, una considerazione sull'alcol: i vini prodotti con Sauvignon Blanc hanno - in termini generali - una gradazione inferiore allo Chardonnay, una caratteristica che, nel caso dell'uva borgognona, contribuirà alla percezione della morbidezza.
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I Vini del Mese |
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Legenda dei punteggi Sufficiente Abbastanza Buono Buono Ottimo Eccellente Vino eccellente nella sua categoria Vino con buon rapporto qualità/prezzo I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese e del luogo in cui vengono acquistati i vini |
Orvieto Classico Superiore Luigi e Giovanna 2011 |
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Barberani (Umbria, Italia) | |
Grechetto (90%), Procanico (10%) | |
Prezzo: € 35,00 | Punteggio: |
Giallo paglierino brillante e sfumature giallo paglierino, molto
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
mela, miele e susina seguite da aromi di biancospino, confettura di pere,
ginestra, agrumi, pesca matura, nocciola e minerale.
Attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori
intensi, piacevole morbidezza.
Finale persistente con ricordi di mela, susina e miele.
6 mesi in botte.
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Paste ripiene, Carne bianca arrosto, Pesce arrosto, Zuppe di funghi |
Moscato Passito Villa Monticelli 2009 |
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Barberani (Umbria, Italia) | |
Moscato Bianco | |
Prezzo: € 38,00 - 500ml | Punteggio: |
Giallo ambra brillante e sfumature giallo ambra, abbastanza
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di uva
passa, fico secco e scorza d'agrume seguite da aromi di albicocca secca,
confettura di pesche, miele, cedro, canditi, lavanda, timo, salvia e smalto.
Attacco dolce e comunque equilibrato, buon corpo, sapori intensi,
piacevole freschezza.
Finale persistente con ricordi di uva passa, fico secco e albicocca
secca.
Maturazione in vasca d'acciaio.
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Pasticceria secca, Crostate di confetture, Formaggi stagionati |
Trento Rosè Brut Pian Castello 2008 |
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Endrizzi (Trentino, Italia) | |
Pinot Nero | |
Prezzo: € 17,90 | Punteggio: |
Rosa salmone brillante e sfumature rosa salmone, trasparente, perlage
fine e persistente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
ciliegia, lampone e mirtillo seguite da aromi di fragola, crosta di pane,
ciclamino, mela, lievito, susina, agrumi e vaniglia.
Attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon
corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di ciliegia, lampone e fragola.
Rifermentazione in bottiglia sui propri lieviti per 60 mesi.
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Paste ripiene, Carne bianca arrosto, Pesce arrosto, Zuppe di funghi |
Gran Masetto 2010 |
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Endrizzi (Trentino, Italia) | |
Teroldego | |
Prezzo: € 37,00 | Punteggio: |
Rosso rubino cupo e sfumature rosso rubino, impenetrabile alla luce.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed equilibrato, apre con note di
amarena, mora e prugna seguite da aromi di violetta, mirtillo, rosa appassita,
vaniglia, cioccolato, macis, cannella, tabacco e mentolo.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole morbidezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di amarena, mora e prugna.
Prodotto con uve parzialmente appassite. 20 mesi in barrique, 6 mesi in
bottiglia.
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Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
Franciacorta Extra Brut 2010 |
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Ricci Curbastro (Lombardia, Italia) | |
Chardonnay (50%), Pinot Nero (50%) | |
Prezzo: € 22,00 | Punteggio: |
Giallo paglierino chiaro e sfumature giallo paglierino, molto
trasparente, perlage fine e persistente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
mela, banana e susina seguite da aromi di crosta di pane, biancospino,
lievito, pralina, pompelmo, mandarino, acacia e burro.
Attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon
corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di mela, pompelmo e susina.
Rifermenta in bottiglia sui propri lieviti per 42 mesi.
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Pesce arrosto, Carne bianca arrosto, Paste ripiene, Pesce fritto, Crostacei alla griglia |
Franciacorta Satèn Brut 2010 |
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Ricci Curbastro (Lombardia, Italia) | |
Chardonnay | |
Prezzo: € 22,00 | Punteggio: |
Giallo paglierino chiaro e sfumature giallo paglierino, molto
trasparente, perlage fine e persistente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
banana, mela e crosta di pane seguite da aromi di biancospino, agrumi,
susina, miele, pompelmo, pralina, burro, lievito e vaniglia.
Attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon
corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di mela, banana e nocciola.
Rifermentazione in bottiglia e affinamento sui propri lieviti per
almeno 40 mesi.
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Pasta e risotto con pesce e crostacei, Carne bianca saltata, Crostacei saltati, Pesce arrosto |
Brunello di Montalcino 2009 |
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Tenute Silvio Nardi (Toscana, Italia) | |
Sangiovese | |
Prezzo: € 28,00 | Punteggio: |
Rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, prugna e violetta seguite da aromi di mirtillo, lampone, rosa
appassita, vaniglia, cannella, tabacco, cioccolato, macis e mentolo.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di amarena, prugna e lampone.
12 mesi in barrique, 12 mesi in botte, almeno 6 mesi in bottiglia.
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Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
Brunello di Montalcino Vigneto Poggio Doria 2007 |
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Tenute Silvio Nardi (Toscana, Italia) | |
Sangiovese | |
Prezzo: € 80,00 | Punteggio: |
Rosso rubino brillante con sfumature rosso arancio, abbastanza
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, lampone e prugna seguite da aromi di violetta, mirtillo, pepe
rosa, rosa appassita, cioccolato, tabacco, cannella, vaniglia, macis e
mentolo.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole freschezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di amarena, lampone e
prugna.
18 mesi in barrique, 12 mesi in botte, almeno 36 mesi in bottiglia.
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Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
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