Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
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Contrasti di Viognier e Trebbiano SpoletinoValle del Rodano e Umbria a confronto nei nostri calici con due uve dal carattere diverso e capaci di produrre vini di spiccata eleganza e personalità |
La degustazione per contrasto di questo mese torna a parlare di vino bianco, prendendo in esame due varietà di sicuro interesse e capaci di creare vini di spiccata personalità e finezza. Viognier e Trebbiano Spoletino sono le protagoniste della nostra degustazione per contrasto che metteremo a confronto nei nostri calici. Uve dalle origini incerte - per entrambe, infatti, non si conosce con certezza l'origine - condividono tuttavia il medesimo destino. Il Viognier e il Trebbiano Spoletino hanno subito in passato un generale disinteresse da parte dei produttori per poi essere recuperate e valorizzate con successo. Una rivalutazione che è avvenuta in tempi relativamente recenti - circa venti anni fa - e che ha segnato una rinascita straordinaria, divenendo punti di riferimento nei rispettivi territori e conquistando fama anche oltre i confini delle loro terre. Questo è accaduto, in modo particolare, per il Viognier che, oltre ad essere apprezzato fuori dai confini della sua terra di origine, è riuscito a conquistare l'attenzione di molti viticoltori nel mondo. Uve dall'enorme fascino enologico, si contraddistinguono per i loro vini di elegante finezza che si unisce a una forte personalità. Entrambe le varietà sembrano condividere la medesima versatilità enologica, consentendo la produzione di vini da tavola, spumanti e vini dolci da uve appassite. Le pratiche enologiche sembrano avere punti in comune poiché i produttori tendono a vinificare queste due uve in contenitori inerti - vasche d'acciaio in particolare - evitando l'uso del legno, quindi della botte. La ragione è principalmente dovuta al fatto che, in entrambi i casi, i produttori tendono giustamente a favorire l'espressione aromatica delle due uve, caratteristica decisamente importante sia per Viognier sia per il Trebbiano Spoletino.
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Il Viognier è conosciuto per essere il protagonista dei vini di Condrieu, una Appellation d'Origine Contrôlée della Francia e appartenente al territorio della Valle del Rodano. Questa varietà è inoltre famosa per i vini che si producono nella denominazione più piccola della Francia e che coincide esattamente con la proprietà di un singolo produttore: Château-Grillet. Questa tenuta si estende per circa 3,5 ettari e, di fatto, è una sotto-zona della denominazione Condrieu, entrambe appartenenti alla più estesa Valle del Rodano AOC. Il successo riscosso dal Viognier - capace di regalare vini eleganti e di buona aromaticità - ha attratto l'interesse dei produttori di altri paesi e oggi la varietà è considerata fra quelle internazionali. Va detto che i vini prodotti con Viognier sono piuttosto sensibili all'ossidazione, pertanto il loro consumo è generalmente consigliabile durante la gioventù. In questo modo, infatti, il Viognier esprime tutto il suo potenziale aromatico, nel quale si percepiscono frutti esotici, albicocca e perfino violetta. L'origine del Viognier, compresa quella del suo nome, è piuttosto incerta. La teoria più accreditata sostiene che questa varietà sia originaria della Dalmazia - nell'attuale Croazia - introdotta nel territorio di Condrieu dagli antichi Romani. In verità, sull'origine del Viognier e la sua presenza a Condrieu esistono diverse ipotesi, molte delle quali somigliano piuttosto a fantasiose leggende. L'origine del nome è altrettanto incerta. Alcuni sostengono che Viognier derivi dal nome della città francese di Vienne, per altri deriva da Geenna - il luogo dove, secondo il Nuovo Testamento, i peccatori erano bruciati dal fuoco, intendendo quindi l'inferno - a sottolineare la difficoltà nel coltivare quest'uva. Dopo avere rischiato la concreta estinzione - nel 1965 si contavano poco meno di 9 ettari in totale - oggi è ampiamente apprezzata e coltivata nel mondo. Si deve infine notare che una ricerca condotta nel 2004 sul DNA del Viognier ha rilevato uno stretto legame con la Freisa, introducendo quindi l'ipotesi dell'origine nel territorio delle Alpi.
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Gloria nascente della viticoltura dell'Umbria, il Trebbiano Spoletino sta riscuotendo negli ultimi anni un notevole successo conquistato dalla qualità dei suoi vini. Questa interessante uva è coltivata da tempo immemore nel territorio che si estende da Trevi - località non distante da Foligno - passando per Montefalco fino a raggiungere Spoleto, città dalla quale il Trebbiano Spoletino prende il suo nome. In tempi passati, il Trebbiano Spoletino era coltivato con la tecnica della vite maritata, cioè utilizzando alberi come tutori vivi. Questa tecnica, notoriamente di origine etrusca, era ampiamente utilizzata nei secoli passati e ancora oggi, nelle campagne umbre, è possibile vedere viti secolari di Trebbiano Spoletino arrampicarsi sugli alberi. Questi particolari esemplari di Trebbiano Spoletino - vecchi di decine di anni - sono capaci di produrre vini di straordinaria finezza e longevità, esprimendo un profilo organolettico di sontuosa complessità unita a struttura ed eleganza. L'origine del Trebbiano Spoletino è incerta e anche le notizie storiche su questa varietà sono piuttosto scarse. Si ha notizia dei vini di Spoleto già in tempi remoti, soprattutto grazie alle testimonianze di Plinio il Vecchio e Marziale, i quali decantano il colore oro dei vini di queste terre e la loro elevata qualità. In ogni caso, difficile dire se il riferimento fosse relativo al Trebbiano Spoletino. Si parla per la prima volta di questa varietà nel 1878 per opera di Francesco Francolini - direttore della Cattedra ambulante di Agricoltura di Spoleto - nei suoi Bollettini Ampelografici. Nel 1908 Francesco Francolini cita ancora il Trebbiano Spoletino ne La Valle Spoletina e le sue condizioni Economiche-Agricole, lodando la qualità dei suoi vini, spumanti compresi. Il nome potrebbe fare pensare all'appartenenza alla grande famiglia dei Trebbiani, in realtà lo Spoletino non ha nessun legame con queste uve o con l'etimologia consueta del termine. Si ritiene infatti che il nome Trebbiano associato allo Spoletino derivi da Trevi - località fra Foligno e Spoleto - ritenendo quindi questo luogo l'origine dell'interessante uva bianca umbra.
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La scelta dei vini per la nostra degustazione per contrasto prenderà in esame vini prodotti con Viognier e Trebbiano Spoletino in purezza. Per quanto riguarda il Viognier, si preferirà un vino appartenente all'Appellation d'Origine Contrôlée Condrieu, il quale può essere prodotto esclusivamente con questa varietà in purezza. La scelta diviene un po' più difficile per il Trebbiano Spoletino. Questa varietà è utilizzata per l'omonimo vino appartenente alla Denominazione d'Origine Controllata Spoleto, nel quale è prevista una quota minima dell'85%. Il Trebbiano Spoletino è utilizzato anche in vini appartenenti all'Indicazione Geografica Tipica Umbria, pertanto le scelte possono essere estese anche al di fuori del territorio di Spoleto. In entrambi i casi si sceglieranno vini giovani - pertanto con un'età di non oltre due anni - e prodotti in contenitori inerti. I nostri Viognier e Trebbiano Spoletino saranno serviti alla temperatura di 10 °C e versati in calici da degustazione.
Cominciamo a degustare i nostri vini bianchi e versiamoli nei rispettivi calici. Il primo aspetto organolettico che valuteremo è - ovviamente - l'aspetto, cioè il colore e la trasparenza. Iniziamo dal calice di Viognier e incliniamolo sopra una superficie bianca. Osserviamo la base del calice, dove la massa del vino è più spessa, e valutiamo il colore. Il Viognier regala un colore giallo verdolino brillante e una trasparenza elevata: la visione dell'oggetto messo a contrasto fra il calice e la superficie bianca risulta perfettamente visibile. La sfumatura, osservando l'estremità del vino verso l'apertura del calice, conferma lo stesso colore. Passiamo ora alla valutazione del Trebbiano Spoletino e incliniamo il calice sopra la superficie bianca. Il colore della bianca umbra regala una tinta decisamente più intensa e profonda rispetto al Viognier: qui si nota nettamente un giallo paglierino intenso, perfino dorato, con una trasparenza elevata. La sfumatura, osservata all'estremità del calice, conferma lo stesso colore. I profili olfattivi di Viognier e Trebbiano Spoletino offrono al naso del degustatore interessanti aromi, per certi aspetti, perfino sorprendenti. Entrambe le uve producono infatti vini dalla spiccata eleganza aromatica e, a tale proposito, è bene sottolineare che né il Viognier né il Trebbiano Spoletino sono varietà aromatiche. Il Viognier, in particolare quello prodotto a Condrieu, regala profumi che ricordano pesca, albicocca e agrumi, così come la frutta esotica - il mango su tutti - e un aroma che non ci si aspetterebbe percepire in un vino bianco: la violetta. Con il tempo, il Viognier può sviluppare aromi di muschio, tabacco e spezie, in particolare lo zenzero. Il Trebbiano Spoletino non è da meno. La bianca umbra è capace di esprimere aromi di notevole eleganza nei quali si può riconoscere melone, nespola, pesca, kiwi e agrumi, compresi profumi di frutta esotica come il litchi. In certi casi, nel Trebbiano Spoletino si può riconoscere l'aroma di nocciola così come sensazioni di tipo minerale. Iniziamo la valutazione dei profili olfattivi dei vini della nostra degustazione per contrasto dal calice di Viognier. Manteniamo il calice in posizine verticale e, senza rotearlo, eseguiamo la prima olfazione così da percepire gli aromi di apertura. Il Viognier si presenta al naso con profumi di pesca, albicocca, pera e - qualora si fosse scelto un vino di Condrieu - si percepisce un piacevole profumo di violetta. Dopo avere roteato il calice, il profilo del Viognier si completa con ananas, mango, mela, acacia, ginestra e banana. Passiamo ora alla valutazione olfattiva del Trebbiano Spoletino, iniziando dall'esame degli aromi di apertura. Dal calice, mantenuto verticale e senza rotearlo, si percepiscono piacevoli profumi di mela, nespola, pesca e agrumi, spesso riconducibile al pompelmo. Dopo avere roteato il calice, eseguiamo la seconda olfazione che completa il profilo del Trebbiano Spoletino con melone, kiwi, litchi, biancospino e pera ai quali potrebbero aggiungersi gli aromi di nocciola e minerale. Si confrontino ora i due calici: le differenze dei due profili olfattivi sono evidenti e ben riconoscibili. Dopo avere valutato i profili olfattivi dei due vini, passiamo al loro assaggio così da comprendere le differenze gustative. Esattamente come le fasi precedenti, iniziamo la valutazione dal Viognier. L'attacco di questo vino è caratterizzato da una piacevole freschezza e la sensazione pseudo-calorica dell'alcol è moderata, comunque sufficiente a rendere equilibrato il vino. In bocca si percepisce una buona struttura e i sapori di pesca, albicocca e mango, confermando quanto già percepito al naso. Prendiamo un sorso del Trebbiano Spoletino e valutiamo il suo attacco. In bocca si percepisce un'intensa freschezza e l'effetto pseudo-calorico dell'alcol è più intenso del Viognier, anche in questo caso con il risultato di rendere equilibrato il vino. La struttura del vino umbro è ben percettibile unitamente a una piacevole sensazione di morbidezza. In bocca si percepiscono i sapori di nespola, mela, pesca e una piacevole sensazione di agrumi. Nell'ultima fase della nostra degustazione per contrasto prenderemo in esame le sensazioni che i vini lasciano in bocca dopo averli deglutiti. Il finale del Viognier è caratterizzato da buona persistenza nella quale si percepiscono nettamente i sapori di albicocca, pesca e mango, oltre alla freschezza conferita dall'acidità. Il finale del Trebbiano Spoletino è altrettanto persistente, nel quale si percepiscono i sapori di pesca, mela e nespola, spesso anche l'ananas. La sensazione lasciata in bocca dal bianco umbro mette in evidenza sia la freschezza prodotta dall'acidità sia la buona sensazione di struttura. In questo senso, il Trebbiano Spoletino sembra avere un corpo maggiore rispetto al Viognier e anche la sensazione pseudo-calorica dell'alcol risulta più intensa. Le due uve della nostra degustazione per contrasto rivelano entrambe personalità e carattere, sviluppando nei rispettivi calici un'elegante classe e raffinatezza.
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I Vini del Mese |
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Legenda dei punteggi Sufficiente Abbastanza Buono Buono Ottimo Eccellente Vino eccellente nella sua categoria Vino con buon rapporto qualità/prezzo I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese e del luogo in cui vengono acquistati i vini |
Aliotto 2014 |
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Tenuta Podernovo (Toscana, Italia) | |
Sangiovese (60%), Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Altre Uve (40%) | |
Prezzo: € 10,00 | Punteggio: |
Rosso rubino brillante e sfumature rosso rubino, abbastanza
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di prugna,
amarena e ribes seguite da aromi di viola appassita, mirtillo, vaniglia e
cioccolato.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon
corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di amarena, prugna e ribes.
12 mesi in barrique, 4 mesi in bottiglia.
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Paste ripiene con funghi, Carne alla griglia, Stufati di carne con funghi |
Teuto 2012 |
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Tenuta Podernovo (Toscana, Italia) | |
Sangiovese (95%), Merlot (5%) | |
Prezzo: € 16,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, abbastanza
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di amarena,
prugna e lampone seguite da aromi di violetta, mirtillo, vaniglia, tabacco,
cioccolato, pepe rosa e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon
corpo, sapori intensi, piacevole freschezza.
Finale persistente con ricordi di amarena, prugna e lampone.
24 mesi in botte, 12 mesi in bottiglia.
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Carne alla griglia, Carne arrosto, Stufati di carne con funghi, Formaggi stagionati |
Offida Pecorino Guido Cocci Grifoni 2013 |
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Tenuta Cocci Grifoni (Marche, Italia) | |
Pecorino | |
Prezzo: € 26,00 | Punteggio: |
Giallo paglierino intenso e sfumature giallo paglierino, molto
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
mela, pesca e nespola seguite da aromi di pera, biancospino, susina,
nocciola, pompelmo, ananas, ginestra, bergamotto, maggiorana e minerale.
Attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori
intensi, piacevole morbidezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di mela, pesca, susina e
nespola.
18 mesi in vasche d'acciaio, almeno 6 mesi in bottiglia.
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Paste ripiene, Pesce arrosto, Carne bianca arrosto, Zuppe di funghi |
Offida Rosso Il Grifone 2010 |
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Tenuta Cocci Grifoni (Marche, Italia) | |
Montepulciano (70%), Cabernet Sauvignon (30%) | |
Prezzo: € 18,00 | Punteggio: |
Rosso rubino cupo e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, prugna e ribes seguite da aromi di mirtillo, viola appassita,
mora, vaniglia, cuoio, tabacco, cioccolato, grafite, macis e mentolo.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole morbidezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di amarena, prugna e ribes.
30 mesi in botte, almeno 6 mesi in bottiglia.
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Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
Villa Gresti 2011 |
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Tenuta San Leonardo (Trentino, Italia) | |
Merlot (90%), Carménère (10%) | |
Prezzo: € 30,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, ribes e mirtillo seguite da aromi di prugna, violetta, lampone,
vaniglia, cioccolato, cipria, tabacco, iris ed eucalipto.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo
pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale persistente con ricordi di amarena, ribes e prugna.
14 mesi in barrique, 12 mesi in bottiglia.
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Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
San Leonardo 2011 |
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Tenuta San Leonardo (Trentino, Italia) | |
Cabernet Sauvignon (60%), Carménère (20%), Cabernet Franc (10%), Merlot (10%) | |
Prezzo: € 50,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
ribes, amarena e mirtillo seguite da aromi di prugna, violetta, lampone,
vaniglia, iris, cioccolato, tabacco, peperone verde, coriandolo, pepe rosa,
macis ed eucalipto.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di ribes, amarena e
mirtillo.
24 mesi in barrique, 12 mesi in bottiglia.
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Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
Vino Nobile di Montepulciano 2013 |
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Bindella (Toscana, Italia) | |
Sangiovese (85%), Colorino del Valdarno, Canaiolo Nero, Mammolo (15%) | |
Prezzo: € 17,00 | Punteggio: |
Rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di amarena,
prugna e lampone seguite da aromi di violetta, mirtillo, fragola, rosa,
tabacco, cioccolato, pepe rosa e mentolo.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole freschezza.
Finale persistente con ricordi di amarena, prugna e lampone.
22 mesi in botte, 6 mesi in bottiglia.
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Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
Vino Nobile di Montepulciano I Quadri 2013 |
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Bindella (Toscana, Italia) | |
Sangiovese | |
Prezzo: € 25,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso rubino, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, prugna e violetta seguite da aromi di lampone, mirtillo, mora,
vaniglia, cioccolato, pepe rosa, tabacco, macis e cannella.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole freschezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di amarena, prugna e
lampone.
20 mesi in botte, 12 mesi in bottiglia.
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Selvaggina, Stufati e brasati di carne, Carne arrosto, Formaggi stagionati |
Aglianico del Vulture Titolo 2014 |
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Elena Fucci (Basilicata, Italia) | |
Aglianico | |
Prezzo: € 30,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso rubino, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, mora e prugna seguite da aromi di mirtillo, violetta, carruba,
ribes, vaniglia, cioccolato, tabacco, macis, rosmarino e mentolo.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole freschezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di amarena, mora, mirtillo
e prugna.
12 mesi in barrique, 12 mesi in bottiglia.
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Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
Maximo 2013 |
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Umani Ronchi (Marche, Italia) | |
Sauvignon Blanc | |
Prezzo: € 15,80 - 375ml | Punteggio: |
Giallo ambra brillante e sfumature giallo ambra, trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di uva
passa, albicocca secca, litchi e miele seguite da aromi di canditi, fico
secco, confettura di mele cotogne, melone, confettura di pere, dattero,
confettura di pesche, scorza d'agrume, zafferano e cedro.
Attacco dolce e morbido, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo,
sapori intensi, piacevole freschezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di uva passa, albicocca
secca e canditi.
12 mesi in vasche d'acciaio.
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Pasticceria secca, Formaggi stagionati |
Conero Riserva Campo San Giorgio 2011 |
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Umani Ronchi (Marche, Italia) | |
Montepulciano | |
Prezzo: € 40,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, prugna e mora seguite da aromi di violetta, mirtillo, cioccolato,
ribes, tabacco, vaniglia, cuoio, cipria, liquirizia, macis e mentolo.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di amarena, prugna e mora.
12 mesi in barrique, 6 mesi in botte, 10 mesi in bottiglia.
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Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati |
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