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  Gusto DiVino Numero 124, Dicembre 2013   
L'Acidità e la DegustazioneL'Acidità e la Degustazione I Vini del MeseI Vini del Mese  Sommario 
Numero 123, Novembre 2013 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 125, Gennaio 2014

L'Acidità e la Degustazione

Elemento fondamentale che costituisce il gusto del vino, nella giusta quantità, l'acidità è fattore indispensabile per l'equilibrio e il carattere

 Le sostanze acide presenti nel vino determinano in modo sostanziale il suo profilo gustativo. L'acidità è elemento fondamentale a partire dal suo luogo d'origine - gli acini dell'uva - che fornisce la maggiore quantità di elementi acidi che saranno poi presenti nel vino. La produzione della bevanda di Bacco introduce altre sostanze acide al vino, in particolare durante la fase della fermentazione. La variazione dell'acidità può avvenire anche dopo il termine della fermentazione, soprattutto nei casi di cattiva conservazione del vino. Nella giusta quantità, l'acidità rappresenta un elemento fondamentale e pregevole, non solo per il raggiungimento del giusto equilibrio, ma anche per contribuire alla complessità del gusto del vino. Stimolo gustativo che si contrappone agli stimoli gustativi morbidi e rotondi, la mancanza dell'acidità determina sempre un profilo gustativo piatto e privo di carattere.


 

 L'importanza delle sostanze acide nella produzione di vino inizia dalla vigna. La quantità di elementi acidi all'interno dell'acino dell'uva contribuisce, per esempio, a determinare il periodo di vendemmia. Il caso più significativo nel quale l'acidità è fattore determinante in enologia, è la produzione dei vini spumanti. In questo caso specifico, il livello di acidità presente nell'uva al momento della vendemmia è infatti prioritario rispetto allo zucchero, così da supportare propriamente uno degli aspetti principali di questi vini: la freschezza. Rispetto ai vini da tavola, nei quali la quantità di zucchero è utile anche alla produzione di alcol etilico, nel caso specifico della dolcezza, negli spumanti questa deve essere piuttosto contenuta. Va infatti ricordato che durante il processo di spumantizzazione - operazione che prevede una seconda fermentazione del vino - si otterrà un'ulteriore produzione di alcol etilico.

 Prima di comprendere l'influsso dell'acidità nel gusto del vino, è opportuno ricordare il suo ruolo e la sua natura in ambito enologico. Dal punto di vista tecnico, la presenza di sostanze acide nel vino si misura in termini di acidità fissa, acidità volatile e acidità totale, quest'ultima determinata dalla somma delle prime due. Dal punto di vista quantitativo, l'acido maggiormente presente nel vino è quello tartarico, detto anche acido dell'uva, nonostante questo si trovi in molte piante e frutti, in particolare nel tamarindo. L'acido tartarico, oltre che essere quello principale del vino, è anche la sostanza responsabile del carattere di freschezza che si riconosce generalmente al vino. Acido fondamentale e importante, l'azione del tartarico è completata anche dalla presenza di altri acidi.

 Le sostanze acide presenti nel vino non derivano unicamente dal succo dell'uva, poiché alcune di queste si formano durante la vinificazione e la maturazione. Nel vino si trovano diverse sostanze acide e, fra queste, quelle più rilevanti in termini quantitativi e organolettici sono gli acidi tartarico, malico, citrico, succinico, lattico e acetico. Va inoltre ricordato che, durante le operazioni enologiche - e in accordo a quanto stabilito dalla legge - è ammessa l'aggiunta o la riduzione di alcuni acidi con lo scopo di migliorare la stabilizzazione, il gusto e la conservazione del vino. Oltre al tartarico, fra gli acidi correttori aggiunti e permessi dalla legge, ricordiamo l'acido ascorbico e l'acido sorbico. Di tutti gli acidi presenti nel vino, quello più temuto è certamente l'acido acetico, la quale presenza può essere positiva entro un certo limite, superato il quale, da origine a uno sgradevole e temuto difetto.


Cristalli di acido tartarico, il
responsabile principale dell'aciditā nel vino
Cristalli di acido tartarico, il responsabile principale dell'acidità nel vino

 La quantità di questi acidi si modifica nel corso della vita del vino, in particolare l'acido malico - dal sapore aspro e acerbo - che può essere facilmente degradato in acido lattico, dal sapore più rotondo. Questo fenomeno, generalmente detto fermentazione malolattica, si definisce più correttamente conversione malolattica, poiché, dal punto di vista chimico, non è prodotta da processi fermentativi per opera di lieviti. La conversione malolattica è un processo generalmente positivo nella produzione dei vini rossi, mentre nei vini bianchi si tende a evitare per il suo tipico risultato di arrotondare il gusto. L'acidità è infatti una delle qualità tipiche e caratteristiche di un vino bianco, responsabile della sua vivacità e freschezza, così da consentire un proficuo equilibrio del vino, evitando un'eccessiva piattezza.

 L'acidità fissa è determinata dalla quantità delle sostanze acide presenti in un vino e che non tendono a volatilizzare, cioè non si disperdono durante la vita di un vino, restando quindi fisse. L'acidità volatile rappresenta la frazione di sostanze acide che possono liberarsi dal vino e disperdersi nell'aria, tutte appartenenti alla cosiddetta serie acetica - percettibili sia all'olfatto sia al gusto - delle quali, il principale è l'acido acetico. Dal sapore tipicamente aspro e duro, l'acido acetico è comunque presente nel vino, tuttavia il suo apporto risulta positivo unicamente quando è presente in quantità ridotte e inferiore allo 0,7%. Al superamento di questo limite, il vino si considera affetto dal difetto di spunto o acescenza, facilmente riconoscibile al naso per l'evidente odore di aceto. L'eccessiva quantità di questo acido porta infatti alla costituzione dell'aceto, nel quale l'acido acetico diviene dominante e caratteristico.

 Dal punto di vista organolettico, ogni sostanza acida ha un gusto proprio e caratteristico, pertanto, il sapore dell'acido tartarico è piuttosto diverso da quello lattico o acetico. Lo stimolo fondamentale acido non è infatti l'unica qualità organolettica che si può percepire nelle sostanze acide: ogni acido ha, nel suo complesso, un sapore unico e caratteristico che va oltre il semplice acido. A tale proposito, è interessante comprendere il sapore prodotto dalle principali sostanze acide che tipicamente sono presenti nel vino. Il più importante di tutti è, come già detto, l'acido tartarico - detto anche acido dell'uva - ed è quello che maggiormente contribuisce al gusto acido del vino donando la tipica freschezza. L'eccessiva presenza di questo acido conferisce al vino un carattere piuttosto duro, determinando inoltre un forte squilibrio e una personalità eccessivamente tagliente del gusto.

 L'acido malico prende questo nome poiché presente nella mela, tuttavia, va notato, è presente anche in altra frutta. Il suo sapore è decisamente duro e produce una sensazione tipicamente acerba, una qualità che è apprezzabile nei vini bianchi, soprattutto giovani, ma poco gradita in quelli rossi. Per questo motivo, nei vini rossi, è favorita la cosiddetta fermentazione malolattica che ha lo scopo di convertire l'acido malico in acido lattico mediante l'opera di batteri lattici. L'acido lattico, a differenza di quello malico, ha un sapore decisamente più morbido e rotondo, pur conservando un carattere comunque acido. Questo acido si forma naturalmente nel latte - da cui il nome - a seguito della sua acidificazione. Nei vini bianchi si evita generalmente la sua formazione, ottenuta dalla conversione malolattica, proprio per mantenere una certa freschezza e vivacità del vino.

 Presente in quantità decisamente inferiori rispetto al tartarico, nel vino troviamo anche la presenza dell'acido citrico, capace di donare una gradevole freschezza e vivacità che ricorda quella degli agrumi. Va notato che l'acido citrico è facilmente degradabile dai batteri lattici e, pertanto, tende a scomparire con la maturazione del vino. L'acido citrico è generalmente presente nei vini bianchi giovani, operando uno stimolo sensoriale sinergico con l'acido tartarico, aumentando la sensazione di acidità e di freschezza. Un altro acido che si trova nel vino è quello succinico. Questa sostanza si forma in seguito alla fermentazione alcolica e, va detto, la sua presenza non contribuisce in modo significativo al sapore acido del vino. Il ruolo dell'acido succinico riguarda prevalentemente la sapidità di un vino e può contribuire anche a rafforzare il carattere vinoso nei vini giovani.

 Una considerazione particolare spetta certamente all'acido acetico. Si tratta di una sostanza che si sviluppa durante la produzione del vino, a partire dalla fermentazione. Dal sapore aspro e duro, contribuisce alla presenza nel vino di aromi e gusti che ricordano direttamente l'aceto. Si tratta del principale acido che costituisce l'acidità volatile e la sua presenza nel vino è tollerabile quando è inferiore allo 0,7%. Al di sopra di questa soglia, nel vino si percepiscono evidenti ricordi di aceto, segno inequivocabile dell'insorgere del difetto di spunto, che diviene acescenza nei casi più gravi. Quando presente nei limiti tollerabili, l'acido acetico può contribuire alla freschezza e alla vivacità del vino, in particolare di quelli bianchi, e contribuisce inoltre allo sviluppo del profilo aromatico. L'effetto sui profumi del vino è dovuto alla natura volatile dell'acido acetico che, sollevandosi dalla superficie del vino, trasporta verso l'alto anche gli aromi.

 L'impatto dell'acidità nel gusto del vino assume significati diversi in funzione dello stile, in ogni caso, elemento fondamentale per la determinazione dell'equilibrio. Dal punto di vista sensoriale, l'acidità si classifica nelle sostanze cosiddette dure, che si oppongono a quelle morbide e di natura prevalentemente dolciastra. L'acidità svolge un'azione sinergica con le altre sensazioni “dure” - astringenza e sapidità - rafforzandone l'effetto organolettico. Anche l'effervescenza è rafforzata dall'acidità, effetto che si verifica in modo reciproco. L'acidità si deve considerare come il principale antagonista sensoriale della dolcezza, trovando in questo stimolo un reciproco effetto di equilibrio. A tale proposito, si consideri il sapore del succo di limone che, oltre a essere acido è anche aspro, sensazione che si può facilmente rendere più tollerabile con la semplice aggiunta di zucchero. In questo caso specifico, la quantità di sostanze acide non subisce nessuna alterazione, ma la loro percezione risulta meno aggressiva e perfino piacevole.

 La temperatura svolge un ruolo piuttosto neutrale sulla percezione dell'acidità: lo stimolo gustativo sarà percettibile indifferentemente dalla temperatura, tuttavia è bene notare che basse temperature rendono l'acidità più gradevole. Dal punto di vista sensoriale, la presenza e l'intensità di una sostanza acida produce una risposta fisiologica chiaramente riconoscibile: la salivazione. L'acidità è considerata come potenziale condizione offensiva della mucosa della cavità orale, pertanto la naturale risposta fisiologica è determinata dalla salivazione, che ha lo scopo di diluire le sostanze acide rendendole meno aggressive. Tanto maggiore la secrezione si saliva, tanto maggiore l'intensità dell'acidità, ricordando - a tale proposito - l'azione opposta provocata dall'astringenza nella salivazione. I tannini responsabili della sensazione di astringenza si legano infatti con le proteine della saliva, determinandone la precipitazione e la conseguente riduzione della secrezione.

 






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I Vini del Mese


 

Legenda dei punteggi

Sufficiente    Abbastanza Buono    Buono
Ottimo    Eccellente
Vino eccellente nella sua categoria Vino eccellente nella sua categoria
Vino con buon rapporto qualità/prezzo Vino con buon rapporto qualità/prezzo
I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese
e del luogo in cui vengono acquistati i vini




Barolo 2009, Demarie (Piemonte, Italia)
Barolo 2009
Demarie (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Nebbiolo
Prezzo: € 27,00 Punteggio:
Questo Barolo si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso arancio, abbastanza trasparente. Al naso rivela aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di ciliegia, prugna e lampone seguite da aromi di viola appassita, rosa appassita, vaniglia, anice, macis, cuoio e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole freschezza. Il finale è persistente con ricordi di ciliegia, prugna e lampone. Questo Barolo matura per 2 anni in botte.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Roero Riserva 2008, Demarie (Piemonte, Italia)
Roero Riserva 2008
Demarie (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Nebbiolo
Prezzo: € 15,20 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Questo Roero Riserva si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di ciliegia, prugna e viola appassita seguite da aromi di lampone, rosa, vaniglia, tabacco, cacao, mora, macis, pepe rosa e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole freschezza. Il finale è persistente con ricordi di ciliegia, lampone e prugna. Questo Roero Riserva matura per 12 mesi in botte e barrique a cui seguono 12 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne con funghi, Formaggi stagionati



Vermentino 2012, Moris Farms (Toscana, Italia)
Vermentino 2012
Moris Farms (Toscana, Italia)
Uvaggio: Vermentino
Prezzo: € 8,90 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Questo Vermentino si presenta con un colore giallo verdolino brillante e sfumature giallo verdolino, molto trasparente. Al naso denota aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di pera, ananas e pesca seguite da aromi di mela, ginestra, camomilla, susina e mandorla. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole. Il finale è persistente con ricordi di pera, ananas e pesca. Questo Vermentino matura in vasche d'acciaio.
Abbinamento: Pesce fritto, Antipasti di pesce e crostacei, Pesce saltato, Pasta con pesce



Avvoltore 2010, Moris Farms (Toscana, Italia)
Avvoltore 2010
Moris Farms (Toscana, Italia)
Uvaggio: Sangiovese (75%), Cabernet Sauvignon (20%), Syrah (5%)
Prezzo: € 33,00 Punteggio:
Avvoltore si presenta con un colore rosso rubino cupo e sfumature rosso rubino, poco trasparente. Al naso rivela aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di ribes, amarena e prugna seguite da aromi di violetta, mirtillo, vaniglia, tabacco, pepe rosa, cannella, cioccolato, macis, tabacco ed eucalipto. In bocca ha ottima corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole. Il finale è molto persistente con lunghi ricordi di ribes, amarena e prugna. Avvoltore matura per 12 mesi in barrique.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Piemonte Albarossa Macchiaferro 2009, L'Armangia (Piemonte, Italia)
Piemonte Albarossa Macchiaferro 2009
L'Armangia (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Albarossa
Prezzo: € 11,50 Punteggio:
Piemonte Albarossa Macchiaferro si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso rubino, poco trasparente. Al naso denota aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di amarena, prugna e mora seguite da aromi di mirtillo, violetta, ribes, vaniglia, iris, macis e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza. Il finale è persistente con ricordi di amarena, prugna e mora. Piemonte Albarossa Macchiaferro matura in botte per 14 mesi.
Abbinamento: Carne arrosto, Stufati e brasati con funghi, Carne arrosto, Formaggi stagionati



Barbera d'Asti Superiore Nizza Vignali 2007, L'Armangia (Piemonte, Italia)
Barbera d'Asti Superiore Nizza Vignali 2007
L'Armangia (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Barbera
Prezzo: € 24,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Barbera d'Asti Superiore Nizza Vignali si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di ciliegia, prugna e mirtillo seguite da aromi di viola appassita, lampone, vaniglia, macis, cacao, tabacco, chiodo di garofano e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza e morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di ciliegia, prugna e mirtillo. Barbera d'Asti Superiore Nizza Vignali matura per 12 mesi in botte e in barrique a cui seguono circa 36 mesi in bottiglia.
Abbinamento: Carne alla griglia, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati



Svuāl 2007, Borgo delle Oche (Friuli Venezia Giulia, Italia)
Svuàl 2007
Borgo delle Oche (Friuli Venezia Giulia, Italia)
Uvaggio: Merlot (70%), Cabernet Sauvignon (30%)
Prezzo: € 20,00 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Svuàl si presenta con un colore rosso rubino cupo e sfumature rosso granato, poco trasparente. Al naso denota aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di ribes, prugna e amarena seguite da aromi di violetta, mirtillo, mora, vaniglia, tabacco, cioccolato, pepe rosa ed eucalipto. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole morbidezza. Il finale è persistente con ricordi di ribes, prugna e amarena. Svuàl matura per 24 mesi in barrique.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Alba 2011, Borgo delle Oche (Friuli Venezia Giulia, Italia)
Alba 2011
Borgo delle Oche (Friuli Venezia Giulia, Italia)
Uvaggio: Gewürztraminer
Prezzo: € 30,00 - 500ml Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Alba si presenta con un colore giallo ambra brillante e sfumature giallo ambra, trasparente. Al naso rivela aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di uva passa, fico secco e miele seguite da aromi di confettura di albicocche, dattero, confettura di pesche, litchi, confettura di mele cotogne, lavanda, canditi, rosa appassita e smalto. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco dolce e morbido, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza. Il finale è persistente con ricordi di uva passa, fico secco e confettura di albicocche. Alba matura in vasche d'acciaio.
Abbinamento: Crostate di frutta secca, Pasticceria secca, Formaggi stagionati e piccanti






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