«Oltre i numeri, i consumi di vino e spumanti nel 2021 forniscono due domande:
come mantenere il trend positivo all'estero, come sostenere il consumo
interno» così in sintesi la riflessione di Giampietro Comolli, presidente
Ovse-Osservatorio Economico Vini e Spumanti, struttura indipendente fondata nel
1991 all'Università Cattolica di Piacenza. Prosegue: «Il consumo è diventato
più piacere e soddisfazione, quindi occorre molta più attenzione al contesto e
contenuto, che il solo sviluppo commerciale. Un errore facile per chi vede solo
volumi e fatturato come fattore di impresa». Dall'analisi di Ovse, oramai da
30 anni fonte di ricerca e studi sui consumi e non sulle certificazioni
produttive all'origine, emerge che neppure la rivoluzione dei canali di
acquisto o vendita sarà determinante nei prossimi anni e lustri. È assodato che
e-commerce, consumi domestici saranno fondamentali, ma la differenza sarà data
dal lifetelling del vino e dalla formazione e conoscenza ambientale e dagli usi
costumi che si stanno evolvendo in tutti i paesi, sia quelli maturi e quelli
neofiti. Il contenuto diffuso del vino e spumanti farà la differenza anche
verso spasmi salutistici e il servizio connesso, compreso quello attivato in
horeca, determinerà il successo e il trend. Su questo le grandi regioni del
vino si stanno muovendo, dal Cile all'Australia, dalla Champagne alla Napa
Valley. La disponibilità di corrette informazioni sarà strettamente legata alla
spesa individuale e collettiva.
In Italia, l'horeca ha riaperto battenti e i consumi hanno ripreso a crescere,
senza contare la continuità del settore e-commerce, sia aziendale che di
piattaforme. In ogni caso il prezzo al consumo ha risalito la scala che guida
gli atti d'acquisto. Il vino totale recupera sul 2020 un +5%, ma non raggiunge
il dato del 2019. Per gli spumanti italiani la crescita è stata del 12%. È
mancato nell'anno il consumo conviviale delle bollicine off-premise e in
eventi. I numeri segnano 205/208 milioni di bottiglie di origine nazionale (cui
aggiungere 6 milioni di bottiglie estere in crescita rispetto al 2020)
realmente stappate nell'anno, pari a una spesa di circa 1,430 mld/euro, con un
prezzo medio a bottiglia sul mercato di 6,8 euro. Il consumo domestico,
cresciuto, si è attestato sul 61% del totale. Il fatturato al consumo è stato
inferiore al 2019, ma superiore al 2020, con leggero calo del prezzo medio
della bottiglia al consumo causa blocchi dell'horeca, pubblico e del turismo.
Molto bene il Prosecco Doc e i 3 DOCG (Conegliano Valdobbiadene Asolo),
Franciacorta e Alta Langa, stabili le quote e posizioni di TrentoDoc, Alto
Adige; bene le etichette regionali di vitigno e di DO-IGP provinciali,
soprattutto nelle regioni del sud Italia. La tendenza è stata quella di
preferire i marchi più rinomati, le tipologie millesimate e tendenti al secco.
All'estero, oltre a una flessibilità di valori e trasporti dettati da diverse
questioni, come il cambio delle monete o norme protettive e burocratiche
doganali o crisi civili sempre più diffuse, i consumi di vini e bollicine
italiane sono in crescita sull'anno 2020, eguagliando e superando anche i dati
2019. La plv globale supera i 6,9 miliardi di euro e per il momento valutazioni
salutistiche non hanno inciso sui mercati. Il consumo mondiale di vini italiani
è cresciuto del 12% rispetto al 2020, del 4% rispetto al 2019. Sottolinea
Giampietro Comolli: «L'elemento più interessante è dato dal fatto che i valori
al consumo dei vini italiani in tutti i principali paesi importatori crescono,
percentualmente, di più che i volumi, e questo riduce il gap storico di prezzo
in vetrina e nella lista fra vini italiani e stranieri, a iniziare proprio da
un bottiglia di vino spumante. Segnale di una considerazione e accettazione
dell'accresciuto binomio valore-identità nazionale. È cresciuto di più il
valore unitario di una bottiglia tricolore rispetto a quelle di Francia,
Spagna, Australia, mentre è ancora basso il valore all'origine della
produzione e alla dogana». Vini spumanti tricolori davanti a tutti: primi in
Europa, primi nella esportazione extraUE, con incrementi dal 40% al 15%,
nell'ordine in Usa, in Germania, in Canada, in Regno Unito, bene anche in
Russia e estremo oriente. Molto bene in Francia (+16%), ripresa in Svizzera
(+11%), Canada (+15%) e Giappone, ma con crescita del prezzo alla vendita
molto significativi. Gli acquisti domestici sono quasi raddoppiati in certe
catene e piattaforme collettive distributive nell'arco di 2 anni. Ovse analizza
i dati al consumo e non quelli dichiarati alla produzione. I numeri dei consumi
nei paesi esteri segnano un trend fortemente in crescita: 620/628 milioni le
bottiglie consumate in un anno all'estero, con punte eccezionali come oltre
130 milioni negli Usa, i 17 milioni in Svizzera, gli oltre 100 milioni in UK.
In Francia volano sempre più bollicine italiane superando i 21 milioni, per la
prima volta in Cina siamo a quasi 9 milioni di bottiglie, la Russia ha preso
grande slancio nella seconda metà dell'anno registrando un +19% in volumi
consumati. I più grandi consumatori di bollicine tricolori si confermano gli
Usa dopo anni di leadership dei britannici, che si confermano appassionati di
bollicine. Il Prosecco Doc è leader UE nel consumo fuori UE. Alla dogana i vini
spumanti fanno segnare un valore globale di 1,9 miliardi di euro (sui 6,9
totali) con una crescita del 29% sul dato 2020. Record anche nel giro
d'affari al consumo: per la prima volta il valore sulle tavole mondiali supera
i 6,8 miliardi di euro, con un prezzo di acquisto medio a bottiglia intorno a
11 euro. Comolli: «Per la prima volta nel 2021 i valori unitari di uno spumante
italiano all'estero crescono di più, anno su anno, che i volumi: questi ultimi
registrano un +9,22% contro un +10,80%. Un segnale da studiare».
Ovse raccoglie e analizza solo gli atti di acquisto, vendite certe,
fatturazioni reali nell'arco solare, non tiene conto dei dati di produzione, di
certificazione, di spedizione. Questo per toccare il polso vero della domanda e
del consumatore quindi conoscere i trend aspettative e prospettive di un
mercato di tanti paesi, uno diverso dall'altro. Nessuna fake news, nessun
numero a caso.
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