Quelli di Montepulciano sono fra i vini più antichi d'Italia che si conoscano e
che sono giunti fino ai giorni nostri. Si parla per la prima volta di questo
vino nel 789, in un documento del chierico Arnipert con il quale dona alla
chiesa di San Silvestro a Lanciniano sull'Amiata - in provincia di Siena - una
vigna del castello di Policiano. Citazioni del vino di Montepulciano si trovano
in molti documenti di epoche successive, tuttavia la sua vera consacrazione
arriverà nel 1549, quando Sante Lancerio, bottigliere di Papa Paolo III,
parlando di questo vino lo definì vino perfectissimo, da signori. La
strada verso la nobiltà inizia nel 1685, quando Francesco Redi - medico,
naturalista e letterato aretino - esprime il suo apprezzamento per questo vino
nel suo ditirambo Bacco in Toscana concludendolo con il verso
Montepulciano d'ogni vino è Re. Re, ma non ancora nobile. Il vino di
Montepulciano diventerà per la prima volta nobile nel 1787, quando in una
nota spese di Giovan Filippo Neri - Governatore del Regio Ritiro di San Girolamo
- il celebre vino fu definito e descritto con l'aggettivo nobile.
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| Giulio e Miriam Caporali |
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La nobiltà del vino di Montepulciano è ancora oggi intatta e certamente
accresciuta, attraverso gli eccellenti risultati ottenuti dai tanti produttori,
fra questi, la Tenuta Valdipiatta. Fondata nel 1973, il nuovo corso della Tenuta
Valdipiatta inizia alla fine degli anni 1980, quando Giulio Caporali, mosso
dalla sua passione per la terra e per il vino, decide di rilevare un vecchio
casale e alcuni ettari di vigneti sulle colline che da Montepulciano degradano
verso la Valdichiana. Decide quindi di dedicarsi completamente al recupero dei
vigneti e della cantina, convinto della necessità di rinnovare e modernizzare la
tenuta. Procede quindi con l'ampliamento della cantina scavata nel tufo di una
collina, destinata alla maturazione e all'affinamento dei vini, e alla
costruzione di una nuova cantina destinata alle procedure di produzione e
vinificazione. Oltre agli storici vigneti di Bossona e Sanguineto - considerati
fra i migliori cru per il Vino Nobile - vengono acquistati i due vigneti di
Ciarliana e Banditella, sui quali sono già coltivate le varietà Sangiovese e
Canaiolo Nero.
Tenuta Valdipiatta decide inoltre di puntare sulle varietà internazionali,
piantando in questi nuovi vigneti Cabernet Sauvignon e Merlot, pur tuttavia
mantenendo la propria vocazione primaria nella produzione del Vino Nobile di
Montepulciano. Tutti i vigneti sono stati rinnovati a partire dai primi anni
1990, con l'eccezione dei due cru Sanguineto e Vigna d'Alfiero, entrambi
impiantati all'inizio degli anni 1970. Proprio dal Vigna d'Alfiero nascerà
nel 1999 il Vino Nobile di Montepulciano più prestigioso della Tenuta
Valdipiatta e che prende nome da Alfiero Carpini, primo cantiniere della tenuta,
che nel 1968 piantò in questa vigna il Sangiovese Grosso - a Montepulciano noto
come Prugnolo Gentile - e dal quale si produce l'omonimo vino in quantità
limitate. La produzione del Vigna d'Alfiero segue metodi molto rigorosi, a
partire dalla bassa resa per ettaro - inferiore a 40 quintali - seguita da una
scrupolosa selezione delle migliori uve. Il vino viene fatto maturare in botte
per almeno due anni.
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Tenuta Valdipiatta | |
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Dal 2004, Tenuta Valdipiatta è gestita da Miriam Caporali - figlia di Giulio -
che nella sua grazia e gentilezza, rivela un dinamico spirito imprenditoriale e
idee chiare sul futuro dell'azienda. Dal 1997 al 2002 Miriam Caporali affianca
il padre nella gestione della cantina e delle vigne, per poi ottenere il master
in enologia presso l'Università di Bordeaux. Miriam Caporali segue oggi in prima
persona la gestione della cantina e la commercializzazione dei suoi vini, mentre
il padre Giulio continua a occuparsi della gestione agricola dell'azienda. Dal
2002, la gestione della produzione vinicola è affidata a Mauro Monicchi, il
bravo enologo che si è formato nella scuola del Prof. Yves Glory - titolare
della cattedra di Enologia dell'Università di Bordeaux e consulente della Tenuta
Valdipiatta dal 1998 - e che, fra l'altro, annovera alcuni anni di esperienza in
molti Châteaux di Bordeaux. Miriam Caporali si avvale inoltre della
collaborazione di Urano Carpini - figlio di Alfiero - e Gabriella Alunni,
rispettivamente responsabile della produzione e responsabile amministrativa.
Tenuta Valdipiatta è attualmente proprietaria di circa 40 ettari di terreno,
dei quali 30 destinati a vigneti e 2 a oliveto, situati principalmente nelle
colline di Montepulciano a un'altitudine di 350 metri sul livello del mare. La
coltivazione dei vigneti è effettuata secondo i metodi dell'agricoltura
biologica e l'unico tipo di concime impiegato è di origine organica. Al fine di
assicurare la massima cura e qualità, tutte le operazioni in vigna sono svolte
manualmente. I locali destinati alla vinificazione sono dotati delle più moderne
attrezzature per la lavorazione dei mosti e dei vini, e le tecnologie enologiche
sono frutto della continua sperimentazione condotta dalla Tenuta Valdipiatta.
Recentemente Tenuta Valdipiatta ha realizzato, all'interno della propria
struttura, un moderno laboratorio di analisi attraverso il quale è possibile
garantire un costante controllo dei vini durante l'intero ciclo di produzione.
Le opere di ristrutturazione più importanti effettuate alla Tenuta Valdipiatta
sono state realizzate fra il 2000 e il 2002, periodo durante il quale si è
provveduto all'ampliamento della sede aziendale e alla costruzione di un nuovo
locale destinato all'affinamento delle bottiglie e allo stoccaggio dei vini
pronti e destinati al commercio. La storica cantina scavata nel tufo e adiacente
alla sede della Tenuta Valdipiatta, ospita al suo interno le botti per la
maturazione dei vini. All'interno si trovano infatti grandi botti di rovere di
Slavonia, cioè il tipo di botte tradizionalmente utilizzato per la maturazione
del Vino Nobile di Montepulciano, oltre a circa 300 barrique di rovere. I vini
di Tenuta Valdipiatta sono distribuiti in Italia, Austria, Belgio, Brasile,
Corea del Sud, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Irlanda,
Lussemburgo, Malesia, Norvegia, Olanda, Repubblica Ceca, Russia, Svezia,
Svizzera e Stati Uniti d'America. Fra le produzioni più rappresentative di
Tenuta Valdipiatta troviamo certamente il Vino Nobile di Montepulciano, in
particolare la versione Riserva e il Vigna d'Alfiero, oltre al Trefonti
- da uve Cabernet Sauvignon, Canaiolo Nero e Sangiovese - e Trincerone, unione
del Canaiolo Nero e del Merlot. A questi vini si affianca l'ultimo ambizioso
Super Tuscan di Tenuta Valdipiatta: un Pinot Nero in purezza e maturato
per 12 mesi in barrique di rovere francese.
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