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Contrasti di Schioppettino e ZinfandelIl Friuli Venezia Giulia incontra la California in un confronto fra due delle varietà più celebri nei rispettivi territori |
Spesso il confronto di vini estremamente distanti, non solo in termini organolettici, ma soprattutto geografici, riserva straordinarie sorprese per la conoscenza del nettare di Bacco. Le caratteristiche conferite dall'ambiente nel quale cresce la vite, non da meno, la cultura enologica dei produttori, possono trasformare in modo sorprendente un vino, anche quando è prodotto con le medesime uve. Non è il caso della degustazione per contrasto di questo mese, nel senso che non confronteremo vini della stessa e uva prodotti in luoghi diversi, infatti le due varietà oggetto del nostro studio non hanno nulla in comune. Così come è diversa la loro origine poiché i vini della nostra degustazione per contrasto sono prodotti in Friuli Venezia Giulia e in California. Nei nostri calici verseremo infatti lo Schioppettino, interessante varietà del Friuli Venezia Giulia, e lo Zinfandel, gloria della California e dove è oggi considerata uva autoctona. Due climi molto diversi e che influiscono chiaramente nei vini che si producono nei rispettivi territori. Questo aspetto si può particolarmente apprezzare nello Zinfandel – che ricordiamo essere il nome con il quale è noto il Primitivo negli Stati Uniti d'America – quando messo a confronto con la produzione pugliese. Una comparazione che non può essere fatta con lo Schioppettino poiché questa varietà è praticamente presente solo nel Friuli Venezia Giulia e in Slovenia. Varietà dai caratteri pressoché opposti, entrambe le uve dimostrano in ogni caso una buona versatilità enologica, dando prova di apprezzabili vini sia in contenitori inerti sia in quelli di legno. Dal punto di vista organolettico, Schioppettino e Zinfandel regalano sensazioni decisamente opposte: apprezzabile freschezza nella varietà friulana, morbidezza e rotondità in quella californiana. Anche nella struttura dei vini prodotti con queste varietà si rilevano differenze rilevanti: corpo di media struttura nello Schioppettino, struttura che può addirittura divenire possente nel caso dello Zinfandel.
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La storia dello Schioppettino – conosciuto anche come Ribolla Nera o, in Slovenia, come Pokalza – è decisamente singolare e, per certi aspetti, addirittura surreale. Si deve infatti ricordare che nel 1976, lo Schioppettino subì la stessa sorte del Pignolo e del Tazzelenghe e furono dichiarati fuori legge, vietandone quindi l'impianto di nuovi vigneti. Questo provvedimento fu fortunatamente riveduto grazie alla caparbietà degli abitanti di Prepotto – cittadina in provincia di Udine e che si ritiene essere il luogo di origine dello Schioppettino – poiché si opposero strenuamente a questa decisione. In modo particolare, la riabilitazione legale fu sostenuta con forte impegno da Paolo e Dina Rapuzzi, titolari della cantina Ronchi di Cialla. La famiglia Rapuzzi si impegnò, inoltre, all'individuazione delle viti superstiti, svolgendo quindi un prezioso lavoro di recupero e selezione che fu essenziale per il reimpianto e la rivalutazione dello Schioppettino. Lo Schioppettino, evidentemente, ha una storia molto più lunga rispetto alle vicende che lo riguardarono negli anni 1970. Si hanno notizia scritte di questa varietà a bacca rossa a partire dal 1282, in modo particolare nei documenti che furono ritrovati nell'archivio del Castello di Albana, località nel comune di Prepotto. Si ritiene che lo Schioppettino sia originario del territorio di Prepotto, in provincia di Udine, e la varietà è pressoché presente solo nel territorio di Cialla e nei vicini territori della Slovenia. Lo Schioppettino ha rischiato seriamente di scomparire dai vigneti, non solo per i provvedimenti legali che ne vietarono l'impianto, ma, prima di questo, per le note vicende legate agli effetti dell'oidio e della fillossera. Non da meno, anche per il successo di altre varietà – in particolare internazionali – che furono introdotte nel territorio friulano, un evento che lo Schioppettino condivide con tante altre varietà autoctone italiane. I vini prodotti con Schioppettino possiedono notevole personalità, sia per gli intensi e netti profumi di frutti rossi e neri, sia per l'apprezzabile acidità che si unisce a una moderata astringenza.
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Zinfandel è il nome con il quale è conosciuto in California il Primitivo, la celebre varietà a bacca rossa tipica della Puglia e, in particolare, del territorio di Manduria. Va detto, in ogni caso, che Primitivo è il nome con il quale si conosce in Puglia la varietà Crljenak Kaštelanski, originaria della Dalmazia in Croazia. L'ipotesi più accreditata è che i primi esemplari di Zinfandel furono spediti in California da un vivaio di Vienna, dove si coltivavano anche varietà provenienti dalla Croazia e, fra queste, ovviamente il Crljenak Kaštelanski. L'origine del nome è tuttavia controversa: fra le diverse ipotesi, la più ricorrente vuole Zinfandel derivare dall'ungherese tzinifándli, a sua volta derivante dal tedesco zierfandler, un incrocio fra Roter Veltliner e Traminer, tipico del territorio di Thermenregion in Austria. Il fatto che il nome derivi da una varietà a bacca bianca, fa supporre che si sia trattato di un grossolano errore di attribuzione oppure che si volesse considerare lo Zinfandel l'equivalente a bacca rossa dello zierfandler. Lo Zinfandel è una varietà di primaria importanza per l'enologia degli Stati Uniti d'America e, in particolare, per la California. Questa varietà – che per lungo tempo è stata considerata autoctona della California – ha goduto di un discreto successo, prevalentemente negli Stati Uniti d'America, attraverso i cosiddetti blush wines, termine con il quale in quel paese si definiscono certi vini rosati. In questa categoria di vini, spesso dal gusto abboccato o tendenzialmente dolce, lo Zinfandel è stata certamente la varietà maggiormente utilizzata. Oggi, in California, lo Zinfandel è prevalentemente utilizzato per la produzione di vini rossi, spesso di notevole struttura, frequentemente fatti fermentare e maturare in botte, in modo particolare la barrique. I vini prodotti con lo Zinfandel – esattamente come quelli prodotti con il Primitivo in Puglia – sono inoltre caratterizzati da una piacevole morbidezza e un profilo olfattivo che si esprime prevalentemente con frutti neri.
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I vini che sceglieremo per la degustazione per contrasto di questo mese, oltre a essere prodotti con due varietà molto diverse, hanno caratteristiche enologiche tali da influire sulle loro qualità organolettiche. I due vini, infatti, saranno maturati in barrique, una caratteristica che certamente richiede uno sforzo maggiore durante l'analisi sensoriale poiché influisce direttamente sulle caratteristiche dei vini. La ragione è dovuta essenzialmente allo Zinfandel, il quale – in California – è nella maggioranza dei casi prodotto per fermentazione e maturazione in barrique. Per quanto riguarda lo Schioppettino, la nostra scelta è a favore di un vino prodotto nella denominazione Colli Orientali del Friuli, maturato – appunto – in barrique. Il vino friulano è messo a confronto con uno Zinfandel prodotto in California – possibilmente dell'AVA (American Viticultural Area, Area Viticolturale Americana) Napa Valley – e, ovviamente, maturato in barrique. I due vini dovranno essere prodotti in vendemmie relativamente recenti – non oltre tre anni – e serviti in calici da degustazione alla temperatura di 18 °C. Versiamo i due vini nei rispettivi calici e iniziamo la nostra degustazione per contrasto dalla valutazione dell'aspetto del Colli Orientali del Friuli Schioppettino. Incliniamo il calice sopra una superficie bianca – è sufficiente un foglio bianco – e osserviamo il colore e la trasparenza alla base della coppa. Il colore dello Schioppettino è rosso rubino intenso e brillante, con una trasparenza moderata. Valutiamo ora la sfumatura, osservata vicino all'apertura del calice, dove lo spessore del vino si fa sottile: anche in questo caso si noterà un netto colore rosso rubino. Passiamo ora alla valutazione del colore del Napa Valley Zinfandel. Il colore – osservato alla base del calice – è rosso rubino intenso e, rispetto allo Schioppettino, la trasparenza è decisamente inferiore. La sfumatura dello Zinfandel, osservata verso l'apertura del calice, conferma il colore rosso rubino. Mettiamo ora i due calici inclinati sopra la superficie bianca così da valutarli insieme: le differenze nel colore e trasparenza sono evidenti. I profili olfattivi di Schioppettino e Zinfandel sono molto diversi, perfino distanti. Nei vini prodotti con la varietà friulana sono le sensazioni di frutti a polpa rissa a essere principalmente apprezzate dal calice, mentre nello Zinfandel si percepiscono prevalentemente frutti neri e a polpa scura. In entrambi i casi non mancano sensazioni che richiamano i fiori, in particolare la violetta. Nei vini prodotti con lo Schioppettino si apprezzeranno principalmente i profumi di ciliegia, lampone, fragola e mirtillo, occasionalmente mora e ribes. In alcuni casi si possono percepire anche aromi erbacei, come peperone e pepe nero. Dal calice dello Zinfandel si percepiranno principalmente aromi che ricordano mora, amarena, prugna e mirtillo, talvolta anche lampone e fragola. In alcuni casi, lo Zinfandel può esprimere anche profumi che ricordano le erbe aromatiche, fra queste il timo e il rosmarino. Riprendiamo la nostra degustazione per contrasto e valutiamo il profilo olfattivo del Colli Orientali del Friuli Schioppettino. Mantenendo in calice in posizione verticale e senza rotearlo, procediamo con la prima olfazione così da apprezzare l'apertura del vino. Dal calice dello Schioppettino si percepiscono aromi intensi e puliti di ciliegia, lampone e prugna, oltre al piacevole profumo della violetta. Roteiamo il calice così da favorire lo sviluppo degli altri aromi e procediamo con la seconda olfazione così da completare il profilo dello Schioppettino. Il vino completa i suoi profumi con mirtillo, mora, ribes e ciclamino, oltre ai profumi conferiti dalla maturazione in legno. Passiamo ora al Napa Valley Zinfandel e, mantenendo il calice in posizione verticale e senza rotearlo, valutiamo la sua apertura. Al naso percepiamo aromi intensi e netti di amarena, prugna e mora, oltre al piacevole profumo della violetta. Dopo avere roteato il calice, procediamo con la seconda olfazione: il profilo dello Zinfandel si completa con mirtillo e sensazioni di timo e rosmarino. Schioppettino e Zinfandel continuano a evidenziare differenze sostanziali anche nei rispettivi profili gustativi. Procediamo con la valutazione dei nostri vini, iniziando, come nelle fasi precedenti, dal Colli Orientali del Friuli Schioppettino. Prendiamo un sorso di questo vino e valutiamo il suo attacco, cioè le sensazioni gustative iniziali. In bocca si percepisce una piacevole ed evidente acidità – caratteristica dominante dello Schioppetino – un corpo moderato e un'astringenza altrettanto moderata. Percepiamo i sapori di ciliegia, lampone e prugna, confermando la buona corrispondenza con il naso. Valutiamo ora l'attacco del Napa Valley Zinfandel. La differenza con lo Schioppettino è evidente: nel vino californiano si percepisce una maggiore morbidezza e un'acidità decisamente modesta, la struttura è chiaramente più robusta e anche l'astringenza è più intensa. Anche in questo caso la corrispondenza con il naso è molto buona: in bocca si percepiscono i sapori di amarena, prugna e mora. Concludiamo la nostra degustazione per contrasto valutando le sensazioni finali che i vini lasciano in bocca dopo la deglutizione. Il finale del Colli Orientali del Friuli Schioppettino è persistente, lasciando in bocca la caratteristica sensazione di freschezza conferita dall'acidità. Si continuano a percepire i sapori di ciliegia, lampone e prugna, oltre a una moderata sensazione di astringenza. Il finale del Napa Valley Zinfandel è persistente, nel quale si continuano a percepire i sapori di amarena, mora e prugna, con un profilo gustativo dominato da una piacevole sensazione di morbidezza e di buona struttura. Concludiamo la degustazione valutando ancora una volta i profili gustativi dei due vini, prendendo prima un sorso di Schioppettino quindi di Zinfandel. Le differenze sono evidenti e distanti, in particolare quelle che riguardano l'acidità, morbidezza e astringenza, oltre ai riconoscimenti gustativi relativi ai frutti rossi e neri.
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I Vini del Mese |
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Legenda dei punteggi![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese e del luogo in cui vengono acquistati i vini |
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Cabreo Il Borgo 2015 |
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Tenute Folonari (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 31,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Il Pareto Tenuta di Nozzole 2015 |
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Tenute Folonari (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 46,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Greco di Renabianca 2016 |
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Terre Margaritelli (Umbria, Italia) | |
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Prezzo: € 15,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Torgiano Rosso Riserva Freccia degli Scacchi 2013 |
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Terre Margaritelli (Umbria, Italia) | |
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Prezzo: € 29,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Il Matto delle Giuncaglie 2015 |
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Dianella (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 30,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Brunello di Montalcino 2013 |
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Col d'Orcia (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 30,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Moscadello di Montalcino Pascena Vendemmia Tardiva 2012 |
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Col d'Orcia (Toscana, Italia) | |
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Prezzo: € 23,00 - 375ml | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Montefalco Sagrantino Campo alla Cerqua 2013 |
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Tabarrini (Umbria, Italia) | |
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Prezzo: € 36,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Montefalco Sagrantino Colle alle Macchie 2013 |
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Tabarrini (Umbria, Italia) | |
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Prezzo: € 45,00 | Punteggio: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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