La storia del vino pugliese e quella dell'azienda vinicola Leone de Castris
viaggiano parallele. L'azienda ha origine nel 1925, dal matrimonio tra Piero
Francesco Leone (1904-1993) e Anna Luisa Filippa de Castris (1901-1950), che unì
le due più importanti famiglie di Salice Salentino, provincia di Lecce. Piero
Francesco Leone, secondo di cinque figli, alla morte del padre, si dedicò
all'amministrazione delle proprietà, costituite da fabbricati e terreni sui
quali avviò un processo di trasformazione colturale, impiantando vigneti su
terre prima coltivate a grano, e conducendoli parte in economia e parte
attraverso un esercito di coloni del luogo. Piero, si trovò così a soli 20 anni
ad amministrare un patrimonio terriero di oltre 2.000 ettari tra Salice,
Guagnano, Campi, San Pancrazio e Sandonaci. Oltre a essere agricoltore divenne
anche viticoltore, mostrando di possedere le qualità di agronomo, enologo ed
esperto imprenditore. Nel corso degli anni venti, egli sviluppò la produzione di
vino e nel 1925 effettuò in Puglia il primo imbottigliamento, che a poco a poco
perfezionò negli anni seguenti, dopo aver acquisito tutti i sistemi più
aggiornati, avendo constatato direttamente l'applicazione dei nuovi processi
tecnologici attraverso viaggi e contatti con le più rinomate case vinicole
italiane (toscane e piemontesi) e francesi.
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| La storica sede di Leone De Castris |
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Piero rinnovò i vigneti, impiantò uno stabilimento moderno, attrezzato con
torchi elettrici, che sostituirono quelli di legno e a vite; fece costruire
lungo il perimetro delle cantine vasche e fermentini in cemento armato, adottò
tecnologie avanzate in cantina e ammodernò la struttura gestionale dell'azienda;
servendosi, inoltre, della collaborazione di esperti enologi. Fu così che nel
1943 nacque il celebre vino rosato Five Roses, il Salice Salentino nel 1954 e
successivamente una vasta gamma di vini pregiati. Alla fine degli anni sessanta,
la direzione generale venne assunta da Salvatore Leone de Castris, figlio di
Piero e Lisetta, che contribuì fortemente a un'ulteriore espansione anche nei
principali mercati internazionali. Negli ottanta entra in azienda il figlio
Piernicola Leone de Castris che si occupa del settore commerciale e poi, della
direzione generale dalla fine degli anni novanta. Piernicola, che da oltre un
decennio dirige l'azienda con grande competenza imprenditoriale, rappresenta la
terza generazione, dopo il nonno Piero e il padre Salvatore, di una casa
vitivinicola rinomata fin dal secondo dopoguerra, anche se le origini
dell'azienda agraria affondano le radici nel lontano XVII secolo.
La capacità dell'azienda vinicola Leone de Castris di coniugare
imprenditorialità e qualità del prodotto, un rapporto inscindibile, nel corso
degli anni è stata alla base, prima della sperimentazione dell'imbottigliamento
del vino rosato e poi degli altri. L'azienda produce vini di pregio DOC
(Denominazione di Origine Controllata) e IGT (Indicazione Geografica Tipica),
spumanti, un'acquavite d'uva e un olio extra-vergine d'oliva. La mission
dell'azienda recita così: «Desideriamo valorizzare i vini del Salento nel
mondo». I vigneti di Leone de Castris si trovano su terre di antica e provata
tradizione vitivinicola: le terre del Salento. Ventilati e in pieno sole, i
vigneti di vecchia e media età, sono concimati sempre con sostanze organiche
tradizionali e curati da mani esperte, per una produzione mai eccessiva e
altamente selezionata. La trasformazione delle uve prodotte su questi terreni e
da questi vigneti, vendemmiate al giusto punto di maturazione, in nobili vini di
qualità superiore, costituisce un irrinunciabile impegno che si perfeziona
attraverso il continuo aggiornamento delle tecniche di vinificazione: sempre al
passo con i tempi per soddisfare le attese dei più esigenti consumatori.
L'azienda Leone de Castris è stata, infatti, la prima in Italia ad aver
imbottigliato e fatto conoscere il vino rosato. Accanto ai vitigni tradizionali
(Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera, Verdeca, Aleatico e Moscato), si
affiancano alcuni vitigni di nuova introduzione (Montepulciano, Merlot, Cabernet
Sauvignon, Chardonnay e Sauvignon Blanc), ma la scelta strategica principale è
la valorizzazione dei vitigni autoctoni. Le cantine dell'azienda si estendono su
una vasta area. Dispongono, poi, di alcune linee d'imbottigliamento a ciclo
completo, d'impianti di sterilizzazione e refrigerazione; di depositi, freschi e
asciutti, per l'invecchiamento in bottiglia di alcuni vini e di reparti per
l'imballaggio e l'immagazzinamento automatico delle bottiglie vuoti. Da
sottolineare, infine, la grande sala di degustazione, quella per i ricevimenti e
tutte le infrastrutture che rendono queste cantine perfettamente efficienti e
autonome sotto tutti gli aspetti. L'impegno nell'ammodernamento degli impianti,
nella cura e la selezione delle uve, nella produzione di vini che valorizzano il
territorio, hanno fatto della Leone de Castris una certezza in un settore
altamente competitivo e un punto di riferimento per la produzione pugliese.
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| La bottaia |
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L'apprezzamento ottenuto dai vini Leone de Castris, da parte degli intenditori,
è il risultato ultimo di una serie di favorevoli circostanze naturali,
accompagnate da esperienza a da costante impegno. Terreni particolarmente adatti
alla coltivazione dei vigneti, uve perfettamente maturate, vinificazione e
invecchiamento appropriati: questi i segreti del successo che da tanti anni
fanno preferire i vini Leone de Castris. Tra i vini prodotti dall'azienda si
evidenziano diversi tipi di linee: La grande tradizione, I vini di
pregio, I barricati, La nuova generazione e gli spumanti. Della
linea La grande tradizione fanno parte il Salice Salentino Riserva DOC, il
ben noto Five Roses da uve Negroamaro e Malvasia Nera, infine Negrino Salice
Salentino DOC, un vino dolce da uve Aleatico. La linea I vini di pregio è
costituita da Pierale, vino dolce da uve moscato e dedicato all'ultima
generazione della famiglia de Castris; Villa Santera, un Primitivo di Manduria
DOC; La Rena (Salento Primitivo IGT); Vigne Case Alte Sauvignon, bianco IGT;
Messapia (Salento bianco IGT); Imago, Salento Chardonnay IGT; Negroamaro Elo
Veni, Salento rosso IGT; Truppere, Salento Primitivo IGT, sulla cui etichetta si
fa riferimento al vitigno Zinfandel.
La linea dei vini barricati è poi formata da quattro prodotti: Illemos, Salento
rosso IGT, prodotto dal 1997; Donna Lisa, Salice Salentino bianco DOC; Donna
Lisa, Salice Salentino Rosso Riserva DOC; Messere Andrea, Salice Salentino rosso
DOC. Ecco i prodotti della linea La nuova generazione: Maiana, Salice
Salentino rosso DOC; Maiana Rosè DOC; Maiana Bianco DOC; Locorotondo DOC; Ursi,
bianco frizzante a fermentazione naturale da uve Verdeca e Chardonnay; il
Medaglione Salento rosso IGT; Medaglione rosato Salento IGT; Medaglione bianco
Salento IGT. Due gli spumanti brut prodotti da Leone de Castris: Donna Lisetta,
da uve Pinot Nero con lavorazione in bianco, e Don Piero, da uve Chardonnay,
Pinot Bianco e Pinot Nero, prodotti entrambi dedicati agli antenati. Infine,
l'azienda pugliese produce anche un vino Novello, il Salentinello, ottenuto
dalla macerazione carbonica di uve Negroamaro, Malvasia Nera e Montepulciano.
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