![]() Cultura e Informazione Enologica dal 2002 - Anno XXIII |
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Notiziario |
In questa rubrica sono pubblicate notizie e informazioni relativamente a eventi e manifestazioni riguardanti il mondo del vino e dell'enogastronomia. Chiunque sia interessato a rendere noti avvenimenti e manifestazioni può comunicarlo alla nostra redazione all'indirizzo e-mail.
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La Prima Vendemmia del Nuovo Marchio Sorì Eroici del Moscato |
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Lo studio di un marchio dedicato, rivolto ad accrescere ancora di più la valorizzazione del prodotto di quei vigneti eroici che chiedono tanta fatica agli agricoltori, è stato appassionante; ma ancora più entusiasmante è il momento in cui il nuovo marchio viene acquisito dalle aziende per poi essere utilizzato sulle bottiglie dei nostri vini. Ed è esattamente ciò che sta accadendo: il marchio registrato – realizzato con la collaborazione dei legali specializzati Saglietti-Bianco di Torino – ha subito incontrato un generale e diffuso apprezzamento dei vitivinicoltori, tanto che tredici aziende hanno aderito al protocollo di certificazione Sorì eroici già per la vendemmia in corso. Un apprezzamento che è stato espresso anche dalle diverse associazioni di categoria: determinante è stato il contributo di Coldiretti, Confagricoltura e CIA, che ora svolgono l'importante compito di raccogliere le adesioni al progetto, con Valoritalia quale ente di controllo a supervisionare l'iter di certificazione. È una svolta, un segnale importante, un passo che farà storia condiviso da subito da questi primi produttori a cui ne seguiranno certamente molti altri. Queste prime aziende aderenti rappresentano ben 44 ettari di vigneti verificati dallo studio Walden nella zona delle valli Belbo e Tinella, ma anche dell'area del Barbaresco arrivando fino a Gavi, comprendendo tredici vitigni tra autoctoni e internazionali che rappresentano la genesi di produzione di importanti vini a denominazione d'origine del territorio. Ora non ci rimane che attendere di vedere il nuovo e prezioso logo sulle bottiglie dopo il lavoro in cantina: una sorta di bollino che indica una qualità assoluta, offerta dai tanti versanti soleggiati delle terre di Langa, Roero e Monferrato. L'Associazione Comuni del Moscato, che raccoglie gli amministratori dei territori e che rappresenta quindi l'identità vitivinicola di ogni Comune, sottolinea l'importanza del progetto di valorizzazione Sorì eroici, ricordando che azioni come questa intendono contribuire a dar lustro al movimento viticolo ed enologico piemontese che da sempre raccoglie apprezzamenti a livello internazionale, perché contraddistinto dal connubio tra la tradizione, che non si deve mai abbandonare, e l'innovazione che si deve perseguire. L'augurio rivolto a tutti gli operatori è per una buona vendemmia, ormai partita con le uve Moscato, mentre si intende informare che si vuole avere un occhio attento a quell'equilibrio di filiera che ha partenza con il giusto riconoscimento economico a chi lavora in vigna, distribuendosi a chi trasforma il prodotto in cantina offrendolo poi al mercato. Sull'argomento ci saranno certamente occasioni di colloquio e di approfondimento. |
Vino Nobile di Montepulciano: al Via la Prima Vendemmia delle Pievi |
Un vigneto di Sangiovese o complementari autoctoni che abbia superato i 15
anni di età, che faccia parte della proprietà aziendale, con una resa per
ettaro ancora più ristretta rispetto alla normalità. Il tutto da mettere in
cantina per almeno tre anni. È cominciata con questo presupposto la vendemmia
2021 a Montepulciano dove le aziende da questa annata potranno mettere in
produzione la nuova tipologia di Vino Nobile di Montepulciano, quella che avrà
come menzione Pieve. Non spaventa più di tanto dunque il calo produttivo in
linea con altre zone della Toscana, a fronte tra l'altro di una qualità
notevole delle uve in pianta. «Alla incredibile e affascinante atmosfera che
caratterizza ogni anno la vendemmia, quest'anno dobbiamo aggiungere anche la
curiosità di mettere in cantina le uve per dare vita alla nuova tipologia di
Vino Nobile di Montepulciano – spiega il presidente del Consorzio, Andrea
Rossi – e devo dire che l'unanimità espressa dalle aziende in sede di
approvazione del disciplinare si riscontra anche nell'interesse a partecipare
con la prima vendemmia disponibile a questo nuovo percorso che porterà ad
arricchire la storia della nostra denominazione». L'annata 2021 e un mercato che continua a crescere nonostante la pandemia. È presto per fare previsioni su come andrà l'annata, ma di certo fino a oggi non sono state registrate situazioni di particolare preoccupazione. In agosto il clima è stato in linea con la stagione e le temperature della notte hanno bilanciato il caldo della giornata. Ottimo segnale anche dalle vendite: con un +44% nei primi otto mesi del 2021 il Vino Nobile è uno dei vini toscani più ricercati. Per finire il ritorno dell'enoturismo che sta perdurando anche durante tutto il settembre e l'9ottobre e che sta facendo risalire il segmento delle vendite dirette e del consumo locale, una fetta di mercato questa fondamentale per una denominazione come quella di Montepulciano. Insomma, in generale un buon proseguimento di vendemmia per il Vino Nobile di Montepulciano che in questo periodo occupa più di mille lavoratori stagionali, oltre ai circa 1200 addetti del settore (di cui il 60% tra i 20 e 40 anni). Con l'approvazione del disciplinare da parte della Regione Toscana, ora l'iter sta attendendo il parere del Mipaaf. Un disciplinare che è il risultato di tutto il percorso di analisi e ricerca compiuto dal Consorzio in oltre un anno di lavoro. Un vino che avrà come caratteristiche il territorio, l'uvaggio che sarà legato al Sangiovese e ai soli vitigni autoctoni complementari ammessi dal disciplinare con uve esclusivamente prodotte dall'azienda imbottigliatrice. Lo studio storico della geologia e della geografia del territorio ha portato alla individuazione di 12 zone che saranno anteposte con la menzione Pieve in etichetta. Questo aspetto rappresenta l'identità del Vino Nobile di Montepulciano che guarda appunto al passato. La scelta di utilizzare i toponimi territoriali riferibili a quelli delle antiche Pievi in cui era suddiviso il territorio già dall'epoca tardo romana e longobarda, nasce da un approfondimento di tipo storico, paesaggistico e produttivo vitivinicolo. In particolare la volontà del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è quella di ribadire e codificare una realtà fisica con antica radice storica, che ha caratterizzato il territorio poliziano fino all'epoca moderna e che trova la sua eco anche nel catasto Leopoldino dei primi decenni del XIX secolo, che suddivideva il territorio in sottozone definite con il toponimo. |
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