Vino, qualità, cultura e arte. Questi potrebbero essere i quattro elementi che
legano l'attività dell'azienda agricola Masi, celebre nel mondo per i suoi vini,
in modo particolare per quelli prodotti nella Valpolicella con uve appassite,
fra questi l'Amarone, il grande e celebre vino Veneto. Masi non è solamente
Amarone. La dinamica azienda possiede infatti vigneti - oltre che nelle
classiche zone del Veneto e della Valpolicella - nel Friuli Venezia Giulia, in
Toscana e in Argentina. I vini di Masi - di proprietà della famiglia Boscaini -
sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo per la loro qualità, in modo
particolare il celebre Amarone, un vino al quale la cantina Veneta ha legato il
proprio nome. La storia di Masi è legata indissolubilmente a quella dei suoi
vigneti. Il nome della cantina deriva infatti da Vaio dei Masi - cioè
piccola valle di Masi - un vigneto che si trova a Negrar, in
Valpolicella, e che la famiglia Boscaini - proprietari della cantina -
acquistarono alla fine del diciottesimo secolo e che divenne il loro primo
vigneto.
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| La cantina Masi a Gargagnago (Verona) |
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Nel corso degli anni, l'azienda è cresciuta grazie all'acquisizione di nuovi
vigneti ubicati nelle zone classiche della Valpolicella, di Bardolino e di
Soave, scegliendo unicamente terreni ubicati in posizioni vocate alla
viticoltura o vigneti di importanza storica. Negli ultimi dieci anni la
proprietà della cantina Masi si è inoltre estesa in altre aree del Triveneto, in
Friuli Venezia Giulia, in Toscana - progetto al quale partecipa anche la cantina
Serego Alighieri - fino in Argentina. I vigneti di Masi sono di proprietà della
famiglia Boscaini da sei generazioni. Sandro Boscaini è Presidente dell'azienda;
il fratello Sergio è capo enologo; il cugino Roberto è responsabile della
logistica; il cugino Dario è responsabile della parte viticola. Nelle zone
classiche in provincia di Verona, Masi possiede 160 ettari di vigneti oltre ad
altri terreni in fase d'impianto. Molti dei vini portano il nome del vigneto o
del cru dal quale provengono: Mazzano, Campolongo di Torbe, Mezzanella, Vaio
Armaron, Casal dei Ronchi, La Vegrona, Campofiorin e Colbaraca.
In Friuli Venezia Giulia, al confine con il Veneto, Masi ha piantato i propri
vigneti in terreni adatti a esprimere lo stile veneto per mezzo di uve autoctone
e metodi di vinificazione tali da consentire la produzione di vini estremamente
attuali. Nei vigneti denominati Strà del Milione - nel comune di Castions di
Strada, nella zona delle Grave - si producono i vini Modello delle Venezie
bianco e rosso, e i supervenetian Grandarella, ottenuto da uve autoctone
appassite, e Masianco, prodotto con Pinot Grigio e Verduzzo Friulano.
Recentemente è stato inoltre acquisito il podere del Bello Ovile, in Val
d'Orcia, ai confini con l'area di Montalcino. In questi terreni sono state
impiantate le varietà autoctone Sangiovese, Canaiolo Nero e Colorino, con lo
scopo di produrre due vini supertuscan a partire - probabilmente - dal
2006. Nell'ambito dello stesso progetto si è avviata una collaborazione con Ezio
Rivella - uno dei personaggi più influenti del vino in Italia - che ha come
obiettivo la produzione di Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino e
Sant'Antimo nell'azienda Pian di Rota, situata nei pressi di Montalcino.
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Il Dott. Sandro Boscaini, Presidente di Masi | |
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Masi ha inoltre acquistato una proprietà nella valle di Tupungato - nella
regione di Mendoza, Argentina - dopo avere attentamente studiato le condizioni
del luogo in accordo al proprio progetto viticolo ed enologico. Inizialmente
sono stati impiantati 10 ettari con differenti varietà, successivamente il
progetto è proseguito in forma mirata con impianto di Corvina e Corvinone, le
uve principali del Veronese, responsabili dell'unicità dell'Amarone e dei vini
superiori della Valpolicella. La componente locale è data dal Malbec, l'uva a
bacca rossa più rappresentativa dell'Argentina, al quale si affianca - seppure
in minore proporzione - l'internazionale Merlot. I primi risultati in terra
argentina hanno visto la luce nel 1999 con i vini Corbec - da uve Corvina e
Malbec, sovramaturate in fruttaio similmente all'Amarone - e dal Passo Doble,
prodotto con la tecnica della doppia fermentazione applicata a Malbec e Corvina.
Da oltre 30 anni, Masi collabora inoltre con Possessioni Serego Alighieri,
la nobile famiglia che trae la propria origine dal poeta Dante e che possiede
vigneti prestigiosi in Valpolicella sin dal 1353. Il frutto di questa
collaborazione ha portato alla creazione di grandi vini, fra questi il celebre
Amarone della Valpolicella Classico Vaio Armaron.
Masi è leader nella produzione di vini storici - come l'Amarone e il Recioto
della Valpolicella - mediante la tecnica dell'appassimento, affermandosi nel
mondo con la produzione di sette vini diversi. Cinque di questi sono prodotti da
vigneti singoli (cru), selezionati da Masi a partire dagli anni 1950. Masi ha
inoltre riscoperto e migliorato la tecnica della doppia fermentazione con uve
integre leggermente appassite. I primi vini a essere prodotti con questa tecnica
furono il supervenetian Campofiorin con il marchio ripasso e
la sua selezione particolare, il Brolo di Campofiorin. Gli altri supervenetian
di Masi sono il Toar, un vino prodotto esclusivamente di uve fresche (non
appassite) di Verona, e Osar, che ha riscosso grandissimo interesse come esempio
di vino moderno da uve antiche, prodotto con l'uva indigena Oseleta vinificata
in purezza. Oltre ai tre vini Veronesi DOC della zona classica (Soave Levarie,
Valpolicella Bonacosta e Bardolino Frescaripa), Masi produce anche vini da
vigneti selezionati: Colbaraca per il Soave, Dell'Anniversario Serego Alighieri
per il Valpolicella e La Vegrona per il Bardolino. Oggi i vini di Masi sono
distribuiti - oltre che in Italia - anche in Canada, Cina, Francia, Germania,
Gran Bretagna, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Svizzera e negli Stati
Uniti d'America.
L'impegno di Masi non è rivolto unicamente al vino. Il Premio Masi - progettato
a metà degli anni 1970 su un'idea dello scrittore Veronese Cesare Marchi -
premia ogni anno personaggi illustri del mondo della letteratura, dell'arte,
della scienza, dello spettacolo e dell'economia, che hanno esaltato la civiltà
veneta e la civiltà del vino. Sotto la dicitura Premio Masi sono identificati
due riconoscimenti di carattere internazionale, dedicati rispettivamente alla
Civiltà Veneta e alla Civiltà del Vino. A questi si affianca il premio
speciale Grosso Veneziano - assegnato ogni qualvolta ne ricorrano le
circostanze - conferito a personaggi non veneti che abbiano contribuito a
diffondere nel mondo il messaggio di cultura e di civiltà che si diffonde dal
Veneto. I Premi Masi sono conferiti dalla Fondazione Masi, istituita nel 2000 e
che opera nella promozione della Civiltà Veneta, nelle sue forme storiche,
culturali e produttive, nella valorizzazione del vino come prodotto
culturalmente significativo della terra delle Venezie. La Fondazione Masi ha
inoltre lo scopo di assicurare la continuità nel tempo e l'indirizzo culturale
del Premio, nonché promuovere ulteriori iniziative finalizzate al raggiungimento
degli scopi statutari.
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