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  Gusto DiVino Numero 205, Aprile 2021   
Contrasti di Garda Classico Chiaretto e Cerasuolo d'AbruzzoContrasti di Garda Classico Chiaretto e Cerasuolo d'Abruzzo I Vini del MeseI Vini del Mese  Sommario 
Numero 204, Marzo 2021 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 206, Maggio 2021

Contrasti di Garda Classico Chiaretto e Cerasuolo d'Abruzzo

Due tra i principali vini rosati d'Italia a confronto nei calici della degustazione per contrasto di questo mese. Due territori molto diversi e due vini altrettanto diversi

 I vini rosati sono stati considerati per lungo tempo, probabilmente troppo lungo, vini, per così dire, “minori”, collocati fra i bianchi e rossi, pertanto in una posizione che molti ritenevano aliena nel mondo del vino. Per onore di chiarezza, va detto che – in effetti – in tempi passati, questa categoria di vini era poco considerata dagli stessi produttori, spesso si trattava, con le dovute eccezioni, di vini “minori” ai quali si dedicavano pratiche enologiche non esattamente di qualità. Pertanto, la cattiva fama che in passato era associata ai vini rosati aveva un fondamento concreto a causa di produzioni non proprio di qualità. Vini spesso prodotti dal salasso di “vini rossi di pregio”, non da meno, prodotti con uve non esattamente significative o dalle seconde torchiature di uve già private del mosto migliore e destinato a produzioni più redditizie. Si tratta, evidentemente, di una generalizzazione, poiché anche in passato si producevano vini rosati di qualità, ma certamente erano una netta minoranza rispetto al totale della categoria.

 Per fortuna, quei tempi sono passati e consegnati all'oblìo e oggi il panorama dei vini rosati è enormemente diverso e, finalmente, i produttori stanno dedicando da anni l'attenzione e la cura che questi vini meritano. Va detto, infatti, che i vini rosati, non solo sono una categoria con autentica dignità enologica, ma soprattutto mostrano una straordinaria versatilità a tavola, consentendo un'enorme varietà di possibilità di abbinamento con il cibo. L'Italia ha un'interessante produzione di vini rosati, spesso previsti dai disciplinari di molte aree a Denominazione d'Origine Controllata. In alcuni casi – come per il Cerasuolo d'Abruzzo, uno dei due vini della degustazione di questo mese – si sono istituite specifiche denominazioni e che prevedono solo lo stile rosato. In altre, come nel caso del Garda Classico Chiaretto – il secondo vino che verseremo nei calici questo mese – i vini rosati sono contemplati nell'ambito di denominazioni che riconoscono diversi stili.

 

Garda Classico Chiaretto


 

 Nel suggestivo scenario che si affaccia sul lago più grande d'Italia, si produce uno dei vini rosati più conosciuti del Paese. Non solo vini rosati – va detto – poiché nella zona del lago di Garda si trovano diverse aree vinicole a Denominazione d'Origine Controllata, fra queste, ovviamente Garda DOC. Proprio a questa denominazione, infatti, appartiene il Garda Classico Chiaretto, il primo vino che prendiamo in esame nella degustazione per contrasto di questo mese. Protagonista indiscusso dei vini rossi e rosati di Garda DOC – e quindi anche del Chiaretto – è il Groppello, una varietà a bacca rossa autoctona di queste terre, capace di creare vini di sicuro interesse e personalità. Uva che produce grappoli compatti e chiusi come le “pigne”, deve il suo nome al termine dialettale groppo, cioè “nodo”, proprio a sottolineare il suo aspetto serrato e chiuso. A tale proposito, è bene osservare che Groppello è in realtà una famiglia di varietà riconducibili a questo nome e delle quali la più utilizzata e significativa in termini enologici è il cosiddetto Groppello Gentile, il più diffuso e impiegato per la produzione di vini del Garda DOC.

 Per quanto concerne la produzione di questo vino rosato, oltre al Gentile, il disciplinare di produzione consente anche l'impiego dei Groppello Santo Stefano e Mocasina. Il Groppello, come già detto, è varietà capace di conferire spiccata personalità ai propri vini, una caratteristica troviamo anche nel Garda Classico Chiaretto. A tale proposito è bene osservare che il disciplinare di produzione prevede, oltre all'impiego dei tre Groppello sopra citati e che devono essere presenti per almeno il 30%, anche le varietà Marzemino, Sangiovese e Barbera, ognuna presente per un minimo del 5%. Ne consegue, pertanto, che il Groppello può essere presente nel Garda Classico Chiaretto per un massimo dell'85%. A tale proposito, si deve osservare che spesso i produttori tendono a utilizzare quantità dominanti di Groppello, scelta che – evidentemente – contribuisce alla spiccata personalità di questo vino, capace di distinguersi al naso per i suoi profumi quasi speziati, con netti richiami a fiori e frutti rossi.

 

Cerasuolo d'Abruzzo

 Vino ben diverso e – soprattutto – figlio di terre e di scenari ben diversi, il Cerasuolo d'Abruzzo, vino di primaria importanza di questa regione e, non da meno, fra i rosati più celebri e celebrati d'Italia. L'Abruzzo fonda la sua enologia sulle varietà Trebbiano d'Abruzzo e Montepulciano, indiscusse protagoniste dei vigneti di questa regione. In particolare, il Montepulciano è la varietà con la quale si produce il Cerasuolo d'Abruzzo, uno dei vini della nostra degustazione per contrasto. Uva versatile e di straordinaria personalità, il Montepulciano è capace di creare vini rossi possenti e ricchi, non da meno, vini rosati eleganti e piacevoli, come – appunto – il Cerasuolo d'Abruzzo. Questo importante vino rosato è tipicamente espressione di frutti a polpa rossa e fiori, dotato di piacevole acidità, si caratterizza per una buona struttura, tale da consentire una versatile ricchezza nell'abbinamento enogastronomico.

 Come spesso accade per i vini a Denominazione d'Origine Controllata italiani, la varietà principale – il Montepulciano, nel caso del Cerasuolo d'Abruzzo – deve essere presente per almeno l'85% e la restante parte può essere composta da varietà ammesse alla coltivazione nella regione Abruzzo. Ne consegue che, in accordo al disciplinare di produzione, il Cerasuolo d'Abruzzo potrebbe non essere prodotto con il Montepulciano in purezza, sebbene la maggioranza dei produttori sceglie di impiegare esclusivamente questa varietà. Il Cerasuolo d'Abruzzo si caratterizza per i freschi e piacevoli profumi di frutti a polpa rossa e fiori, in bocca ha piacevole freschezza di giusta acidità, spesso dotato di buona struttura. Nella maggioranza dei casi, il Cerasuolo d'Abruzzo è vinificato e maturato in contenitori inerti, una scelta certamente appropriata per questo stile così da preservare e assicurare la massima espressione sia dei profumi sia della caratteristica freschezza gustativa.

 

La Degustazione


Il
colore del Cerasuolo d'Abruzzo
Il colore del Cerasuolo d'Abruzzo

 Possiamo ora dare inizio alla degustazione per contrasto di questo mese, procedendo – innanzitutto – con la scelta dei due vini che verseremo nei calici. Non sarà difficile reperire le bottiglie della degustazione di questo mese poiché entrambi sono ampiamente e facilmente reperibili nelle enoteche e nei negozi che vendono vino. Per quanto riguarda il Garda Classico Chiaretto, sceglieremo una bottiglia prodotta con la quota massima permessa di Groppello – quindi, 85% – e la restante quota delle altre varietà ammesse per la produzione di questo vino. Anche nella scelta del Cerasuolo d'Abruzzo si farà attenzione al frequente 85% spesso previsto per i vini a Denominazione d'Origine Controllata. Il Montepulciano – infatti – può essere presente in questo vino per un minimo dell'85%, pertanto faremo attenzione che il vino che sceglieremo sia prodotto esclusivamente con quest'uva. A onore di chiarezza, va detto che la maggioranza dei produttori abruzzesi per i loro Cerasuolo d'Abruzzo utilizzano esclusivamente Montepulciano, pertanto la scelta non è difficile. In entrambi i vini, faremo comunque attenzione che la vinificazione sia condotta in contenitori inerti – preferibilmente la vasca d'acciaio – e appartenenti alla vendemmia più recente. Garda Classico Chiaretto e Cerasuolo d'Abruzzo sono versati in calici da degustazione alla temperatura di 12 °C.

 Versiamo i due vini della degustazione per contrasto di questo mese nei rispettivi calici e iniziamo la valutazione sensoriale prendendo in esame l'aspetto. A tale proposito è opportuno osservare che il colore dei vini rosati è fortemente determinato dal modo con il quale sono prodotti, in particolare il potere colorante delle uve e, ancor più determinante, il tempo di macerazione del mosto con le bucce. Per questo motivo, dare un riferimento attendibile diviene poco utile proprio a causa di questa scelta produttiva, ricordando – inoltre – che i disciplinari di produzione non impongono tempi di macerazione, fattore che dipende dalla scelta del produttore. Dovendo comunque fornire un'indicazione di riferimento, si può dire che il Garda Classico Chiaretto è generalmente caratterizzato da un colore più chiaro rispetto al Cerasuolo d'Abruzzo, tuttavia – proprio in accordo ai tempi di macerazione scelti dai rispettivi produttori – potrebbe verificarsi anche l'esatto contrario. In entrambi i vini, comunque, osserveremo un colore rosa ciliegia brillante e intenso, a volte tendente al salmone o buccia di cipolla, soprattutto nel Cerasuolo d'Abruzzo. La trasparenza, in entrambi i casi, è moderata consentendo comunque la visione dell'oggetto posto in contrasto fra il calice e la superficie bianca.

 Garda Classico Chiaretto e Cerasuolo d'Abruzzo esprimono al calice profumi molto diversi, sebbene in entrambi si riconoscano in modo evidente sia frutti a polpa rossa sia fiori. Responsabili di queste differenze, oltre alle uve, sono anche i territori dove nascono questi vini. Il profilo olfattivo del Garda Classico Chiaretto è prevalentemente determinato dal Groppello, varietà che sovente conferisce ai suoi vini un carattere a volte speziato nel quale si può riconoscere il pepe bianco. Le qualità dominanti del Garda Classico Chiaretto sono comunque rappresentate da sensazioni floreali, in particolare la rosa, oltre a frutti a polpa rossa, come ciliegia, lampone e fragola. In certi casi, si possono percepire profumi di erbe aromatiche e, in particolare, la bacca di ginepro. Il profilo olfattivo del Cerasuolo d'Abruzzo è fortemente caratterizzato da profumi di frutti a polpa rossa e, a volte, perfino scura, in particolare, ciliegia, mirtillo, mora, susina e lampone. Non mancano sensazioni che richiamano direttamente i fiori, in particolare, violetta e ciclamino.

 Riprendiamo la nostra degustazione per contrasto e procediamo con l'analisi sensoriale dei profili olfattivi dei due vini, iniziando – come per la fase precedente – con l'esame del Garda Classico Chiaretto. Manteniamo il calice in posizione verticale e, senza rotearlo, eseguiamo la prima olfazione così da apprezzare l'apertura del vino. Dal calice si percepiscono, netti e piacevoli, i profumi di ciliegia, lampone e fragola seguiti da un aroma floreale nel quale si riconosce la rosa. Roteiamo ora il calice – operazione che favorisce l'ossigenazione del vino, quindi lo sviluppo delle restanti qualità olfattive – ed effettuiamo la seconda olfazione. Il Garda Classico Chiaretto si completa con susina e pesca, spesso seguiti da un piacevole accenno di pepe bianco e ginepro. L'apertura del Cerasuolo d'Abruzzo, valutata mantenendo il calice in posizione verticale e senza rotearlo, si caratterizza con un profilo decisamente fruttato composto da ciliegia, mora e lampone oltre a violetta. Dopo avere roteato il calice, il profilo del vino abruzzese si completa con fragola, ciclamino, mirtillo, melagrana e susina.

 Procediamo oltre e passiamo alla valutazione dei profili gustativi di Garda Classico Chiaretto e Cerasuolo d'Abruzzo. Il primo vino che prenderemo in esame è, come nelle fasi precedenti, quello appartenente alla denominazione Garda. Prendiamo un sorso e valutiamo l'attacco del vino, cioè la sensazione primaria e identificativa che contraddistingue il profilo gustativo di un vino. Il Garda Classico Chiaretto ha un attacco fresco di piacevole acidità, una buona struttura, tuttavia non imponente, raggiungendo un buon equilibrio grazie all'effetto dell'alcol. In bocca si percepiscono i sapori di ciliegia, lampone e fragola, confermando la buona corrispondenza con il naso. Prendiamo ora un sorso del Cerasuolo d'Abruzzo e valutiamo il suo attacco. Il vino abruzzese è dotato di piacevole freschezza, con acidità in buona evidenza e una struttura più piena rispetto al Garda Classico Chiaretto. In questo vino, inoltre, si percepisce maggiore morbidezza e spesso il volume alcolico è superiore. In bocca si percepiscono i sapori di ciliegia, mora, lampone e mirtillo, pertanto una buona corrispondenza con il naso.

 Concludiamo la degustazione per contrasto di questo mese valutando le impressioni finali che i due vini lasciano in bocca dopo la deglutizione, in modo particolare, la persistenza gusto-olfattiva, fattore determinante per la qualità di un vino. Il finale del Garda Classico Chiaretto è persistente, lasciando in bocca la piacevole freschezza conferita dall'acidità oltre a netti sapori di ciliegia, lampone e fragola. Si continua inoltre a percepire la sensazione di moderata struttura, certamente non imponente. Il finale del Cerasuolo d'Abruzzo è persistente e, anche in questo caso, in bocca si percepisce la piacevole freschezza dell'acidità, ben supportata dalla sensazione di buona struttura e morbidezza, entrambi più intensi rispetto al Garda Classico Chiaretto. In bocca si continuano a percepire i sapori di ciliegia, mora e lampone. Poniamo ora i due calici vicini e ripetiamo la valutazione dei profili olfattivi, prima il Garda Classico Chiaretto, poi il Cerasuolo d'Abruzzo. Le differenze sono nette ed evidenti, marcate, in modo particolare, dalla personalità che l'uva Groppello conferisce al Garda Classico Chiaretto con la nota speziata che ricorda il pepe bianco e, spesso, il ginepro.

 



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I Vini del Mese


 

Legenda dei punteggi

Sufficiente    Abbastanza Buono    Buono
Ottimo    Eccellente
Vino eccellente nella sua categoria Vino eccellente nella sua categoria
Vino con buon rapporto qualità/prezzo Vino con buon rapporto qualità/prezzo
I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese
e del luogo in cui vengono acquistati i vini




Soave Motto Piane 2018, Fattori (Veneto, Italia)
Soave Motto Piane 2018
Fattori (Veneto, Italia)
Garganega
Prezzo: € 11,80 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria

Giallo paglierino intenso e sfumature giallo paglierino, molto trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di mela, susina e nespola seguite da aromi di pera, pesca, agrumi, biancospino, ginestra, miele, tiglio, salvia e mandorla.
Attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale persistente con ricordi di mela, susina e nespola.
Prodotto con Garganega appassita per 30 giorni, maturazione in vasche d'acciaio e botte.
Pasta e risotto con verdure e crostacei, Zuppe di funghi, Carne bianca saltata, Pesce arrosto



Amarone della Valpolicella Riserva 2016, Fattori (Veneto, Italia)
Amarone della Valpolicella Riserva 2016
Fattori (Veneto, Italia)
Corvina (65%), Corvinone (15%), Rondinella (10%), Altre Uve (10%)
Prezzo: € 48,00 Punteggio:

Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di mora, prugna e amarena seguite da aromi di viola appassita, mirtillo, iris, cioccolato, tabacco, cannella, cipria, cuoio, liquirizia, macis, pepe rosa, vaniglia e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di mora, prugna e amarena.
36 mesi in botte.
Selvaggina, Brasati e stufati di carne, Carne arrosto, Formaggi stagionati



Varramista 2001, Fattoria Varramista (Toscana, Italia)
Varramista 2001
Fattoria Varramista (Toscana, Italia)
Syrah (90%), Merlot (10%)
Prezzo: € 50,00 Punteggio:

Rosso granato brillante e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di ribes, prugna e viola appassita seguite da aromi di amarena, mirtillo, catrame, cacao, cuoio, liquirizia, tabacco, pepe nero, caffè, caramella mou, carruba, macis, vaniglia ed eucalipto.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di ribes, prugna e amarena.
15 mesi in barrique, 12 mesi in bottiglia.
Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi



Varramista 2015, Fattoria Varramista (Toscana, Italia)
Varramista 2015
Fattoria Varramista (Toscana, Italia)
Syrah
Prezzo: € 50,00 Punteggio:

Rosso rubino cupo e sfumature rosso rubino, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di ribes, amarena e mirtillo seguite da aromi di violetta, prugna, cacao, pepe nero, tabacco, cannella, macis, liquirizia, cuoio, vaniglia ed eucalipto.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di ribes, amarena e mirtillo.
18 mesi in barrique, almeno 48 mesi in bottiglia.
Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi



L'Arquata di Alvaro 2013, Adanti (Umbria, Italia)
L'Arquata di Alvaro 2013
Adanti (Umbria, Italia)
Cabernet Sauvignon (40%), Merlot (40%), Barbera (20%)
Prezzo: € 21,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria

Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di prugna, amarena e ribes seguite da aromi di viola appassita, mirtillo, carruba, tabacco, cacao, cuoio, liquirizia, fungo porcino, vaniglia e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale persistente con ricordi di prugna, amarena e ribes.
30 mesi in botte e barrique, 12 mesi in bottiglia.
Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati



Montefalco Sagrantino Il Domenico 2008, Adanti (Umbria, Italia)
Montefalco Sagrantino Il Domenico 2008
Adanti (Umbria, Italia)
Sagrantino
Prezzo: € 40,00 Punteggio:

Rosso rubino cupo e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di mora, prugna e viola appassita seguite da aromi di amarena, mirtillo, cacao, cuoio, liquirizia, tabacco, catrame, pepe rosa, cannella, macis, grafite, vaniglia e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di mora, prugna e amarena.
30 mesi in botte, 24 mesi in bottiglia.
Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Lacrima di Morro d'Alba Sensazioni di Frutto 2019, Stefano Mancinelli (Marche, Italia)
Lacrima di Morro d'Alba Sensazioni di Frutto 2019
Stefano Mancinelli (Marche, Italia)
Lacrima
Prezzo: € 10,00 Punteggio:

Rosso rubino cupo e sfumature rosso porpora, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di mora, amarena e rosa seguite da aromi di violetta, fragola, lampone, melagrana, prugna, mirtillo e ciclamino.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza.
Finale persistente con ricordi di mora, amarena e lampone.
Prodotto con macerazione carbonica.
Paste con carne e funghi, Carne saltata con funghi



Lacrima di Morro d'Alba Superiore 2018, Stefano Mancinelli (Marche, Italia)
Lacrima di Morro d'Alba Superiore 2018
Stefano Mancinelli (Marche, Italia)
Lacrima
Prezzo: € 14,50 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria

Rosso rubino intenso e sfumature rosso porpora, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di rosa, mora e amarena seguite da aromi di fragola, prugna, violetta, mirtillo, carruba, cipria, pepe nero, vaniglia e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza.
Finale persistente con ricordi di confettura di rose, mora e amarena.
12 mesi in botte e barrique, 3 mesi in bottiglia.
Paste ripiene con funghi, Stufati di carne con funghi, Carne alla griglia






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