La serata dedicata ai vini della cantina Casavecchia di Diano d'Alba è stata l'occasione per conoscere in modo approfondito anche il territorio delle Langhe e, in modo particolare, l'espressione del Dolcetto di Diano d'Alba e le caratteristiche del Barolo di Castiglione Falletto. All'evento hanno preso parte Carlo Casavecchia - celebre enologo che, oltre alla cantina di famiglia, vanta una notevole e lunga carriera di numerose e prestigiose collaborazioni in diverse realtà vitivinicole d'Italia e estere - e sua figlia Elisa che, insieme alla madre Carletta, segue la parte commerciale. La cantina Casavecchia è condotta dai fratelli Marco e Luca Casavecchia - rispettivamente agronomo ed enologo - con l'aiuto del padre Sergio e della sua lunga esperienza. La serata è iniziata dai vini che prendono il nome della località dove si trova la cantina Casavecchia: Diano d’Alba Söri Bruni 2016 e Diano d’Alba Söri Richin 2015, due espressioni distinte del Dolcetto, entrambi maturati in vasche di cemento. I due vini hanno permesso di capire quanto il tempo e l'esposizione della vigna contribuiscano a definire il carattere e la personalità del Dolcetto: il Söri Bruni decisamente più immediato e dalle sensazioni di frutta più fresche; il Söri Richin decisamente più strutturato, dall'astringenza più evidente, maggiore pienezza di profumi. Si prosegue quindi con la Barbera d’Alba Superiore San Quirico 2014, maturata in botte, nel quale si percepiscono nettamente il carattere della varietà e del territorio di Alba: freschezza ben percettibile unita a buona struttura, vino di estrema piacevolezza e dalla buona versatilità enogastronomica. La seconda parte dell'evento è stata interamente dedicata al Nebbiolo - la celebre uva rossa protagonista in molti vini di Langa e del Piemonte - iniziando dal Nebbiolo d’Alba Piadvenza 2013. Maturato in botte grande - la cantina Casavecchia non fa uso di barrique, ritenendo la botte più adatta all'espressione del Nebbiolo - questo vino offre chiaramente l'opportunità di comprendere la personalità della celebre varietà di Langa, un perfetto anticipo per la comprensione del Barolo, decisamente più robusto e complesso. Si procede quindi con la degustazione dei due Barolo prodotti dalla cantina Casavecchia nel comune di Castiglione Falletto, territorio noto per la potenza dei suoi vini. I Barolo prodotti da Casavecchia appartengono al cru Piantà e interpretano perfettamente il carattere del comune di appartenenza: colore profondo e intenso, struttura possente, tannini in bella evidenza, caratteristiche che impongono una lunga maturazione così da raggiungere il migliore equilibrio. Il Barolo Piantà 2010 - degustato in anteprima in occasione dell'evento DiWineTaste - fa comprendere infatti come il tempo, in questo caso otto anni, sia utile a rendere il Barolo di questo territorio equilibrato, con tannini - sebbene be percettibili - decisamente piacevoli grazie anche alla morbidezza del vino. Lo stesso si percepisce anche nel Barolo Riserva 2007, prodotto in un'annata decisamente più calda del 2010, conserva - a distanza di 11 anni - una struttura e una potenza imponente, con sensazioni più mature, ma perfettamente espressione delle peculiarità dei Barolo di Castiglione Falletto. La degustazione sensoriale dei vini è stata condotta da Antonello Biancalana - editore di DiWineTaste - il quale ha curato, come di consueto, l'ideazione dei piatti proposti in abbinamento con i vini della cantina Casavecchia.
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