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Notiziario


 In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.

 

I Vini d'Abruzzo in Prima Linea Sui Principali Mercati Internazionali


 
Dati incoraggianti per l'export e desiderio di ripartire. Il Consorzio di Tutela Vini d'Abruzzo punta sui mercati internazionali con un fitto programma di iniziative: masterclass e attività promozionali dedicate per raccontare non solo il Montepulciano d'Abruzzo, principe della regione verde d'Europa, ma anche l'Abruzzo Pecorino, Cerasuolo e Trebbiano a buyer e wine lover ai due lati del globo.
È iniziata a novembre la campagna “European Sustainables Wines: Montepulciano d'Abruzzo by the glass”, ideata dal Consorzio, che per l'intero mese coinvolgerà circa 150 ristoranti in tutto il Giappone. Sebbene quest'anno ci sia ancora molta cautela nel mercato nipponico come in tanti altri Paesi, si registra una grande volontà di tornare alla normalità e soprattutto alla socialità, e una propensione a tornare al ristorante. La scelta del Consorzio di non sospendere le attività, ma di dare nuova spinta alle iniziative promozionali soprattutto in un momento storico come questo, è stata accolta con grande entusiasmo da operatori e pubblico. Molte le Aziende impegnate nei ristoranti locali; i ristoranti con il maggior numero di bottiglie aperte vinceranno un viaggio in Abruzzo, per scoprire poi dal vivo le colline vitate e la straordinaria biodiversità della regione. Per potenziare la campagna è stato proposto un vero e proprio kit personalizzato per gli aderenti all'iniziativa: grembiuli e materiali promozionali con il logo del Consorzio e cartoline da distribuire alla clientela.
Seguiranno, sempre nel corso del mese di novembre, masterclass e appuntamenti dedicati a Montreal (Canada), Chicago e Toronto (USA). Il 25 novembre il Consorzio si sposterà poi a Taipei per incontrare gli operatori del settore. I vini d'Abruzzo non saranno tuttavia i soli a viaggiare perché anche 15 selezionati importatori statunitensi e canadesi hanno già avuto modo di visitare la regione durante il mese di novembre e di conoscerne le bellezze e le peculiarità.
Dal 6 al 12 dicembre in 15 ristoranti selezionati, la città di New York verrà invece animata da aperitivi tematici, durante i quali i vini verranno abbinati a piatti tipici del territorio. Negli USA si sta svolgendo in queste settimane, inoltre, un'attività di promozione in 30 liquor store (punti vendita dedicati), dove verranno raccontati i vini della regione.
«Queste attività vogliono sostenere lo slancio della ripresa dei consumi in Italia e all'estero, dove vi è un crescente interesse per i vini della nostra regione, con il Montepulciano d'Abruzzo che fa sempre da capofila, in particolare in importanti mercati consolidati quali gli Stati Uniti e la Germania, piazze in cui ormai abbiamo una solida base di consumatori che si amplia sempre più; ma ci stanno dando grandi soddisfazioni anche i mercati del Nord Europa e l'Asia, dove quest'anno abbiamo investito molto per andare a raccontare i nostri vini agli operatori e ai wine lovers con incontri prima virtuali e poi in presenza» sottolinea il presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, Valentino Di Campli.

Il Consorzio Piemontese della Grappa Chiude l'Anno con Settemila Degustazioni

Con la presenza del Banco d'Assaggio alla Fiera del Tartufo di Canelli, il Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo ha concluso l'attività promozionale del 2021, distribuita in gran parte in questi mesi autunnali per i conosciuti motivi legati al Covid, che hanno permesso nella prima parte dell'anno di svolgere soltanto qualche appuntamento in videocollegamento. Ma l'ultimo periodo è stato davvero intenso, ricalcando quella che è sempre stata l'ordinaria attività del Consorzio: una serie di appuntamenti che ha avuto inizio con la presenza alla Douja d'Or di Asti, proseguita con l'organizzazione dell'evento “Piemonte Grappa” che ha coinvolto 11 distillerie piemontesi, continuando con la partecipazione alla Fiera del Tartufo di Alba e terminando appunto con l'appuntamento di Canelli. Ricordando anche la presenza delle nostre grappe a Eurochocolate.
Al termine del programma si contano 7.000 degustazioni rivolte al pubblico, sotto la forma del percorso guidato che approfondisce i caratteri tecnici, attraverso il racconto che include le lavorazioni all'alambicco, e con l'approccio diretto del pubblico che si affaccia ai diversi punti di assaggio. Un lavoro che ha coinvolto tanti enti e persone a cui il Consorzio rivolge sinceri ringraziamenti, insieme ai partner con cui si sono allestite importanti e decisive collaborazioni: la Camera di Commercio di Asti, l'Unione Industriale astigiana, il Comune di Asti, l'Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, la Confartigianato di Cuneo, il Comune di Canelli. Oltre ai mastri distillatori sempre disponibili a coinvolgere il pubblico, è giusto rimarcare ancora l'importante collaborazione con ANAG Piemonte, in particolare con la referente regionale Mary Gioda, con tutti i già citati assaggiatori che si sono alternati, a cui si aggiunge Ignazio Nebiolo per l'ultimo appuntamento, senza dimenticare l'importante ruolo di Ivana Dacasto (distilleria Beccaris) che offre con continuità una preziosa disponibilità, molto spesso nel lavoro dietro le quinte; e ancora Fiorenzo Bo, Massimo Tortoioli Ricci di ANAG Umbria e il bartender Nicola Mancinone de Il Confessionale Mix Bar per i progetti relativi ai cocktail con la grappa.

Etna DOC: Meno Uva, ma Qualità Eccellente per la Vendemmia 2021

Una maturazione nel complesso ottimale, un perfetto equilibrio di tutte le componenti delle uve e una grande sanità complessiva. Sono questi i primi riscontri, tutti molto positivi, che il Consorzio di Tutela Etna DOC ha raccolto dai produttori presenti sui quattro versanti del vulcano a pochi giorni dalla conclusione della vendemmia.
«Non è mai facile avere una visione omogenea dell'andamento vendemmiale sull'Etna a causa della grande eterogeneità presente nel nostro territorio» commenta il Direttore del Consorzio, Maurizio Lunetta. «La presenza di terreni con caratteristiche molto differenti per via delle diverse colate laviche che si sono avvicendate nel tempo, microclimi che variano anche in modo importante a seconda dei versanti del vulcano, la posizione dei vigneti ad altitudini molto variabili, dai 400 fino ad oltre 1000 metri e infine l'età delle piante, ci restituiscono uno scenario molto frastagliato. Nonostante questa oggettiva situazione, quest'anno a fronte di un lieve calo produttivo presente un po' ovunque, registriamo allo stesso tempo una qualità e sanità delle uve sia a bacca bianca che rosse davvero entusiasmante.»
Notizie positive continuano ad arrivare anche sul fronte degli imbottigliamenti, tornati a crescere in riferimento anche agli anni precedenti l'inizio della pandemia. Osservando nel dettaglio i numeri relativi ai primi 10 mesi del 2021, gli ettolitri di Etna DOC imbottigliati sono stati pari a 31.675, poco più del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. «Dati ancora incoraggianti, come quelli che avevamo registrato anche alla fine del primo semestre» continua Maurizio Lunetta. «La definitiva riapertura del canale Horeca, il nostro principale canale di riferimento, nonché gli ottimi segnali provenienti dall'export, continuano a sostenere i ritmi dell'imbottigliamento di un po' tutte le tipologie, a partire dalle tipologie Etna bianco e rosso naturalmente.»
La vendemmia etnea è iniziata quest'anno tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, lievemente in anticipo in buona parte degli areali di produzione, ma si è poi protratta a lungo, come di consueto, concludendosi, tra le ultime in Italia, a fine ottobre e quest'anno, solo in pochi casi, a inizio novembre. La siccità, che ha caratterizzato i mesi precedenti la vendemmia, è un tratto comune presente in tutti i versanti e ha influito sulla quantità complessiva, riducendola lievemente rispetto alla passata stagione. L'arrivo delle piogge, anche se in modo non uniforme, ha poi prolungato la maturazione delle uve e la fase vendemmiale, consentendo un'ottima maturazione fenolica e un perfetto equilibrio complessivo.
«È ancora presto per poter esprimere un giudizio completo e definitivo naturalmente, ma dai primi riscontri in cantina la qualità dei profumi ci ha veramente impressionato» spiega Nicola Gumina, al timone dell'omonima azienda che si trova del versante Nord a Castiglione di Sicilia, a 750 metri di altitudine, dove trovano le condizioni ideali sia il Nerello Cappuccio e Mascalese che il Carricante, storiche uve autoctone del territorio etneo. «È stata un'annata che ci ha fatto lavorare molto in vigna, prima a causa della prolungata siccità estiva e poi per le intense piogge di fine estate. In cambio siamo riusciti però a ottenere uve molto sane.»
Rimanendo a Nord, riscontri sempre positivi sulla qualità delle uve arrivano anche da Francesco Cambria, che insieme alla sua famiglia conduce la cantina Cottanera, un'altra storica realtà di Castiglione di Sicilia. «La produzione è lievemente inferiore rispetto al 2020, ma la qualità è davvero elevata perché le uve sono maturate correttamente. Se le uve per le basi spumante e i bianchi sono state raccolte una decina di giorni anticipo a causa della siccità, al contrario la vendemmia delle varietà per i vini rossi si è protratta per più tempo con l'arrivo delle piogge.»
Spostandoci sul versante Est, troviamo uno dei terroir etnei tradizionalmente più vocati per la coltivazione del Carricante, ma non solo, e vigneti spesso adagiati su pendii anche molto ripidi che guardano al mare. «È un'annata che sembra promettere molto bene, con i vini bianchi che hanno un profilo aromatico particolarmente intenso per via della siccità estiva, ma senza mai derogare a freschezza e bevibilità, tipica di questo versante» afferma Claudio di Maria della Cantina Murgo, azienda che si trova a Santa Venerina, a 500 metri di altitudine. «Anche noi registriamo un lieve calo delle quantità rispetto al 2020, ma al tempo stesso confermiamo di aver portato in cantina uve sanissime.»
«Le uve quest'anno sono caratterizzate da uno stato sanitario davvero eccellente e le prospettive sono molto interessanti» commenta infine Margherita Platania della cantina Feudo Cavaliere, produttrice del versante Sud-Ovest, con vigneti posizionati a 1000 metri di altitudine. «Anche alle nostre altitudini la siccità si è fatta sentire e quindi la quantità sarà minore. Però qui le viti germogliano più tardi e la vendemmia è tardiva: questo ci ha permesso di sfruttare le piogge autunnali che hanno consentito alle piante di riequilibrarsi. Inoltre le grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte, tipiche di questo versante, ci hanno consentito di ottenere una maturazione equilibrata. Siamo, quindi, fiduciosi e soddisfatti.»

 


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