Il vino - com'è fin troppo noto - è stato nel corso dei secoli una bevanda di
primaria importanza nelle culture in cui era presente la vite. La sua
importanza, unitamente alla sua magia e fascino, hanno da sempre avuto un forte
impatto nella vita sociale, culturale, religiosa e tradizionale delle persone.
Il fascino e la suggestione del vino sono stati tali che in molte culture
questa bevanda era considerata sacra e utilizzata per la celebrazione di riti
religiosi, spesso il suo consumo era riservato esclusivamente ai ministri dei
vari culti religiosi. La sua importanza simbolica e rituale è ancora oggi
conservata e mantenuta: un esempio su tutti è rappresentato dalla celebrazione
dell'Eucarestia nel rito delle religioni Cristiane. Tuttavia il vino svolgeva
un ruolo di primaria importanza anche nella celebrazione di feste e convegni
sociali, come i celebri simposi e le orge Dionisiache degli antichi Greci e i
baccanali degli antichi Romani.
Ben presto il vino divenne anche un segno distintivo delle diverse classi
sociali, uscendo dalla sua connotazione sacra e religiosa, rappresentò per
secoli - una differenza che si può notare ancora oggi - uno dei tanti elementi
caratteristici di ceti sociali benestanti e abbienti rispetto a quelli più
poveri. Basti pensare al celebre Champagne - tanto per citare uno dei tanti
esempi possibili - che sin dall'inizio della sua storia è stato presente nelle
tavole e nei salotti delle varie nobiltà e di coloro che disponevano di
cospicue possibilità economiche, mentre era totalmente assente nei bicchieri
dei ceti sociali più poveri e meno abbienti. Questa distinzione e connotazione
hanno contribuito enormemente al fascino dello Champagne attribuendo ad esso il
ruolo incontestabile di vino di grande classe, insomma, una cosa da ricchi
che ha sempre suscitato fascino e mistero in quelli che ne sentivano solamente
parlare lasciando libero spazio sia alla fantasia sia all'immaginazione.
Il fascino di certi vini impossibili e irraggiungibili è ancora vivo
oggi ed è - oggi come allora - alimentato sia da ragioni commerciali e
speculative, sia da motivi di identificabilità sociale. Il fascino del vino è
anche quello prodotto dalle parole capaci di evocare emozioni e suggestioni,
soprattutto per quei vini di cui si è sentito solamente parlare e che non sono
mai stati versati nei propri calici. C'è inoltre il fascino delle parole dette
sul vino - spesso anche a dismisura - da chi si consuma nell'apparire esperto
con la speranza di distinguersi rispetto agli altri, dimenticando, forse
volutamente, che il vino, per essere veramente compreso, si deve assaggiare e
che non va letto o ascoltato nella confusione di un fiume di inutili parole.
Del resto il fascino del vino è anche il rapporto intimo che si crea fra ciò
che si trova nel calice e la persona che si affida ai propri sensi per
comprenderlo, dando luogo ad un rapporto intimo e personale.
E poi c'è il fascino del vino come bevanda sociale e socializzante, una forte
caratteristica che la bevanda di Bacco ha da sempre avuto, forse, come nessun
altra. Forse sarà per il suggestivo significato tradizionale e storico che nel
corso dei secoli il vino ha sempre conservato, o forse per la sua capacità di
favorire l'allegria, tuttavia basta un semplice bicchiere di vino per
rendere il colloquio e la compagnia piacevole, cordiale e amichevole,
ricordando - sempre e comunque - che la piacevolezza di questi momenti ha come
migliore alleato la moderazione. In tempi non troppo remoti, quando ancora era
ampiamente diffusa l'abitudine di fare il vino in casa, il fascino di
questa bevanda iniziava già con la vendemmia, quando parenti e amici si
ritrovavano a lavorare tutti insieme alleviando la fatica e il caldo del sole
sia con generosi bicchieri di vino sia con l'allegria. Semplicemente uno dei
tanti effetti del vino sulla vita sociale degli uomini, la bevanda di Bacco è
stata sempre presente - ed è tutt'ora presente - in numerose attività sociali
del genere umano, dallo svago al lavoro.
Il vino è anche legato al fascino della memoria e della rievocazione di momenti
piacevoli, una caratteristica che è certamente comune sia a qualunque altra
circostanza sia a qualunque altra bevanda. Probabilmente ogni appassionato di
vino alla vista di un determinato vino, ma anche durante la sua degustazione,
ricorda e associa un determinato momento della sua vita - spesso anche
importante - in cui era presente quello stesso vino. Anche questo fa certamente
parte del fascino che il vino può suscitare in chi lo apprezza. Parlando di
momenti speciali non si può evitare di ricordare che in quelle occasioni il
vino è praticamente sempre presente, pronto a sottolineare l'importanza di un
momento solenne e di festa. È sufficiente ricordare, per esempio, il fascino
che gli spumanti hanno nelle celebrazioni delle feste e delle ricorrenze.
Diciamo la verità, anche se questo è il risultato di un'abitudine comune e
tradizionale, un luogo fin troppo comune, ma una festa non sembra proprio festa
se mancano le bollicine ad allietare il calice - e il palato - dei
partecipanti.
Numerose citazioni e testimonianze storiche ci ricordano poi che durante i
momenti solenni e determinanti della storia dell'umanità il vino era presente a
suggellare l'importanza di un accordo o di una decisione. Queste circostanze -
c'è da giurarlo - hanno sicuramente contribuito a conferire al vino il suo
fascino che da sempre gli uomini gli riconoscono e al quale si concedono
allegramente. Ma ciò che rende veramente affascinate è la sua straordinaria
capacità di essere sempre diverso e sempre sorprendente - pur tuttavia essendo
sempre vino - dove il fascino di un luogo, di un'uva, di un'annata - ma anche
della maestria di chi lo ha prodotto - si svelano all'interno di un calice
raccontando sempre storie diverse a coloro che hanno la curiosità e la saggezza
di ascoltare. E quante storie e quante discussioni nascono in un gruppo di
amici che condividono lo stesso vino e ne parlano tutti insieme! Anche questo
fa parte del fascino del vino.
Se sia stato frutto di attenti e consapevoli eventi controllati dall'ingegno
dell'uomo, o semplicemente frutto di circostanze accidentali e naturali, o
addirittura il dono di benevole divinità, rimane innegabile che il vino ha
mantenuto inalterato nel corso della sua storia un fascino sorprendente. Il suo
ruolo nelle attività del genere umano è sempre stato di importante rilievo e
probabilmente il suo fascino continuerà ad accompagnare per molto tempo le
attività e le circostanze tipiche del genere umano. Il vino ha anche regalato
piacevoli momenti agli uomini saggi - certamente carichi di fascino e magia -
ma anche una punizione - il ridicolo e la deprecabilità dell'ubriachezza -
riservata agli stolti che nel vino riconoscono solamente il fascino dello
sconsiderato e distratto abuso. Probabilmente il fascino del rispetto che
questa bevanda merita contribuisce ad aumentare quella magia fatta di
inebrianti aromi e sapori che gli uomini continuano a chiamare, da oltre
duemila anni, vino.
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