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  Editoriale Numero 86, Giugno 2010   
Internet e Vino: A Bacco Piace la ReteInternet e Vino: A Bacco Piace la Rete  Sommario 
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Internet e Vino: A Bacco Piace la Rete


 La comunicazione del vino segue inesorabilmente le mode e le tendenze del tempo. Un tempo, esattamente come per tutti gli altri tipi di informazione, il mezzo più diffuso era la cosiddetta carta stampata, poi arrivò la radio, quindi la televisione e infine internet. Nonostante ancora oggi la carta stampata e la televisione siano considerati come mezzi più affidabili e “autorevoli”, molti operatori dell'informazione si stanno accorgendo che è proprio internet ad avanzare a grandi passi. Il vino non fa eccezione in questo, nonostante siano ancora molti i produttori e gli operatore del settore - commerciali e non - a considerarlo come un mezzo secondario, una sorta di “figlio di un dio minore”. Certamente si tratta di persone che vivono in un mondo antiquato e a cui piace tenere gli occhi ben chiusi, riluttanti al progresso e all'evidenza dei fatti. In realtà l'informazione su internet è vittima anche di altri pregiudizi: per molti è un mezzo di informazione “falsa” e “poco attendibile” - uno strumento inaffidabile dove si possono comunicare solamente informazioni frivole - riconoscendo alla carta stampata e alla televisione il più alto grado di autorevolezza.

 Internet è spesso accusato di “ospitare” chiunque, in questo senso è la più impeccabile dimostrazione di democrazia: ognuno ha cittadinanza e libertà di esprimere la propria opinione, dai consumatori agli esperti del settore. Per onestà - va detto - questo si realizza condizioni tecnologiche permettendo, possibilità che in molti paesi del mondo è ancora negata. Forse a dare fastidio è proprio il fatto che internet non può essere controllato (e misero è colui che tenta di controllare l'espressione delle opinioni altrui con abusi e soprusi) e quindi chiunque può liberamente esprimere il proprio punto di vista. Questa “libertà” è spesso considerata determinante per stabilire chi è un professionista dell'informazione - e quindi attendibile - e chi non lo è. Come se il fatto di scrivere in un mezzo pubblicato su carta stampata oppure apparire in televisione sia di per sé garanzia di attendibilità e autorevolezza. Peccato che i fatti smentiscano palesemente questo privilegio: a chi non è mai capitato di leggere o ascoltare notizie false - o addirittura idiote, prive di ogni logico e reale fondamento - nei giornali e nelle riviste stampate o in televisione?

 Proprio il fatto che internet sia meno controllabile - e chiunque può fare conoscere il proprio pensiero agli altri in pochi secondi - lo rende più affidabile e credibile agli occhi dei “consumatori” e della “gente comune”. Certo, in internet si leggono anche tante emerite stupidaggini. Ma le stupidaggini si leggono anche nei giornali e si ascoltano in televisione o alla radio. Questo, quanto meno, dimostra che tutti i mezzi di comunicazione - a prescindere dal modo utilizzato per la sua diffusione - si somigliano, ognuno con i suoi pregi e difetti. Ma è innegabile che internet abbia degli evidenti vantaggi rispetto alla comunicazione tradizionale. La sua efficacia nel fare giungere in pochi secondi una notizia e un'opinione in tutto il mondo non ha rivali. Molti sono i casi nei quali notizie - anche importanti - sono state diffuse tempestivamente attraverso internet, contribuendo inoltre ad attivare proficuamente le eventuali misure. Basti pensare a certe catastrofi naturali: il mondo lo ha saputo molto prima che fossero comunicate dai giornali o dalla televisione.

 I vantaggi di internet non sono solamente quelli della tempestività nella comunicazione. Attraverso la rete si costituiscono anche delle vere e proprie comunità di persone - che spesso, e per fortuna, diventano anche reali abbattendo l'ipocrita barriera virtuale - che scambiano opinioni, organizzano incontri, cercano di saperne di più. Ci sono molti produttori di vino che hanno compreso da tempo l'importanza di internet per comunicare con i propri clienti: lo usano per promuovere i loro vini, per comunicare la loro attività produttiva e promozionale, per conoscere cosa i consumatori pensano dei loro prodotti. Ad onore del vero, ci sono anche tanti produttori che mostrano una forte resistenza vero questo nuovo mezzo di comunicazione, considerato come poco attendibile e poco serio. Questi produttori, che ritengono ancora sia più credibile e serio vedere qualcosa scritto in un pezzo di carta anziché in un monitor, forse evitano internet proprio per il fatto di non potere controllare l'informazione nel modo che preferiscono. Il problema è che la gente realmente interessata a conoscere qualcosa, quando sente una notizia tende poi a verificarla con i mezzi a propria disposizione e internet è certamente uno dei più efficaci.

 In questo senso, internet è un po' come la piazza del paese di qualche decina di anni fa, dove tutti si riunivano e scambiavano opinioni, socializzavano e si aprivano dibattiti. Certo, la differenza era che nella piazza i rapporti erano veri e sinceri: in internet lo sono un po' meno, tutti forti di una certa forma di anonimato che questo può garantire, o quanto meno, fino a quando i membri decidono volontariamente di rimanere isolati. Rispetto ad altri fenomeni reali trasferiti in internet, nel mondo del vino questo tende a verificarsi meno, poiché le comunità virtuali che si costituiscono in rete spesso organizzano anche eventi e manifestazioni dove ci si incontra realmente davanti a un calice di vino. Questo è probabilmente una necessità imposta dal fatto che il vino - come il cibo - non può essere virtualizzato. Il vino, per essere realmente compreso, non va letto o solamente fatto oggetto di pensieri e parole: va degustato. Su questo principio e spirito si basano anche gli eventi organizzati dalla nostra rivista - pubblicata esclusivamente in Internet dal 2002, anno della sua nascita - un modo per fare conoscere realmente ai nostri lettori quello che prima passa in redazione.


 

 La possibilità di interagire e rispondere a chi diffonde una notizia o comunica la propria opinione, impone inoltre una responsabilità su quello che si scrive e sulla sua veridicità: chiunque scriva delle falsità o delle cose non attendibili, è immediatamente sbugiardato dagli altri. E questa è l'espressione della più alta affidabilità di internet, a dispetto di chi ritiene la rete un mezzo poco affidabile o credibile. I detrattori della rete temono la limitata possibilità di controllo di Internet, quindi poco adatto a certi furbi che sperano di fare passare notizie inverosimili o addirittura fuorvianti, peggio ancora, per il proprio ignobile interesse. Internet è certamente il futuro dell'informazione: questo lo hanno capito già molti dei blasonati e storici quotidiani internazionali e nazionali che si stanno spostando verso la rete. E c'è anche chi ipotizza di pubblicare esclusivamente in Internet abbandonando la carta stampata, a tutto vantaggio della tutela degli alberi e delle foreste da dove proviene la cellulosa per la fabbricazione della carta. Internet è sempre più un luogo di scambio e di comunicazione, anche per il vino. Speriamo lo capiscano in fretta anche i produttori più scettici e conservatori, a beneficio di sé stessi e dei propri consumatori. A proposito, DiWineTaste è anche su Twitter all'indirizzo http://www.twitter.com/diwinetaste. Un nuovo modo per stare in contatto e scambiare opinioni con i nostri lettori.

 







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