NicoParisi
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Inviato: 22/09/2011 06:34:29 GMT 
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L’appuntamento era per le 18.30, come al solito sono in ritardo…
Mi succede sempre, soprattutto in serate delle quali non sono totalmente convinto. Non mi fido tanto di queste degustazioni tanto decantate, poi sono un ragazzo timido e so che non ci sarà nessuno che conosco; mi annoierò. Ci vado solo perché me lo ha chiesto Andrea, un mio amico che lavora lì, lo faccio per lui, mica per altro.
Entro nell’ascensore dell’hotel e, come mi ha spiegato il mio amico Andrea, schiaccio il pulsante “piscina”, per entrare nella zona degustazione.
Le porte si aprono, davanti a me si presenta una sala ricca di cibo di ogni genere. Avevo capito che era un aperitivo, ma qui c’è da mangiare per un esercito: polenta, carne, tutti i generi di salumi e affettati e poi pesce, servito in differenti maniere. Molto elegante, non so se è il posto adatto a me, sono uno alla buona, io.
Mi accoglie Silvia dicendomi che, pagando l’entrata, avrei potuto bere i vini in degustazione e servirmi liberamente del buffet. Dico a questi signori che la mia è una toccata e fuga, sono venuto semplicemente a salutare un amico ma, visto che sono qui, magari stuzzico qualcosa.
Avendo sete mi dirigo al banchetto dove si trovano i vini e anche qui, due ragazze e un ragazzo molto gentili mi chiedono con quale vino preferirei iniziare la serata. Non sono molto esperto, a me basta che sia bianco o rosso, eppure questi ragazzi mi dicono che in base a quello che mangerò potrò degustare un vino che mi permetterà di esaltare le caratteristiche sia del cibo che del vino.
Non sono molto convinto e allora, come prima cosa, mi riempio il piatto di cibi differenti. Solo a quel punto ritorno al banchetto dei vini. Oltre a versarmi il vino che più si adatta a quello che ho preso da mangiare, i tre mi spiegano che questi vini sono prodotti con uve diverse tra loro ed ogni vino possiede le sue caratteristiche. Molto interessante, questa cosa non la sapevo.
Con il mio vino e il mio piatto colmo di prelibatezze, mi siedo a bordo piscina, in disparte, da solo.
Io, il mio tavolo e, in mezzo, una candela accesa. Sono timido, solitario. Mangio, bevo e mi godo la musica.
Quei tre musicisti sono davvero bravi, penso. Uno con la chitarra, l’altro con la tromba e poi quella bella voce… che cantante, ragazzi! E pensare che la musica è solo un leggero e piacevole sottofondo rispetto a tutto il resto. Vengo rapito così tanto dalla musica e dall’atmosfera che, per la spensieratezza della situazione, attacco bottone con le persone sedute al tavolo di fianco al mio. Sono tutti conquistati dalla serata, mi chiedono se voglio sedermi con loro.
I minuti trascorrono piacevoli, torno a farmi riempire il bicchiere diverse volte. Ormai Claudia, Matteo e Alessandra mi conoscono e io conosco loro, ogni volta mi spiegano qualcosa di nuovo… poi la proprietaria, così gentile, mi invita sempre ad usufruire delle bontà presenti nel ricco buffet.
Serata magica penso, mi sciolgo, guardo l’orologio e mi accorgo che sono già tre ore che mi trovo qui. Che strano. Non mi ero mai trovato così bene in un posto sconosciuto.
Sono ormai le 23, devo tornare a casa, saluto tutti i ragazzi con cui ho condiviso la serata, ringrazio Claudia, Matteo e Alessandra e abbraccio Nunzia, la proprietaria dell’hotel che mi dice di essere la delegata AIS di Rimini.
Esco dall’hotel e mi accorgo che mi sono divertito così tanto che non ho neppure visto il mio amico Andrea… beh, sarà per un'altra volta.
La prossima volta che l’AIS Rimini organizza qualcos’altro, io mi sa che ci torno sicuro. E già che ci sono mi iscrivo al corso di primo livello che inizierà a Gennaio.
Mi sono appassionato al vino da poco |
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