Quando si parla delle Marche, suggestiva regione del centro Italia, il
Verdicchio dei Castelli di Jesi è sicuramente fra i primi vini che vengono
ricordati, di certo non è l'unico, ma fra i vini principali della regione è
proprio il Verdicchio a ricoprire una delle posizioni più importanti. Proprio
nel cuore della zona di produzione di questo eccellente vino, circondata da
dolci contrafforti collinari, si trova la sede di Monte Schiavo, una cantina
che produce vini bianchi, fra cui il celebre Verdicchio, e vini rossi come il
Rosso Conero, il Rosso Piceno e il Lacrima di Morro d'Alba.
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La cantina di affinamento delle
bottiglie | |
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Abbiamo incontrato l'amministratore delegato di Monte Schiavo, Gianluigi
Calzetta, che ci ha illustrato e presentato l'azienda: «Monte Schiavo nasce nel
1978 come cooperativa per volontà di alcuni soci fra cui il più importante era
rappresentato dalla Famiglia Pieralisi. Nel 1995, in seguito ad alcuni
disaccordi esistenti fra alcuni soci, la cooperativa si sciolse e la Famiglia
Pieralisi acquistò la cantina che attualmente porta il nome di La Vite
S.p.A.».
Come dicevamo, l'azienda si trova nella zone di produzione a denominazione di
origine controllata del Verdicchio dei Castelli di Jesi e questo vino e l'uva
da cui si produce rappresenta un aspetto importante per Monte Schiavo, come ci
dice appunto il Sig. Calzetta: «il Verdicchio del Castelli di Jesi rappresenta
il 60% del nostro fatturato ed è certamente il prodotto più importante della
nostra azienda. Il Verdicchio è uno dei più antichi vitigni di cui si hanno
testimonianze storiche e quando è lavorata in modo opportuno è capace di
dare prodotti estremamente importanti. Il Verdicchio è un'uva estremamente
versatile che consente la produzione di diversi tipologie di vino, è un vitigno
importante e robusto e sopporta molto bene il freddo. Grazie alla versatilità
di quest'uva, produciamo diverse tipologie di Verdicchio e precisamente
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, Superiore, Riserva, Passito e perfino
uno spumante elaborato con metodo Charmat. Le uve utilizzate per la produzione
del Verdicchio base vengono raccolte fra il 20 settembre e i primi di ottobre,
mentre per la versione superiore, la riserva e per le vendemmie tardive il
raccolto viene fatta in tempi successivi. Il passito viene prodotto lasciando
le uve ad appassire nella pianta, sperando di avere delle condizioni
meteorologiche favorevoli, visti i recenti periodi di maltempo.»
Monte Schiavo non è solamente Verdicchio, ovviamente. L'azienda pone
particolare attenzione sulle uve locali e sui prodotti tradizionali di queste
terre, in modo particolare al Lacrima di Morro, un'uva autoctona che è stata
riscoperta recentemente ed è ampiamente valorizzata dall'azienda. A questo
proposito il Sig. Calzetta ci illustra gli altri prodotti di Monte Schiavo: «la
nostra azienda si trova fuori dalla zona di produzione DOC del Lacrima di Morro
d'Alba e siamo fra i pochi a produrre questo vino. Produciamo il Lacrima di
Morro da molto tempo, molto prima che venisse riconosciuta e definita la zona a
denominazione di origine. Per non penalizzare le cantine che storicamente
producevano il Lacrima di Morro e che si trovavano fuori della zona DOC, è
stata concessa una deroga e pertanto possiamo continuare a produrre questo
vino. Anche il Lacrima di Morro è un vitigno di antiche origini ed è
ancora poco conosciuto. Purtroppo è poco valorizzato, anche dagli stessi
produttori Marchigiani che spesso lo usano per conferire colore o profumi al
vino, ma mai vinificato in purezza. Fortunatamente alcune aziende hanno
riscoperto questo vitigno e lo hanno proposto vinificato in purezza e da subito
ha ottenuto un notevole successo. La nostra azienda, grazie anche alla decennale
esperienza nella produzione di vini con Lacrima di Morro, è oggi fra i
principali produttori di rilievo di questo vino. Ad onore del vero, va
riconosciuto che il merito esclusivo della riscoperta di questo vitigno non
spetta solamente alla nostra azienda, ma anche alla cantina Mancinelli
che ha fortemente creduto in questa uva.»
Fra le uve a bacca rossa che troviamo nelle Marche, un posto di rilievo spetta
al Sangiovese e al Montepulciano, uve con cui si produce sia il Rosso Piceno
sia il Rosso Conero. A proposito del Rosso Piceno prodotto in Monte Schiavo il
Sig. Calzetta dice: «abbiamo dei vigneti che producono sia Sangiovese che
Montepulciano e questo ci consente di produrre il Rosso Piceno. Questi vigneti
si trovano nella zona del Rosso Piceno. Da questi vigneti non possiamo
produrre il Rosso Piceno Superiore in quanto le uve devono provenire da una
zona determinata e ristretta della provincia di Ascoli Piceno. Tuttavia, grazie
alla collaborazione del nostro enotecnico, produciamo nella sua cantina, che si
trova nella provincia di Ascoli Piceno, anche il Rosso Piceno Superiore,
pertanto nella nostra linea di produzione abbiamo sia il Rosso Piceno base sia
il Rosso Piceno Superiore. Questo vino è un rosso importante, purtroppo ancora
poco conosciuto, ma che sta cominciando ad emergere e a dare delle grosse
soddisfazioni. Questo vino ha certamente sofferto la notorietà del Rosso Conero,
non da ultimo anche il fatto che la provincia di Ascoli Piceno è stata per molto
tempo poco considerata dal punto di vista enologico, tuttavia ritengo che nei
prossimi anni si assisterà ad una rivalutazione del Rosso Piceno che lo porterà
probabilmente ad essere fra i più importanti della zona.»
La zona dei Castelli di Jesi, il luogo dove si trova Monte Schiavo,
inevitabilmente riporta a parlare di Verdicchio: «l'aspetto paesaggistico di
questa zona è meraviglioso, questa vallata, che ha origine dalle montagne e
arriva fino al mare Adriatico, è particolarmente vocata alla coltivazione della
vite; diverse testimonianze storiche riportano che l'uva e la sua coltivazione
è presente in questo territorio da alcune migliaia di anni. La zona si chiama
dei Castelli di Jesi perché ogni paese che si trova in questa area conserva
ancora il proprio castello, una caratteristica che ha portato alla definizione
di questo nome. Questa è una valle dove lavorare è un piacere, sia per le
opportunità dei prodotti offerti dal territorio, sia per il piacere di vivere
in mezzo ad un bellissimo paesaggio. Il Verdicchio è un vino, forse anche per
nostra colpa, poco valutato e considerato per quello che è realmente. Il
Verdicchio è una grande uva e questo è dimostrato dal fatto che ci consente di
produrre diverse tipologie di vini che risultano particolarmente versatili e
appropriati nei diversi abbinamenti gastronomici, non solamente con i piatti di
pesce, ma anche con certi piatti in cui si abbina solitamente un vino rosso. I
risultati di una recente ricerca scientifica avrebbero rilevato che il
Verdicchio è fra le uve bianche che hanno un contenuto di polifenoli più alto,
quindi l'analogia con i vini rossi è piuttosto palese. Se questo sarà
confermato, si potrebbe arrivare a sostenere che il Verdicchio ha gli stessi
effetti benefici sulla salute del vino rosso.»
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| L'accogliente enoteca di Monte Schiavo |
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In riferimento agli aspetti produttivi di Monte Schiavo, il Sig. Calzetta
sottolinea che «in questo momento la quantità di uve raccolte nei vigneti di
nostra proprietà ci consentono di soddisfare completamente la nostra
produzione. Attualmente abbiamo vigneti coltivati con uve Verdicchio per 105
ettari, 10 ettari coltivati a Lacrima di Morro e altri 15 ettari coltivati con
altre uve rosse. Negli anni recenti la nostra azienda è cresciuta notevolmente
e le nostre previsioni sono per una ulteriore crescita, dal 1996 ad oggi
abbiamo triplicato le vendite, e pertanto avremo bisogno di conferitori di uva
per le produzioni future. Gli eventuali conferitori saranno comunque
selezionati dalla nostra azienda e dovranno svolgere le pratiche di
coltivazione secondo le direttive del nostro agronomo, Dott. Capogrossi.»
Continuando a parlare di produzione, ci soffermiamo sulle produzioni di
Verdicchio degli anni passati «in cantina conserviamo ancora annate dal 1995 al
2001 di bottiglie del Pallio di San Floriano, proprio perché crediamo che
questo particolare vino possieda particolari caratteristiche di maturazione e
la maggioranza delle bottiglie sono ancora perfettamente conservate e
confermano la grande versatilità del Verdicchio e delle sue qualità.» In
riferimento alla produzione di quest'anno, il Sig. Calzetta ci esprime le sue
previsioni: «nonostante l'annata sia stata caratterizzata da condizioni
meteorologiche sfavorevoli, il 2002 sarà tutto sommato un'annata buona. Le
migliori condizioni meteorologiche che abbiamo avuto durante la vendemmia ci
hanno favorito, tuttavia per sfruttare al massimo le opportunità del periodo,
abbiamo effettuato procedure di diradamento e abbiamo deciso di rischiare e
ritardare la vendemmia. Un rischio che ha dato i suoi frutti in quanto siamo
riusciti a raccogliere le uve con un buon grado zuccherino e di buona qualità.
Viste le condizioni meteorologiche di quest'anno, sinceramente pensavo ad
un'annata pessima, in realtà avremo una buona annata, certamente non ottima, ma
sicuramente buona.»
Parlando dei mercati in cui sono presenti i vini di Monte Schiavo, il Sig.
Calzetta dice «i nostri vini sono presenti in tutto il territorio Italiano e
siamo inoltre presenti in tutti i continenti del mondo. Ovviamente ci sono
paesi in cui la nostra presenza è marginale. In nostri mercati di riferimento
sono l'Europa, gli Stati Uniti d'America e il Giappone. Siamo inoltre presenti
in Cina, in Australia, in Nuova Zelanda, nel Sud America e nell'America
Centrale. Il Verdicchio viene accolto dai mercati in modo favorevole perché
finalmente i consumatori cominciano ad avere una maggiore conoscenza del vino.
Il principale vantaggio del Verdicchio è l'ottimo rapporto qualità-prezzo.
Quando i consumatori scoprono che un buon Verdicchio può costare € 4,00 e
che non ha nulla da invidiare ad altri vini molto più costosi, rimangono
piacevolmente colpiti e per questo lo apprezzano. Dopo essere stato per molto
tempo il vino bianco più rappresentativo d'Italia, il Verdicchio ha vissuto un
periodo di declino, prevalentemente a causa di errori commessi da certi
produttori, portando il mercato a rifiutare questo prodotto. Con il tempo
abbiamo capito che la cosa più importante per la rivalutazione del Verdicchio
era la qualità a partire dal lavoro svolto in vigna, e oggi, grazie a questi
rinnovati sforzi, il Verdicchio è un vino che sta riguadagnando la sua
posizione di prestigio.»
Vediamo ora in dettaglio i prodotti di Monte Schiavo: «il Pallio di San
Floriano è una vendemmia tardiva ed è classificato come Verdicchio dei
Castelli di Jesi Classico Superiore. Negli ultimi quattro anni questo vino è
stato considerato il migliore nella sua tipologia. Le uve utilizzate per la sua
produzione provengono dai vigneti di Fossato e di Tassanare con una resa di 70
quintali per ettaro e non viene affinato in legno. Il Bando di San
Settimio, prodotto con la stessa base del Pallio di San Floriano, viene
invece affinato in barrique, una caratteristica che, secondo la nostra
filosofia, non deve mai prevalere sul vino. Un altro prodotto di punta è Le
Giuncare che è un Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva prodotto da uve
provenienti da vigneti a bassa resa, circa 70 quintali per ettaro, e viene
solitamente immesso sul mercato dopo due anni dalla vendemmia. Recentemente
abbiamo iniziato a produrre una quantità limitata del Pallio di San
Floriano non filtrato e i risultati sono stati estremamente incoraggianti
tanto che stiamo pensando di rilasciarlo il prossimo anno nel mercato. Un altro
vino importante è Archè, un vino passito adatto per formaggi piccanti e
pasticceria secca, prodotto in limitate quantità con uve lasciate in vigna ad
appassire. Quest'anno per la prima volta abbiamo prodotto un Rosso Conero che
si chiama Adeodato, in onore al nome del fondatore del gruppo Pieralisi. Il
vino viene prodotto con rese molto basse, 55 quintali per ettaro, e con uve
Montepulciano in purezza. Il risultato è un vino di grande importanza e di
grande pregio che ha ben ripagato gli sforzi necessari per la sua produzione.
Il Rosso Piceno Superiore Sassaiolo è prodotto con uve coltivate nella zona
di Offida e sono vinificate dal nostro tecnico nella provincia di Ascoli
Piceno. Uno dei vini più ricercati della nostra azienda è senz'altro il
Lacrima di Morro d'Alba, un vino che per le sue caratteristiche è
particolarmente gradito dai nostri consumatori. Questo è un vino che ha dei
forti profumi di frutti di bosco che si possono cogliere sin dal momento in cui
si versa nel bicchiere. Ha un colore di melograno intenso ed ha una
insospettabile struttura piena, va consumato giovane quando ancora i suoi
piacevoli aromi di frutta sono ben espressi e apprezzabili. La nostra azienda
sta investendo molto nel Lacrima di Morro d'Alba proprio perché siamo convinti
che questo vino avrà un grande futuro e stiamo addirittura pensando di aprire
una cantina di produzione espressamente dedicata a questo vino nella zona DOC
di Lacrima di Morro d'Alba.»
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