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 Gusto DiVino  Condividi questo articolo     Sommario della rubrica Eventi Non Solo Vino 
  Eventi Numero 224, Gennaio 2023   
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Numero 223, Dicembre 2022 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 225, Febbraio 2023

Notiziario


 In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.

 

Custoza: Espressione, Emozione, Territorio


 
Panorami mozzafiato e scorci inaspettati che accolgono chi vi si avventura a piedi, in bicicletta, a cavallo. Fiumi, mulini, castelli, ville e musei diffusi che aspettano solo di essere scoperti, insieme alle cantine, ai ristoranti e agli agriturismi di antica tradizione, fatti di un'accoglienza ancora calda e autentica. E ancora parchi acquatici, parchi divertimenti, maneggi e trattorie, oltre ad un ricco calendario di eventi e spettacoli. Sono le Terre del Custoza le protagoniste del nuovo video istituzionale del Consorzio Tutela Vino Custoza DOC, protagonista della campagna digitale avviata in questi giorni. «Siamo convinti che la proposta enoturistica e la sua cura siano la chiave per la valorizzazione di un territorio, specialmente quando si ha la fortuna di trovarsi come nel nostro caso in una terra che offre così tante e varie bellezze e attrattive» afferma Roberta Bricolo, presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza DOC. «Dobbiamo tutto al sostegno e all'impegno dei nostri produttori, che hanno da subito compreso l'importanza di portare avanti una cultura dell'accoglienza che ci permetta di accontentare tutti i viaggiatori, anche quelli più esigenti».
Da questa riflessione sulla centralità del territorio la decisione di non limitarsi, nel nuovo video istituzionale da pochi giorni online, alla sola offerta enogastronomica ma di presentare le Terre del Custoza in tutta la loro complessità. Il racconto è stato affidato a Matteo Archondis, giovane videomaker di origine libanese che con le sue riprese restituisce il ritratto di un territorio tanto vicino a grandi mete turistiche come Verona e il Lago di Garda quanto ancora poco conosciuto, e che proprio per questo mantiene intatti il suo fascino e la sua storia. Le immagini scorrono tra vigneti e percorsi naturalistici, attraversando quei boschi, torrenti e colline che durante il Risorgimento hanno fatto da sfondo alla storia d'Italia.
«Nell'avvicinarmi allo sviluppo di questo video ho cercato di pensare come un turista che per la prima volta si prepara a scoprire un territorio: cosa mi piacerebbe fare, e cosa offre l'area che andrò a visitare?» Dichiara Archondis. «Da qui sono partito mettendo insieme una lista di tutto ciò che Custoza e i comuni limitrofi offrono. Ne è nata una vera e proprio guida emotiva delle Terre del Custoza, fatta di colori, sapori, paesaggi».
Non solo vino, quindi, ma una terra ricca di opportunità per i visitatori, siano essi appassionati di enogastronomia, sportivi o amanti del turismo lento. Le cantine del consorzio, condotte sempre più spesso da giovani entusiasti e appassionati, sono ormai tutte aperte all'enoturismo ed al Turismo Rurale: oltre alle tradizionali degustazioni, con cui coinvolgono gli ospiti alla scoperta dei vini del territorio, sorprendono con pic-nic, degustazioni in vigna, lezioni di yoga, sessioni d'arte ed esperienze sensoriali.
Il vino Custoza è quindi protagonista e il suo blend contemporaneo ed elegante viene esaltato dalle esperienze e dalle emozioni vissute nelle sue Terre.

Pantelleria DOC: dal Primo Gennaio la Fascetta di Stato

A partire dall'1 Gennaio 2023 le fascette di stato accompagneranno tutte le bottiglie del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini a DOC di Pantelleria, tracciando le varie fasi di vita di ogni vino.
Si tratta di un sistema a garanzia dell'autenticità, che tutela sia i produttori sia i consumatori e appassionati dei grandi vini dell'Isola, in primis passito, moscato e zibibbo dolce, ma anche Pantelleria Bianco e Frizzante. Uno strumento che ne certifica non solo la qualità e la provenienza ma anche la tracciabilità, dalle origini del prodotto all'imbottigliamento e al posizionamento sul mercato.
Tra i compiti del Consorzio, che ha ricevuto per la sua ampia rappresentatività il riconoscimento Erga Omnes c'è la tutela dalle contraffazioni. La scelta di adottare questo sistema va oltre gli obblighi previsti dalla legge e nasce dalla volontà del Consiglio di Amministrazione, Presieduto da Benedetto Renda, di proseguire nel percorso di valorizzazione dell'identità territoriale e della qualità dei vini dell'Isola iniziato nel 1997.
Il Presidente Renda, afferma: «Se l'adozione di questo sistema di certificazione è in realtà obbligatoria solo per i vini DOCG, è altresì un dato di fatto che essa sia ormai patrimonio delle più prestigiose DOC italiane. Il Consorzio ha fortemente voluto compiere questo passaggio – che oltre a contrastare le contraffazioni e tutelare i consumatori – è segno tangibile di qualità per i vini della perla nera del Mediterraneo».
Le fascette, stampate dall'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, utilizzano specifici sistemi di sicurezza che certificano l'autenticità del prodotto e contengono sistemi anticontraffazione visibili e invisibili con tracciabilità legata a banche dati. Sono forniti di una indicazione di serie alfanumerica e di un numero progressivo che identifica ogni singola bottiglia immessa al consumo.
Il nuovo sistema è gestito dall'IRVO, l'Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, ente pubblico con la funzione di organismo di controllo riconosciuto da Accredia (ente italiano per l'accreditamento). Il direttore dell'IRVO Sicilia, Gaetano Aprile ha ribadito l'importanza di questo strumento fondamentale come lotta alla contraffazione: «Il fatto che la DOC Pantelleria se ne stia dotando – ha rilevato – è sicuramente un passo avanti verso la qualità e mi auguro che si possa anche camminare verso la DOCG che valorizzerebbe ancora di più la tipicità del prodotto pantesco, visto il disciplinare sempre più stringente».
Istituito nel 1997, il Consorzio Vini Pantelleria Doc persegue la tutela e la valorizzazione dei vini dell'isola; il Consorzio ha funzioni Erga Omnes e tra i suoi associati vi sono cantine e oltre 300 viticoltori dell'isola; oggi è guidato dal Presidente Benedetto Renda, coadiuvato da un consiglio di amministrazione composto dai consiglieri Giuseppe Andrea Chiaiesi, Salvatore Murana, Fabrizio Basile, Antonio D'Aietti e Andrea Errera.

Vini d'Abruzzo: Export a +10%, Cresce il Prezzo Medio

L'export dei vini abruzzesi va verso un nuovo record in valore mettendo a segno un +10% rispetto al 2021. È quanto emerge dall'analisi dei primi nove mesi del 2022 dell'Osservatorio Permanente Wine Monitor Nomisma, attivato nel 2019 dal Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo per rilevare in modo puntuale i trend dei vini regionali sui principali mercati e attuare una strategia di promozione e comunicazione sempre più efficace.
«I primi cinque mercati di destinazione, dove si concentra il 60% di tutto l'esportato, sono per ordine di importanza Germania (+12% il valore delle vendite rispetto al 2021), Stati Uniti, Canada, Svizzera e Regno Unito. Interessante l'exploit di un mercato come quello francese, che mette a segno un +57%, o dell'Austria con il +53%. In Asia ottime performance per la Corea del Sud che cresce del 25% e per il Giappone con il +19%, a dimostrazione di un apprezzamento che si evolve parallelamente alla conoscenza di questa regione vinicola. In lieve arretramento la Cina, dove ancora permane l'emergenza coronavirus con un rallentamento economico che condiziona l'import di vino in generale», sottolinea Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo facendo il consuntivo di un anno che ha presentato molte criticità per i produttori e che ha visto il mondo passare dall'emergenza sanitaria alla crisi dell'invasione russa dell'Ucraina.
In Italia il ritorno alla normale socialità, con la ripresa dei consumi fuori casa, ha fatto registrare uno switch tra le vendite nella distribuzione organizzata, cresciute nel 2020 e 2021, e il consumo diretto in ristoranti, bar, locali notturni, enoteche.
Nonostante il riposizionamento dei canali di vendita, anche nella GDO si registra un incremento del prezzo medio dei vini abruzzesi. Per il Montepulciano d'Abruzzo le vendite in bottiglia (da 0,75 l), che rappresentano due terzi delle vendite in valore e il 40% in volume, sono infatti cresciute del 2,6% a valore e del 2,4% a volume, con un aumento del prezzo medio del 7,8%.
Buono anche l'andamento per il Pecorino d'Abruzzo, sempre più apprezzato nella GDO, che nei primi 9 mesi del 2022 è cresciuto del 4,6% in valore e del 3,9% in volume (sempre per le bottiglie da 0,75 l), con un leggero incremento del prezzo medio (+0,7%). Interessante l'aumento per le fasce di prezzo più alte, anche se con un peso percentuale in volume ancora ridotto: nella fascia 6-6,99 euro l'incremento è stato dell'84% (per un peso totale del 3,5% sul totale della denominazione) e del 9% nella fascia oltre 7 euro. Anche il Cerasuolo d'Abruzzo registra un aumento del valore nella gdo, seppure più contenuto e pari all'1,6%.
«Passando a fare un breve bilancio dell'attività promozionale realizzata dal Consorzio in moltissimi Paesi esteri, possiamo dire che è stata intensa e proficua. Ci siamo mossi – in Asia, Stati Uniti, Canada e ovviamente in Italia e in Europa – sia verso gli operatori di settore sia verso il consumatore finale, i wine lovers per intenderci» spiega Nicodemi. Le linee di azione dell'ampia attività programmatica portata avanti dal Consorzio sono state infatti due: la prima B2B, con walk around tasting, masterclass, attività di formazione, wine dinner e incoming di stampa e operatori; la seconda orientata al B2C, con restaurant week, in-store promotion ed eventi in tutto il mondo. Il Vini d'Abruzzo on tour, per esempio, ha messo in scena oltre 50 masterclass guidate e 30 diversi eventi in varie città, tra cui New York, San Francisco, Toronto, Seul, Singapore, Tokyo, Osaka e Ho Chi Minh.
«Il 2022 ha visto finalmente il ritorno delle grandi fiere Vinitaly e Prowein, dove l'annuncio del “Modello Abruzzo”, che riordinerà e semplificherà il sistema delle nostre denominazioni dando una più forte identità regionale ai vini e valorizzandone le specificità territoriali, è stato molto apprezzato. Ci prepariamo quindi, dalla vendemmia 2023, ad andare incontro al consumatore con un'offerta più chiara e specifica con l'intento di far crescere ulteriormente i nostri vini sui mercati», conclude Nicodemi.

Ruchè: Crescita in Valore e Bottiglie, Ora la Sfida è l'Enoturismo

Ancora in ascesa, in numeri e in immagine. Chiude così l'anno il Ruchè di Castagnole Monferrato, con una produzione giunta a 1.100.000 bottiglie e una denominazione che cresce del 10% nell'ultimo anno.
Il dato più incoraggiante è l'incremento regolare, che porta ad una relazione ettari/bottiglie tra le più performanti d'Italia: grazie alla crescita proporzionale tra produzione e superficie vitata, arrivata a 204 ettari, la produzione segue l'andamento del mercato, evitando squilibri potenzialmente dannosi.
Lo stato di buona salute del Ruchè di Castagnole Monferrato è dimostrato anche dall'interesse crescente da parte di player esterni al territorio, elemento che contribuisce all'aumento del valore dei terreni, passati da 5.000 – 10.000 euro a ettaro non vitato di 10 anni fa a 30.000 – 50.000 euro in base alla posizione, e di 150.000 euro a ettaro per le superfici vitate.
Buone notizie anche sul fronte del valore; iniziano ad uscire le prime bottiglie di Riserva e c'è molta attenzione per questa nuova tipologia che dimostra la versatilità del prodotto e la sua capacità di collocarsi nell'olimpo dei grandi vini con un posizionamento alto. Grazie all'introduzione della Riserva, anche le piccole aziende possono creare una segmentazione dell'offerta e offrire una più ampia gamma di Ruchè.
Una valorizzazione resa possibile dall'unione dei produttori e grazie anche alla stretta collaborazione con il Consorzio Barbera d'Asti e vini del Monferrato, che dimostra quanto sia importante fare squadra.
«Un grazie particolare va al presidente Filippo Mobrici, sempre presente, che ha fatto crescere molto il territorio – Afferma Luca Ferraris, presidente dell'Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato – Ora ciò che auspichiamo è la crescita di collaborazione con le amministrazioni comunali della denominazione, seguendo l'esempio del Comune di Castagnole Monferrato, che crede molto nella nostra attività». Il vino infatti porta lustro e crescita economica al territorio, basti pensare che su una popolazione di 5.000 abitanti nei 7 comuni della denominazione, il Ruchè di Castagnole Monferrato genera 10.000.000 di euro di Pil.
Il Ruchè fa crescere anche il turismo e il suo indotto, con una stagione turistica che si è allungata fino all'inizio di dicembre. Un comparto nel quale l'Associazione crede molto, motivo per cui ha voluto l'innovativo piano di marketing territoriale, in fase di ultimazione. Sono già pronte le offerte turistiche e a breve sarà installata la cartellonistica. «Vogliamo promuovere tutti e 7 i Comuni e creare beneficio a tutta la popolazione – Continua Ferraris – In questo modo, accanto a Castagnole Monferrato, potremo far conoscere bellezze come il borgo di Grana, il Castello di Montemagno, la Torre di Viarigi, il Ricetto di Portacomaro e le bellissime colline di Scurzolengo e Refrancore.»

 


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