Un caldo come quello dell'estate 2007 non si registrava da anni, non solo in
Italia, ma anche in altri paesi del mondo. Che il clima mondiale stia cambiando,
spesso con manifestazioni piuttosto bizzarre - certamente inusuali oltreché
preoccupanti - è qualcosa che non fa più notizia, anche se sarebbe bene
interrogarsi sui motivi responsabili di questi cambiamenti. In Italia la
temperatura ha superato anche i 40° C, soprattutto nelle regioni meridionali,
con risultati, dal punto di vista viticolturale, piuttosto scontati. La
maturazione dell'uva, e quindi anche la vendemmia, è avvenuta con largo anticipo
rispetto agli anni passati, anche di trenta giorni, come si è verificato in
molte zone dell'Italia meridionale. L'anticipo della vendemmia è comunque un
fenomeno che ha riguardato tutte le regioni d'Italia, da nord a sud, con
anticipi medi di venti giorni rispetto agli anni passati.
La qualità delle uve dei vigneti Italiani, secondo le stime della Confederazione
Italiana Agricoltori, è molto buona, grazie anche alle favorevoli condizioni che
si sono verificate durante la stagione primaverile. Tuttavia l'arrivo del caldo
torrido e l'elevata irradiazione solare che si sono registrati nel corso
dell'estate, hanno anticipato notevolmente i tempi di maturazione costringendo i
viticoltori a provvedere alla vendemmia così da conservare la buona qualità
delle uve. Con queste previsioni, e nell'attesa delle consuete conferme che
arriveranno il prossimo anno, l'annata 2007 sarà quindi ricordata per la sua
ottima qualità e per il largo anticipo della vendemmia. Sempre secondo le stime
della Confederazione Italiana Agricoltori, la vendemmia 2007 sarà caratterizzata
da una minore produzione rispetto al 2006, con una diminuzione di produzione di
vino di circa il 10%. Nel 2006 si sono infatti prodotti in Italia cinquanta
milioni di ettolitri di vino, mentre per il 2007 si prevede una produzione di
appena quarantacinque milioni.
Pare che la diminuzione della produzione interessi anche altri paesi del mondo
oltre all'Italia. Si registreranno infatti cali di produzione anche nei paesi
vinicoli dell'Europa così come in quelli dell'emisfero meridionale del mondo,
come Australia e Nuova Zelanda. La diminuzione della produzione - sempre secondo
la Confederazione Italiana Agricoltori - potrebbe anche portare a un potenziale
aumento dei prezzi del vino, una previsione che, ovviamente, auspichiamo non
si verifichi. Nel ricco scenario speculativo del mondo del vino, considerando
anche le non proprio floride condizioni economiche di questo periodo, un aumento
dei prezzi provocherebbe sicuramente una diminuzione delle vendite del vino di
qualità. Questo scenario sarebbe certamente a vantaggio di quei vini di largo
consumo e di qualità ordinaria che, forti del loro prezzo inferiore e
più accessibile, potrebbero mantenere così le loro già solide posizioni di
mercato.
La notizia più interessante è certamente quella legata alla qualità dell'annata
2007, qualcosa che - a dire il vero - abbiamo sempre sentito ripetere
puntualmente prima dell'inizio delle vendemmie degli anni passati. Se sia questo
dettato da motivi puramente economici e speculativi, poco interessa, per il
momento accogliamo con piacere questa previsione cercando poi la conferma - o la
smentita - quando i vini del 2007 saranno finalmente disponibili e pronti per
essere versati nei calici. La vendemmia 2007 sarà fra le più precoci degli
ultimi trenta anni, battendo addirittura anche quella del 2003 che, a causa del
caldo che si registrò durante quell'estate, costrinse i viticoltori ad
anticipare di qualche settimana la raccolta delle uve. I vini della vendemmia
2003, per quanto fossero di buona qualità, oltre alle alte temperature
registrate durante l'estate, hanno inoltre risentito della precoce maturazione
delle uve e della siccità, soprattutto quelle bianche.
Le cose dovrebbero comunque andare diversamente nel 2007 grazie alla minore
siccità. Nonostante l'inverno e parte della primavera siano stati caratterizzati
da una scarsa presenza di piogge, le provvidenziali piogge del mese di giugno
hanno consentito alle viti l'approvvigionamento idrico del quale hanno bisogno.
L'ondata di caldo che si è verificata a partire dal mese di luglio ha consentito
quindi lo sviluppo vegetativo delle viti, portando a una maturazione precoce dei
grappoli. Se, in termini generali, l'estate 2007 è stata piuttosto torrida e in
molte regioni i vigneti sono stati sempre soggetti ai caldi raggi del sole, va
anche ricordato che in certe zone dell'Italia settentrionale, a causa di
un'improvvisa ondata di maltempo che si è verificata in luglio, si sono
registrati ingenti danni alle colture, vigneti compresi. In alcune zone
d'Italia, più che il caldo, sembra che siano stati i problemi legati agli
attacchi della peronospora e dell'oidio a preoccupare i viticoltori, come nel
caso della Sicilia. Per questo motivo si è dovuto ricorrere alle opportune
misure fitosanitarie, non sempre utili a limitare i danni.
Per quanto concerne l'eccezionalità delle torride temperature dell'estate 2007,
va comunque osservato che questo fenomeno si sta verificando già da alcuni anni,
complice anche l'evidente e preoccupante cambiamento delle condizioni climatiche
nel mondo. Negli ultimi anni si è infatti registrato un netto aumento delle
temperature medie, con il risultato di ridurre il periodo vegetativo delle viti.
Per questo motivo la maturazione delle uve si verifica in anticipo rispetto agli
anni passati, costringendo i viticoltori ad anticipare le operazioni di
vendemmia. Recentemente Attilio Scienza - professore di viticoltura presso
l'Università degli Studi di Milano - ha infatti dichiarato che già da anni si
stanno verificando vendemmie anticipate rispetto ai tempi. Sempre secondo il
Prof. Attilio Scienza, qualora il fenomeno continuasse, i viticoltori saranno
costretti a piantare - se non a creare - varietà di uve capaci di adattarsi a
questi cambiamenti climatici. Uno scenario che certamente non è roseo e che
potrebbe vedere scomparire o cambiare le varietà di uve tipiche di ogni
territorio. C'è da augurarsi che questo non avvenga, ovviamente, sperando che
l'uomo - un essere presuntuoso convinto di avere il dono dell'onnipotenza e
dell'intelligenza assoluta - comprenda le conseguenze delle proprie sciagurate
azioni, spesso puramente speculative, sciocche e dannose. Benvenuta vendemmia
2007 con i migliori auguri di un grande successo!
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