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  Cavatappi Numero 16, Febbraio 2004   
La Cantina PersonaleLa Cantina Personale  Sommario 
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La Cantina Personale

La scelta dei vini per la cantina personale non è sempre semplice. Molti fattori vanno valutati attentamente prima di procedere all'acquisto delle bottiglie che costituiranno il patrimonio personale di ogni appassionato di vini

 Il desiderio e il sogno di ogni appassionato di vini è di possedere un luogo dedicato espressamente alla conservazione dei suoi vini. Purtroppo i luoghi ideali ricolmi di gioiose bottiglie da aprire nelle occasioni speciali, vivono spesso solamente nei sogni e qualche volta è anche un bene che sia così. Questo sogno sarebbe bello da realizzare per il fatto di possedere delle buone bottiglie, consentendo loro di maturare al punto giusto e apprezzarle quindi nel migliore modo possibile. Qualche volta è bene che rimanga un sogno perché spesso si finisce per caricarsi di una quantità eccessiva di bottiglie, che inevitabilmente si rovinano a causa delle poco adatte condizioni di conservazione, o perché si è semplicemente aspettato troppo e il vino ha perso le sue migliori qualità.

 

La Cantina Ideale

 Spesso si sente parlare fra gli appassionati di vino della cosiddetta “cantina ideale”, che non rappresenta solamente il luogo e le condizioni migliori per conservare il vino, ma soprattutto i tipi e la quantità di bottiglie da acquistare per la “scorta personale”. La cantina ideale, va da sé, è fortemente condizionata da fattori personali, fra questi anche le disponibilità economiche e la propensione di spesa, ma soprattutto dalla disponibilità di un luogo veramente adatto per mantenere le bottiglie in modo opportuno. La maggioranza degli appassionati di vino, purtroppo, non dispone nelle proprie case di luoghi adatti per la conservazione del vino, non tutti hanno il privilegio di possedere un luogo idoneo da destinare esclusivamente a cantina. Per questi motivi la realizzazione della cantina personale non prevede generalmente un numero elevato di bottiglie: il rischio di rovinarle sarebbe elevato.

 A meno che non si intenda collezionare bottiglie di vino o acquistare vini con finalità di investimento nella speranza di una futura rivalutazione economica, in mancanza di locali adatti per la conservazione, è opportuno fissare una quantità di scorta minima e fare acquisti quando l'occasione lo suggerisce o la necessità lo impone. In questo senso è preferibile conservare una quantità minima di bottiglie lasciando il “rischio” della conservazione ai negozi specializzati che generalmente dispongono di specifici locali adatti allo stoccaggio delle bottiglie. Va ricordato che la qualità dello stato di una bottiglia di vino venduta in un negozio è spesso condizionata dalla serietà del gestore e dal modo in cui pone cura e attenzione alla conservazione dei vini prima di metterli in vendita. La serietà e l'onestà di un negoziante di vini si misura anche da questi dettagli, pertanto, oltre ad una questione di fiducia, è necessaria un'ottima affidabilità.

 Se la finalità del possesso delle bottiglie è unicamente quello della realizzazione di una cantina personale di vini destinati al consumo, è ancora più opportuno e saggio limitare il numero dei vini. Va ricordato che il numero dei vini che realmente sono adatti all'affinamento in bottiglia per lunghi periodi sono veramente pochi. Questo vale per la quasi totalità dei vini bianchi ma anche per molti vini rossi che invece si credono più adatti all'affinamento. Avere un numero sufficiente e non esagerato di vini, soprattutto di bianchi, assicura un buon ricambio delle bottiglie e la garanzia di apprezzare il vino nel suo momento migliore. Va inoltre ricordato che i produttori immettono nel mercato i propri vini nel momento in cui li ritengono pronti, cioè nella loro condizione ottimale di consumo. Ovviamente questo non significa che non siano adatti all'affinamento in bottiglia, o che si sconsiglia l'affinamento di qualunque vino, significa semplicemente che la scelta dei vini da affinare va fatta in modo appropriato e con i vini che realmente sono stati prodotti per questo specifico scopo.


Registrare le bottiglie della
propria cantina è un'operazione utile
Registrare le bottiglie della propria cantina è un'operazione utile

 La conservazione del vino fatta con lo scopo di farlo ulteriormente affinare è un argomento non proprio semplice. Prima di tutto va individuato il vino adatto all'affinamento e questo iniziale e fondamentale fattore non è sempre semplice da determinare. Se prendiamo per esempio l'uva Cabernet Sauvignon si può stabilire, con buona approssimazione, che la sua capacità di affinamento è definibile, in media, fra i quattro e i venti anni, un arco di tempo piuttosto ampio. Questo significa che ci sono Cabernet Sauvignon che dopo 4 anni sono già deperiti e altri che dopo 20 anni sono in ottimo stato e possono ulteriormente proseguire il loro viaggio nel tempo. Pertanto un vino prodotto con uve Cabernet Sauvignon non offre sempre una garanzia di conservabilità sicura. Molti sono i fattori che determinano la possibilità di affinamento di un vino, fra questi vanno ricordati la qualità dell'uva e della coltivazione, le condizioni climatiche e ambientali dell'annata e le tecniche di vinificazione. Questi dettagli sono generalmente sconosciuti al consumatore medio, pertanto, a meno che non si conosca esattamente sia quello specifico vino sia le condizioni dell'annata, la conservazione e l'affinamento presentano una certa dose di rischio. In questo senso sarebbe auspicabile che i produttori forniscano indicazioni nelle etichette relativamente alle potenzialità di affinamento dei loro vini. Il mito che il vino migliora con il tempo non sempre corrisponde a verità, spesso il tempo peggiora un vino irrimediabilmente, soprattutto quelli bianchi e anche quei rossi prodotti per un consumo immediato. La conclusione triste è che spesso i consumatori, proprio per seguire questa regola aurea da “veri intenditori”, finiscono per bere un vino quando è oramai troppo tardi piuttosto che apprezzarlo quando poteva offrire le sue migliori qualità.

 La cantina ideale è realizzata anche tenendo conto delle preferenze personali del suo proprietario. In questo senso è opportuno stabilire le finalità della cantina prima di procedere con gli acquisti. Se la finalità è quella di avere a disposizione dei vini da abbinare ai propri pasti, è bene considerare le preparazioni culinarie tipiche della propria tavola e acquistare vini adatti. Questo significa che, per esempio, se le vostre abitudini alimentari sono prevalentemente costituite da verdure, le occasioni per aprire una bottiglia di vino rosso robusto durante un pasto saranno piuttosto scarse. Ovviamente è bene pensare anche all'acquisto di questo genere di vini perché è probabile che prima o poi, oppure ogni tanto, ci si conceda un pasto più elaborato e ricco e che richieda un vino parimenti ricco. Non da ultimo, la cantina ideale rispecchia fedelmente i gusti del proprietario, a prescindere dalle sue abitudini alimentari, pertanto saranno sempre presenti quei vini che si preferiscono maggiormente e che si consumano abitualmente.

 

La Gestione della Cantina

 Indipendentemente dalla grandezza della cantina e dal numero di bottiglie possedute, è indispensabile provvedere alla sua gestione. Anche se disponete di poche bottiglie, nonostante la cosa possa sembrare superflua, è indispensabile provvedere ad una corretta gestione dei vini acquistati e di quelli consumati. La gestione della cantina non richiede comunque l'impiego di enormi risorse, sarà sufficiente utilizzare un semplice quaderno in cui registrare i movimenti di cantina. A questo scopo l'utilizzo di un programma per computer sarà senz'altro utile: esistono programmi specifici per la gestione della propria cantina che possono essere sia acquistati sia prelevati gratuitamente in Internet. Una semplice applicazione per la gestione della vostra cantina può anche essere realizzata mediante un foglio di calcolo opportunamente personalizzato.

 Sarà opportuno registrare il nome del vino e del produttore, l'annata, la data di carico in cantina, la posizione nella cantina e il potenziale periodo di affinamento. Altre informazioni utili sono il luogo di acquisto e il prezzo, la data di scarico, gradazione alcolica ed eventuali commenti relativi al vino. Con il tempo il vostro registro di cantina vi consentirà di mantenere una preziosa fonte di informazioni sui vostri consumi e sull'economia, l'andamento dei prezzi dei vini di maggiore consumo e, non da ultimo, vi consentirà di individuare le bottiglie che sono prossime al decadimento o che hanno raggiunto il periodo migliore di apprezzabilità. Il registro di cantina dovrà essere aggiornato ogni volta che si acquistano o si consumano i vini e quando si provvede a cambiare posizione alle bottiglie: dovrà quindi rispecchiare fedelmente la condizione attuale e storica della vostra cantina. Anche se la compilazione di un registro di cantina può sembrare esagerata o superflua, con il tempo la sua utilità sarà certamente apprezzabile e ripagherà certamente il tempo dei pochi minuti impiegati per annotare i singoli movimenti.

 

L'Acquisto dei Vini

 Non appena si è scelto un luogo della propria abitazione per la conservazione dei vini, oppure si è deciso per l'uso di un frigo-cantina, non rimane che iniziare a riempire le varie posizioni con delle bottiglie di vino. La cantina personale rappresenta sia le preferenze del proprietario, sia le sue attitudini e abitudini ad offrire vino ai suoi ospiti o ai suoi amici. Prima di iniziare ad acquistare le bottiglie di vino per la propria e nuova cantina, è bene stabilire una quantità di denaro da destinare all'approvvigionamento iniziale e scegliere sia la quantità sia la qualità dei vini da acquistare. Soprattutto all'inizio - un suggerimento particolare per i neofiti - è probabile che ci si lasci prendere dall'entusiasmo e dall'euforia e si finisca per spendere molto più di quello che si credeva: questo è qualcosa che con l'acquisto di certi vini può accadere piuttosto facilmente.


 

 Nella vostra dotazione iniziale è bene anche farsi consigliare da chi ha maggiore esperienza, in questo senso i consigli di un enotecario onesto ed esperto risulteranno certamente utili. Cercate di distribuire la disponibilità economica destinata alla vostra cantina all'acquisto di tipologie di vini assortite in modo da disporre del vino giusto al momento giusto. Per esempio se la vostra preferenza è orientata ai vini bianchi, questi saranno certamente i più presenti per quantità nella vostra cantina, tuttavia sarà opportuno anche l'acquisto di altri tipi di vino. Una buona cantina si misura anche dalla sua flessibilità e versatilità. Cercate di dividere idealmente la vostra cantina per tipologie facendo attenzione che per ognuna di queste si sia provveduto ad acquistare almeno uno o due vini. Una buona suddivisione per tipologie potrebbe essere la seguente: spumanti, vini bianchi leggeri, vini bianchi strutturati, vini rosati, vini rossi giovani, vini rossi maturi, vini dolci e fortificati.

 Queste categorie possono essere ulteriormente suddivise in accordo alla quantità di vini che si intendono acquistare. Per esempio la categoria dei spumanti può essere divisa in spumanti metodo Charmat e spumanti metodo classico, così come i vini rossi maturi possono essere divisi in rossi corposi, rossi robusti e rossi da affinare. Se la cantina che state realizzando è anche la vostra prima cantina di appassionato del vino, non è comunque saggio acquistare una quantità elevata di bottiglie. Innanzitutto è bene mettere alla prova l'idoneità dei luoghi destinati alla conservazione del vino e, non da ultimo, la vostra personale capacità di cantiniere. Per questo motivo è consigliabile non superare le 40 bottiglie per la vostra prima cantina: questo vi farà inoltre comprendere l'esatta misura dei vostri consumi effettivi. Se la vostra cantina è particolarmente adatta alla conservazione del vino, potete senz'altro pensare all'acquisto di vini pregiati e destinati all'affinamento in bottiglia. Tuttavia questa è una decisione che è opportuno prendere quando si è sicuri delle effettive possibilità di conservazione della cantina e, non da ultimo, dalla misura della vostra passione per la bevanda di Bacco.

 Creare una propria cantina, oltre ad assicurare una discreta disponibilità di vini da consumare nelle migliori occasioni, consente di accrescere la propria cultura enologica. Idealmente ogni vino presenta delle caratteristiche proprie e spesso irripetibili, parla dei luoghi da cui proviene e delle persone che lo hanno prodotto. Idealmente conoscere il vino è, in un certo senso, conoscere le culture dei luoghi del mondo. Il bicchiere può essere quindi il testimone dei profumi e dei sapori di un luogo e della sua terra, un racconto che va ascoltato con attenzione. La cantina personale conserva quindi le memorie e i colori dei luoghi del mondo che si vogliono scoprire: un viaggio che viene percorso all'apertura di ogni bottiglia e ogni vino e ogni bottiglia hanno una storia unica da raccontare. Avere una buona cantina e saperla gestire bene significa anche rispettare il vino che conserva e quindi anche se stessi. Se si rispettano i vini che si conservano nella propria cantina significa anche conoscere il giusto modo per apprezzare il vino: un piacere fatto di momenti speciali e irripetibili, qualcosa di cui non è mai saggio abusare.

 




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