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  Gusto DiVino Numero 222, Novembre 2022   
Contrasti di Moscato di Trani e Trentino Vino SantoContrasti di Moscato di Trani e Trentino Vino Santo I Vini del MeseI Vini del Mese  Sommario 
Numero 221, Ottobre 2022 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 223, Dicembre 2022

Contrasti di Moscato di Trani e Trentino Vino Santo

Moscato Bianco e Nosiola a confronto nei calici della degustazione per contrasto di questo mese, in una veste ricca e speciale, con vini prodotti da uve appassite.

 Il mondo del vino è così variegato e sorprendente che basta cambiare alcuni fattori nelle condizioni ambientali, viticolturali ed enologiche per ottenere risultati diversi fra loro, spesso anche in modo imprevedibile. Cambiamenti e risultati che portano alla creazione di vini dalle personalità e dai caratteri diversissimi, soprattutto dal punto di vista sensoriale, nonostante siano prodotti con la stessa uva. Si pensi, per esempio, a un vino prodotto con uve raccolte nello stesso vigneto e a distanza di alcune settimane o, addirittura, un mese. Questo non indifferente fattore viticolturale, quindi produttivo, non è affatto superficiale poiché quelle uve – le stesse ma con gradi di maturazione diversi – non solo richiedono pratiche enologiche specifiche, soprattutto portano alla creazione di vini completamente diversi. In altre parole, se è vero che uve non ancora perfettamente mature sono adatte alla creazione di vini spumanti, le stesse risultano essere totalmente inadatte per la produzione di un vino dolce.

 I vini dolci, in particolare quelli prodotti con le uve appassite, esprimono spesso caratteri diversissimi rispetto agli stili “secchi da tavola” prodotti con le medesime uve. Questi vini conservano caratteri sensoriali comuni, soprattutto olfattivi, quando si producono con le varietà cosiddette aromatiche, poiché questa esuberante qualità si conserva indipendentemente dallo stile di vino. L'Italia è certamente fra i paesi enologici del mondo che vanta maggiore ricchezza e varietà di vini dolci da uve appassite, praticamente ogni regione ha pieno diritto di identificarsi in almeno un vino dolce prodotto con uve appassite. Molti di questi vini, inoltre, assumono importanza enologica e storica tale da essere riconosciuti nel sistema di qualità enologica italiano, previsti sia nell'ambito di territori e disciplinari composti da diversi vini, sia in aree enologiche dedicate. I due vini che prendiamo in esame nella degustazione per contrasto di questo mese appartengono, infatti, a entrambi i tipi di territori. Il primo di questi – il Moscato di Trani – è definito in un disciplinare esclusivamente dedicato a questo vino, mentre il secondo – il Trentino Vino Santo – è compreso nell'ambito di una denominazione che prevede anche la produzione di altri vini e stili.

 

Moscato di Trani


 

 La Puglia è fra le principali regioni d'Italia in termini di produzione vinicola. In questa grande regione italiana, infatti, la produzione del vino rappresenta in media e in termini quantitativi, circa un quinto dell'intero paese. Fra le regioni più assolate d'Italia, qui le uve giungono a piena maturazione e con contenuti di zuccheri importanti che si traducono, non da meno, in vini alcolici e spesso di notevole struttura. Non è un caso, infatti, se la Puglia è storicamente fra le principali regioni dove si producono vini da taglio e impiegati per “rinforzare” certi vini, per così dire, “esili” e prodotti in altri territori vinicoli. Fra i tanti vini delle Puglia, sicuramente il Moscato di Trani spicca per la sua innegabile finezza e l'importante storia, per certi aspetti, un caso eccezionale e raro nel panorama enologico della regione. Si tratta, infatti, di un vino dolce prodotto con uve appassite bianche, nello specifico, con il Moscato Bianco che, secondo il disciplinare di produzione della relativa Denominazione d'Origine Controllata, rappresenta la quota principale.

 Si tratta, non da meno, di un vino con una lunga e prestigiosa storia, protagonista di importanti vicende commerciali del passato. Intorno all'anno Mille, infatti, la qualità e il prestigio di questo vino era tale da attrarre l'interesse dei commercianti veneziani, tanto da sottoscrivere uno specifico accordo con la “Dogana di Trane”. L'esportazione fu poi regolamentata, di fatto limitata, nel XIV secolo da Roberto d'Angiò – all'epoca, conte di Trani – evento che suscitò il disappunto dei mercanti veneziani. Il Moscato di Trani, inoltre, vanta una citazione di rilievo nella celebre opera “Descrittione di tutta l'Italia” di Leandro Alberti, il quale – parlando di questo vino pugliese – lo definì “tanto eccellente ch'è cosa molto delicata da gustare”. Il Moscato di Trani è riconosciuto a Denominazione d'Origine Controllata dal 1974 e la sua produzione prevede l'impiego di Moscato Bianco – qui anche noto con il nome di “Moscato di Trani” o “Reale” – per almeno l'85%, mentre la restante quota può essere eventualmente costituita da varietà a bacca bianca con “aroma moscato” e permessi alla coltivazione nella provincia di Bari. Il Moscato di Trani è prodotto negli stili “dolce naturale” e “liquoroso”.

 

Trentino Vino Santo

 Nell'ampio scenario enologico del Trentino, spicca decisamente una perla rara che si produce con l'uva Nosiola, varietà autoctona di questa regione. Il Trentino Vino Santo, infatti, è fra le eccellenze enologiche che questa regione può vantare. Questo vino è prodotto nella Valle dei Laghi, nella parte sud-occidentale della regione – non molto distante da Trento – e, in particolare, nei pressi del Lago di Toblino, considerato fra i territori di riferimento per la produzione del Trentino Vino Santo. Le prime testimonianze inerenti ai vini dolci da uve appassite prodotti in queste terre risalgono agli inizi del 1500, in particolare un documento del 1508 nel quale si fa riferimento ai pagamenti annuali da parte del capitano di Castel Toblino in favore del vescovo di Trento. La fama di questo vino, inoltre, giunse anche nelle terre dell'allora Impero Asburgico, esattamente come i vini di quell'epoca prodotti in Trentino. Con la fine della prima guerra mondiale inizia il declino della produzione del Trentino Vino Santo, un periodo di oblìo interrotto qualche decina di anni fa, restituendo a questo glorioso vino il prestigio e la fama che merita.

 Il Trentino Vino Santo è oggi riconosciuto a Denominazione d'Origine Controllata e appartenente alla denominazione regionale Trentino. La produzione prevede l'impiego di uve Nosiola appassite – per un minimo dell'85% – mentre l'eventuale restante quota può essere costituita da varietà a bacca bianca non aromatica ammesse alla coltivazione nel Trentino. L'appassimento delle uve è svolto in graticci – detti localmente arèle – operazione che porta sovente allo sviluppo della botrytis cinerea, altresì nota come “muffa nobile”, responsabile primaria delle future caratteristiche organolettiche del vino. L'appassimento si protrae in genere fino a marzo, per poi procedere con la pigiatura, quindi la fermentazione, generalmente svolta in botte. Al termine di questa fase, i produttori decidono in genere di fare maturare il Trentino Vino Santo per diversi anni all'interno delle stesse botti di fermentazione, ricordando che per lo stile superiore, il disciplinare di produzione prevede un minimo di 48 mesi. Questo periodo è fondamentale per lo sviluppo della sua complessità e ricchezza, motivo per il quale si tende generalmente ad aumentare volutamente i periodi fissati dal disciplinare di produzione.

 

La Degustazione


Il
colore del Moscato di Trani
Il colore del Moscato di Trani

 Prima di iniziare la degustazione per contrasto di questo mese, provvediamo all'acquisto dei due vini. A tale proposito, va detto si tratta di vini con produzioni decisamente limitate e ridotte, quindi il loro reperimento potrebbe presentare qualche difficoltà. Moscato di Trani e Trentino Vino Santo sono infatti prodotti in territori piuttosto limitati, considerando inoltre che la produzione riguarda solamente poche cantine. La degustazione di questo mese si caratterizza inoltre per le differenze enologiche che solitamente contraddistinguono Moscato di Trani e Trentino Vino Santo. Si deve infatti osservare che, contrariamente a quanto previsto per il Trentino Vino Santo, per il vino dolce pugliese non è indicato – in accordo al suo disciplinare di produzione – il tipo di contenitore da utilizzare per la maturazione. La scelta dei produttori del Moscato di Trani è generalmente in favore dei contenitori inerti, mentre la maturazione del Trentino Vino Santo deve essere obbligatoriamente svolta in botti di legno. Per quanto concerne l'annata, sceglieremo vini che non abbiano, in questo senso, grosse differenze. Moscato di Trani e Trentino Vino Santo sono versati nei rispettivi calici da degustazione alla temperatura di 15 °C.

 Possiamo finalmente dare inizio alla degustazione per contrasto di questo mese, prendendo in esame – come di consueto – l'aspetto dei due vini, partendo dal Moscato di Trani. Incliniamo quindi il suo calice sopra una superficie bianca – è sufficiente un foglio di carta – e osserviamo la base, dove lo spessore del vino è maggiore. Il vino pugliese si presenta alla vista con un colore giallo ambrato brillante e una buona trasparenza, quest'ultima valutata mettendo un oggetto fra il calice e la superficie bianca. Poniamo ora la nostra attenzione verso l'apertura del calice, li dove lo spessore del vino si fa sottile, e osserviamo il colore della sfumatura. Il vino pugliese si caratterizza per un colore giallo ambrato e spesso tendente al dorato. Passiamo ora alla valutazione dell'aspetto del Trentino Vino Santo e, come per il vino precedente, incliniamo il suo calice sopra la superficie bianca. Il colore si presenta con giallo ambrato intenso, generalmente più scuro rispetto a quello del Moscato di Trani. Anche in questo caso, la trasparenza è decisamente buona consentendo la visione dell'oggetto messo a contrasto fra il calice e la superficie bianca. La sfumatura del Trentino Vino Santo conferma il colore di base, cioè giallo ambrato.

 La valutazione dei profili olfattivi del Moscato di Trani e Trentino Vino Santo trovano certamente elementi comuni dovuti alla particolare tecnica enologica utilizzata per la loro produzione, cioè l'appassimento delle uve. Questa caratteristica, infatti, tende a concentrare e rafforzare certe qualità sensoriali che si possono rilevare nella quasi totalità di questo genere di vini dolci, in modo particolare il profumo e sapore dell'uva appassita. Nel caso specifico dei vini della degustazione per contrasto di questo mese, si deve considerare il tipo specifico delle uve, in particolare una varietà aromatica – il Moscato Bianco, usato per il vino pugliese – e un'altra non aromatica, cioè la Nosiola utilizzata per il Trentino Vino Santo. Questa caratteristica determina l'enorme differenza olfattiva esistente fra i due vini, poiché il Moscato Bianco – anche quando utilizzato per i vini dolci appassiti – conserva la sua esuberante e caratteristica aromaticità.

 Riprendiamo la nostra degustazione e procediamo con l'analisi dei profili olfattivi dei due vini, iniziando – come nella fase precedente – con l'esame del Moscato di Trani. Manteniamo il calice in posizione verticale e, senza rotearlo, procediamo con la prima olfazione così da analizzare l'apertura del vino, cioè le sue sensazioni primarie e identificative. Dal calice si percepisce immediatamente il profumo intenso ed esuberante della caratteristica aromaticità del Moscato Bianco, riconoscibile per il netto aroma di mosto d'uva. Oltre a questo, si percepiscono i profumi di fico secco, banana e ginestra. Dopo avere roteato il calice, procediamo con la seconda olfazione. Si percepiscono ora i profumi di miele, scorza d'agrume, camomilla, canditi, confettura di pesche, dattero, fiori d'arancio, lavanda e mandorla. Passiamo ora alla valutazione del profilo olfattivo del Trentino Vino Santo, quindi procediamo con la prima olfazione. Dal calice possiamo riconoscere, intensi e puliti, i profumi dell'uva passa, fico secco, miele e canditi. Dopo avere roteato il calice ed effettuato la seconda olfazione, il profilo olfattivo del vino si completa con albicocca secca, agrumi, caramello, confettura di pesche, confettura di mela cotogna, mandorla, noce e vaniglia, quest'ultima prevalentemente contribuita dalla maturazione in botte.

 Passiamo ora alla valutazione dei profili gustativi di Moscato di Trani e Trentino Vino Santo, iniziando con l'esame dell'attacco del vino pugliese, cioè le qualità sensoriali identificative e iniziali che si percepiscono in bocca al primo sorso. L'attacco del Moscato di Trani è, come facilmente prevedibile, dolce e morbido, con l'effetto dell'alcol ben percettibile. L'equilibrio è raggiunto grazie al prezioso contributo dell'acidità – ben percettibile e viva – tale da contrastare gli effetti delle altre sensazioni. In bocca percepiamo nettamente il sapore dell'uva oltre che di banana e fico secco, confermando la buona corrispondenza con il naso. Prendiamo ora un sorso del Trentino Vino Santo così da valutare il suo attacco. Anche in questo caso, le sensazioni gustative primarie che percepiamo in bocca sono dolcezza e morbidezza, unitamente all'effetto dell'alcol. Il vino è prontamente equilibrato, anche in questo caso, dalla freschezza conferita dall'acidità. In bocca, inoltre, si percepiscono i sapori intensi di uva passa, fico secco, miele e canditi.

 Siamo giunti alla fase conclusiva della nostra degustazione per contrasto, nella quale prendiamo in esame le sensazioni che i vini lasciano in bocca dopo la deglutizione, in modo particolare la persistenza gusto-olfattiva. Il finale del Moscato di Trani è persistente, lasciando in bocca la percezione sia della dolcezza e morbidezza, sia il rinfrescante apporto dell'acidità, mantenendo quindi, anche nella fase finale, un perfetto equilibrio. In bocca si continuano a percepire – intensi e puliti – i sapori di uva, banana e fico secco. Il finale del Trentino Vino Santo è parimenti persistente e, come nel vino precedente, in bocca si percepiscono nettamente la dolcezza e la morbidezza, perfettamente equilibrati dalla piacevole sensazione di freschezza conferita dall'acidità. In bocca si continuano a percepire chiaramente i sapori di uva passa, fico secco, miele e canditi. Poniamo ora i due calici di fianco e, senza rotearli, procediamo con un'ultima olfazione, prima il Moscato di Trani e poi il Trentino Vino Santo. Il contributo aromatico del Moscato Bianco è netto ed evidente rispetto al vino trentino.

 



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I Vini del Mese


 

Legenda dei punteggi

Sufficiente    Abbastanza Buono    Buono
Ottimo    Eccellente
Vino eccellente nella sua categoria Vino eccellente nella sua categoria
Vino con buon rapporto qualità/prezzo Vino con buon rapporto qualità/prezzo
I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese
e del luogo in cui vengono acquistati i vini




Trento Riserva Brut Rosé Altemasi 2017, Cavit (Trentino, Italia)
Trento Riserva Brut Rosé Altemasi 2017
Cavit (Trentino, Italia)
Pinot Nero, Chardonnay
Prezzo: € 38,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria

Rosa ciliegia brillante e sfumature rosa ciliegia, trasparente, perlage fine e persistente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di ciliegia, lampone e fragola seguite da aromi di crosta di pane, ciclamino, rosa, pompelmo rosa, mela, pesca, mandarino, zenzero, nocciola e cannella.
Attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di ciliegia, lampone e fragola.
Rifermentazione in bottiglia e affinamento sui propri lieviti per almeno 36 mesi.
Pasta con pesce e funghi, Pesce arrosto, Carne bianca arrosto, Zuppe di funghi



Trento Riserva Brut Altemasi Graal 2015, Cavit (Trentino, Italia)
Trento Riserva Brut Altemasi Graal 2015
Cavit (Trentino, Italia)
Chardonnay (70%), Pinot Nero (30%)
Prezzo: € 44,00 Punteggio:

Giallo paglierino intenso e sfumature giallo dorato, molto trasparente, perlage fine e persistente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di banana, mela e crosta di pane seguite da aromi di biancospino, pompelmo, susina, pesca, mango, nocciola, brioche, burro, pralina, miele, minerale e vaniglia.
Attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di banana, mela e pralina.
Parte del vino base fermenta in barrique. Rifermentazione in bottiglia e affinamento sui propri lieviti per 68 mesi.
Paste ripiene, Carne bianca arrosto, Pesce arrosto, Formaggi



Pelago 2018, Umani Ronchi (Marche, Italia)
Pelago 2018
Umani Ronchi (Marche, Italia)
Cabernet Sauvignon, Merlot, Montepulciano
Prezzo: € 30,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria

Rosso rubino cupo e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di amarena, prugna e ribes seguite da aromi di viola appassita, iris, mirtillo, mora, cacao, tabacco, macis, fieno, alloro, cuoio, vaniglia ed eucalipto.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale persistente con ricordi di amarena, prugna e ribes.
14 mesi in barrique, 12 mesi in bottiglia.
Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Vecchie Vigne 2020, Umani Ronchi (Marche, Italia)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Vecchie Vigne 2020
Umani Ronchi (Marche, Italia)
Verdicchio
Prezzo: € 19,50 Punteggio:

Giallo paglierino brillante e sfumature giallo paglierino, molto trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di mela, susina e biancospino seguite da aromi di ginestra, camomilla, pera, pesca, agrumi, ananas, nespola, anice, mentuccia, tiglio, miele e mandorla.
Attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di mela, susina e mandorla.
10 mesi in vasche di cemento, 6 mesi in bottiglia.
Paste ripiene con pesce, Pesce arrosto, Pesce alla griglia, Carne bianca arrosto, Stufati di pesce, Zuppe di pesce



Bruno e le Rose, Ceci (Emilia-Romagna, Italia)
Bruno e le Rose
Ceci (Emilia-Romagna, Italia)
Lambrusco (85%), Pinot Nero (15%)
Prezzo: € 9,00 Punteggio:   Vino con buon rapporto qualità/prezzo

Rosa ciliegia chiaro e sfumature rosa ciliegia, trasparente, perlage fine e persistente.
Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di ciliegia, lampone e ciclamino seguite da aromi di rosa, fragola, mandarino, mela, pesca, susina e mora.
Attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di ciliegia, lampone e mandarino.
Prodotto con il metodo Martinotti.
Aperitivo, Risotto con verdure e pesce, Pesce fritto, Salumi, Latticini



Otello Nero di Lambrusco, Ceci (Emilia-Romagna, Italia)
Otello Nero di Lambrusco
Ceci (Emilia-Romagna, Italia)
Lambrusco Maestri
Prezzo: € 9,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria  Vino con buon rapporto qualità/prezzo

Rosso rubino cupo e sfumature rosso porpora, poco trasparente, perlage fine e persistente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di amarena, mora e mirtillo seguite da aromi di violetta, geranio, ciclamino, fragola, lampone, melagrana e prugna.
Attacco effervescente e fresco, giustamente tannico, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole accenno di dolcezza.
Finale persistente con ricordi di amarena, mora e mirtillo.
Prodotto con il metodo Martinotti.
Salumi, Pasta con carne, Carne saltata con funghi, Zuppe di verdure e funghi



Terre di Ala 2020, Paolo e Noemia d'Amico (Umbria, Italia)
Terre di Ala 2020
Paolo e Noemia d'Amico (Umbria, Italia)
Sémillon (70%), Sauvignon Blanc (30%)
Prezzo: € 14,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria

Giallo paglierino brillante e sfumature giallo paglierino, molto trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di mela, cedro e ortica seguite da aromi di biancospino, foglia di pomodoro, ananas, pompelmo, pesca, pera, melone, uva spina e susina.
Attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di mela, cedro e ananas.
6 mesi in vasche d'acciaio, 2 mesi in bottiglia.
Pasta e risotto con pesce e crostacei, Pesce saltato, Carne bianca saltata con funghi, Zuppe di legumi



Notturno dei Calanchi 2018, Paolo e Noemia d'Amico (Umbria, Italia)
Notturno dei Calanchi 2018
Paolo e Noemia d'Amico (Umbria, Italia)
Pinot Nero
Prezzo: € 30,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria

Rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di ciliegia, prugna e lampone seguite da aromi di rosa appassita, ciclamino, mirtillo, fragola, cacao, liquirizia, cannella, cuoio, tabacco, vaniglia e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza.
Finale persistente con ricordi di ciliegia, prugna e lampone.
12 mesi in barrique, 12 mesi in bottiglia.
Paste ripiene con funghi, Carne alla griglia, Stufati di carne con funghi, Formaggi



Fiano di Avellino Pietracalda 2021, Feudi di San Gregorio (Campania, Italia)
Fiano di Avellino Pietracalda 2021
Feudi di San Gregorio (Campania, Italia)
Fiano
Prezzo: € 14,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria

Giallo paglierino brillante e sfumature giallo paglierino, molto trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di pera, mela e cedro seguite da aromi di biancospino, camomilla, ginestra, pesca, susina, ananas, nespola, tiglio, nocciola e minerale.
Attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di pera, mela e cedro.
5 mesi in vasche d'acciaio.
Pasta con pesce, Pesce fritto, Stufati di carne bianca e pesce, Zuppe di legumi



Taurasi Riserva Piano di Montevergine 2015, Feudi di San Gregorio (Campania, Italia)
Taurasi Riserva Piano di Montevergine 2015
Feudi di San Gregorio (Campania, Italia)
Aglianico
Prezzo: € 32,00 Punteggio:

Rosso rubino cupo e sfumature roso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di prugna, mora e viola appassita seguite da aromi di rosa appassita, amarena, mirtillo, tabacco, cacao, cannella, scatola di sigari, cuoio, liquirizia, rabarbaro, macis, vaniglia e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di prugna, mora e amarena.
24 mesi in barrique e botte, 24 mesi in bottiglia.
Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Lambrusco di Sorbara Radice 2021, Paltrinieri (Emilia-Romagna, Italia)
Lambrusco di Sorbara Radice 2021
Paltrinieri (Emilia-Romagna, Italia)
Lambrusco di Sorbara
Prezzo: € 11,50 Punteggio:

Rosa ciliegia intenso e sfumature rosa ciliegia, trasparente, perlage fine e persistente.
Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di ciliegia, lampone e mela seguite da aromi di violetta, rosa, ciclamino, melagrana, pompelmo rosa, fragola e susina.
Attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di ciliegia, lampone e pompelmo rosa.
Prodotto con il metodo della rifermentazione in bottiglia.
Aperitivo, Risotto con verdure e pesce, Pesce fritto, Salumi, Latticini



Lambrusco di Sorbara Leclisse 2021, Paltrinieri (Emilia-Romagna, Italia)
Lambrusco di Sorbara Leclisse 2021
Paltrinieri (Emilia-Romagna, Italia)
Lambrusco di Sorbara
Prezzo: € 11,50 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria  Vino con buon rapporto qualità/prezzo

Rosa ciliegia brillante e sfumature rosa ciliegia, trasparente, perlage fine e persistente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di ciliegia, fragola e rosa seguite da aromi di violetta, ciclamino, mandarino, lampone, pesca, susina, mirtillo e mela.
Attacco effervescente e fresco, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di ciliegia, fragola e mandarino.
Prodotto con il metodo Martinotti.
Salumi, Antipasti di carne, Pasta con carne e pesce, Pesce fritto






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