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 Gusto DiVino  Condividi questo articolo     Sommario della rubrica Eventi Non Solo Vino 
  Eventi Numero 215, Marzo 2022   
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Numero 214, Febbraio 2022 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 216, Aprile 2022

Notiziario


 In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.

 

Gli Spumanti Italiani in Crescita a Due Cifre sul 2020 e a una Cifra sul 2019


 
«Oltre i numeri, i consumi di vino e spumanti nel 2021 forniscono due domande: come mantenere il trend positivo all'estero, come sostenere il consumo interno» così in sintesi la riflessione di Giampietro Comolli, presidente Ovse-Osservatorio Economico Vini e Spumanti, struttura indipendente fondata nel 1991 all'Università Cattolica di Piacenza. Prosegue: «Il consumo è diventato più piacere e soddisfazione, quindi occorre molta più attenzione al contesto e contenuto, che il solo sviluppo commerciale. Un errore facile per chi vede solo volumi e fatturato come fattore di impresa». Dall'analisi di Ovse, oramai da 30 anni fonte di ricerca e studi sui consumi e non sulle certificazioni produttive all'origine, emerge che neppure la rivoluzione dei canali di acquisto o vendita sarà determinante nei prossimi anni e lustri. È assodato che e-commerce, consumi domestici saranno fondamentali, ma la differenza sarà data dal lifetelling del vino e dalla formazione e conoscenza ambientale e dagli usi costumi che si stanno evolvendo in tutti i paesi, sia quelli maturi e quelli neofiti. Il contenuto “diffuso” del vino e spumanti farà la differenza anche verso spasmi salutistici e il servizio connesso, compreso quello attivato in horeca, determinerà il successo e il trend. Su questo le grandi regioni del vino si stanno muovendo, dal Cile all'Australia, dalla Champagne alla Napa Valley. La disponibilità di corrette informazioni sarà strettamente legata alla spesa individuale e collettiva.
In Italia, l'horeca ha riaperto battenti e i consumi hanno ripreso a crescere, senza contare la continuità del settore e-commerce, sia aziendale che di piattaforme. In ogni caso il prezzo al consumo ha risalito la scala che guida gli atti d'acquisto. Il vino totale recupera sul 2020 un +5%, ma non raggiunge il dato del 2019. Per gli spumanti italiani la crescita è stata del 12%. È mancato nell'anno il consumo conviviale delle bollicine off-premise e in eventi. I numeri segnano 205/208 milioni di bottiglie di origine nazionale (cui aggiungere 6 milioni di bottiglie estere in crescita rispetto al 2020) realmente stappate nell'anno, pari a una spesa di circa 1,430 mld/euro, con un prezzo medio a bottiglia sul mercato di 6,8 euro. Il consumo domestico, cresciuto, si è attestato sul 61% del totale. Il fatturato al consumo è stato inferiore al 2019, ma superiore al 2020, con leggero calo del prezzo medio della bottiglia al consumo causa blocchi dell'horeca, pubblico e del turismo. Molto bene il Prosecco Doc e i 3 DOCG (Conegliano Valdobbiadene Asolo), Franciacorta e Alta Langa, stabili le quote e posizioni di TrentoDoc, Alto Adige; bene le etichette regionali di vitigno e di DO-IGP provinciali, soprattutto nelle regioni del sud Italia. La tendenza è stata quella di preferire i marchi più rinomati, le tipologie millesimate e tendenti al secco.
All'estero, oltre a una flessibilità di valori e trasporti dettati da diverse questioni, come il cambio delle monete o norme protettive e burocratiche doganali o crisi civili sempre più diffuse, i consumi di vini e bollicine italiane sono in crescita sull'anno 2020, eguagliando e superando anche i dati 2019. La plv globale supera i 6,9 miliardi di euro e per il momento valutazioni salutistiche non hanno inciso sui mercati. Il consumo mondiale di vini italiani è cresciuto del 12% rispetto al 2020, del 4% rispetto al 2019. Sottolinea Giampietro Comolli: «L'elemento più interessante è dato dal fatto che i valori al consumo dei vini italiani in tutti i principali paesi importatori crescono, percentualmente, di più che i volumi, e questo riduce il gap storico di prezzo in vetrina e nella lista fra vini italiani e stranieri, a iniziare proprio da un bottiglia di vino spumante. Segnale di una considerazione e accettazione dell'accresciuto binomio valore-identità nazionale. È cresciuto di più il valore unitario di una bottiglia tricolore rispetto a quelle di Francia, Spagna, Australia, mentre è ancora basso il valore all'origine della produzione e alla dogana». Vini spumanti tricolori davanti a tutti: primi in Europa, primi nella esportazione extraUE, con incrementi dal 40% al 15%, nell'ordine in Usa, in Germania, in Canada, in Regno Unito, bene anche in Russia e estremo oriente. Molto bene in Francia (+16%), ripresa in Svizzera (+11%), Canada (+15%) e Giappone, ma con crescita del prezzo alla vendita molto significativi. Gli acquisti domestici sono quasi raddoppiati in certe catene e piattaforme collettive distributive nell'arco di 2 anni. Ovse analizza i dati al consumo e non quelli dichiarati alla produzione. I numeri dei consumi nei paesi esteri segnano un trend fortemente in crescita: 620/628 milioni le bottiglie consumate in un anno all'estero, con punte eccezionali come oltre 130 milioni negli Usa, i 17 milioni in Svizzera, gli oltre 100 milioni in UK. In Francia volano sempre più bollicine italiane superando i 21 milioni, per la prima volta in Cina siamo a quasi 9 milioni di bottiglie, la Russia ha preso grande slancio nella seconda metà dell'anno registrando un +19% in volumi consumati. I più grandi consumatori di bollicine tricolori si confermano gli Usa dopo anni di leadership dei britannici, che si confermano appassionati di bollicine. Il Prosecco Doc è leader UE nel consumo fuori UE. Alla dogana i vini spumanti fanno segnare un valore globale di 1,9 miliardi di euro (sui 6,9 totali) con una crescita del 29% sul dato 2020. Record anche nel giro d'affari al consumo: per la prima volta il valore sulle tavole mondiali supera i 6,8 miliardi di euro, con un prezzo di acquisto medio a bottiglia intorno a 11 euro. Comolli: «Per la prima volta nel 2021 i valori unitari di uno spumante italiano all'estero crescono di più, anno su anno, che i volumi: questi ultimi registrano un +9,22% contro un +10,80%. Un segnale da studiare».
Ovse raccoglie e analizza solo gli atti di acquisto, vendite certe, fatturazioni reali nell'arco solare, non tiene conto dei dati di produzione, di certificazione, di spedizione. Questo per toccare il polso vero della domanda e del consumatore quindi conoscere i trend aspettative e prospettive di un mercato di tanti paesi, uno diverso dall'altro. Nessuna fake news, nessun numero a caso.

A Terre di Toscana un Parterre da Capogiro

Il 20 e 21 marzo la manifestazione vinicola Terre di Toscana, giunta alla sua XIV edizione, porterà a Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, 120 tra le più importanti cantine della regione, per offrire al pubblico una cartolina esaustiva e di altissima qualità della produzione regionale.
I viticoltori, presenti ai banchi di assaggio nelle giornate di domenica e di lunedì, arriveranno da ogni distretto regionale, da quelli più celebri a quelli emergenti, e porteranno in assaggio bollicine, bianchi e rossi specchio del territorio di appartenenza, per un valzer unico tra vitigni autoctoni e internazionali, tra etichette iconiche e nuove etichette, passando anche tra referenze naturali e biologiche.
L'evento si svolgerà in totale sicurezza, grazie a una serie di protocolli messi a punto dall'organizzazione per affrontare al meglio l'emergenza Covid.
Nelle due giornate sarà possibile un confronto diretto con i vignaioli, che porteranno in degustazione le annate attualmente in commercio, così da offrire una splendida panoramica del loro catalogo, e il lunedì, come ormai da copione, anche qualche preziosa vecchia annata, per uno sguardo sul passato e una riflessione, spesso sorprendente, sull'evoluzione dei vini.
A ospitare l'evento sarà ancora una volta l'Hotel Una Esperienze Versilia Lido, a pochi passi dal mare, dove si potrà godere di oltre 600 referenze e assaggiare e acquistare diverse bontà gastronomiche di artigiani locali.

Vinitaly Accelera su Incoming: 60 Paesi Coinvolti e 3 Milioni di Euro di Investimento

Dall'Europa agli Stati Uniti, da Singapore al Giappone, dall'Eurasia fino agli emergenti mercati africani. Accelera il piano strategico di Veronafiere per l'edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, ritorna dal 10 al 13 aprile prossimo traguardando il tutto esaurito. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato dalla Spa fieristica e da Ice Agenzia che condividono, oltre a un investimento complessivo da 3 milioni euro, anche la selezione di una business list di 500 top buyer da tutto il mondo, a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali.
«Stiamo riscontrando un alto tasso di fiducia e di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che dalle aziende espositrici. Ad ora – commenta il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – abbiamo già l'adesione di delegazioni che coprono le aree di Canada, Usa con particolare riguardo a Midwest, West Coast e Texas, oltre che Singapore, Malesia e, per l'Europa, di Regno Unito, paesi Scandinavi, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Svizzera e da alcuni dei paesi più interessanti dell'Est Europa, a iniziare dalla Polonia. Inoltre, stiamo lavorando con il ministero degli Affari esteri per creare un corridoio specifico col Giappone che favorisca la presenza degli operatori del Sol Levante. Stiamo ricevendo riscontri molto positivi dalla regione eurasiatica e da quelle piazze potenzialmente interessate al vino tricolore che erano in stand by a causa delle limitazioni. Inoltre, in questi giorni abbiamo chiuso un accordo di collaborazione strategica con alcune aziende espositrici per l'attuazione di un ulteriore piano straordinario di incoming dal valore di 1 milione di euro».
Tra le azioni di Veronafiere anche i roadshow di Vinitaly con 3 tappe estere organizzate da Veronafiere in sinergia sempre con Ice e il ministero degli Affari esteri, che hanno inserito il brand fieristico di promozione del vino nella campagna “Italy is simply extraordinary: Be IT”, attiva da novembre scorso su 26 mercati target per il made in Italy.
Sarà Shenzhen, il 26 febbraio, ad aprire il calendario di Vinitaly roadshow, a seguire Mosca, il 3 marzo, con una conferenza stampa e un walk around tasting previsti a conclusione dei corsi Via – Vinitaly international academy. A seguire, l'8 marzo, sarà la volta di New York, quindi Londra il 14 marzo, Monaco di Baviera (17marzo), mentre Chengdu chiuderà il tour promozionale (20-23 marzo) in vista del 54° Vinitaly, che si svolgerà in contemporanea a Enolitech, Salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino olio e birra e a Sol&Agrifood, la rassegna dedicata all'agroalimentare di qualità.
Secondo le disposizioni vigenti, l'accesso alle manifestazioni fieristiche è consentito solo con super green pass o, per espositori e visitatori esteri con status vaccinale diverso da quello riconosciuto dall'Italia, con green pass ottenuto tramite tampone. Nel quartiere fieristico di Veronafiere sono attivi strumenti e misure di controllo e di sicurezza previsti dal protocollo “Safebusiness”.

 


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