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  Gusto DiVino Numero 76, Estate 2009   
Dolcetto d'Alba a ConfrontoDolcetto d'Alba a Confronto I Vini del MeseI Vini del Mese  Sommario 
Numero 75, Giugno 2009 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 77, Settembre 2009

Dolcetto d'Alba a Confronto

Nelle tante interpretazioni che il Piemonte offre del Dolcetto, i vini prodotti ad Alba con quest'uva sono certamente i più diffusi e i più conosciuti

 Il Dolcetto è l'uva più diffusa delle Langhe, la grande terra da vino del Piemonte, madre dei grandi e celebrati Barolo e Barbaresco, entrambi frutto del nobile Nebbiolo. Il Dolcetto - probabilmente offuscato da questi due grandi vini di Langa, così come da altri vini prodotti con Nebbiolo e Barbera - incontra meno il favore dei consumatori, forse anche per il nome, che ricorda qualcosa di tendenzialmente dolce piuttosto che un vino secco. A questo proposito è bene ricordare che il Dolcetto è un'uva e non uno stile di vino, e deve il suo nome allo spiccato gusto dolce dei suoi acini. Un tempo era particolarmente consigliato il consumo dell'uva Dolcetto a tutti quei soggetti che avevano disturbi allo stomaco, proprio a causa della sua spiccata dolcezza e la ridotta acidità. Il Dolcetto è comunque capace di produrre eccellenti vini, questo grazie anche alla serietà e alla dedizione di alcuni produttori che ne hanno fatto un grande vino, ricco di piacevoli sorprese per il degustatore.

 L'origine del Dolcetto non è del tutto certa. C'è chi sostiene che quest'uva sia originaria delle Langhe, chi invece sostiene che la sua origine sia la Liguria, dove è conosciuto con il nome di Ormeasco. In entrambi i casi, si suppone che il Dolcetto sia arrivato, nell'una o nell'altra zona, in seguito a scambi commerciali durante il periodo medievale. Le prime notizie certe sull'uva Dolcetto risalgono al 1700, e solo nel 1800 la sua coltivazione si diffonde in tutte le Langhe, diventando anche uno dei vini più tipici e comuni di questa terra. Il Dolcetto è utilizzato in Piemonte per la produzione di ben undici vini monovarietali a Denominazione d'Origine Controllata (DOC) così come in due vini a Denominazione Controllata e Garantita (DOCG). Di questi, il Dolcetto d'Alba è certamente il più conosciuto e diffuso oltre i confini del Piemonte. Il Dolcetto d'Alba è prodotto nelle terre che si trovano sulla destra del fiume Tanaro, in quella parte di territorio dove si pratica anche la coltivazione delle celebri nocciole.

 

I Vini della Degustazione

 Il Dolcetto d'Alba, e lo stesso si può dire per gli altri Dolcetto prodotti in Piemonte, è un vino che esprime con la freschezza e l'immediatezza di aromi e sapori di fiori e frutta il suo piacevole carattere. Questo non deve comunque fare pensare al Dolcetto come un vino di minore pregio o interesse, poiché esistono diversi casi nei quali questa uva riesce a produrre vini di interessante struttura e complessità, anche senza ricorrere all'uso del legno. Le qualità di frutti e fiori del Dolcetto hanno da sempre suggerito ai produttori di vinificare quest'uva in contenitori inerti e sono rarissimi i casi in cui si ricorre alla botte o alla barrique. Il Dolcetto è una varietà che matura in anticipo rispetto alle altre uve della zona e la vendemmia è solitamente effettuata verso la metà di settembre. La coltivazione del Dolcetto è solitamente svolta in terreni calcarei marnosi, in zone collinari comprese fra i 250 e i 600 metri di altitudine. In accordo al disciplinare di produzione, il Dolcetto d'Alba si ottiene esclusivamente da questa varietà d'uva, deve avere un volume alcolico minimo di 11,5% e non sono previsti tempi minimi di maturazione prima della commercializzazione. Qualora il volume alcolico del vino sia superiore al 12,5% e maturato per almeno un anno, il Dolcetto d'Alba può riportare in etichetta la menzione “superiore”.


I tre Dolcetto d'Alba della
nostra degustazione comparativa
I tre Dolcetto d'Alba della nostra degustazione comparativa

 La nostra degustazione comparativa si concentrerà su tre Dolcetto d'Alba prodotti con tecniche di vinificazione diverse. Uno di questi è infatti maturato in barrique, mentre gli altri due seguono la vinificazione “tipica” con la maturazione esclusiva in contenitori inerti. Il primo vino è il Dolcetto d'Alba Vigneto della Chiesa di Seghesio, maturato per 9 mesi in vasche d'acciaio. Il secondo vino della degustazione comparativa è il Dolcetto d'Alba Bricco Caramelli di Mossio, anche in questo caso maturato in vasche d'acciaio. Il terzo vino è il Dolcetto d'Alba Tiglineri di Enzo Boglietti, maturato per 8 mesi in barrique. Mentre nei primi due vini le qualità del Dolcetto saranno espresse senza “interferenze”, sarà interessante confrontare questi due vini con il terzo così da comprendere l'influsso del legno nell'uva Dolcetto. I tre vini saranno scelti in accordo alle annate più recenti commercializzate dai rispettivi produttori. I primi due Dolcetto d'Alba saranno serviti alla temperatura di 17° C, mentre per il terzo si sceglierà la temperatura di 18° C. I vini saranno versati in tre calici da degustazione ISO.

 

Esame Visivo

 Il Dolcetto è un'uva con proprietà coloranti piuttosto elevate, una qualità che contraddistingue sempre i suoi vini. In accordo alla tradizione piemontese, i vini da uve Dolcetto si consumano giovani e generalmente non si lasciano maturare per lungo tempo. Nonostante questa regola tradizionale, alcuni produttori fanno maturare con successo il Dolcetto per alcuni anni, dimostrando un'insospettabile longevità. La trasparenza del Dolcetto è generalmente piuttosto bassa, in alcuni casi si può anche rilevare la quasi impenetrabilità della luce. Il Dolcetto d'Alba si presenta con un colore rosso rubino intenso e scuro, talvolta mostrando anche un evidente colore rosso porpora. La sfumatura del colore di questo vino presenta accese ed evidenti tonalità rosso porpora intenso, una qualità molto frequente vista l'abitudine di consumare il Dolcetto dopo alcuni mesi dalla produzione. In alcuni esemplari di Dolcetto d'Alba - e lo stesso si riscontra anche in altri Dolcetto - si può notare, durante la mescita, la formazione di una moderata schiuma colore porpora.

 Inizieremo l'esame dell'aspetto dal Dolcetto d'Alba Vigneto della Chiesa di Seghesio. Mantenendo il calice inclinato sopra una superficie bianca - un semplice foglio di carta è sufficiente - osserveremo il colore alla base del calice. Si osserverà un colore rosso rubino intenso con una trasparenza piuttosto ridotta, mentre la sfumatura, osservata verso l'apertura del calice, nel punto dove il vino assume lo spessore minore, sarà caratterizzata da un evidente rosso porpora. Passiamo ora all'osservazione del secondo vino della nostra degustazione: Dolcetto d'Alba Bricco Caramelli di Mossio. Il colore di questo vino è piuttosto simile al precedente e anche in questo caso si osserverà un colore rosso rubino intenso e una trasparenza piuttosto ridotta, mentre la sfumatura presenterà il tipico colore rosso porpora. Passiamo ora all'esame del terzo vino: Dolcetto d'Alba Tiglineri di Enzo Boglietti. Rispetto ai due vini precedenti, questo Dolcetto presenta un colore rosso rubino più intenso e scuro con una trasparenza ulteriormente ridotta, conservando comunque nella sfumatura il caratteristico colore rosso porpora.

 

Esame Olfattivo

 Una delle caratteristiche più interessanti del Dolcetto d'Alba è probabilmente rappresentata dalla sua immediatezza dei profumi, una qualità che sempre più spesso si dimentica in altri vini a causa dell'impiego - talvolta esagerato - di botti e barrique. I vini prodotti con Dolcetto hanno generalmente un carattere immediato e schietto, dove gli aromi di frutti e fiori costituiscono le qualità dominanti nel profilo olfattivo. Nel Dolcetto d'Alba si possono infatti percepire aromi di ciliegia e mora, oltre a un frutto che potrebbe essere considerato insolito e che esprime il suo carattere amaro: la mandorla. Fra gli aromi di fiori più frequenti nel Dolcetto d'Alba troviamo la violetta e, talvolta, la rosa e il ciclamino. Un altro frutto che si può percepire nel Dolcetto, in particolare nei vini giovani, è la pesca, una sensazione generalmente rilevata nei vini bianchi. Altri aromi tipici del Dolcetto includono inoltre prugna, fragola, lampone e mirtillo. La maturazione in legno, che nel Dolcetto è decisamente inconsueta, arricchisce il vino di caratteri terziari e speziati, che dovrebbero - in onore dell'equilibrio - mantenere comunque integri e ben percettibili gli aromi di fiori e frutta, una qualità fondamentale del Dolcetto.


 

 Il primo vino del quale prenderemo in esame i profumi è il Dolcetto d'Alba Vigneto della Chiesa di Seghesio. Mantenendo il calice in posizione verticale e senza eseguire nessuna roteazione, procederemo con la valutazione degli aromi di apertura, cioè delle qualità identificative del vino e che si sviluppano con una quantità piuttosto ridotta di ossigeno. Dal calice si potranno apprezzare aromi intensi, puliti e gradevoli di ciliegia, prugna e mirtillo, qualità che spesso si possono percepire nel Dolcetto d'Alba. Procediamo ora con la roteazione del calice, così da consentire un'adeguata ossigenazione del vino permettendo lo sviluppo delle altre qualità olfattive che completeranno il profilo del primo vino. La seconda olfazione consentirà la percezione di violetta e ciclamino - qualità floreali tipiche del Dolcetto - alle quali si uniranno le sensazioni di mora e lampone, oltre a un lieve accenno di carruba. Si potrà inoltre percepire un aroma dal carattere tendenzialmente amaro nel quale si può riconoscere la mandorla, un'altra qualità tipica del Dolcetto.

 Passiamo ora alla valutazione dei profumi del secondo vino della nostra degustazione comparativa: Dolcetto d'Alba Bricco Caramelli di Mossio. L'apertura di questo secondo Dolcetto - effettuata senza roteare il calice - consente la percezione di ciliegia, mora e prugna. Si procederà ora con la roteazione del calice, favorendo così lo sviluppo degli altri aromi e che completeranno il profilo olfattivo con violetta, lampone, mirtillo e fragola oltre alla sensazione floreale di ciclamino. Anche in questo Dolcetto di può cogliere l'aroma di mandorla oltre a un piacevole accenno di anice. Procediamo ora con l'esame del terzo vino - Dolcetto d'Alba Tiglineri di Enzo Boglietti - l'unico dei tre ad essere maturato in barrique. L'apertura di questo Dolcetto è caratterizzata da ciliegia, prugna e mora, mentre la roteazione del calice farà emergere aromi di mirtillo, lampone, violetta, ciclamino e pesca, oltre al piacevole accenno di mandorla. In questo vino si potranno inoltre percepire aromi di vaniglia e il carattere balsamico dell'eucalipto, qualità conferite dalla maturazione in barrique.

 

Esame Gustativo

 A dispetto del suo nome, i vini prodotti con il Dolcetto sono assolutamente secchi e asciutti, con un'astringenza e un'acidità moderata, lasciando in bocca - dopo la deglutizione - un piacevole gusto amarognolo. Il Dolcetto è fin troppo noto per la sua immediatezza e semplicità, tuttavia non sono rari vini prodotti con quest'uva a presentare interessanti caratteri di complessità. Questa semplicità è generalmente determinata dalla moderata acidità e da una modesta astringenza dei tannini, qualità che rendono il Dolcetto gradevole alla maggioranza dei consumatori, anche per il piacevole gusto fruttato che pervade la bocca. Nonostante il disciplinare di produzione preveda un volume alcolico minimo di 11,5%, non sono rari i Dolcetto con quantità di alcol decisamente superiori, in alcuni casi anche di 13,5%. La maturazione in legno, come prevedibile, aumenta l'astringenza e la struttura del Dolcetto, pertanto in questi vini l'equilibrio è ottenuto con un'adeguata quantità di alcol. Nonostante la sua acidità sia moderata, questa caratteristica è comunque ben percettibile in bocca, soprattutto nei vini con un contenuto moderato di alcol, aumentando la gradevolezza del vino.

 Prendiamo in esame il primo vino della nostra degustazione comparativa: Dolcetto d'Alba Vigneto della Chiesa di Seghesio. L'attacco di questo vino conferma in pieno le caratteristiche del Dolcetto, con un'astringenza moderata e una piacevole sensazione, anch'essa moderata, di freschezza, oltre ai sapori intensi di frutti, in questo caso espressi da ciliegia, mirtillo e prugna. Passiamo ora al Dolcetto d'Alba Bricco Caramelli di Mossio. In questo vino l'astringenza è decisamente superiore al precedente, sottolineando una struttura più piena, pur tuttavia conservando una piacevole freschezza e il consueto carattere fruttato, che in questo vino si esprime con ciliegia, prugna e mora. Si noti come l'alcol contribuisca all'equilibrio sia dell'astringenza sia della struttura. Passiamo ora al terzo vino della degustazione comparativa - Dolcetto d'Alba Tiglineri di Enzo Boglietti - nel quale si percepisce un attacco più rotondo e pieno rispetto ai precedenti, qualità che derivano dalla maturazione in barrique. Anche in questo caso il ruolo dell'alcol è determinante per l'equilibrio del vino. Si noti, infine, la percezione dei sapori di ciliegia, mora e mirtillo oltre all'influsso del legno sul gusto.

 

Considerazioni Finali

 I tre vini della nostra degustazione comparativa confermano pienamente il carattere immediato del Dolcetto d'Alba - e certamente questo non è un difetto - oltre a mettere in evidenza che con quest'uva si possono produrre vini di qualità e di sicuro interesse sensoriale. Il finale del Dolcetto d'Alba Vigneto della Chiesa di Seghesio è persistente, lasciando in bocca i tipici sapori di frutta di quest'uva come ciliegia, prugna e mirtillo. Anche il finale del secondo vino - Dolcetto d'Alba Bricco Caramelli di Mossio - è caratterizzato da una lunga persistenza, lasciando in bocca sapori intensi e puliti di ciliegia, prugna e mora. Non da meno il finale del terzo vino, Dolcetto d'Alba Tiglineri di Enzo Boglietti, con una lunga persistenza e con sapori intensi e puliti di ciliegia, prugna, mirtillo e lampone, oltre a una sensazione di struttura e morbidezza maggiori rispetto ai due vini precedenti. Si noti, infine, il gusto tendenzialmente amaro che i tre vini lasciano in bocca dopo la deglutizione e nel quale si può riconoscere la mandorla, come già detto, caratteristica tipica del Dolcetto.

 






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I Vini del Mese


 

Legenda dei punteggi

Sufficiente    Abbastanza Buono    Buono
Ottimo    Eccellente
Vino eccellente nella sua categoria Vino eccellente nella sua categoria
Vino con buon rapporto qualità/prezzo Vino con buon rapporto qualità/prezzo
I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese
e del luogo in cui vengono acquistati i vini




Franciacorta Rosé Pas Dosé Parosé 2004, Il Mosnel (Lombardia, Italia)
Franciacorta Rosé Pas Dosé Parosé 2004
Il Mosnel (Lombardia, Italia)
Uvaggio: Pinot Nero (70%), Chardonnay (30%)
Prezzo: € 28,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Franciacorta Rosé Pas Dosé Parosé si presenta con un colore rosa buccia di cipolla brillante e sfumature rosa tenue, molto trasparente, perlage fine e persistente. Al naso denota aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di ciliegia, lampone e mandarino seguite da aromi di crosta di pane, lievito, fragola, biancospino, pompelmo rosa, susina, mela e un accenno di vaniglia. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di ciliegia, lampone e fragola. Franciacorta Rosé Pas Dosé Parosé rifermenta in bottiglia sui propri lieviti per almeno 30 mesi. Il vino base utilizzato per la produzione di questo Franciacorta matura in barrique.
Abbinamento: Carne bianca arrosto, Pesce arrosto, Zuppe di pesce, Pesce alla griglia



Franciacorta Brut Emanuela Barboglio 2004, Il Mosnel (Lombardia, Italia)
Franciacorta Brut Emanuela Barboglio 2004
Il Mosnel (Lombardia, Italia)
Uvaggio: Chardonnay
Prezzo: € 28,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Franciacorta Brut Emanuela Barboglio si presenta con un colore giallo paglierino brillante e sfumature giallo paglierino, molto trasparente, perlage fine e persistente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di banana, crosta di pane e acacia seguite da aromi di lievito, ananas, biancospino, pera, burro, susina, nocciola, pralina e un accenno di vaniglia. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di banana, susina e pralina. Franciacorta Brut Emanuela Barboglio rifermenta in bottiglia sui propri lieviti per almeno 36 mesi. Il vino base di questo Franciacorta matura in barrique per 5 mesi.
Abbinamento: Pesce arrosto, Carne bianca arrosto, Paste ripiene, Zuppe di funghi



Colli di Imola Chardonnay Ciardo 2008, Tre Monti (Emilia Romagna, Italia)
Colli di Imola Chardonnay Ciardo 2008
Tre Monti (Emilia Romagna, Italia)
Uvaggio: Chardonnay
Prezzo: € 11,00 Punteggio:
Colli di Imola Chardonnay Ciardo si presenta con un colore giallo paglierino brillante e sfumature giallo paglierino, molto trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di banana, mela e acacia seguite da aromi di ananas, rosa bianca, pera, pompelmo, susina e vaniglia. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di mela, banana e susina. Una piccola parte di Colli di Imola Chardonnay Ciardo matura in barrique.
Abbinamento: Paste ripiene, Pesce arrosto, Carne bianca arrosto, Pesce stufato



Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Thea 2006, Tre Monti (Emilia Romagna, Italia)
Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Thea 2006
Tre Monti (Emilia Romagna, Italia)
Uvaggio: Sangiovese
Prezzo: € 17,00 Punteggio:
Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Thea si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso rubino, abbastanza trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di amarena, prugna e violetta seguite da aromi di lampone, rosa, mirtillo, mora, vaniglia, cioccolato, tabacco, cannella, pepe rosa e mentolo. In bocca ha ottima corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è molto persistente con lunghi ricordi di amarena, prugna e mora. Un vino ben fatto. Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Thea matura per 12 mesi in barrique.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne con funghi, Formaggi stagionati



Princeps 2003, Castello delle Regine (Umbria, Italia)
Princeps 2003
Castello delle Regine (Umbria, Italia)
Uvaggio: Cabernet Sauvignon (60%), Sangiovese (20%), Merlot (20%)
Prezzo: € 19,00 Punteggio:
Princeps si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di prugna, amarena e violetta seguite da aromi di ribes, vaniglia, mirtillo, tabacco, lampone, cacao, macis e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi. Il finale è persistente con ricordi di amarena, prugna e ribes. Princeps matura per 12 mesi in barrique a cui seguono oltre 24 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Selezione del Fondatore 2003, Castello delle Regine (Umbria, Italia)
Selezione del Fondatore 2003
Castello delle Regine (Umbria, Italia)
Uvaggio: Sangiovese Grosso
Prezzo: € 25,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Selezione del Fondatore si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di prugna, amarena e violetta seguite da aromi di mirtillo, vaniglia, tabacco, cioccolato, cannella, liquirizia, cuoio, macis e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di prugna, amarena e mirtillo. Selezione del Fondatore matura in barrique per 14 mesi a cui seguono 36 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Orcia Rosso Cenerentola 2004, Donatella Cinelli Colombini (Toscana, Italia)
Orcia Rosso Cenerentola 2004
Donatella Cinelli Colombini (Toscana, Italia)
Uvaggio: Sangiovese (65%), Foglia Tonda (35%)
Prezzo: € 20,00 Punteggio:
Orcia Rosso Cenerentola si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di prugna, amarena e violetta seguite da aromi di mora, vaniglia, cioccolato, cannella, tabacco, macis e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di prugna, amarena e mora. Orcia Rosso Cenerentola matura per 12 mesi in botte e in barrique.
Abbinamento: Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati



Brunello di Montalcino Progetto Prime Donne 2004, g
Brunello di Montalcino Progetto Prime Donne 2004
Donatella Cinelli Colombini (Toscana, Italia)
Uvaggio: Sangiovese
Prezzo: € 30,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Brunello di Montalcino Progetto Prime Donne si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di prugna, amarena e violetta seguite da aromi di mirtillo, mora, vaniglia, cioccolato, cannella, tabacco, liquirizia, macis e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di amarena, prugna e mora. Brunello di Montalcino Progetto Prime Donne matura in botte.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati



Trebbiano d'Abruzzo Castello di Semivicoli 2006, Masciarelli (Abruzzo, Italia)
Trebbiano d'Abruzzo Castello di Semivicoli 2006
Masciarelli (Abruzzo, Italia)
Uvaggio: Trebbiano d'Abruzzo
Prezzo: € 17,50 Punteggio:
Trebbiano d'Abruzzo Castello di Semivicoli si presenta con un colore giallo paglierino brillante e sfumature giallo verdolino, molto trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di mela, pesca e mandorla seguite da aromi di ananas, agrumi, ginestra, biancospino, pera e susina. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di mela, pesca e mandorla. Trebbiano d'Abruzzo Castello di Semivicoli matura in vasche d'acciaio.
Abbinamento: Paste ripiene, Pesce arrosto, Carne bianca arrosto, Pesce stufato



Montepulciano d'Abruzzo S. Martino Rosso Marina Cvetic 2005, Masciarelli (Abruzzo, Italia)
Montepulciano d'Abruzzo S. Martino Rosso Marina Cvetic 2005
Masciarelli (Abruzzo, Italia)
Uvaggio: Montepulciano
Prezzo: € 17,00 Punteggio:
Montepulciano d'Abruzzo S. Martino Rosso Marina Cvetic si presenta con un colore rosso rubino scuro e sfumature rosso rubino, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di amarena, prugna e mora seguite da aromi di violetta, mirtillo, vaniglia, tabacco, cacao, liquirizia, pepe rosa, macis e mentolo. In bocca ha ottima corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è molto persistente con lunghi ricordi di prugna, amarena e mora. Un vino ben fatto. Montepulciano d'Abruzzo S. Martino Rosso Marina Cvetic matura per 2 anni in barrique.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Trebbiano d'Abruzzo 2008, Valori (Abruzzo, Italia)
Trebbiano d'Abruzzo 2008
Valori (Abruzzo, Italia)
Uvaggio: Trebbiano d'Abruzzo
Prezzo: € 5,80 Punteggio:
Questo Trebbiano d'Abruzzo si presenta con un colore giallo verdolino brillante e sfumature giallo verdolino, molto trasparente. Al naso denota aromi intensi, puliti e gradevoli che si aprono con note di mela, susina e mandorla seguite da aromi di biancospino, ginestra e ananas. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi. Il finale è abbastanza persistente con ricordi di mela, susina e mandorla. Trebbiano d'Abruzzo matura in vasche d'acciaio.
Abbinamento: Antipasti di verdure e uova, Risotto con verdure, Crostacei bolliti



Montepulciano d'Abruzzo 2006, Valori (Abruzzo, Italia)
Montepulciano d'Abruzzo 2006
Valori (Abruzzo, Italia)
Uvaggio: Montepulciano
Prezzo: € 6,50 Punteggio:
Questo Montepulciano d'Abruzzo si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso porpora, poco trasparente. Al naso denota aromi intensi, puliti e gradevole che si aprono con note di amarena, prugna e violetta seguite da aromi di mirtillo, mora e lampone. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco leggermente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi. Il finale è persistente con ricordi di amarena, prugna e mora. Questo Montepulciano d'Abruzzo matura per 12 mesi in barrique.
Abbinamento: Carne alla griglia, Carne saltata, Formaggi






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