Soltanto nei prossimi mesi sarà possibile un primo vero bilancio di Taurasi
Vendemmia 2007, evento di presentazione della nuova annata del più importante
rosso irpino a stampa specializzata e operatori, svoltosi dal 21 al 23 gennaio
2011, presso il Castello Marchionale di Taurasi. Da una parte sarà importante
leggere con attenzione i report dei circa 50 giornalisti del vino accreditati
e verificare i trend di acquisto dei 200 operatori intervenuti; dall'altra sarà
fondamentale verificare l'evoluzione di vini molto giovani, imbottigliati da
poco e bisognosi di affinamento per esprimere tutto il proprio potenziale.
Istruzioni per l'uso valide per tutti i grandi vini da invecchiamento italiani,
e a maggior ragione per un colosso come l'Aglianico e il Taurasi.
La rassegna è stata sviluppata per la prima volta in forma privata e autonoma,
col solo contributo delle 33 aziende partecipanti, senza alcuna sovvenzione
pubblica, e ha raccolto l'eredità di Anteprima Taurasi, rivoluzionandone per
certi versi la formula. A differenza delle precedenti edizioni, infatti, non
sono stati previsti banchi e stand aperti ma sono state predisposte postazioni
ad hoc per ogni visitatore, col servizio assicurato dall'Ais di Avellino,
irrinunciabile partner tecnico della manifestazione.
Altro aspetto centrale su cui il gruppo di lavoro e le aziende hanno voluto
intraprendere una strada diversa ha riguardato il nuovo sistema di valutazione
dell'annata protagonista della rassegna, in questo caso la ricca e omogenea
vendemmia 2007. Si è voluto sottolineare ancora di più lo spirito che dà senso
a un'operazione di questo tipo: costruire una memoria storica condivisa sui
millesimi irpini, aggiornare periodicamente un taccuino di viaggio, informare
i consumatori sui punti di forza e punti di debolezza di una nuova annata,
evitando di calare dall'alto un giudizio apodittico. Si è scelto di abbandonare
il tradizionale sistema di attribuzione del rating, da uno a cinque stelle,
ritenuto troppo limitante e poco argomentativo, per adottare una scala in
ventesimi costruita con l'apporto di quattro parametri, ognuno valutato da uno
a cinque punti.
I primi due sono stati affidati ad un gruppo di enologi, agronomi e produttori
operanti sul territorio, chiamati a dire la loro sul valore del millesimo per
quanto riguarda l'andamento climatico e le specifiche agronomiche, sanitarie e
analitiche ad esso legate. Il profilo di una stagione anticipata, calda e
asciutta, con rilevanti escursioni termiche, si è tramutato in un giudizio di 4
punti su 5. Ottiene invece il massimo, cinque su cinque, la valutazione dei
dati colturali ed enologici: mai come nel 2007, infatti, la stragrande
maggioranza dei viticoltori ha potuto portare in cantina uve sane e a perfetta
maturazione, specialmente per quanto riguarda la grana dei tannini.
Annata che si presentava ai nastri di partenza, dunque, con aspettative molto
elevate, non completamente confermate nella degustazione riservata alla stampa.
Il panel dei giornalisti accreditati aveva il compito di fotografare
sinteticamente altri due parametri, vale a dire la qualità media dei campioni
assaggiati e le loro prospettive di invecchiamento. Il livello generale, pur in
netta e continua crescita rispetto alle prime edizione, ha offerto un quadro
come al solito contrastante, con una serie di vini corretti ed equilibrati ma
poco personali e non sempre riconducibili alle sottozone territoriali di
provenienza. Ne è scaturito un punteggio di tre punti su tre.
Più ottimistica la previsione riguardo al potenziale di longevità: i Taurasi
2007 appaiono già abbastanza leggibili e risolti, ma per struttura e nerbo
acido-tannico sembrano vini in grado di affrontare senza problemi evoluzioni
medio-lunghe. Quattro punti su cinque. La manifestazione va dunque in archivio
con un primo rating sull'annata 2007 di 16/20 (annata ottima), ma uno dei
principali compiti di questo nuovo sistema sarà proprio quello di verificare,
ed eventualmente riscrivere, periodicamente la sintesi numerica dell'annata
attraverso continue retrospettive significative per gruppo di vini e parterre
di assaggiatori. È quanto accaduto, per iniziare, con la revisione dei Taurasi
2001: il panel dei giornalisti si è confrontato con dodici campioni del
millesimo, attribuendogli un nuovo giudizio a dieci anni di distanza dalla
vendemmia. Anche qui i risultati sono stati inferiori alle attese, soprattutto
da un punto di vista stilistico e di equilibrio. Tre punti per la qualità media
e tre punti per il potenziale di invecchiamento si sommano ai quattro più
quattro punti definiti dalla commissione per andamento climatico e questioni
sanitarie. E per l'annata 2001 si arriva a un rating complessivo aggiornato di
14/20.
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