![]() Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
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Notiziario |
In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.
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Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini Compie Vent'anni |
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Per celebrare la ricorrenza, il Consorzio Chianti Colli Fiorentini ha coniato un bollino ad hoc con impresso un leone rampante incorniciato da una filigrana dorata recante la dicitura Anniversary 1994 - 2014, che per un intero anno sarà apposto sulle etichette della denominazione commercializzate. Riconosciuta e delimitata nel 1932, la DOCG Chianti Colli Fiorentini comprende 18 Comuni, tra questi anche Firenze, e prevede un rigoroso disciplinare di produzione mirato a preservare le qualità di eccellenza di un vino da secoli noto e apprezzato. Custodi di questa nobile tradizione - le cui testimonianze risalgono all'epoca romana - sono le 26 aziende agricole del Consorzio, che rappresentano la quasi totalità della produzione di Chianti Colli Fiorentini. Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini è nato il 20 settembre 1994 con lo scopo di valorizzare il territorio e la DOCG. Il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dal 14 dicembre 2004 ne ha esteso le funzioni affidandogli il compito di tutelare le denominazioni Chianti Colli Fiorentini e Vin Santo del Chianti Colli Fiorentini. Una mission che ha coinvolto e che coinvolge tuttora un intero patrimonio fatto di territorio, tradizione, cultura e economia e che si rispecchia nelle attività di promozione e valorizzazione portate avanti dal Consorzio sin dalla sua fondazione. «Siamo orgogliosi di tagliare il traguardo di ben quattro lustri di presenza attiva e operativa sul nostro territorio - afferma Marina Malenchini, presidente dal 2003 del Consorzio Chianti Colli Fiorentini - venti anni nel corso dei quali il Consorzio è cresciuto e ha portato avanti numerose iniziative per la promozione della denominazione. Adesso siamo pronti per le prossime sfide. Il mio augurio è che le nuove leve possano prendere le redini di questa denominazione, in vigna e non solo». Il Chianti Colli Fiorentini si caratterizza per il suo corpo mai eccessivo, colori brillanti, profumi freschi e un grande equilibrio. Un vino che si declina in diverse sfumature e interpretazioni senza mai perdere di vista la propria origine e la personalità del Sangiovese, vitigno principe della denominazione al quale il Chianti Colli Fiorentini sposa altri vitigni autoctoni toscani, dal Canaiolo al Colorino. |
Prima del Torcolato DOC Breganze: Ventesimo Anniversario |
Sarà l'edizione numero venti della Prima del Torcolato DOC Breganze quella
che prenderà vita domenica 18 gennaio 2015 in piazza Mazzini a Breganze. La
manifestazione celebra la preziosa specialità enologica vicentina, il
Torcolato, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, frutto di una tradizione
vitivinicola testimoniata storicamente già da Aureliano Acanti, nel poema
Roccolo Ditirambo, stampato a Venezia nel 1754. Sono trascorsi vent'anni dal riconoscimento della DOC per questo sontuoso nettare ottenuto dalla spremitura dell'uva autoctona Vespaiola, vendemmiata a settembre e appassita per mesi nei fruttai delle cantine: per l'occasione, oltre alla tradizionale Prima Spremitura delle uve appassite conferite da tutti i produttori soci del Consorzio, sarà riempito un esclusivo e unico Balthazar di 12 litri celebrativo, sotto la regia del sommelier Alessandro Scorsone. Per un compleanno così prestigioso non poteva mancare l'Anonima Magnagati, compagnia interprete del più schietto spirito vicentino, che regalerà alla piazza di Breganze un gustoso intrattenimento teatral-enologico, preludio dello spettacolo serale presso il Cinema Verdi. Come ogni anno colorerà il palco la Magnifica Fraglia del Torcolato DOC Breganze, coordinata e supportata dalla verve di Franco Ghirardello: tra i momenti istituzionali della confraternita breganzese vi sarà il passaggio di consegne tra il Gran Priore uscente e il suo successore per il prossimo triennio, la nomina dei nuovi confratelli e dell'Ambasciatore del Torcolato nel mondo per l'anno 2015. Verrà inoltre premiato il vincitore della decima edizione del concorso grafico per la realizzazione dell'etichetta del Torcolato della Prima: ogni anno si avrà la possibilità di proporre i propri bozzetti dell'etichetta per un vino unico ed esclusivo, in produzione limitata e fuori commercio: il Torcolato prodotto dal mosto ottenuto durante la spremitura pubblica in Piazza Mazzini. Prima e dopo la spremitura è confermato il Fruttaio Tour®, l'apertura al pubblico delle cantine con visite guidate e degustazioni, così da vedere dove e come nasce il Torcolato. In Piazza Mazzini, inoltre, fin dal mattino sarà possibile scoprire il meglio della tradizione enogastronomica locale grazie al mercatino dei prodotti tipici della Strada del Torcolato e, assolutamente da provare la vista mozzafiato dalla torre campanaria Diedo con il brindisi in quota. |
Maturazione dell'Uva: Identificati i Geni Chiave |
Un gruppo di ricercatori del Laboratorio di Genetica Agraria dell'Università
di Verona, diretto da Mario Pezzotti insieme al team del CNR coordinato da
Paola Paci, ha identificato alcuni geni chiave nel processo di maturazione del
frutto della bacca della vite. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica
The Plant Cell, consentirà di sviluppare strumenti diagnostici in grado
di migliorare la qualità delle uve e del vino. I ricercatori hanno sviluppato
una metodica basata su algoritmi informatici in grado di individuare geni
chiave nel processo di maturazione degli organi della pianta di vite e, in
particolare, del suo frutto. Grazie allo studio sarà quindi possibile
decifrare con più facilità i complicati messaggi contenuti nel genoma della
vite attraverso cui la bacca matura può acquisire qualità uniche che permettono
di ottenere vini di elevato prestigio. Uno strumento importantissimo per la
viticoltura che permetterà di decifrare le risposte della pianta a particolari
condizioni o fasi di sviluppo. Grazie alla ricerca di base ciò che fino a oggi
era solamente empirico potrà diventare scientificamente controllabile. A partire dall'analisi dal profilo di espressione dei circa 30.000 geni presenti nel genoma della pianta di vite, a diversi stati di sviluppo, gli scienziati hanno scoperto che un piccolo gruppo di geni, circa 100, è direttamente coinvolto nella regolazione della maturazione degli organi della vite e in particolare del suo frutto. Ciò significa che poche proteine, con funzione di regolazione sull'espressione di altri geni, sono necessarie per la progressione della maturazione della bacca di vite. Lo studio ha inoltre evidenziato che, durante la transizione tra il frutto immaturo e maturo, molti geni si spengono, non vengono cioè più espressi e le proteine da loro codificate non sono più prodotte. I 100 geni identificati sono, invece, molto espressi durante la transizione verso la maturazione e il loro ruolo si è dimostrato centrale nello spegnimento dei geni espressi nella fase immatura. Tra i geni identificati alcuni hanno un ruolo centrale nella regolazione dei processi metabolici. Il loro ruolo è, infatti, centrale nello sviluppo e nelle caratteristiche finali della bacca di vite. Tra queste la produzione dei composti fenolici, fondamentali per la determinazione delle caratteristiche finali della qualità del frutto come il colore e la struttura del vino che ne deriva. |
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