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  Eventi Numero 87, Estate 2010   
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Numero 86, Giugno 2010 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 88, Settembre 2010

Notiziario


 In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.

 

Sorsi di Pace con il Vino “Cura” un'Intera Città


 
In 8 edizioni, l'asta benefica del Nebbiolo che quest'anno ha visto la partecipazione di 12 aziende vitivinicole da tutto il Piemonte, sono stati raccolti 130.000 euro che hanno permesso di curare 290.000 persone nell'ospedale Gotherich in Sierra Leone in attività dal 2001 grazie ad Emergency. Ogni opera parte da una base d'asta di 100 euro e nell'edizione 2010 si è raggiunto il record di 2.120 euro. L'evento, che quest'anno ha visto come protagonista anche Cecilia Strada si è appena concluso con una conferma di solidarietà raccogliendo 18.500,00 euro.
«Il vino è l'elemento più socializzante che ci sia e tale iniziativa lo dimostra» - ha dichiarato Cecilia Strada, Presidente di Emergency - «A questo prodotto sono particolarmente legata, mi ricorda mia madre Teresa Sarti che, a fine di una dura giornata di lavoro, apriva una bottiglia di vino condividendola con le persone che lavoravano con lei. Era un momento per parlare delle cose successe nella giornata e di come poter migliorare.»
E quando il vino si sposa con l'arte, il valore è ancora maggiore. «Ogni bottiglia che i 24 artisti nazionali e internazionali hanno interpretato è un frammento del loro percorso ma tutte assieme queste bottiglie sono la voce della vita. Ho coinvolto diverse età, sia giovani che artisti di più di 80 anni. L'arte è il dono di un uomo a tutti gli uomini» - afferma Lorella Giudici, critica d'arte che in questi mesi ha coordinato il lavoro degli artisti.
Anche i più giovani, dall'asilo nido alle scuole medie inferiori, hanno contribuito al successo dell'evento e alla raccolta dei fondi grazie alla realizzazione delle “ostensioni” sotto la regia di Carlo Re dell'associazione Artus, seguendo la tematica della Sacra Sindone. Queste piccole grandi opere assieme alle 24 magnum delle diverse espressioni di Nebbiolo vestite da artisti nazionali e internazionali hanno emozionato e coinvolto i presenti dando appuntamento alla prossima edizione.

Dedicata al Marzemino la II Tornata 2010 dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino

Con una giornata di studi e di relazioni di alto livello scientifico, che hanno spaziato dall'ambito storico a quello enologico e ampelologico, l'Accademia Italiana della Vite e del Vino, in collaborazione con l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige, ha organizzato a Rovereto (presso la sede del Museo di Arte Moderna MART) la sua seconda Tornata del 2010. Il titolo del Convegno - “Marzemino un nobile trentino” - anticipava l'intendimento degli oratori di andare alla ricerca delle origini di questo vitigno, che costituisce uno dei prodotti di punta della ricca vitivinicoltura trentina e che è la bandiera di una zona ben definita: «Il Marzemino è un vitigno che identifica la Vallagarina - ha dichiarato Tiziano Mellarini, assessore provinciale all'Agricoltura, Turismo e Promozione - contribuendo al suo sviluppo turistico; mi auguro che, in questo momento di crisi, questo nobile vitigno possa dare forza all'intera produzione trentina, che sempre più deve programmare azioni di raccordo col territorio».
«Il Marzemino è un vitigno dal sangue blu, ha dichiarato Antonio Calò, presidente dell'Accademia, che contribuisce al salto di qualità che consente alle bottiglie italiane di primeggiare sui mercati internazionali grazie alla loro qualità» Introdotto dall'Accademico Michele Pontalti, dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige, l'incontro è stato aperto da Umberto Benetti, a sua volta Accademico, che ha ripercorso le origini del vitigno dalla leggenda alla storia, evidenziando le modalità di diffusione del Marzemino a Rovereto e in Vallagarina per arrivare fino alle epoche più recenti. La ricercatrice Stella Grando ha approfondito l'aspetto genetico del Marzemino, attraverso la ricostruzione delle sue relazioni di parentela con altri vitigni: «Il Marzemino, ha concluso, figura come discendente diretto del Teroldego e di una varietà sconosciuta, forse estinta o mai coltivata, che i dati suggeriscono essere lo stesso ignoto vitigno legato al Pinot, a sua volta padre del Teroldego stesso. Il tecnico Francesco Ribolli ha parlato di gestione del vigneto, dai sistemi di allevamento alle tecniche di coltivazione: «Il Marzemino, ha osservato, si caratterizza per essere estremamente esigente sia nella scelta dei terreni che per le cure agronomiche che devono essere attuate nel corso della stagione vegetativa».
Giorgio Nicolini, ricercatore Fondazione E. Mach, ha approfondito le problematiche enologiche, focalizzando l'attenzione sulle acquisizioni nell'ultimo ventennio grazie all'attività di sperimentazione realizzata all'Istituto Agrario con la collaborazione delle aziende del territorio. Infine, Andrea Faustini, enologo di Cavit, ha esposto lo studio condotto dalla sua Azienda in collaborazione con la Fondazione Mach: «Nel vigneto di Maso Romani, ha spiegato, dal 2006 si sta lavorando per costituire un vigneto di sperimentazione; è stato realizzato un impianto produttivo allevato a filare, unico nel suo genere per complessità, originalità e per la prospettive a esso collegate: l'obiettivo è quello di proporre, valutare e valorizzare tutte le possibili produzioni vitivinicole del Marzemino, salvaguardandone pure la complessità produttiva e la biodiversità derivante dalla conservazione di un antico vigneto».

Anna Brisotto Eletta Presidente del Consorzio Friuli Grave

Anna Brisotto è la nuova Presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Grave. La nomina è avvenuta il 16 giugno 2010, da parte del Consiglio di Amministrazione che le ha affidato il compito di portare il Consorzio verso le grandi sfide della competizione globale nel rispetto delle nuove regole del mondo del vino.
La nomina di Anna Brisotto è stata felicemente accolta dai consorziati ed è avvenuta con il consenso delle differenti categorie rappresentate all'interno del Consiglio, le quali hanno condiviso un approccio basato sulla necessità sia di accrescere la qualità del prodotto, sia di incrementare le iniziative e le attività di promozione, tutela e valorizzazione della Denominazione.
La neoeletta Presidente dichiara: «Mi sento onorata e orgogliosa nell'accettare il prestigioso incarico, ne sento la particolare responsabilità consapevole che il Consorzio rappresenta uno strumento utile per tutti gli utilizzatori della Denominazione».
L'elezione di Anna Brisotto segue a una presidenza quasi ventennale di Piergiovanni Pistoni che afferma: «Sono compiaciuto della scelta fatta dal Consiglio, Anna appartiene a una delle famiglie storiche che hanno contribuito a diffondere il nome delle Grave. Auguro a lei e a tutto il Consiglio di operare sempre nell'interesse esclusivo del territorio che è il vero patrimonio del Consorzio».
Anna Brisotto prosegue: «Il Consorzio svolge compiti di grande importanza, quello di armonizzare le esigenze di tutti i consorziati ed anche gli interessi di tutto il territorio per favorire lo sviluppo della Denominazione assicurando il rispetto delle regole previste dal Disciplinare. Si tratta di un percorso difficile e ambizioso e sono certa che con l'impegno, il sostegno e la condivisione di tutti, si possano mettere in campo iniziative allo scopo di promuovere in maniera ancora più efficace la conoscenza dei vini Doc Friuli Grave».
Insieme ad Anna Brisotto, titolare dell'azienda San Simone di Porcia, sono stati eletti alla guida del Consorzio i Vicepresidenti Pietro Biscontin della Cantina La Delizia di Casarsa e Michelangelo Tombacco dell'azienda I Magredi di Domanins. Nel Consiglio di Amministrazione siedono anche Maria Pia Bianchi (Az. Bianchi di San Vito al Tagliamento), Giuseppe Crovato (Cantina di Bertiolo), Alessandro Gallici (Az. Banear di Treppo Grande), Fernando Pighin (Az. Pighin di Pavia di Udine), Gianni Tommasini (Cantina di Sacile e Fontanafredda), Stefano Trinco (Az. Vigneti Pittaro di Codroipo).

Vespaiolona: Grande Successo della Notte Bianca di Breganze

È stato un vero successo la terza edizione della “Vespaiolona”, la notte bianca anzi, meglio, “bianco-rossa”, promossa dalla Strada del Torcolato e dal Consorzio di Tutela dei vini di Breganze. Un'ampia finestra di sereno tra le copiose perturbazioni di questi giorni strani, ha arriso al fine settimana più vicino al solstizio d'estate, quando tradizionalmente si tiene la festa delle cantine della Pedemontana vicentina. Una folla di appassionati e curiosi, per lo più giovani, ha affollato le vie del centro e le aziende agricole del paese, per assaggiare le eccellenze enologiche del territorio in abbinamento alle specialità gastronomiche ed ai prodotti tipici in un clima di allegria e divertimento: fino quasi alle prime luci dell'alba, la scia festante e colorata di visitatori, muniti di porta bicchiere giallo e calice per le degustazioni, ha animato la festa tra musiche, balli ed intrattenimenti di vario genere. L'atmosfera allegra della serata si è mantenuta sempre nei binari della civiltà e della sicurezza, anche grazie al servizio di trasporto in minibus per spostarsi sul territorio lasciando sempre parcheggiate le auto.
«La formula della manifestazione», dichiara Fausto Maculan, presidente della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze, «piace molto al pubblico e anche ai cantinieri, per i quali avere ospiti in casa è onorare un'antica tradizione di accoglienza che promuove il territorio». «Quest'anno abbiamo avuto un'affluenza record», gli fa eco Girolamo Lievore, presidente del Consorzio Tutela Vini DOC Breganze: «è difficile, beninteso, contare le persone in una manifestazione diffusa ed itinerante, tuttavia se l'anno scorso abbiamo avuto un migliaio di presenze, quest'anno la sensazione è che siamo andati ben oltre le 1.800, merito dell'organizzazione delle cantine socie».

Laghidivini: Premiato il Vino Preferito dal Pubblico

Si è conclusa ieri sera a Bracciano la terza edizione di Laghidivini con un bilancio estremamente positivo. Ben oltre il migliaio di presenze durante il primo fine settimana del festival e ancora numerosissima la partecipazione - al di là delle aspettative - alle altre iniziative proposte nei giorni successivi, tra cui il suggestivo tour in battello sabato 26 giugno, al chiaro di una luminosa luna piena con degustazione di vini e di prodotti di eccellenza del territorio sabatino.
L'ultimo atto di Laghidivini è stata la premiazione del vino preferito da parte del pubblico che, durante le serate di degustazione del 19 e 20 giugno, ha potuto votare il vino preferito tra una scelta di oltre cento etichette in rappresentanza di una quarantina di aziende vitivinicole, provenienti dalle sponde di venti laghi italiani.
Il premio se lo è aggiudicato il Giacchè dell'azienda Casale Cento Corvi di Cerveteri (Roma), un vino tannico, caldo e molto strutturato, dotato di grande intensità e persistenza, e con un corredo olfattivo che evoca il sottobosco, l'amarena, le visciole. Il vitigno è autoctono, già noto agli etruschi, con un temperamento ribelle e di difficile coltivazione. La sua storia e quella dell'azienda che lo ha “domato” sono ricche di fascino e riconducono all'incredibile rapporto tra l'essere umano, la terra e il recupero delle coltivazioni autoctone.






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