Desideriamo iniziare questo nuovo numero di DiWineTaste augurando un felice
2004 a tutti i nostri lettori, sempre in aumento dal giorno in cui, nell'oramai
lontano 9 Settembre 2002, decidemmo di pubblicare il primo numero della nostra
e-magazine. A tutti voi, cari lettori, vecchi e nuovi, che ci seguite con
affetto da oltre un anno, auguriamo un felice, ricco, prosperoso e proficuo
2004 con la speranza che DiWineTaste e i suoi servizi possano essere sempre di
vostro gradimento e soddisfazione. Desideriamo inoltre inviare i nostri
migliori auguri per un felice e proficuo 2004 anche a tutti i produttori che
fino a qui ci hanno onorato della loro fiducia e ci hanno consentito di
esprimere il nostro parere sui loro vini. L'anno che è appena trascorso, il
2003, è stato per noi un periodo piuttosto significativo, è stato l'anno in cui
abbiamo pubblicato il nostro nuovo sito, consolidato quanto era stato fatto fino
a quel momento e attivato nuovi servizi.
Abbiamo cercato di rendere DiWineTaste una pubblicazione e un servizio più
efficace e più versatile di quanto lo fosse in passato, come sempre, un altro
piccolo ma significativo passo in avanti, nella speranza che sia apprezzabile
anche da coloro che inevitabilmente danno un senso a ciò che facciamo: i nostri
lettori. Anche per il 2004, il nuovo anno appena iniziato, abbiamo in serbo
nuove idee e nuove ambizioni: contiamo di consolidare quanto realizzato nel
2003 e di aumentare la quantità e la qualità dei servizi attualmente offerti.
Come sempre, il vostro aiuto, il vostro supporto e i vostri commenti sono sempre
i migliori benvenuti: le vostre opinioni, siano positive oppure negative, sono
inestimabili contributi che ci consentono di comprendere quello che abbiamo
fatto e quello che dobbiamo fare. A tutti coloro che in passato hanno espresso
la loro opinione sulla nostra pubblicazione e sui nostri servizi va certamente
il nostro più sincero e cordiale ringraziamento. Ci auguriamo di continuare a
ricevere le vostre impressioni e le vostre opinioni su DiWineTaste e per
questo vi ringraziamo anticipatamente.
Immaginiamo che la gran parte delle persone che leggeranno questo editoriale
abbiano concluso il 2003 e festeggiato l'arrivo del 2004 con le solite
celebrazioni tipiche delle nostre culture: ci piace soprattutto pensare che
abbiate salutato il vecchio anno e dato il benvenuto a quello nuovo con un
calice di buon vino in mano. Del resto la stagione fredda invita, così per
dire, ad una maggiore attenzione verso le bevande di Bacco più ricche e
corpose, adatte alle pietanze, altrettanto ricche e corpose, dell'inverno. Gli
spumanti, stappati allo scoccare della mezzanotte del capodanno, vi avranno
certamente accompagnato verso il nuovo anno insieme alle persone che vi sono
più vicine, insieme alle vostre famiglie. Si sa, di questi tempi, i vini con le
bollicine vanno molto di moda e ovunque è un ripetersi di gioiosi botti.
Ma l'inverno è anche il periodo in cui si scende volentieri in cantina e si
prelevano quelle bottiglie di vini importanti, di quelli che potrebbero
magnificarsi con un succulento e ricco piatto, insomma, quei vini che una volta
nel bicchiere, fanno apparire l'inverno più caldo e, all'apparenza, fanno
meglio sopportare il freddo. Ma l'inverno è anche un periodo in cui gli
spumanti registrano una notevole crescita nelle vendite, il ripetersi dei
giorni di festa fra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, ci sembrano più
allegri e spensierati se nei nostri calici troviamo una festa di bollicine che
si rincorrono ordinatamente in un gioioso vino dorato.
E i vini bianchi? Scompaiono veramente dai nostri bicchieri in questo periodo?
Probabilmente no. Anzi, per i ricchi banchetti che si preparano in occasione
dei giorni che precedono le due festività principali di questo periodo,
principali ovviamente in alcuni paesi del mondo, il Natale e il Capodanno, la
tradizione suggerisce che le pietanze siano sfarzosamente e riccamente a base
di pesce, un cibo che richiama quel noto luogo comune vino bianco con il
pesce. Questo dogma, seguito pedissequamente per non deludere i
commensali dei banchetti, lascia poco spazio all'esplorazione di nuove
esperienze enogastronomiche, e solo i più temerari e i più curiosi si lasciano
andare a qualche bicchiere di vino rosso sotto lo sguardo perplesso dei meno
coraggiosi. Forse è proprio in questo periodo che molti potrebbero approfittare
della ricchezza delle tavole imbandite e considerare un buon bicchiere di
spumante abbinato alle tante pietanze, piuttosto che relegarlo unicamente al
ruolo di aperitivo o di compagno da abbinare al dessert.
Questo aspetto non può che riaprire la vecchia polemica sull'abbinamento dei
vini spumanti con i dessert, una polemica che ovviamente non prende in
considerazione le indiscutibili preferenze personali. Eppure il consumo di
spumante secco, o per usare un termine consueto a questi vini, di spumante
brut, abbinato con i dolci è piuttosto e inspiegabilmente diffuso. Ci
piacerebbe sapere il nome del primo che lanciò la moda di abbinare un vino
secco, oltre che frizzante, con un cibo dolce. Eppure sembra proprio scontato
che per una pietanza dolce si scelga un vino dolce, spumante compreso. Di certo
la scelta in queste occasioni non è limitata, a partire dal più celebre dei
vini spumanti dolci, l'Asti Spumante, che ben si abbina con i dolci,
soprattutto quelli a base di creme, e che certamente è più appropriato di uno
spumante secco, qualunque esso sia.
L'inverno è anche il periodo che generalmente ci rende più intraprendenti e più
disponibili ai piaceri della tavola, e con essa anche quelli del vino, ed è il
periodo in cui la gente sta più volentieri nelle proprie case in compagnia di
amici e della propria famiglia. Insomma, l'occasione buona per celebrare il
buon tempo trascorso insieme con un calice di buon vino. Sia esso bianco o
rosso, o qualunque altro tipo, poco importa, probabilmente è proprio
nell'inverno che riconosciamo a questa bevanda il ruolo socializzante che anche
gli antichi popoli gli riconoscevano. E allora brindiamo al nuovo anno con un
buon vino e in buona compagnia. Brindiamo al 2004 con la speranza che porti in
ogni luogo e in ogni persona la pace, la serenità e il miglioramento delle
condizioni di vita di ogni essere umano e in ogni angolo del mondo, anche e
soprattutto nei luoghi più dimenticati. Brindiamo al 2004 perché finalmente
possa vedere il tramonto dell'arroganza degli uomini, dell'ipocrisia e la
povertà di coloro che si credono superiori e migliori degli altri. Brindiamo al
2004, alzando i nostri calici, con la speranza che ci regali un mondo migliore
per tutti. Sarebbe proprio bello se un modesto calice di vino riuscisse a
fare tutto questo. Un felice e buon 2004, a tutti.
|