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Notiziario |
In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.
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I Vini d'Abruzzo Ottengono il Si Rating |
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Per Ada Rosa Balzan, fondatrice e amministratore delegato di ARB: «Il mondo del vino sta già affrontando da tempo il tema della sostenibilità soprattutto nelle pratiche in campo, con attenzione alla riduzione degli impatti ambientali. È altrettanto importante misurare tutti i criteri ESG della sostenibilità, in ottica integrale del valore delle cantine, quindi anche economica finanziaria e questo è possibile con lo strumento SI rating». Si Rating - Sustainability impact rating è un indice basato su strumenti riconosciuti a livello internazionale e, al contempo, uno strumento strategico di analisi, di gestione e di comunicazione della sostenibilità. A crearlo ARB, start up innovativa con sede a Trento e società benefit per azioni dal 2021, in collaborazione con SASB, organizzazione no-profit che sviluppa standard contabili di sostenibilità, utilizzati dai più grandi player finanziari, tra cui Blackrock. Il risultato complessivo ottenuto dal Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo ha superato i canoni richiesti per la certificazione. A rafforzare il giudizio le ottime performance in alcuni settori, in particolare sul fronte delle Condizioni di Lavoro (80%), della Qualità del Servizio-Prodotto (71%) e del Codice di Condotta e Whistleblowing (73%). Il Consorzio tutela i vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) – Abruzzo, Montepulciano d'Abruzzo, Trebbiano d'Abruzzo, Cerasuolo d'Abruzzo, Villamagna – e i vini a Indicazione Geografica Tipica (IGT) come Colline Pescaresi, Colline Teatine, Colline Frentane, Colli del Sangro, Del Vastese o Histonium, Terre di Chieti , Terre Aquilane o Terre de L'Aquila. |
Grappa: per la Prima Volta nella Lista Mondiale dei Cocktail |
Si chiama Ve.N.To. ed è il primo cocktail a base di grappa a entrare nella
prestigiosa lista dei IBA (International Bartenders Association). La ricetta è
stata realizzata da Samuele Ambrosi (vice presidente Aibes) e Leonardo
Veronesi. «La storia della grappa porta in sé aromi e sentori della tradizione,
quindi l'idea di miscelarla e raccontare il territorio con un distillato che si
presta così bene alla miscelazione è stato naturale», racconta Ambrosi che
continua «la grappa è un distillato molto complesso, che in miscelazione non
permette errori. Per valorizzarla al meglio nei cocktail occorre innanzitutto
conoscere, gustare e analizzare con attenzione punti di forza e criticità di
ogni singolo prodotto». Insomma la miscelazione come nuovo modo di far
conoscere un prodotto della tradizione italiana, tra i distillati più
apprezzati al mondo, anche al pubblico dei più giovani. «Sta cambiando il
consumatore, ci stiamo avvicinando alla generazione Z ed è giusto raccontare la
nostra storia anche attraverso nuovi metodi di avvicinamento a questi nostri
futuri potenziali ambasciatori – spiegano dall'Istituto Tutela Grappa del
Trentino – portare le nostre grappe anche lontano dal territorio d'origine è
importante, per farlo tuttavia occorre affidarsi a professionisti che non solo
sappiano gestire la grappa con le sue qualità e peculiarità, ma che allo stesso
tempo sappiano raccontarne i valori». Il Cocktail Ve.N.To è genesi di una rivoluzione nei consumi della grappa di qualità. Il nome del Vento è un acronimo di Veneto e Trentino, per rimarcare la territorialità del drink, che in queste regioni vede nascere tutti gli ingredienti. La Grappa del Trentino punta proprio sul suo territorio grazie al rigido disciplinare che prevede di distillare solo bucce trentine. Il drink ha avuto un successo inaspettato, soprattutto all'estero, dove blog e riviste segnalano i favori del pubblico rispetto al Vento. Il drink permette che la grappa sia bevuta anche da coloro che di solito non la bevono, questo concetto è molto importante. La ricetta ufficiale prevede 45 ml di grappa giovane, 22,5 ml di Succo fresco di limone del Garda, 15 ml di Honey mix (l'acqua può essere sostituita da infuso di camomilla), 15 ml di cordiale alla camomilla e 10ml di bianco d'uovo (facoltativo). La tecnica utilizzata è quella dello Shake&Strain. Il cocktail viene servito su un bicchiere tumbler e guarnito con scorza di limone e acini di uva bianca. |
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