Il 31 dicembre scorso il MIPAAF - Ministero delle politiche Agricole Alimentari
e Forestali ha emanato una circolare che precisa l'applicazione in Italia delle
disposizioni contenute nel Regolamento Europeo 1308/2013. Nel dettaglio la
circolare contiene i necessari chiarimenti per assicurare i corretti usi
commerciali, etichettatura e presentazione dell'indicazione del nome
geografico più ampio (regione o provincia) in cui ricade la zona di produzione
di un determinato vino DOP o IGP.
In sintesi, ora è possibile, in etichetta come in tutte le altre forme di
comunicazione aziendale (dalle borchure ai siti internet), che ricordiamo per
la norma UE sono equiparate, dare un'indicazione della provincia o della
regione, anche nel caso in cui il nome del capoluogo o della regione siano
stati registrati come DOCG, DOC o IGT diverso da quella del vino prodotto.
Si potranno indicare nei materiali aziendali, etichette comprese, regione o
provincia dove ha sede la cantina, ma solo se tale citazione presenta le
caratteristiche di una informazione di carattere descrittivo, e non i tratti di
una evocazione, utilizzata per sfruttare la notorietà di una denominazione per
prodotti che non ne abbiamo diritto. L'uso del nome geografico più ampio viene
normato in termini precisi di dimensioni e distanze obbligatorie per quanto
riguarda le etichette, mentre per le altre forme di comunicazione la circolare
indica che si valuterà caso per caso.
Matilde Poggi - Presidente FIVI e vignaiola in Veneto - esprime la sua
soddisfazione: «Accogliamo con grande favore questa circolare che permette a
noi vignaioli di poter comunicare, senza incorrere in sanzioni, dove si trovano
le nostre cantine e ci consente di far conoscere il territorio che tutti i
giorni viviamo e tuteliamo con impegno da una stagione all'altra, senza
soluzione di continuità. Ringraziamo il Ministro Maurizio Martina, il Dott.
Stefano Vaccari Capo del Dipartimento dell'ICQRF e il Dott. Enrico Arcuri Capo
della Segreteria Tecnica del Ministro, che hanno dimostrato sollecitudine
nell'ascoltare le nostre richieste e sensibilità per una situazione che poteva
essere assai limitante per il lavoro dei vignaioli italiani e la promozione dei
nostri vini a livello internazionale. La circolare è stata emanata l'ultimo
giorno dell'anno, ci pare che questo sia il miglior auspicio per il 2015 appena
iniziato, che veda ancora molte occasioni proficue di collaborazione tra noi
vignaioli e il Ministero sulla base di un dialogo così costruttivo. Il mio
grazie va poi a tutti i vignaioli italiani, soci Fivi e non solo, che hanno
sostenuto la nostra posizione e a tutte le persone, appassionati, esponenti dei
media e clienti delle nostre imprese, che hanno manifestato il loro appoggio
all'iniziativa».
I vignaioli indipendenti italiani confermano che l'iniziativa di disobbedienza
civile annunciata a partire dal 1 gennaio è stata revocata alla luce della
soluzione elaborata dal Mipaaf, che costituisce un passo importante nella
direzione della semplificazione e del buon senso.
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