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  Eventi Numero 35, Novembre 2005   
NotiziarioNotiziario  Sommario 
Numero 34, Ottobre 2005 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 36, Dicembre 2005

Notiziario


 In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.

 

Emozioni di…Vini, il Vino Novello dell'Oltrepò Pavese

Sapore di primo autunno, anticipo di caratteri e colori della nuova vendemmia: questo è il Vino Novello. Un vino rosso fresco e giovane, ottenuto da una leggera pigiatura delle uve dell'appena passata vendemmia che pare abbia origini francesi, quando negli anni '30 del XX secolo il ricercatore Flanzy sperimentò la conservazione dei grappoli con anidride carbonica e ottenne involontariamente un mosto gradevole e profumato. Questa tecnica, che nel tempo si è trasformata in una vera e propria tecnica di vinificazione, permette di ottenere un vino piacevolissimo nel colore, nel profumo e nel sapore. Vino Novello, ovvero il preludio al vino nuovo. La Cantina Storica di Montù Beccaria organizza per domenica 13 novembre 2005 Emozioni di…Vini, alla scoperta del Vino Novello dell'Oltrepo Pavese, una giornata dedicata interamente alla degustazione del Vino Novello aziendale della vendemmia 2005. Un momento importante per iniziare a degustare il vino nuovo che identificherà la qualità dei fratelli maggiori invecchiati, imbottigliati e commercializzati nell'anno successivo e oltre, dai nomi veramente suggestivi quali Chardonnay Vigna del Mattino, Ambrato del notaio Vendemmia tardiva, Buttafuoco Vigna Letizia e la più classica Bonarda Vigna del Vespero. Emozioni di…Vini non sarà solo degustazioni del Vino Novello ma anche visite guidate alla Cantina Storica di Montù Beccaria e all'attigua Distilleria.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0385.262252 - 349.1088317 - www.oltrepopavese.it

VI Festival del Franciacorta

Il sesto Festival del Franciacorta è stato archiviato con un bilancio positivo e con la soddisfazione del Consorzio per la tutela del Franciacorta e dei suoi produttori. Migliaia di visitatori, con un aumento di almeno il 30% rispetto all'edizione 2004, hanno affollato già dal pomeriggio di sabato il suggestivo scenario dell'Abbazia Olivetana di Rodengo Saiano, la sede scelta per l'edizione 2005 della manifestazione. Grande compiacimento anche per la terza giornata del lunedì, ideata per gli operatori, che ha registrato molte presenze e un pubblico attento di professionisti del settore. Tra le migliaia di persone, che hanno gremito l'Abbazia e le cantine, aperte per l'occasione, e che hanno partecipato agli eventi collaterali, anche quest'anno spiccava l'alta percentuale di giovani, che unitamente agli appassionati più esperti, hanno decretato l'ottima riuscita del Festival. A testimonianza ancora una volta della grande versatilità del Franciacorta, in grado di appagare tanto i gusti più tradizionali, quanto quelli più moderni.
«La manifestazione - ha dichiarato Ezio Maiolini, Presidente del Consorzio - è un appuntamento di indiscusso grande interesse per tutti gli appassionati, i turisti del vino e gli addetti ai lavori che riconoscono al Franciacorta e al suo territorio le eccellenti qualità che li contraddistinguono. Il Festival è una vetrina in continua crescita che ha dimostrato in tutte le tre giornate la capacità di catalizzare piacere e curiosità. I segnali giunti da tutta Italia, le presenze forti e qualificate in ogni campo, l'appoggio di associazioni importanti quali l'Ais e Slow Food sono sufficienti per attestare l'efficacia promozionale raggiunta da questo evento».
«L'eccellente esito della sesta edizione del Festival conferma l'ottimo stato di salute del fenomeno Franciacorta - ha aggiunto Adriano Baffelli, Direttore del Consorzio - e la bontà del lavoro finora svolto dagli attori interessati alla filiera del Franciacorta, produttori in primis. Mi auguro che questa manifestazione diventi un'occasione sempre più importante di promozione per l'intero territorio franciacortino: eventi come questo sono fondamentali per affermare sempre più la validità del Franciacorta, prodotto in grado di suscitare emozioni e di richiamare la bellezza, la storia, la cultura del territorio da cui nasce».
Il successo del fenomeno Franciacorta e i futuri obiettivi sono stati al centro del convegno dal titolo Franciacorta: quando il made in Italy è vincente. Un confronto a più voci moderato da Bruno Gambacorta di Rai Due, che ha coinvolto l'Assessore regionale alle Culture, identità e autonomie Ettore Albertoni, la giornalista di Italia Uno Monica Gasparini, la docente di Marketing dell'Università Cattolica Loretta Battaglia ed il noto fotografo Oliviero Toscani. Durante l'incontro, che ha decretato l'inizio di una nuova fase del fenomeno dedicata alla comunicazione e all'immagine atti a consolidare il ruolo di marchio vincente, il modello Franciacorta, da sempre dinamica sintesi di tradizione ed innovazione, vino e territorio, è stato posto come archetipo di un sistema Italia in grado di sostenere con fiducia le sfide del terzo millennio.

Premio Bellussi Spumanti 2005

L'ottava edizione del premio Bellussi Spumanti 2005, conclusasi domenica 9 ottobre al Teatro Comunale di Treviso, è stata vinta dal basso Andrea Patucelli, che ha saputo interpretare al meglio il ruolo di protagonista dell'opera Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Il pubblico in sala ha comunque apprezzato tutti e quattro i candidati al premio ed ha attribuito la vittoria, seppur con non ampio margine, al giovane interprete italiano. Soddisfatto anche il titolare della Bellussi Spumanti, Enrico Martellozzo, che ha gradito non solo la larga partecipazione del pubblico (teatro sempre esaurito nelle tre rappresentazioni), ma soprattutto la qualità dell'opera rappresentata.

A Volta per Stare Bene

A Volta Mantovana, borgo medioevale abbarbicato sulle colline moreniche, sabato 5 e domenica 6 novembre, nei magnifici saloni di Palazzo Gonzaga, si svolgerà la 6ª edizione di “A Volta per stare bene” mostra mercato interregionale del vino novello e dei prodotti tipici mantovani delle Colline Moreniche. La mostra si svolge in un ambiente storico, da mozzare il fiato. La tenuta dei Gonzaga, che risale al Cinquecento, si estende su un'area di oltre 4.000 mq. tra bosco, giardini all'italiana, scuderie e palazzi di alto pregio e valore artistico. In questa occasione, oltre a conoscere gli espositori e a degustare i loro prodotti, si potrà visitare la tenuta, i palazzi e le sale storiche in un percorso studiato appositamente per accompagnare il visitatore in un tour nel passato, assaporando nel contempo alcuni prodotti tipici mantovani durante il percorso. Il visitatore potrà anche acquistare i prodotti in mostra.
Nelle giornate di sabato e domenica gli appassionati del buon vino, e in particolare del novello, potranno visitare gli stand delle numerose cantine presenti, che proporranno degustazioni e acquisto del vino locale e regionale, nonché degustazioni dei prodotti tipici della tradizione di Volta Mantovana e delle Colline Moreniche (capunsei, salumi nostrani, grana padano e formaggi locali, dolci mantovani).

A Bertolaso, Macedonio e Mazzucco il Premio Masi 2005

Il capo del Dipartimento della protezione civile italiana, Guido Bertolaso, il drammaturgo Francesco Macedonio e il cardiochirurgo e Rettore dell'Università di Verona Alessandro Mazzucco, sono i vincitori del Premio Masi Civiltà Veneta 2005 attribuito dalla Fondazione Masi, presieduta da Demetrio Volcic, e promosso dalla veneta Masi Agricola, azienda storica nella produzione dell'Amarone, di proprietà della famiglia Boscaini. A questi riconoscimenti si è aggiunto anche un Premio Speciale alla carriera che è stato attribuito al pittore e critico d'arte Gillo Dorfles, mentre il Premio internazionale Masi Civiltà del vino è stato assegnato a Federico Castellucci, direttore generale dell'Office International de la Vigne et du Vin (Oiv).
Quest'anno, inoltre, la Fondazione Masi ha assegnato anche l'ambito Grosso d'oro veneziano - che due anni fa andò a Milano Kucan, primo presidente della Repubblica Slovena - a Vartan Oskanian, ministro degli Esteri della Repubblica d'Armenia, da sempre impegnato per la coesistenza pacifica con le vicine nazioni caucasiche ed il riconoscimento dei diritti umani in una vasta area. A lui va il merito di avere condotto il suo Paese verso un sistema politico e sociale più consono all'Europa, alla quale l'Armenia è più che mai vicina. Armenia che ha un legame antico con la vite e il vino, poiché è proprio questa regione del Caucaso la culla della vite: come ha sottolineato Demetrio Volcic «se oggi abbiamo l'Amarone lo dobbiamo all'Armenia».
Come ogni anno la cerimonia di premiazione si è svolta nella suggestiva Pieve longobarda di San Giorgio Valpolicella, sabato 24 settembre, preceduta dalla firma della botte di Amarone alle Cantine Masi. Una premiazione che punta ad un significato sempre più ampio dei propri riconoscimenti che assumono per molti aspetti una valenza internazionale, sia per il premio conferito a Vartan Oskanian, sia per la rinomanza internazionale delle attività svolte da tutti gli altri premiati. Inoltre, il premio Masi Civiltà Veneta 2005 conferma anche la tendenza manifestatasi nelle più recenti edizioni: vengono, infatti, premiati rappresentanti di un "Veneto più largo" che rivendica la veneticità di terre che un tempo furono della Serenissima, quale riconoscimento ai tanti veneti di una diaspora che ha largamente diffuso e difeso i valori più genuini della gente veneta.
I premiati 2005 costituiscono un sestetto di raro prestigio che si proietta in uno spazio culturale e creativo molto più vasto, a significare un'apertura che coniuga tradizione e innovazione, un binomio che costituisce da sempre uno dei patrimoni più preziosi dei veneti. Un valore che, nelle sue 24 edizioni, la Fondazione Masi ha riconosciuto e amplificato premiando dal 1981 ad oggi personaggi di levatura internazionale: tra gli altri, Uto Ughi, i Marzotto, Ottavio Missoni, Pierre Cardin, Cleto Munari, Mario Rigoni Stern, Susanna Tamaro, Ettore Sottsass. Come ha sostenuto Guido Bertolaso nel suo intervento, «lo stile sobrio dei veneti rimarrà sempre il mio stile, anche se sono portato continuamente alla ricerche di nuove sfide». La Protezione civile, ha poi ricordato, «è un punto di riferimento e di sicurezza per l'Italia che deriva la propria forza dal sistema che coinvolge tutte le componenti pubbliche e civili della società».

Terremoto Pakistan: Gli Agronomi Italiani si Mobilitano

Gli Agronomi e Forestali italiani, già impegnati nel progetto di sviluppo economico e sociale del Nordest del Pakistan (Karakorum Trust), zona colpita dal recente e devastante terremoto, hanno dato il via a una raccolta di fondi tra tutti i 18.000 iscritti all'Ordine. «Non si può rimanere indifferenti - dichiara il Presidente del Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali Pantaleo Mercurio - di fronte a una tragedia di così vaste proporzioni. Occorrono urgentemente aiuti per affrontare l'emergenza». Sul sito istituzionale (www.agronomi.it) si trovano tutte le informazioni utili per inviare una donazione. Non solo solidarietà, ma gesti concreti. «Sono sicuro - afferma Pantaleo Mercurio - che i neoeletti Consigli provinciali risponderanno entusiasticamente all'appello che abbiamo lanciato. Non dubito della generosità dei miei colleghi». Per informazioni: Segreteria CONAF. Tel: 06 8540174

Il Master del Sangiovese fa Cinquina

Anche quest'anno ritorna uno dei concorsi enologici nazionali più importanti e significativi: il “Trofeo Ente Tutela Vini di Romagna - Master del Sangiovese” che prenderà vita nell'intera giornata di lunedì 21 novembre 2005, presso il Centro Fieristico Provinciale di Faenza (Ra) nell'ambito della manifestazione “Enologica e Salone del prodotto tipico dell'Emilia Romagna”. Riservato ai Sommelier A.I.S., il concorso è organizzato dall'Ente Tutela Vini di Romagna, dall'A.I.S. - Associazione Italiana Sommelier e dall'Enoteca Regionale Emilia Romagna. Visto gli ottimi risultati riscontrati nella passata edizione, anche quest'anno il concorso sarà suddiviso in due categorie: una riservata a “Sommelier Professionisti” (5° Edizione) e una, invece, ai “Sommelier degustatori non professionisti abilitati A.I.S.”, che per il secondo anno si potranno così cimentare in questa competizione. Considerevole il montepremi complessivo che raggiunge la somma di 4.500 Euro.
I candidati dovranno affrontare diverse prove per manifestare le proprie conoscenze in merito al Sangiovese, uno dei vini e dei vitigni principi della viticoltura italiana e mondiale: prove scritte con questionario, degustazione scritta di due vini a base di Sangiovese, abbinamento cibo-vino pratico sempre scritto. Le conoscenze richieste ai candidati saranno molteplici tra le quali: storia, coltura della vite e vinificazione del vitigno Sangiovese; vitigni, terreno e clima del vitigno in Italia e nel Mondo; legislazione del vitigno e zone del Sangiovese di Romagna DOC, analisi organolettica e abbinamento cibo-vino, vini assemblati con maggioranza a base Sangiovese.
I primi tre classificati di ogni categoria disputeranno le prove finali che saranno così articolate per i Sommelier professionisti: degustazione di tre vini Sangiovese con riconoscimento, abbinamento dei vini Sangiovese ad un menù, correzione di una carta dei vini di Sangiovese, accoglienza e presa delle ordinazioni, servizio e decantazione di un vino. Per i Degustatori abilitati la prova sarà più “snella” ma sempre e comunque di grande valore con la degustazione di tre vini Sangiovese con riconoscimento e successivamente la correzione di una carta dei vini di Sangiovese. Per maggiori informazioni: Ente Tutela Vini di Romagna tel. 0546 28455 - entevini@fastmail.it



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