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  Eventi Numero 99, Settembre 2011   
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Notiziario


 In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.

 

Il Lambrusco dei Piccoli


 
Solo piccoli produttori, solo territorio di collina, solo produzioni limitate, in un territorio di qualità basato sullo sviluppo economico produttivo sostenibile. Sono questi i principi su cui si basa il Grasparossa, Lambrusco “per passione”, che il 18 settembre diverrà protagonista dell'evento Grasparossa! Qualità senza riserve. Proprio l'assenza di compromessi ha portato queste aziende a investire ogni energia nel prodotto e il 18 settembre, nella piazza di Castelvetro, il pubblico potrà conoscere le 17/18 belle “storie” di tali produttori. Ciò avverrà grazie a degustazioni, incontri, dibattiti, show cooking e alla presenza di grandi personaggi del calibro di Paolo Massobrio e Gabriele Ferron.
Paolo Massobrio, giornalista e critico gastronomico da oltre vent'anni, è presidente dell'Associazione Club di Papillon, curatore della guida Il Golosario, firma del quotidiano la Stampa, direttore del periodico di sopravvivenza gastronomica Papillon e molto altro. Gabriele Ferron, invece, Ambasciatore del Riso nel Mondo, è chef e produttore del famoso riso Vialone Nano Veronese. Ha girato e gira il mondo per fare conoscere questo straordinario prodotto e il suo carisma lo ha portato a divenire “attore protagonista” per un film girato dalla BBC o divenire cuoco ufficiale dell'Italia alle olimpiadi 2008 di Pechino e ai Campionati Mondiali di Atletica, solo per citare qualche esperienza. Spesso ospite delle TV nazionali, a Castelvetro diverrà protagonista del cooking show che inaugurerà un filone. Ogni anno, infatti, Grasparossa!- Qualità senza riserve ospiterà una regione e un prodotto. Per il 2011 sarà la volta del vicino Veneto e del Riso Vialone Nano Veronese, piccola produzione di alta qualità, proprio come il Grasparossa. Con Gabriele Ferron il pubblico potrà scoprire il “riso come non si è mai visto” e abbinamenti insoliti con il Grasparossa.
La conoscenza del Grasparossa non si limiterà agli incontri, alla degustazione dei vini e ai dibattiti. I partecipanti potranno, infatti, prendere parte alle “Passeggiate in pendenza” e scoprire in prima persona la difficoltà e la fatica di coltivare la vite in collina, quando anche il piccolo lavoro diviene impegnativo perché svolto principalmente a mano. La giornata offrirà infine l'opportunità di conoscere Castelvetro: splendida e caratteristica cittadina medievale, Città del Vino dal 1994, Bandiera Arancione dal 2003 (marchio turistico ambientale del Touring Club Italiano), Città d'arte e comune turistico dal 2005.
Alla ricerca di cultura, tradizioni e prodotti gastronomici rari, golosi e preziosi, che saranno ospitati nel cuore del centro storico grazie agli stand espositivi di piccoli artigiani del gusto. Grasparossa! Qualità senza Riserve è organizzata da Castelvetro Vita e dal Comune di Castelvetro.

Uniti per Promuovere il Territorio di Montepulciano

La “strana coppia” di Montepulciano: nella patria del Nobile, la più antica denominazione italiana, nasce un'inedita alleanza tra il presidente del Consorzio ed il giovane sindaco della città, che lavorano in stretta partnership per promuovere un territorio unico al mondo. Federico Carletti, presidente del Consorzio del Nobile di Montepulciano, e Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano, hanno dato vita ad una vera e propria task force che si occupa, strategicamente e operativamente, di veicolare l'immagine di Montepulciano e del Nobile. «Non si può scindere la promozione del vino da quella del territorio in cui viene prodotto - spiega Federico Carletti - si tratta di un concetto ormai noto, che però trova qui un'applicazione reale e quotidiana. Riteniamo che - a maggior ragione dopo la soppressione dal primo gennaio 2011 delle Apt, Agenzie di promozione del territorio (la loro funzione rientra adesso nelle competenze della Provincia) - i Consorzi possano contribuire, come importanti “terminali” sul territorio rispetto al coordinamento regionale, a veicolare l'immagine del proprio distretto, che a Montepulciano significa storia, arte e cultura. Poiché, con la nuova Ocm vino, non spetta più a noi occuparsi dei controlli, dobbiamo investire tutte le nostre risorse ed energie sulla valorizzazione della denominazione».
Qui il volano economico del territorio è proprio il Nobile, capace di muovere il 70% dell'economia complessiva: circa 1.200 gli addetti del settore, 60 milioni di euro all'anno il valore della produzione, pari a oltre 8 milioni di bottiglie per il Nobile e 2,7 milioni per il Rosso, con un 59% di prodotto destinato all'export e il restante 41% al mercato nazionale. Ma vino Nobile vuol dire Montepulciano, e viceversa: il connubio tra vino e territorio è talmente stretto e inscindibile che è difficile capire dove comincia uno e dove finisce l'altro. Basti pensare che sono oltre 250mila i turisti che arrivano ogni anno a Montepulciano, e tra questi l'interesse per il vino è in costante aumento, registrato sia dall'incremento di degustazioni e visite guidate, sia dalle bottiglie direttamente vendute in azienda (pari all'11% del totale). E sono le nuove tecnologie il principale strumento di prenotazione dei turisti: nel 2010 il sito della Strada del Vino Nobile ha fatto registrare oltre 100mila accessi.
Il legame fortissimo tra il Nobile e la città può e deve diventare comunione d'intenti tra gli attori locali. Ne è convinto Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano: «Ritengo che vino e territorio siano player che debbano agire insieme, in un gioco di squadra ben orchestrato e rivolto ad un obiettivo comune: farci conoscere sempre più in Italia e nel mondo. Allora può accadere che un turista venga a Montepulciano per vedere la splendida Chiesa di San Biagio, assaggi per caso il Nobile e se ne innamori, o viceversa che un eno-appassionato arrivi per fare un tour di assaggi nelle cantine e rimanga conquistato dalla bellezza rinascimentale di Piazza Grande: ciò che conta è il risultato».
Per arrivare a questo obiettivo è però indispensabile fare sistema, a partire dalla fase strategica: in quest'ottica il Sindaco partecipa in forma continuativa alle sedute del Consiglio del Consorzio del Nobile; e il Presidente del Consorzio ha un ruolo fondamentale in tutte le fasi programmatiche delle diverse attività. Così i due enti possono, fin dalle fasi propositive di ogni evento, agire in sinergia. «È importante capire - continua Andrea Rossi - che se il Consorzio promuove un evento in cui porta il nome e l'immagine del Nobile in giro per il mondo, dalla Cina al Brasile, la ricaduta a livello di immagine riguarda tutto il territorio. Per questo siamo accanto al Consorzio in ogni iniziativa, supportandolo e mettendo a disposizione anche il nostro personale tecnico e organizzativo, come durante l'Anteprima del Nobile». Per unificare gli sforzi l'ufficio stampa del Comune e quello del Consorzio si sono costituiti in una task force permanente: ogni volta che si parla di un evento promosso dal Comune - un convegno, una mostra d'arte, un concerto - gli si associa automaticamente il Nobile, e viceversa ogni volta che si parla di promozione del vino la si unisce al territorio. Nei tre principali eventi organizzati a Montepulciano nel corso dell'anno, ovvero il Cantiere d'Arte (una delle più prestigiose rassegne musicali del Belpaese, che ospita artisti di rilievo internazionale), il Bruscello (tradizionale kermesse che affonda le sue radici nella storia contadina della Toscana), e il Bravio delle Botti (appassionate gara-spettacolo che si svolge tra le strette vie della città, capace di richiamare ogni anno migliaia di turisti), il Comune e il Consorzio operano come ente unico, dotato di un protocollo di azione ormai collaudato, al quale fanno capo tutte le associazioni locali.
E sono stati proprio i produttori del Consorzio del Nobile ad aver capito fin da subito l'importanza di fare sistema per il bene del territorio e della collettività: risale al 2007 la prima esperienza di auto-tassazione volontaria, con la quale le aziende associate hanno deciso, di propria iniziativa, di raccogliere i fondi per finanziare il “Pozzo dei Grifi e dei Leoni”, pregevole opera del Cinquecento che adorna la monumentale Piazza Grande. Visto il successo dell'esperimento, nel 2009 si è deciso di ripeterlo, puntando ancora più in alto: tutte le cantine aderenti al Consorzio hanno raccolto in totale 350mila euro, destinati al restauro della Fortezza di Montepulciano, straordinaria location considerata il “salotto buono” della città. Questa è la sede in cui si svolge l'Anteprima del Nobile, evento di presentazione delle nuove annate, ma anche il luogo in cui vengono portati tutti gli ospiti - giornalisti, amministratori, personalità illustri - che nel corso dell'anno arrivano a Montepulciano, per far degustare loro l'eccellenza delle etichette del territorio.
La case history di Montepulciano dimostra dunque come il vino, in alcuni casi, possa essere considerato tra le principali leve turistiche di un territorio, capace di portare vantaggi e benefici all'economia dell'intera comunità locale. Un circolo virtuoso che però funziona solo se soggetti pubblici e privati dialogano costantemente e fanno sistema.

Grappa del Trentino: Bertagnolli Riconfermato alla Presidenza

L'assemblea elettiva dell'Istituto di Tutela Grappa del Trentino non ha lasciato dubbi: per la presidenza è stato eletto all'unanimità per il settimo mandato (18 anni già all'attivo come presidente dell'Istituto) Beppe Bertagnolli, titolare dell'omonima azienda di famiglia presente in Trentino da numerose generazioni e da sempre impegnato nel mondo della grappa. Tre saranno le linee guida che ispireranno questo nuovo mandato: tutela in primis, promozione e il proseguimento dell'educazione al bere consapevole di un prodotto, quale la grappa, forse spesso troppo demonizzato, ma invece espressione di una cultura e di un intero territorio. «Un impegno che mi è stato dato dai miei colleghi e soci dell'Istituto - spiega il rieletto presidente Bertagnolli - e che accolgo con piacere e allo stesso tempo con molta responsabilità; nei precedenti mandati l'immagine della nostra grappa è cresciuta grazie ad un lavoro di squadra di noi produttori coordinati dall'Istituto, realtà fondamentale che dal 1960 ha operato in tutto il mondo per portare a far conoscere la grappa di qualità, quella trentina, insieme alla tradizione e alla storia che le sono così intimamente legate. È stato uno dei punti fondamentali da sempre per l'istituto e il marchio del Tridente, utilizzato in maniera volontaria dai nostri associati, è la riprova che siamo uniti nella tutela del nostro prodotto e allo stesso tempo di quella del consumatore che deve sapere cosa sta bevendo - dice Bertagnolli - e continueremo su questa strada».
Le grappe del Trentino che portano il marchio del Tridente sono certificate da una commissione di analisi che vede persone esterne all'Istituto e che analizza, con la collaborazione con i responsabili dell'ufficio analisi della Fondazione MAC di San Michele all'Adige, ogni singolo prodotto che verrà immesso nel mercato. «Le contraffazioni continuano ad esserci - continua il presidente - ma negli ultimi anni il nostro impegno le ha limitate e soprattutto siamo riusciti a formare un consumatore attento a scegliere bene e in maggiore consapevolezza». Il Presidente Bertagnolli ribadisce inoltre il suo fermo no alla “grappa fai da te”: «quella di distillare è una professione che negli anni ha visto da parte dei nostri soci accrescere gli investimenti aziendali in nuove tecnologie pur restando fedeli ai principi della distillazione artigianale e dare il via libera alla grappa fatta in casa sarebbe un clamoroso declassamento dell'immagine di questo prodotto dopo che, non senza difficoltà, siamo riusciti a conquistare il favore dei consumatore».
«Continueremo l'importante lavoro di promozione in Italia e all'estero - continua Bertagnolli - e l'Istituto in questo è stato fondamentale per riunire gli sforzi di grandi e piccoli aziende del nostro territorio dando la possibilità di farsi conoscere ai mercati italiani ed esteri e anche per il 2011 e 2012 abbiamo in programma un ricco numero di iniziative mirate a presentare le nostre grappe ai mercati, non solo quello italiano, e al consumatore a questo proposito ricordo la recente campagna pubblicitaria lanciata su La7 e insieme a questa altre iniziative di ampia visibilità».
«Basterebbe dire di acquistare un prodotto che porta il nostro marchio per garantire la qualità - ribadisce Bertagnolli - tuttavia tra le attività che porteremo avanti ci saranno anche quelle legate al consumatore al quale ci avviciniamo spiegando come nasce il nostro prodotto, quali sono le caratteristiche fondamentali e quali i parametri per riconoscerne uno buono da uno meno buono». «In questi anni - prosegue - abbiamo portato avanti una vera e propria campagna contro l'abuso dell'alcol promuovendo prodotti di qualità quali quelli riconosciuti dall'Istituto che mensilmente applica dei rigidi controlli sanitari sulle aziende produttrici e di qualità sul prodotto che finisce in bottiglia e continueremo a sostenere e a far capire che bere la nostra grappa vuol dire apprezzare un prodotto di grande tradizione».
L'assemblea ha eletto come Vicepresidente dell'Istituto un altro decano della grappa del Trentino, Bruno Pilzer. Il consiglio sarà invece composto da Luigi Cappelletti, Mauro Giori, Stefano Marzadro, Carlo Pezzi, Giuliano Pisoni, Alessandro Poli, Carlo Saracini, Rudy Zeni. L'Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è nato nel 1960 con l'obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d'origine: il tridente con la scritta "Trentino Grappa". Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 10mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) distillando 15mila tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (40% del totale), quella destinata all'invecchiamento (circa il 35%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15milioni di euro per l'imbottigliato e 2milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.






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