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  Eventi Numero 158, Gennaio 2017   
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Notiziario


 In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.

 

Pignoletto: un Vino che Farà Strada


 
Il Salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia-Romagna che si è svolto a Bologna è stata l'occasione per incoronare ufficialmente il Pignoletto come re dei vini bianchi di questa regione. Sempre più presente nelle carte dei vini tra la Ghirlandina, passando dalle due torri fino ai paesaggi romagnoli, è stato anche uno dei protagonisti indiscussi delle carte dei vini che hanno partecipato al Premio Carta Canta, che ha l'obiettivo di valorizzare chi crede nella tipicità del territorio. E pensare che fino a pochi anni fa questo vino era trascurato, se non addirittura misconosciuto: più che alla critica enologica, questa volta, il merito va attribuito al mercato che lo ha di fatto riscoperto e portato alla ribalta.
Forti dei segnali delle vendite, i produttori hanno potuto puntare sul Pignoletto al punto di mettere a dimora nuovi filari di Grechetto Gentile - l'uva dalla quale si ottiene il vino - sia in pianura tra Modena e Forlì, sia sui declivi dei Colli Bolognesi. Una crescita qualitativa e di apprezzamento registrata anche dai dati IRI, che negli ultimi anni hanno riportato incrementi di vendite a doppia cifra, e fotografata, inoltre, dai giudizi di molte delle ultime guide vinicole 2017 appena presentate. La cartina di tornasole di questo positivo fermento in atto intorno al Pignoletto è rappresentato, infine, anche dal numero di aziende produttrici che vi stanno puntando con decisione, alcune delle quali condotte da giovani imprenditori che credono con forza nella tipicità.
Nel corso della tre giorni bolognese dedicata ai vini emiliano-romagnoli - giunta alla sua diciannovesima edizione - mai come quest'anno viaggi stampa, seminari e cene a tema sono state all'insegna del Pignoletto. Gli chef stellati Aurora Mazzucchelli e Alberto Bettini hanno valorizzato la poliedricità del vino abbinando ai piatti etichette provenienti da terroir specifici. Beppe Palmieri, sommelier dell'Osteria Francescana conferma che è una tendenza che va oltre Bologna: «Il Pignoletto è sempre più presente nelle carte dei vini della nostra regione. Se abbinato con sapienza, può affiancare anche piatti di alta cucina esprimendo al meglio il suo potenziale. Noi stessi negli ultimi anni abbiamo inserito in carta sempre nuove proposte: oltre al Pignoletto fermo e al frizzante stiamo guardando con interesse alle versioni metodo classico e rifermentato in bottiglia.»
Il Pignoletto rappresenta anche un caso di collaborazione tra piccoli e grandi produttori, oltre che tra pubblico e privato: basti pensare alla creazione del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna, nato per tutelare la DOC che si è affiancata all'attività del Consorzio dei Colli Bolognesi sulla DOCG: i due enti hanno lavorato sinergicamente tra loro, grazie alla compartecipazione di presidenza e direzione, e con le amministrazioni locali e la Commissione Europea, con lo scopo di tutelare al meglio questo vino e i suoi territori. Uno sforzo che ha dato buoni risultati sotto più aspetti: normativo, produttivo e di comunicazione.
«Il lungimirante riordino delle denominazioni avvenuto pochi anni fa - conferma Francesco Cavazza Isolani, presidente di entrambi i Consorzi - ha contribuito a rendere il vino più comprensibile agli occhi dei consumatori e, al tempo stesso, a indirizzare i produttori verso una più precisa collocazione delle etichette». Grazie ai tanti fattori che concorrono alla crescita di questo vino, tutti i produttori, nei diversi ambiti, stanno lavorando per innalzare qualità, produzione e immagine del Pignoletto.

2016 Anno Positivo per il Vino Italiano

Ripresa dei consumi nel mercato interno per il vino di qualità; leggera crescita dell'export; dematerializzazione dei registri e approvazione del Testo Unico della Vite e del Vino. Sono questi alcuni punti del bilancio estremamente positivo, sia sul fronte organizzativo sia politico, presentato dal presidente di Unione Italiana Vini, Antonio Rallo, all'ultimo Consiglio Nazionale UIV del 2016.
Proprio sull'approvazione del Testo Unico, il Vice Ministro dell'Agricoltura Andrea Olivero nel corso del suo intervento ha detto: «È nato per merito della collaborazione tra i soggetti della filiera produttiva, di cui Unione Italiana Vini è autorevole espressione. Grazie al suo operato, questo lavoro è stato possibile in un tempo relativamente breve. UIV, in questi anni, non ha tutelato solo gli interessi dei propri associati ma ha portato avanti le istanze di tutto il mondo vitivinicolo italiano. Questo coraggio nell'interpretare e proporre un'idea virtuosa di “bene comune”, è stato indispensabile per formulare una legge corretta e completa. UIV rappresenta, in sintesi, un soggetto economico conscio della propria responsabilità nei confronti del comparto e un vero motore del vino italiano, di cui l'Italia ha veramente bisogno». «Con 60 nuovi soci e l'ingresso del Movimento Turismo del Vino in Unione Italiana Vini - ha commentato il presidente di UIV, Rallo - abbiamo toccato quest'anno un record di adesioni che premia il lavoro promosso da tutto il Consiglio Nazionale. Tra i grandi traguardi raggiunti nel 2016, è significativo il rafforzamento del nostro ruolo di rappresentanza nazionale ed europea: uno scenario positivo per la Confederazione, proiettata, grazie alle ultime novità introdotte dal Testo Unico, verso un programma concreto di modernizzazione del settore».
Alla consueta serata degli auguri che ha anticipato l'ultimo Consiglio UIV del 2016, hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni italiane e straniere, confermando l'amicizia e la stima nei confronti di Unione Italiana Vini, sempre più solido e apprezzato riferimento del mondo del vino a livello nazionale. Tra i presenti, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha commentato: «Il vino è cultura e rappresenta una parte importante della nostra tradizione. In questi termini va approcciato e raccontato, per proporre un modello di consumo consapevole, rispettoso dei valori nobili che questo comparto, da sempre, esprime. Unione Italiana Vini si muove proprio in questa direzione e, da qui, nasce il sostegno che il Ministero della Salute sta dando ai progetti di educazione alla responsabilità nel consumo di vino fino a ora proposti da UIV». Per quanto riguarda il dettaglio dei consumi interni, si registra che nella GDO sono cresciuti per il vino di qualità (fino a 0,75 l) del 3,8% a valore e dell'1,7% a volume (Fonte dati IRI - novembre 2016). Anche il canale Horeca fa rilevare un incremento delle vendite del 7,5% a valore e del 7% a volume (proiezione fine anno su dati Osservatorio del Vino). Il dato dell'export relativo al periodo Gennaio - Settembre vede una crescita del 3,3% a valore e del 1,4% a volume, trainato dal Prosecco (dati Osservatorio del Vino). Qualora si mantenesse questa tendenza, il valore delle esportazioni a fine anno potrebbe superare la soglia dei 5,5 miliardi di euro.






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