Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
|
Contrasti di Albarossa e TempranilloItalia e Spagna a confronto nei calici della degustazione per contrasto di questo mese. L'uva italiana è prevalentemente presente in Piemonte, quella spagnola è protagonista dei vini della Rioja e Ribera del Duero |
Questo mese nei calici della nostra degustazione per contrasto verseremo vini prodotti in Italia e Spagna. Come al solito, le due uve – e quindi i vini – oggetto del nostro studio hanno caratteristiche distanti così da poterle confrontare per contrasto, mettendo cioè in evidenza le rispettive differenze. L'Albarossa – che sta vivendo un rinnovato interesse da parte di alcuni produttori in Piemonte – è un incrocio creato dall'enorme attività di ricerca del prof. Giovanni Dalmasso. Il Tempranillo è innegabilmente una delle tante glorie enologiche della Spagna, varietà che è alla base degli importanti vini rossi della Rioja e della Ribera del Duero. Dal carattere fresco e di spiccata personalità, l'Albarossa si contrappone perfettamente alla maggiore struttura e morbidezza del Tempranillo, varietà inoltre caratterizzata da minore acidità. La varietà spagnola, che ha riscosso un discreto successo anche fuori dalla sua terra di origine, è raramente vinificata in purezza. Si deve infatti notare che anche nelle due principali aree dove è coltivata – Rioja e Ribera del Duero – il Tempranillo è tradizionalmente unito ad altre varietà, sia autoctone sia internazionali. L'Albarossa, nonostante sia vinificata anche con altre varietà, è spesso utilizzata in purezza, producendo vini di sicuro interesse e personalità. Si deve notare, in entrambi i casi, che le due uve sono molto spesso vinificate in contenitori di legno, più raramente in contenitori inerti. Se per l'Albarossa l'uso della botte contribuisce all'equilibrio dell'apprezzabile acidità, nel Tempranillo – dall'acidità decisamente più contenuta – la ragione è dettata anche da ragioni tradizionali. In Spagna, infatti, i vini rossi sono sovente lasciati maturare in botte per lunghi periodi di tempo, una tradizione fortemente consolidata e che vanta una lunga storia.
|
Il professore Giovanni Dalmasso, senza ombra di dubbio, è stato uno dei più importanti ricercatori della viticoltura italiani del secolo scorso. Di origine piemontese – nasce a Castagnole delle Lanze, in provincia di Asti – si diploma alla Scuola Enologica di Alba per poi insegnare viticoltura ed enologia alla Scuola Enologica di Conegliano. Grazie alle sue importanti ricerche e studi, ottiene – nel 1938 – la varietà Albarossa incrociando le uve Chatus e Barbera. In realtà, Giovanni Dalmasso riteneva di avere incrociato Nebbiolo e Barbera, tuttavia studi successivi condotti sulle caratteristiche genetiche dell'Albarossa, hanno permesso di rilevare che, in realtà, si tratta di un incrocio di Chatus e Barbera. L'equivoco nacque dal nome con il quale si identifica lo Chatus in Piemonte, qui noto come Nebbiolo di Dronero. Questa varietà – è bene precisarlo – non ha alcun legame con il Nebbiolo e produce vini decisamente diversi. L'idea di Giovanni Dalmasso era quella di creare una varietà che avesse la qualità del Nebbiolo con la produttività della Barbera, soprattutto capace di resistere maggiormente alla muffa, oidio e peronospora. Dal punto di vista viticolturale, l'Albarossa si avvicina molto più alla Barbera che allo Chatus, è varietà dalla maturazione tardiva e la buccia dei suoi acini è piuttosto spessa. Dotata di apprezzabile quantità di antocianine, i vini prodotti con Albarossa mostrano colori molto intensi, spesso cupi, e un'evidente tendenza al colore porpora. Dalla Barbera ha evidentemente acquisito la tipica acidità, caratteristica che contribuisce innegabilmente al carattere e alla personalità dei vini da uva Albarossa. Per questo motivo, unitamente al buon contenuto di zuccheri capaci quindi di produrre discreti volumi di alcol, l'Albarossa è sovente maturata in legno così da ottenere un migliore equilibrio.
|
Gloria indiscussa delle uve rosse di Spagna, il Tempranillo è la varietà che è alla base dei vini rossi della Rioja e di Ribera del Duero. In queste due celebri aree vitivinicole della Spagna, il Tempranillo è la varietà che conferisce sia struttura sia alcol ai vini rossi, non da meno, il colore intenso e cupo. Il Tempranillo ha un contenuto di acidità piuttosto moderato, ragione che spinge i produttori a unirlo con altre varietà così da ottenere un vino di maggiore equilibrio. Uva di innegabile valore enologico, il Tempranillo ha riscosso un buon successo anche al di fuori dei confini della Spagna, sua terra di origine. Questa varietà è infatti coltivata in molti paesi vitivinicoli del mondo, Italia compresa, Stati Uniti d'America, Argentina, Cile e Australia. Anche al di fuori della Spagna, il Tempranillo è sovente vinificato con altre varietà, in modo particolare con le cosiddette varietà internazionali, non da meno con uve locali. Il nome deriva dal termine spagnolo temprano – che significa precoce e del quale Tempranillo è diminutivo – dovuto alla caratteristica di quest'uva di maturare con qualche settimana di anticipo rispetto alle altre varietà. Non ci sono notizie certe sull'origine del Tempranillo, tuttavia è sicuro che si tratti di una varietà antichissima. La viticoltura nella penisola iberica è praticata da tempi immemori e si suppone che questa varietà sia stata introdotta dai fenici più di 3000 anni fa. La difficoltà di definire con certezza le origini del Tempranillo è dovuta anche alla scarsità di testimonianze scritte e le prime citazioni di rilievo risalgono all'inizio del 1800. Fra i nomi con i quali il Tempranillo è conosciuto nella penisola iberica si ricordano: Cencibel, Tinto Fino, Tinta del Paķs, Tinta de Toro, Ull de llebre e Tinta Roriz. Quest'ultimo è il nome con il quale è conosciuto in Portogallo, dove il Tempranillo è utilizzato anche per la produzione del celebre vino Porto.
|
Nella degustazione per contrasto di questo mese, a causa delle tipiche pratiche enologiche impiegate con Albarossa e Tempranillo, i vini oggetto del nostro studio saranno maturati in legno e con qualche anno di affinamento in bottiglia. La scelta è pressoché obbligata dal Tempranillo, che – oltre ad essere solitamente maturato in botte – è commercializzato dopo qualche anno dalla vendemmia. Per quanto riguarda l'Albarossa, la nostra scelta è a favore di un vino prodotto in Piemonte – regione dove l'Albarossa è presente – ovviamente in purezza, e maturato per pochi mesi in botte. La scelta del Tempranillo è decisamente più complessa poiché la sua vinificazione in purezza non è molto diffusa, quindi dovremo fare attenzione quando sceglieremo la bottiglia. Anche in questo caso la nostra scelta è a favore di un vino maturato per alcuni mesi in botte e commercializzato dopo qualche anno dalla vendemmia. I due vini sono degustati alla temperatura di 18 °C e serviti in due calici da degustazione. Versiamo Albarossa e Tempranillo nei rispettivi calici e iniziamo la nostra degustazione per contrasto dal vino piemontese. I vini prodotti con queste uve sono caratterizzati da colori piuttosto intensi e trasparenza ridotta, saranno quindi le sfumature e la tonalità a fare la differenza. Il colore dell'Albarossa, osservato alla base del calice, tenuto inclinato sopra una superficie bianca, rivela una decisa tonalità rosso rubino intenso e scuro, con una bassa trasparenza. La sfumatura, osservata all'estremità del vino, verso l'apertura del calice, mostra un colore rosso rubino con evidenti e decise tonalità porpora. Passiamo ora alla valutazione del Tempranillo, mantenendo anche in questo caso il calice inclinato sopra la superficie bianca. Il colore, osservato alla base del vino, mostra una tonalità rosso rubino intenso e brillante con trasparenza piuttosto ridotta. La sfumatura del Tempranillo, osservata all'estremità del vino, è caratterizzata da evidenti tonalità rosso granato. Le due uve della nostra degustazione per contrasto possiedono profili olfattivi decisamente diversi, sebbene in entrambi i casi si rilevino aromi che riconducono a frutti rossi e neri, così come fiori. Nell'Albarossa saranno i profumi di frutti a polpa rossa a dominare il quadro olfattivo, in modo particolare ciliegia, mirtillo e lampone. Non mancano riferimenti a sensazioni di frutti scuri, come la mora, amarena e prugna. Fra i fiori che si possono riconoscere nell'Albarossa, spiccano – su tutti – violetta e ciclamino. Il profilo olfattivo del Tempranillo è decisamente orientato verso sensazioni più mature dominate da amarena, prugna, mora, fragola e mirtillo. Nei riconoscimenti olfattivi che ricordano i fiori, nel Tempranillo ritroviamo con maggiore frequenza la violetta. Con la maturazione in legno, i vini di entrambe le varietà si arricchiscono con sensazioni terziarie – comunque dipendenti dal tempo e dal tipo di botte – in particolare tabacco, cioccolato, liquirizia e cuoio. Passiamo alla valutazione dei profili olfattivi di Albarossa e Tempranillo, iniziando dal vino prodotto in Piemonte. Manteniamo il calice in posizione verticale e, senza eseguire alcuna roteazione, effettuiamo la prima olfazione così da valutate l'apertura dell'Albarossa. Dal calice si percepiscono aromi intensi e piacevoli che ricordano amarena, mirtillo e prugna oltre a un piacevole profumo di violetta. Dopo avere roteato il calice, procediamo con la seconda olfazione che completerà il profilo olfattivo dell'Albarossa. Dal calice percepiamo aromi di mora, lampone, ciclamino, melagrana e, dipendentemente dalle pratiche enologiche, anche altre sensazioni di tipo terziario. Passiamo ora alla valutazione dell'apertura del Tempranillo, eseguendo la prima olfazione mantenendo il calice in posizione verticale e senza rotearlo. Dal calice emergono aromi intensi e puliti di amarena, prugna e mora, ai quali si unisce sovente la fragola, soprattutto nei Tempranillo relativamente giovani. Dopo avere roteato il calice, il profilo dell'uva spagnola si completa con mirtillo e violetta, oltre alle sensazioni terziarie conferite dalla maturazione in legno. Si procede ora con la valutazione dei profili gustativi, iniziando – come nelle fasi precedenti – dall'Albarossa. Prendiamo il primo sorso e valutiamo l'attacco del vino, cioè le sensazioni iniziali prodotte in bocca. Si percepisce una piacevole freschezza – tipica dell'Albarossa e certamente ereditata dalla Barbera – oltre a una moderata sensazione di astringenza prodotta dai tannini. In bocca percepiamo nettamente i sapori di amarena, mirtillo e prugna, confermando una buona corrispondenza con il naso. L'apporto dell'alcol risulta apprezzabile, contribuendo all'equilibrio dell'acidità. Passiamo ora alla valutazione dell'attacco del Tempranillo, quindi prendiamo un sorso di questo vino. In bocca percepiamo nettissima la differenza rispetto all'Albarossa: l'acidità è decisamente inferiore, mentre la morbidezza risulta più intensa, anche grazie all'apporto dell'alcol, di certo non irrilevante. L'astringenza risulta generalmente più intensa rispetto all'Albarossa e in bocca si percepiscono piacevoli sapori di amarena, mora, prugna e fragola. La fase finale della nostra degustazione per contrasto è relativa alla valutazione delle sensazioni lasciate in bocca dai vini dopo averli deglutiti. Il finale dell'Albarossa è persistente, lasciando in bocca la piacevole freschezza dell'acidità e una sensazione di struttura media, oltre ai sapori di amarena, mirtillo e prugna. La sensazione di astringenza è anch'essa moderata e la morbidezza risulta meno percettibile. Il finale del Tempranillo, anche in questo caso di buona persistenza, è di maggiore struttura, lasciando in bocca una sensazione decisamente più morbida rispetto all'Albarossa, con sapori intensi di amarena, prugna, mora e fragola. Valutiamo ora in successione il finale dei due vini, prendendo prima un sorso di Albarossa e poi di Tempranillo, valutando – in entrambi i casi – le sensazioni percepite dopo la deglutizione. Le differenze, soprattutto in termini di acidità, morbidezza e struttura sono evidenti e decisamente contrastanti.
|
I Vini del Mese |
|
Legenda dei punteggi Sufficiente Abbastanza Buono Buono Ottimo Eccellente Vino eccellente nella sua categoria Vino con buon rapporto qualità/prezzo I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese e del luogo in cui vengono acquistati i vini |
Montefalco Sagrantino Passito Colle Grimaldesco 2011 |
|
Tabarrini (Umbria, Italia) | |
Sagrantino | |
Prezzo: € 36,00 - 375ml | Punteggio: |
Rosso rubino cupo e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
mora, amarena e viola appassita seguite da aromi di prugna, mirtillo,
tamarindo, tabacco, cioccolato, pepe rosa, vaniglia, smalto e mentolo.
Attacco dolce e tannico, comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno,
sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale persistente con ricordi di mora, amarena e prugna.
36 mesi in barrique, 18 mesi in bottiglia.
|
|
Pasticceria secca, Formaggi stagionati, Dessert di cioccolato |
Adarmando 2015 |
|
Tabarrini (Umbria, Italia) | |
Trebbiano Spoletino | |
Prezzo: € 20,00 | Punteggio: |
Giallo dorato brillante e sfumature giallo dorato, molto trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
mela, nespola e litchi seguite da aromi di pesca, agrumi, pera, ananas,
biancospino, susina, ginestra, melone, nocciola e minerale.
Attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori
intensi, piacevole morbidezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di nespola, litchi e pesca.
Almeno 12 mesi in vasche d'acciaio, 6 mesi in bottiglia.
|
|
Paste ripiene, Pasta e risotto con funghi e crostacei, Carne bianca arrosto, Pesce stufato, Pesce arrosto |
Vernaccia di San Gimignano Riserva 2015 |
|
Guicciardini Strozzi (Toscana, Italia) | |
Vernaccia di San Gimignano | |
Prezzo: € 11,50 | Punteggio: |
Giallo paglierino intenso e sfumature giallo paglierino, molto
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di mela, susina e
agrumi seguite da aromi di pera, pesca, gelsomino, biancospino, ananas,
ginestra, mandorle e un accenno di vaniglia.
Attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori
intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di mela, susina e mandorla.
Alcuni mesi in barrique, oltre 12 mesi in bottiglia.
|
|
Paste ripiene, Pesce arrosto, Carne bianca arrosto, Zuppe di funghi |
Sodole 2011 |
|
Guicciardini Strozzi (Toscana, Italia) | |
Sangiovese | |
Prezzo: € 15,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, prugna e violetta seguite da aromi di lampone, rosa, cioccolato,
tabacco, cannella, vaniglia, macis e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon
corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di amarena, prugna e lampone.
12 mesi in barrique, oltre 12 mesi in bottiglia.
|
|
Roasted meat, Stewed and braised meat, Broiled meat and barbecue, Hard cheese |
Le Redini 2015 |
|
Tenuta degli Dei (Toscana, Italia) | |
Merlot (90%), Alicante (10%) | |
Prezzo: € 22,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso rubino, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di ribes, amarena
e prugna seguite da aromi di violetta, mirtillo, mora, geranio, cioccolato,
pepe rosa e vaniglia.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon
corpo, sapori intensi, piacevole morbidezza.
Finale persistente con ricordi di ribes, amarena e prugna.
10 mesi in barrique e botte, 6 mesi in bottiglia.
|
|
Carne alla griglia, Carne arrosto, Stufati di carne, Formaggi stagionati |
Cavalli 2013 |
|
Tenuta degli Dei (Toscana, Italia) | |
Cabernet Sauvignon (50%), Cabernet Franc (35%), Petit Verdot (15%) | |
Prezzo: € 45,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
ribes, amarena e prugna seguite da aromi di violetta, mirtillo, peonia,
mora, peperone, cacao, cipria, tabacco, pepe rosa, vaniglia ed eucalipto.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo
pieno, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di ribes, amarena e mirtillo.
18 mesi in barrique e botte, 18 mesi in bottiglia.
|
|
Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
A Sirio 2013 |
|
Sangervasio (Toscana, Italia) | |
Sangiovese | |
Prezzo: € 20,00 | Punteggio: |
Rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza
trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, prugna e viola appassita seguite da aromi di lampone, mora,
rosa appassita, tabacco, rabarbaro, cacao, vaniglia, macis e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon
corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di amarena, prugna e lampone.
14 mesi in barrique, 24 mesi in bottiglia.
|
|
Carne arrosto, Carne alla griglia, Stufati di carne con funghi, Formaggi stagionati |
Colli dell'Etruria Centrale Vin Santo Recinaio 2005 |
|
Sangervasio (Toscana, Italia) | |
Trebbiano Toscano (70%), San Colombano (15%), Sangiovese (15%) | |
Prezzo: € 30,00 - 375ml | Punteggio: |
Giallo ambra cupo e sfumature giallo ambra, abbastanza trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di uva
passa, fico secco e caramello seguite da aromi di miele, confettura di mele
cotogne, mallo di noce, caffè, tabacco, scorza d'agrume, mandorla,
liquirizia, cuoio, vaniglia e smalto.
Attacco dolce e morbido, comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno,
sapori intensi, piacevole freschezza.
Finale molto persistente con lunghi ricordi di uva passa, fico secco e
miele.
Almeno 8 anni in caratelli, 12 mesi in bottiglia.
|
|
Crostate di confettura e cioccolato, Formaggi stagionati e piccanti |
Mazzaferrata 2012 |
|
Marchesi Gondi - Tenuta Bossi (Toscana, Italia) | |
Cabernet Sauvignon | |
Prezzo: € 40,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegantge, apre con note di
ribes, amarena e prugna seguite da aromi di violetta, mirtillo, mora,
peperone, vaniglia, cacao, tabacco, cuoio ed eucalipto.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di ribes, prugna e amarena.
12 mesi in botte, 12 mesi in barrique, 24 mesi in bottiglia.
|
|
Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
Chianti Rufina Riserva Villa Bossi 2012 |
|
Marchesi Gondi - Tenuta Bossi (Toscana, Italia) | |
Sangiovese (80%), Colorino (10%), Cabernet Sauvignon (10%) | |
Prezzo: € 40,00 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
amarena, prugna e ribes seguite da aromi di viola appassita, mirtillo,
mora, cacao, tabacco, vaniglia, liquirizia, cuoio, macis e mentolo.
Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon
corpo, sapori intensi, piacevole.
Finale persistente con ricordi di amarena, prugna e mora.
12 mesi in barrique, 12 mesi in bottiglia.
|
|
Carne arrosto, Carne alla griglia, Stufati e brasati di carne con funghi, Formaggi stagionati |
Barolo Piantà 2010 |
|
Casavecchia (Piemonte, Italia) | |
Nebbiolo | |
Prezzo: € 26,20 | Punteggio: |
Rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
ciliegia, prugna e viola appassita seguite da aromi di lampone, rosa
appassita, cuoio, anice, liquirizia, cacao, tabacco, cannella, vaniglia, macis
e mentolo.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole freschezza.
Finale persistente con ricordi di ciliegia, prugna e lampone.
2 anni in botte, almeno 18 mesi in bottiglia.
|
|
Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
Barolo Riserva del Comune di Castiglione Falletto 2007 |
|
Casavecchia (Piemonte, Italia) | |
Nebbiolo | |
Prezzo: € 30,30 | Punteggio: |
Rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente.
Intenso, pulito, gradevole, raffinato ed elegante, apre con note di
confettura di ciliegie, confettura di prugne e viola appassita seguite da
aromi di confettura di fragole, confettura di mirtilli, cacao, tabacco,
rosa appassita, cannella, liquirizia, cuoio, rabarbaro, vaniglia e mentolo.
Attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori
intensi, piacevole freschezza e morbidezza.
Finale persistente con ricordi di confettura di prugne, confetture di
ciliegie e confettura di fragole.
2 anni in botte, almeno 18 mesi in bottiglia.
|
|
Selvaggina, Carne arrosto, Stufati e brasati di carne, Formaggi stagionati |
|
||||||||
I Sondaggi di DiWineTaste
|
| |||||||
Informativa sulla Riservatezza |
Copyright © 2002-2024 Antonello Biancalana, DiWineTaste - Tutti i diritti riservati |
Tutti i diritti riservati in accordo alle convenzioni internazionali sul copyright e sul diritto d'autore. Nessuna parte di questa pubblicazione e di questo sito WEB
può essere riprodotta o utilizzata in qualsiasi forma e in nessun modo, elettronico o meccanico, senza il consenso scritto di DiWineTaste. |