Mi fa molto piacere vedere che Milano, dopo undici anni dalla sua scomparsa,
renda finalmente omaggio a Luigi Veronelli, uno dei suoi figli più celebri,
figura fondamentale della storia e della divulgazione del vino e del cibo
italiano. L'omaggio di Milano a Luigi Veronelli è in verità iniziato lo scorso
gennaio 2015, dedicandogli un'interessante mostra dal suggestivo titolo
Camminare la Terra presso la Triennale. La bella mostra si è poi trasferita
a Bergamo nel Complesso Monumentale di Astino e si è conclusa lo scorso 31
ottobre 2015, in concomitanza con la chiusura di Expo 2015. Dopo undici anni,
finalmente Milano dedica al grande Luigi Veronelli una strada della città dove
è nato nel 1926. La strada, più precisamente passeggiata, si trova nel
quartiere Isola dove la famiglia Veronelli aveva una casa in piazzale Carlo
Archinto e dove il grande Gino ha trascorso la sua giovinezza. In questo senso,
il quartiere Isola di Milano è certamente la scelta più appropriata per
omaggiare Luigi Veronelli.
L'annuncio era stato dato lo scorso settembre 2015, tuttavia l'inaugurazione
ufficiale della Passeggiata Luigi Veronelli è stata celebrata il 30 novembre
2015. La passeggiata si trova nel nuovo complesso urbano definito progetto
Porta Nuova, costruito nel quartiere Isola e che culmina con piazza Gae
Aulenti, a ridosso della Torre Pelli e del centro residenziale detto Bosco
Verticale. La passeggiata Luigi Veronelli collega infatti via Gaetano De
Castilla con Piazza Gae Aulenti, non molto distante da piazzale Carlo Archinto,
dove il grande Gino nacque il 2 febbraio 1926. Oggi questa zona è ovviamente
molto cambiata rispetto ai tempi di Luigi Veronelli: com'è normale che accada,
le cose cambiano e si evolvono in funzione delle necessità e del tempo. Da via
Gaetano De Castilla, la passeggiata offre una suggestiva vista del complesso
costruito in piazza Gae Aulenti, mentre dalla parte opposta si può ammirare il
Bosco Verticale.
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| La targa della
Passeggiata Luigi Veronelli prospiciente Piazza Gae Aulenti |
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A quanto mi risulta, Milano è il settimo comune d'Italia a dedicare una strada
a Luigi Veronelli e auspico non sia l'ultimo. Gli altri comuni d'Italia a
dedicare strade e piazze a Luigi Veronelli sono Bergamo, Fivizzano (Massa
Carrara), Vigolzone (Piacenza), Zola Predosa (Bologna), Castelvetrano (Trapani)
e Menfi (Agrigento). Personaggio centrale della divulgazione enogastronomica
del nostro Paese, è innegabile che l'immane lavoro svolto da Luigi Veronelli
abbia influito fortemente nella storia recente e lo sviluppo del vino, uve,
cibo e olio d'oliva d'Italia. Non credo infatti di essere smentito
nell'affermare che, senza il contributo di Luigi Veronelli, oggi il mondo della
comunicazione enogastronomica in Italia non sarebbe così attivo. Sono inoltre
convinto che senza l'impegno e la dedizione di Luigi Veronelli - che iniziò a
scrivere di vino e cibo negli anni 1950 - molti divulgatori oggi si
occuperebbero di altro.
Sono inoltre convinto questo sia vero anche per me che - pur essendo
lontanissimo dalla sua grandezza e stile - ammetto di dovere molto
agli scritti e ai libri di Luigi Veronelli. Le mie prime letture sull'argomento
vino portavano infatti la firma del grande Gino, rapito dal suo inimitabile
stile nel raccontare vini e cibi, uno stile a volte goffamente e malamente
copiato da presuntuose penne o tastiere con risultati ridicoli e penosi. Lo
stile di Luigi Veronelli era solo suo, frutto della sua cultura e conoscenza,
grande artista nel creare neologismi di sicuro effetto, ancora oggi vivi e
significativi. Fra le tante espressioni legate al vino e ancora oggi
vive, mi piace ricordare vino da meditazione, vino da
favola e vino di zerga beva, ai quali si aggiungono i termini
nerbo, stoffa e l'elenco sarebbe piuttosto lungo e avvincente.
Luigi Veronelli fu il primo a descrivere vini e cibi in un modo tutto suo, uno
stile che era suo e solo suo, credibile e autentico solo quando nasceva dalla
penna del Veronelli.
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La Passeggiata
Luigi Veronelli vista da Via Gaetano De Castilla | |
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Indimenticabili, poi, le sue apparizioni televisive, a partire dal celebre A
tavola alle sette, al fianco di Ave Ninchi e, prima di lei, Delia Scala e
Umberto Orsini, oltre allo strepitoso Viaggio Sentimentale nell'Italia dei
Vini. Quest'ultimo programma televisivo ha segnato un momento fondamentale
per il mondo del vino italiano - era il 1979 - un'inchiesta, spesso
provocatoria, sulla condizione di quei tempi di cantine e vignaioli. Per non
parlare poi dell'enorme produzione di libri, articoli e scritti che Luigi
Veronelli ha redatto nel corso della sua carriera e, va detto, non solo
dedicati al vino. Luigi Veronelli si è infatti occupato anche di gastronomia e
olio d'oliva, così come di filosofia e politica. A tale proposito, è opportuno
ricordare che Luigi Veronelli era laureato in filosofia ed ebbe inoltre
l'opportunità di seguire lezioni tenute a Milano da Benedetto Croce, le quali
influirono sul suo pensiero politico.
Milano, città dov'è nato, conclude quindi l'anno dedicato a Luigi Veronelli con
le tante iniziative, dedicandogli una strada nel suo quartiere Isola. Un giusto
tributo che finalmente rende omaggio a questo grande personaggio del 1900 e che
più di ogni altro è stato capace di rivoluzionare e rivalutare la cultura del
vino e del cibo italiano. Un modo per permettere ai milanesi di ricordare uno
dei grandi figli della loro città, attraversando una strada che è oggi
piuttosto frequentata e che conduce a piazza Gae Aulenti, importante luogo
di ritrovo di Milano. Magari, attraversando questa strada, i milanesi, alzando
lo sguardo verso le targhe poste alle estremità, si ricorderanno di Luigi
Veronelli, giornalista e scrittore. Un augurio anche ai giovani milanesi - che
li sono soliti correre con i loro skate board, pattini e biciclette -
auspicando possano almeno incuriosirsi sull'uomo al quale è stata dedicata
quella passeggiata. Perché spetta proprio ai più giovani, oggi, trarre
insegnamento e perpetuare l'opera e la figura di Luigi Veronelli, gigante
dell'enogastronomia e uomo libero, nella vita, nel pensiero e nelle idee.
Antonello Biancalana
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