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  Eventi Numero 229, Giugno 2023   
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Notiziario


 In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.

 

Professione Cantiniere: a Montepulciano Premiato il Migliore


 
È Andrea Goracci, classe 1992, il vincitore della diciannovesima edizione del Premio Cantiniere dell'Anno promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. La premiazione è avvenuta venerdì 12 maggio, nella tradizionale cena di apertura della Fiera dell'Agricoltura delle Tre Berte di Acquaviva giunta quest'anno alla 39ª edizione. Andrea Goracci, giovane cantiniere poliziano “DOC”, fin dal 2017 lavora nella cantina Fattoria Svetoni come assistente enologo e cantiniere. «Questo Premio è particolarmente sentito dalle nostre cantine e sono contento che negli ultimi anni sia andato a giovanissimi professionisti del settore – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – dato che conferma l'importanza di questa professione che negli anni è cresciuta di livello grazie anche alla preparazione dei professionisti che muove i principali istituti agrari d'Italia a istituire addirittura un sesto anno per perfezionare il ruolo di enotecnico e cantiniere, figura professionale tra le più ricercate nel nostro territorio».
L'occupazione del vino a Montepulciano tra tradizione e ricambio generazionale. Sono oltre 250 i viticoltori a Montepulciano e oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Oltre il 45% delle cantine è condotto da un giovane (l'età media dei titolari di azienda è di 45 anni). Un dato ancora più significativo è che il 60% degli impiegati a tempo indeterminato nel vino sono sotto i 40 anni. Tra i ruoli maggiormente occupati dai giovani in cantina ci sono quelli di enotecnico e cantiniere per l'appunto, ma anche enologo, mentre l'81% delle imprese vitivinicole di Montepulciano ha un impiegato nel marketing sotto i 40 anni.
Giunto con il 2023 alla diciannovesima edizione, il Premio ha l'obiettivo d evidenziare il professionista che si è particolarmente distinto nell'attività di cantiniere, una professione antica che possiede un fascino tutto suo, legata per tradizione al territorio poliziano e al Vino Nobile e che resiste nonostante la meccanizzazione delle tecniche di cantina.
Il vincitore di quest'anno, Andrea Goracci (Fattoria Svetoni), va ad aggiungersi all'albo d'oro del Premio in cui compaiono in ordine di ultima premiazione Andrea Della Lena (Icario), Paola Picchiotti (Bindella), Margherita Pellegrini (Fanetti), Moreno Barbetti (Fassati), Fabrizio Savino (Salcheto), Roberta Vannozzi (Boscarelli), i fratelli Carmine e Orazio Capoccia (Avignonesi), Stefano Rubechini (Fattoria di Palazzo Vecchio), Primo Marinelli (Casale Daviddi), Marco Papini (Vecchia Cantina) Urano Carpini (Tenuta Valdipiatta), Fabrizio Dottori (Fattoria del Cerro), Dino Magi (Cantina Fanetti), Daniele Giani (Vecchia Cantina), Bruna Casagrande (Cantina Gattavecchi), Giorgio Laurini (Fassati), Enzo Barbi (Fattoria della Talosa) fino ad arrivare al primo vincitore del Premio, Adamo Pallecchi, storico cantiniere della Cantina Contucci.

Maremma Toscana DOC: il Vermentino Diventa Superiore

Dopo un lungo lavoro da parte del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il Decreto di modifica del Disciplinare di produzione della DOC con l'inserimento della menzione Superiore per la tipologia Vermentino.
«È stato un percorso molto impegnativo ma finalmente siamo giunti all'obiettivo che ci eravamo prefissati per poter alzare ulteriormente l'asticella della cifra qualitativa e del posizionamento della tipologia Vermentino» spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio che, fin dall'inizio del suo primo mandato, ha creduto fortemente nell'esigenza di dare ai produttori l'opportunità di proporre Vermentini più complessi e maturi giustamente valorizzati anche in etichetta. «I trend di mercato ci confermano ogni giorno l'apprezzamento per la personalità e per la qualità dei nostri Vermentini non solo per quelli freschi e di facile beva, ma anche per le versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi; il Vermentino a livello di complessità e longevità può essere concepito come un grande rosso e la Maremma ha una vocazione straordinaria per questo vitigno nelle sue molteplici espressioni» aggiunge Mazzei sottolineando che «con un mercato mondiale sempre più attento e curioso per i grandi bianchi, ci auguriamo che presto un numero significativo di aziende della nostra Denominazione inseriscano nella loro gamma il Vermentino Superiore.»
La tipologia Vermentino Superiore potrà essere utilizzata già dalla vendemmia 2021, se in linea con i requisiti previsti dal disciplinare di produzione. Il Vermentino Superiore deve provenire per almeno il 95% da uve Vermentino, la produzione massima di uva/ettaro è ridotta a 9 tonnellate, l'immissione al consumo deve avvenire a partire dal 1° gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia.
«La menzione Superiore attribuita alla tipologia Vermentino sancisce una qualifica importante per questa varietà che negli ultimi anni è cresciuta in Maremma in maniera costante tanto che oggi rappresenta il primo vitigno a bacca bianca nella provincia di Grosseto con quasi 940 ettari di superficie vitata» spiega il Direttore del Consorzio Luca Pollini.
La previsione è che – già dalle prossime settimane – si assisterà alla commercializzazione del Vermentino Superiore Annata 2021 da parte di diversi produttori pronti sul nastro di partenza per questo nuovo importante traguardo per la Denominazione.

Imparare per Crescere

Non si fermano le attività di valorizzazione del territorio del Consorzio Tutela Vino Custoza DOC. Con un fitto calendario di incontri e seminari, il Consorzio si propone di supportare gli operatori nel comunicare al meglio le grandi potenzialità del vino Custoza e del suo blend, fornendo gli strumenti per farlo con modalità sempre aggiornate e contemporanee. Archiviata la parentesi delle fiere internazionali, che hanno visto il Consorzio impegnato in masterclass di degustazione rivolte a stampa e operatori durante Vinitaly e ProWein e in Danimarca, il programma di questo periodo si focalizza in modo particolare sulle attività di formazione sul territorio.
Fortemente convinto che la crescita della denominazione passi anche attraverso attività didattiche, il Consorzio ha indirizzato sulla formazione un considerevole budget del programma di finanziamento PNRR approvato per il 2023.
Grazie a questo importante aiuto del MASAF (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) il Consorzio è riuscito a presentare la denominazione e a far conoscere le peculiarità uniche del Custoza a scuole alberghiere e istituti tecnici. Venerdì 19 maggio si è conclusa la prima parte dell'attività formativa, dedicata alle scuole di settore, che ha visto il Consorzio incontrare ben 10 classi per un totale di oltre 150 studenti. Gli istituti coinvolti sono stati l'IPSAR Carnacina di Valeggio sul Mincio, l'istituto IPSOA Berti di Caldiero e l'istituto Tusini di Bardolino.
Attraverso le giornate dedicate alle ragazze e ai ragazzi degli istituti alberghieri, tecnici e turistici, il Consorzio apporta nuovo vigore a uno dei pilastri della sua attività: affiancare le aziende, siano esse cantine, attività di ristorazione o alberghi dell'area gardesana, nella creazione di sistema virtuoso che fa della cultura dell'accoglienza il traino per un intero territorio.
Dalle prossime settimane partirà l'attività di formazione diretta agli operatori della ristorazione e dell'accoglienza alberghiera di Verona e del Garda in collaborazione con Federalberghi, che fin da subito ha apprezzato l'idea e la volontà del Consorzio di investire nelle competenze di servizio del vino, prodotto così importante per il territorio, accogliendo con entusiasmo questa possibilità di collaborazione.
I temi trattati partiranno dall'importanza del vino nella ristorazione con approfondimenti su tecniche di servizio del vino ed abbinamenti; verranno approfonditi i vini del territorio con particolare focus sul Custoza.
«Fil rouge delle nostre iniziative di formazione è la consapevolezza di quanto la nostra denominazione abbia da offrire: sia che questa consapevolezza sia tutta da acquisire, come per i giovani che scelgono di dedicare il loro percorso formativo all'accoglienza, sia che si tratti di fornire strumenti sempre nuovi agli operatori più esperti, che non possono che rafforzarne il potenziale» afferma Roberta Bricolo, presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza DOC. «Siamo convinti che i migliori ambasciatori di un territorio siano le persone che ogni giorno accolgono turisti e visitatori, e questo ci spinge a osservare i maître di sala, gli chef, i sommelier, ma anche gli operatori di cantina, gli enologi e i viticoltori di domani con grande attenzione. È in questa direzione che si delineerà il lavoro della commissione Giovani, istituita dal nostro nuovo CDA.»



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