![]() Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXII |
|
Contrasti di Torgiano Bianco e Delle Venezie Pinot GrigioTrebbiano Toscano e Pinot Grigio a confronto nei calici della degustazione per contrasto di questo mese. Un bianco Umbro e uno Veneto diversi e distanti in ogni aspetto. |
Il Trebbiano Toscano è una delle varietà a bacca bianca più diffuse del centro Italia, presente anche in altri territori del paese. Impiegato in numerosi vini a Denominazione d'Origine Controllata, il Trebbiano Toscano è – nella maggioranza dei casi – unito ad altre varietà, più raramente utilizzato in purezza. Sebbene con il termine trebbiano si identifichino molte varietà presenti in Italia – tanto da considerarle come uve appartenenti alla famiglia dei trebbiani – in realtà, nella maggioranza dei casi, queste varietà non hanno analogie, tanto meno genetiche, tali da considerarle membri di un'unica famiglia. Com'è ampiamente noto, il termine trebbiano deriva da una citazione inclusa nel celeberrimo Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, il quale fa riferimento al vinum trebulanum. Il termine si ritiene derivazione dell'aggettivo latino trebulanus, il quale deriva da trebula, traducibile in casale o fattoria. Con trebbiano, si intendono quindi le uve e i vini di fattoria, cioè, del luogo, in altri termini del paese. Il Pinot Grigio, invece, ha ben altra storia e origine. Appartenente all'ampia categoria delle varietà cosiddette internazionali, cioè coltivate praticamente in ogni paese vitivinicolo del mondo, trae la sua origine in Francia. Originario della Borgogna, il Pinot Grigio è il risultato di una mutazione genetica del Pinot Nero avvenuta molti secoli fa e che ha determinato, inoltre, il cambiamento del colore della buccia. Va detto, infatti, che gli acini del Pinot Grigio hanno un colore grigio-rosa, pertanto una via di mezzo fra le uve a bacca bianca e rossa. Per quanto concerne il nome, il termine pinot si deve alla forma del grappolo che ricorderebbe una piccola pigna. Il Pinot Grigio risulta essere piuttosto versatile in termini enologici, a partire dall'aspetto dei suoi vini. Il colore degli acini, infatti, a seconda di come sono vinificati – nello specifico, consentendo o escludendo la macerazione del mosto con le bucce – assumono colori ramati o bianchi.
|
Torgiano è il primo territorio vitivinicolo dell'Umbria che – nell'era moderna del vino – diviene conosciuto e riconoscibile in ambito nazionale e internazionale, in modo particolare per i vini rossi. Lo stile rosso riserva, inoltre, è stato il primo vino dell'Umbria a ottenere il riconoscimento della Denominazione d'Origine Controllata e Garantita (DOCG). In questo importante territorio vitivinicolo dell'Umbria, a pochi chilometri a sud di Perugia, si è operata un'ampia attività sperimentale, introducendo diverse varietà, anche internazionali, e che oggi sono parte della denominazione Torgiano. Nel territorio si producono vini bianchi e rossi, oltre che spumante, rosato e Vin Santo, tutti riconosciuti a Denominazione d'Origine Controllata (DOC), mentre lo stile rosso riserva è il solo a essere riconosciuto come DOCG. Fra i tanti vini previsti dal disciplinare di produzione del Torgiano DOC, lo stile bianco è il più noto e riconoscibile, un vino che, innegabilmente, richiama la storia e la tradizione di questa terra. Prima delle ultime modifiche apportate al disciplinare del Torgiano Bianco, il Trebbiano Toscano – varietà ampiamente presente in Umbria e nel centro Italia – costituiva la quota primaria e non inferiore alla metà. L'attuale disciplinare prevede invece una quota compresa fra il 20 e il 70%, mentre la parte restante deve essere costituita da varietà a bacca bianca non aromatiche idonee alla coltivazione in Umbria. Difficile, quindi, stabilire una composizione caratteristica del Torgiano Bianco, poiché nella sua produzione possono rientrare un numero significativo di varietà, sia autoctone dell'Umbria, sia d'Italia e internazionali. La fermentazione e la maturazione del Torgiano Bianco è solitamente svolta in contenitori inerti – vasche d'acciaio o cemento – tuttavia non mancano casi nei quali il produttore ricorre all'uso del legno. Il Torgiano Bianco, a prescindere dalla sua composizione, dovrebbe comunque esprimere un carattere di freschezza e che vede come primaria espressione l'acidità, caratteristica – appunto – che è spesso tipica dei vini prodotti con il Trebbiano Toscano.
|
La Denominazione d'Origine Controllata Delle Venezie, di recente istituzione, si estende in un territorio molto ampio e riguarda ben tre regioni, cioè quelle che storicamente di definiscono le Tre Venezie o Triveneto, nello specifico il Veneto, la provincia di Trento e il Friuli-Venezia Giulia. Data l'estensione della denominazione, la Delle Venezie può essere anche riferita anche con l'equivalente nome il lingua slovena, cioè Beneških Okolišev. Il vino più rappresentativo e identificativo della denominazione è certamente il Pinot Grigio, tuttavia è consentito e previsto l'uso di altre varietà, tutte a bacca bianca. La denominazione Delle Venezie, prevede i vini Pinot Grigio, Pinot Grigio Rosato o Ramato, anche nella versione frizzante; Pinot Grigio, Pinot Grigio Rosato o Ramato Spumante e il Delle Venezie Bianco. In quest'ultimo vino, è consentito l'uso di Chardonnay, Pinot Bianco, Müller Thurgau, Garganega, Verduzzo Friulano, Verduzzo Trevigiano e Friulano, da soli o congiuntamente, per un minimo del 50%. L'eventuale parte restante deve essere composta da varietà a bacca bianca, idonei alla coltivazione nella Provincia autonoma di Trento e nelle Regioni Friuli Venezia-Giulia e Veneto. La varietà, e quindi il vino, che maggiormente contraddistingue e identifica questa denominazione è il Pinot Grigio, nella maggioranza dei casi vinificato in bianco e fermo. La presenza di questa varietà in queste terre vanta oramai una storia lunga di decenni, frutto – non da ultimo – delle attività di sperimentazione che si sono svolte dalla fine del 1800 e nel 1900. Fra tutte le varietà introdotte, il Pinot Grigio è quella che, da lungo tempo, ha mostrato una migliore adattabilità ed espressione in questo territorio, divenendo – a partire dall'ultimo ventennio del secolo scorso – un eclatante fenomeno enologico a livello internazionale. Il Delle Venezie Pinot Grigio, il vino che prendiamo in esame nella nostra degustazione per contrasto, si produce, in accordo al disciplinare di produzione, con almeno l'85% dell'omonima varietà. L'eventuale restante parte può essere completata con le uve impiegate per il Delle Venezie Bianco. Lo stile dominante, come già detto, è il bianco fermo, generalmente fermentato e maturato in contenitori inerti, come la vasca d'acciaio o cemento.
|
È arrivato il momento di predisporre la degustazione per contrasto di questo mese, iniziando dall'acquisto dei due vini che verseremo nei calici. Le bottiglie di queste due denominazioni sono abbastanza facili da reperire nei negozi, data la loro ampia produzione e distribuzione. Più difficile, invece, la certezza della composizione dei due vini, poiché – in entrambi i casi – alla loro produzione concorrono varietà diverse, in modo particolare nel Torgiano Bianco. Come già detto, il disciplinare di produzione di questo vino umbro, nel corso degli anni, ha subito cambiamenti sostanziali nella sua composizione e il Trebbiano Toscano – un tempo uva dominante – può essere oggi presente in una quantità minima del 20%. Il Torgiano Bianco che verseremo nel nostro calice, invece, dovrà essere principalmente composto da Trebbiano Toscano, per almeno il 50%, oltre a Grechetto. Per quanto riguarda il Delle Venezie Pinot Grigio, nonostante il disciplinare preveda la presenza minima dell'omonima uva per l'85%, questo vino è solitamente prodotto con Pinot Grigio in purezza. Lo stile che prenderemo in esame è il bianco, cioè prodotto senza macerazione delle bucce nel mosto. Per entrambi i vini sceglieremo l'annata più recente e saranno versati nei rispettivi calici alla temperatura di 10 °C. Come di consueto, iniziamo la valutazione dei vini partendo dall'analisi del loro aspetto, cioè come si presentano alla vista in termini di colore e trasparenza. Il primo vino che prendiamo in esame è il Torgiano Bianco, quindi, dopo avere inclinato il calice sopra una superficie bianca – è sufficiente un foglio di carta – osserviamo la base, nel punto di massimo spessore del vino. Il colore che si rileva è giallo paglierino brillante e, ponendo un oggetto a contrasto fra il calice e la superficie bianca, si osserva una trasparenza molto elevata. Poniamo ora la nostra attenzione verso l'apertura del calice, dove lo spessore del vino è più sottile: la sfumatura del Torgiano Bianco è giallo verdolino con tonalità paglierino. Passiamo ora alla valutazione dell'aspetto del Delle Venezie Pinot Grigio, osservando la base del calice. Il colore di questo vino è giallo paglierino intenso, probabilmente più scuro del Torgiano Bianco. Anche in questo caso, la trasparenza risulta essere molto elevata. La sfumatura del Delle Venezie Pinot Grigio, osservata all'estremità verso l'apertura del calice, rivela un colore giallo paglierino tendente al verdolino. I profili olfattivi di Torgiano Bianco e Delle Venezie Pinot Grigio sono caratterizzati da differenze sostanziali, nonostante in entrambi sia possibile rilevare fiori bianchi e gialli oltre a frutti a polpa bianca e gialla. Il profilo olfattivo del Torgiano Bianco – nella composizione che abbiamo scelto per la degustazione di questo mese – è fortemente determinata dal Trebbiano Toscano, una varietà spesso definita neutra o poco espressiva dal punto di vista dei suoi profumi. Sebbene questo corrisponda in parte alla verità, il Trebbiano Toscano offre comunque al naso dei profumi che lo rendono riconoscibile quando è presente in un vino. In modo particolare, è possibile riconoscere il biancospino e la ginestra, oltre a mela, pera, susina e un evidente accenno di mandorla. A questo si aggiunge il carattere del Grechetto, tipicamente riconoscibile dai profumi di nocciola e agrumi. Il Delle Venezie Pinot Grigio offre un profilo olfattivo completamente diverso e, oltre al profumo di ginestra e acacia, si possono riconoscere sensazioni che richiamano la frutta a polpa bianca e gialla, in particolare mela, pera, ananas, banana, pesca, limone, pompelmo e nocciola. Riprendiamo la nostra degustazione per contrasto e procediamo con la valutazione dei profili olfattivi dei due vini. Il primo che prenderemo in esame, come nella fase precedente, è il Torgiano Bianco. Manteniamo il calice in posizione verticale, senza rotearlo, ed effettuiamo la prima olfazione così da valutare l'apertura del vino, cioè i suoi profumi identificativi, spesso definiti anche come primo naso. Dal calice del Torgiano Bianco possiamo subito percepire profumi intensi e puliti di mela, susina e biancospino, ai quali si aggiunge sovente una nota nella quale riconosciamo la mandorla. Dopo avere roteato il calice – operazione che favorisce lo sviluppo degli altri aromi – procediamo con la seconda olfazione. Il profilo olfattivo del vino umbro si completa con ginestra, pera, pesca e nocciola, quest'ultimo tipicamente presente nel Grechetto. Passiamo ora alla valutazione dell'apertura del Delle Venezie Pinot Grigio, quindi, mantenendo il calice verticale e senza rotearlo, procediamo con la prima olfazione. Riconosciamo profumi di agrumi – in particolare il pompelmo e il limone – oltre a mela e ginestra. Dopo avere roteato il calice, il profilo del Delle Venezie Pinot Grigio si completa con biancospino, camomilla, pera, albicocca, pesca e ananas. Passiamo alla valutazione dei profili gustativi dei due vini, iniziando – come nelle fasi precedenti – dal Torgiano Bianco. Il primo aspetto gustativo che prendiamo in esame è l'attacco, cioè come il vino si presenta in bocca al primo sorso. La prima sensazione organolettica che si percepisce è la freschezza conferita dall'acidità, qualità che è prontamente equilibrata dall'effetto dell'alcol. La struttura del Torgiano Bianco si può considerare di medio corpo, caratteristica che si rileva sovente nei vini prodotti con Trebbiano Toscano e Grechetto. In bocca si percepiscono sapori di mela, susina e pera, spesso accompagnati da una sensazione tendenzialmente amara nella quale riconosciamo la mandorla. Passiamo ora alla valutazione dell'attacco del Delle Venezie Pinot Grigio, quindi prendiamo un sorso di questo vino. La differenze con quello precedente sono subito evidenti: il Pinot Grigio, nel quale si rileva chiaramente la piacevole freschezza conferita dall'acidità, offre ai sensi un carattere decisamente più rotondo e morbido, anche grazie all'apporto dell'alcol. La struttura è, come nel vino precedente, di medio corpo e in bocca percepiamo i sapori di mela, pesca, ananas e pompelmo, spesso anche il limone. Siamo giunti alla fase conclusiva della degustazione per contrasto di questo mese, pertanto procediamo con la valutazione delle sensazioni finali che i vini lasciano in bocca dopo la deglutizione. Ci concentreremo, quindi, sulla persistenza gusto-olfattiva, cioè la quantità di tempo durante il quale – dopo la deglutizione – è possibile continuare a percepire gli stimoli gustativi e aromatici. Il finale del Torgiano Bianco è persistente e in bocca si continuano a percepire chiaramente sia la freschezza conferita dall'acidità, sia la sensazione tendenzialmente amara della mandorla, qualità che spesso contraddistingue i vini da Trebbiano Toscano e, in certi casi, anche quelli prodotti con Grechetto. In bocca, inoltre, continuiamo a percepire i sapori di mela, susina, pera e mandorla. Il finale del Delle Venezie Pinot Grigio è parimenti persistente e in bocca si continua a percepire la freschezza dell'acidità ben supportata da una piacevole sensazione di morbidezza. Inoltre, si continuano a percepire i sapori di mela, pesca, ananas e pompelmo. Poniamo ora i due calici l'uno di fianco all'altro e procediamo con l'ultima olfazione, prima il Torgiano Bianco, quindi il Delle Venezie Pinot Grigio: le differenze olfattive dei due vini risultano ancora diverse e distanti.
|
I Vini del Mese |
|
Legenda dei punteggi![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese e del luogo in cui vengono acquistati i vini |
![]() |
|
Friuli Isonzo Pinot Grigio Gris Caveau 2008 |
|
Lis Neris (Friuli-Venezia Giulia, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 22,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico Crisio 2018 |
|
CasalFarneto (Marche, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 15,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Cimaio 2016 |
|
CasalFarneto (Marche, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 10,00 - 500ml | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Teuto 2018 |
|
Tenuta Podernovo (Toscana, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 24,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Solenida 2017 |
|
Tenuta Podernovo (Toscana, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 56,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Montefalco Sagrantino Carapace 2017 |
|
Tenuta Castelbuono (Umbria, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 33,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Sicilia Grillo Zagra 2021 |
|
Valle dell'Acate (Sicilia, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 15,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Cerasuolo di Vittoria Classico 2019 |
|
Valle dell'Acate (Sicilia, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 18,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Costa d'Amalfi Furore Bianco 2021 |
|
Marisa Cuomo (Campania, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 21,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Costa d'Amalfi Furore Rosso 2021 |
|
Marisa Cuomo (Campania, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 21,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Grayasusi Etichetta Argento 2021 |
|
Ceraudo (Calabria, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 25,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
![]() |
|
Dattilo 2018 |
|
Ceraudo (Calabria, Italia) | |
![]() | |
Prezzo: € 30,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|
![]() |
|
||||||||
I Sondaggi di DiWineTaste
|
| |||||||
Informativa sulla Riservatezza |
Copyright © 2002-2023 Antonello Biancalana, DiWineTaste - Tutti i diritti riservati |
Tutti i diritti riservati in accordo alle convenzioni internazionali sul copyright e sul diritto d'autore. Nessuna parte di questa pubblicazione e di questo sito WEB
può essere riprodotta o utilizzata in qualsiasi forma e in nessun modo, elettronico o meccanico, senza il consenso scritto di DiWineTaste. |