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Numero 45, Ottobre 2006 Segui DiWineTaste su Segui DiWineTaste su TwitterNumero 47, Dicembre 2006

Prunotto

Giunta oramai al secolo di storia, la Prunotto è una delle cantine più rappresentative nella produzione dei vini delle Langhe piemontesi, dal Barolo al Barbaresco, dal Dolcetto alla Barbera

 Le Langhe del Piemonte rappresentano indiscutibilmente una grande terra di uve e di vini. Basta infatti il suo nome a fare evocare il possente Nebbiolo - e quindi Barolo e Barbaresco - così come la Barbera e il Dolcetto. Nonostante la sua fama di essere terra di grandi vini rossi e potenti, nelle Langhe si trovano anche interessanti vini bianchi prodotti con le autoctone Arneis e Favorita. Sono comunque i vini rossi a suscitare maggiore interesse da parte degli appassionati. Basta infatti pensare alle tante differenze che può esprimere il Nebbiolo coltivato e vinificato nelle Langhe - la sua terra - espressioni assolutamente personali di ogni territorio. Barbaresco e Barolo, per esempio, sono entrambi prodotti con il Nebbiolo, eppure sono due vini completamente diversi nonostante i due territori siano distanti solamente circa 20 chilometri l'uno dall'altro. Differenze che si trovano in modo evidente anche all'interno delle stesse zone: ogni cru, com'è noto, produce un vino diverso da ogni altro. Merito di questo notevole risultato sono la caparbietà e la tenacia dei produttori locali e del modo di interpretare il vino in questa terra. Fra i protagonisti delle Langhe, senza dubbio, troviamo la cantina Prunotto.


La casa vinicola Prunotto
La casa vinicola Prunotto

 La storia di questa cantina inizia nel 1923, quando Alfredo Prunotto - affermato enotecnico delle più prestigiose case vinicole di quei tempi - rileva la cantina sociale “Ai Vini delle Langhe”, fondata ad Alba nel 1904. Fra i partecipanti all'atto costitutivo della cantina sociale, figurava anche Alfredo Prunotto, all'epoca giovanissimo ma con le idee molto chiare. Nel 1922, alla scadenza della ricostituzione della cantina sociale, molti soci, nonostante l'annata fosse eccellente, decisero di non conferire più le proprie uve, ponendo la cantina sociale in seria difficoltà tanto da essere posta in liquidazione. Alfredo Prunotto rileva nel 1923 la cantina sociale “Ai Vini delle Langhe” e le attribuisce il proprio nome. Grazie alla passione di Alfredo e di sua moglie, la casa vinicola Prunotto divenne ben presto una famosa realtà enologica delle Langhe, esportando i suoi vini in tutto il mondo. Dopo un lungo periodo di attività e di dedizione per l'enologia e per il vino, nel 1956 Alfredo Prunotto si ritira dalla sua attività.

 La casa vinicola Prunotto diventa quindi proprietà dell'amico ed enotecnico Beppe Colla che, grazie alla collaborazione di Carlo Filiberti prima e successivamente dal fratello Tino Colla, assicura continuità alla cantina con la stessa passione e dedizione. La Prunotto non possedeva vigneti propri, selezionava e vinificava le migliori uve provenienti dai vigneti delle Langhe, dell'albese e del Monferrato di proprietà di vignaioli con i quali esistevano - e continuano ad esistere - rapporti decennali di collaborazione basati sulla medesima visione e filosofia produttiva. Nel 1972, la Prunotto si ingrandisce e si trasferisce a San Cassiano, nella periferia di Alba, dove si trova ancora oggi la sede della cantina. Nel 1989, la toscana Antinori rileva la casa vinicola Prunotto, cominciando a occuparsi della distribuzione dei vini. Nel 1990, Antinori acquista 7 ettari di vigneti nel celebre cru Bussia, uno dei più rinomati della zona di produzione del Barolo. Nel 1995 acquista da 27 ettari di vigneti nella zona di Agliano, dove si trova il celebre vigneto Costamiole, famosa per la Barbera e con il preciso scopo di iniziare la produzione di vini con questo vitigno.


Il celebre vigneto Bussia a Monforte
d'Alba
Il celebre vigneto Bussia a Monforte d'Alba

 Sempre nel 1995, quando i fratelli Colla decisero di ritirarsi dall'azienda, Antinori prende il controllo della produzione continuando a mantenere l'eccellente livello qualitativo iniziato da Alfredo Prunotto e per il quale aveva dedicato la sua attività. Sarà Albiera Antinori, la primogenita del marchese Piero Antinori, a delineare ulteriormente la personalità della casa vinicola Prunotto, dedicando particolare attenzione e dedizione. L'espansione delle proprietà continua nel 1997 con l'acquisizione di due nuovi vigneti, uno di 5 ettari nella zona di Barbaresco - il “Bric Turot” - e altri 5 ettari nella zona di Treiso che saranno destinati alla coltivazione del Moscato Bianco. Con queste nuove acquisizioni, la casa vinicola Prunotto definisce ulteriormente la linea gestionale nel controllo rigoroso di tutte le fasi produttive, dal vigneto fino all'imbottigliamento. Oggi, la casa vinicola Prunotto rappresenta una della realtà vinicole più importanti delle Langhe, con una produzione basata sulle uve e sulle aree vitivinicole più importanti, dal Barolo al Barbaresco, dal Moscato d'Asti alla Barbera.


 

 La produzione annua delle cantine Prunotto è di circa 800.000 bottiglie, in prevalenza vini rossi e, in minore parte, Moscato Bianco e Arneis, oltre a grappe ottenute dalle vinacce di Moscato Bianco, Barolo Bussia e Ansolà. La produzione della casa vinicola Prunotto si basa su principi di qualità che iniziano dalla selezione delle uve, un'attenta vinificazione e la continua sperimentazione di nuove tecniche, fra queste il rimontaggio a irrorazione continua del cappello di vinacce e la vinificazione in tini di legno. Le fasi di maturazione in legno ricoprono un ruolo molto importante nella produzione dei vini della Prunotto. La cantina è stata infatti dotata di nuove botti da 100 ettolitri di rovere francese, tonneaux da 5 ettolitri e barrique da 225 litri, così da avere a disposizione le più adeguate capacità e tecniche di maturazione in accordo alle singole varietà di uva. Grazie alla disponibilità di diversi tipi di botte, nelle cantine Prunotto non esiste una procedura prestabilita per la maturazione dei vini.

 I tempi di maturazione e i tipi di botti da utilizzate sono stabiliti ogni anno in accordo alle singole varietà di vini e di uve, oltre alla qualità di ogni specifica annata. Anche le fasi di affinamento in bottiglia sono seguite con scrupolo. Alla Prunotto il vino è fatto affinare in bottiglia per il maggiore tempo possibile, così da immetterlo nel mercato quando si verificano le migliori condizioni di maturazione e di qualità per ogni singola tipologia di vini. La Prunotto possiede oggi vigneti nelle migliori zone, la struttura di produzione è stata ampliata nel 2000 e dotata delle più moderne tecnologie con lo scopo di garantire la massima qualità dei vini. La qualità dei vini della casa vinicola Prunotto è il risultato di una lunga esperienza e di una visione sul modo di fare il vino che si è sviluppata in circa cento anni di storia. La qualità che si ritrova nei vini della Prunotto dopo averli versati nel calice, è da sempre testimone di un processo enologico scrupoloso, dal vigneto alla bottiglia, che da anni continua ad affascinare gli appassionati di vino di tutto il mondo.

 




Legenda dei punteggi

Sufficiente    Abbastanza Buono    Buono
Ottimo    Eccellente
Vino eccellente nella sua categoria Vino eccellente nella sua categoria
Vino con buon rapporto qualità/prezzo Vino con buon rapporto qualità/prezzo
I prezzi sono da considerarsi indicativi in quanto possono subire variazioni a seconda del paese
e del luogo in cui vengono acquistati i vini




Monferrato Rosso Mompertone 2004, Prunotto (Piemonte, Italia)
Monferrato Rosso Mompertone 2004
Prunotto (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Barbera (60%), Syrah (40%)
Prezzo: € 10,80 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Questo vino si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso rubino, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di ciliegia, violetta e prugna seguite da aromi di lampone, fragola, vaniglia e pepe nero. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi. Il finale è persistente con ricordi di ciliegia e prugna. Monferrato Rosso Mompertone matura per 10 mesi in botte a cui seguono 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Carne alla griglia, Carne arrosto, Stufati di carne



Nebbiolo d'Alba Occhetti 2003, Prunotto (Piemonte, Italia)
Nebbiolo d'Alba Occhetti 2003
Prunotto (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Nebbiolo
Prezzo: € 13,20 Punteggio:
Questo Nebbiolo d'Alba si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di ciliegia, lampone e violetta seguite da aromi di fragola, prugna, rosa, vaniglia, liquirizia, cannella e cioccolato. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e apprezzabile freschezza, comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi. Il finale è persistente con ricordi di ciliegia, prugna e lampone. Nebbiolo d'Alba Occhetti matura per 12 mesi in botte a cui seguono 4 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Barbera d'Alba Pian Romualdo 2003, Prunotto (Piemonte, Italia)
Barbera d'Alba Pian Romualdo 2003
Prunotto (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Barbera
Prezzo: € 14,50 Punteggio:
Questa Barbera si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso rubino, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di ciliegia, violetta e prugna seguite da aromi di mirtillo, fragola, lampone, vaniglia, cioccolato e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e piacevole freschezza, comunque equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi. Il finale è persistente con ricordi di ciliegia e prugna. Barbera d'Alba Pian Romualdo matura per 12 mesi in botte a cui seguono 10 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Carne alla griglia, Carne arrosto, Stufati di carne con funghi



Barbera d'Asti Costamiole 2001, Prunotto (Piemonte, Italia)
Barbera d'Asti Costamiole 2001
Prunotto (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Barbera
Prezzo: € 25,70 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Alla vista si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso granato, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di ciliegia, prugna e mirtillo seguite da aromi di violetta, mora, ribes, vaniglia, tabacco, liquirizia, cacao, macis e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi. Il finale è persistente con ricordi di prugna e ciliegia. Un vino ben fatto. Barbera d'Asti Costamiole matura per 12 mesi in barrique a cui seguono 12 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Barbaresco Bric Turot 2001, Prunotto (Piemonte, Italia)
Barbaresco Bric Turot 2001
Prunotto (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Nebbiolo
Prezzo: € 34,30 Punteggio: Vino eccellente nella sua categoria
Barbaresco Bric Turot si presenta con un colore rosso rubino intenso e sfumature rosso aranciato, abbastanza trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di ciliegia, prugna e violetta seguite da aromi di lampone, fragola, mirtillo, vaniglia, cannella, liquirizia, tabacco, cioccolato, macis, pepe rosa e mentolo. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico e piacevole freschezza, comunque equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole. Il finale è persistente con ricordi di prugna e ciliegia. Un vino ben fatto. Barbaresco Bric Turot matura per 12 mesi in botte a cui seguono 10 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Barolo Bussia 2001, Prunotto (Piemonte, Italia)
Barolo Bussia 2001
Prunotto (Piemonte, Italia)
Uvaggio: Nebbiolo
Prezzo: € 38,00 Punteggio:
Barolo Bussia si presenta con un colore rosso rubino brillante e sfumature rosso granato, abbastanza trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli, raffinati ed eleganti che si aprono con note di ciliegia, prugna e violetta seguite da aromi di vaniglia, fragola, rosa, liquirizia, tabacco, cioccolato, caffè, cannella, pepe rosa e mentolo. In bocca ha ottima corrispondenza con il naso, un attacco tannico e piacevole freschezza, comunque ben equilibrato dall'alcol, corpo pieno, sapori intensi, piacevole. Il finale è molto persistente con lunghi ricordi di ciliegia e prugna. Un vino ben fatto. Barolo Bussia matura per 24 mesi in botte a cui seguono 12 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento: Selvaggina, Carne arrosto, Brasati e stufati di carne, Formaggi stagionati



Prunotto - Regione San Cassiano, 4/G - 12051 Alba, Cuneo - Tel. 0173 280017 Fax: 0173 281167 - Enologo: Gianluca Torrengo - Anno fondazione: 1904 - Produzione: 600.000 bottiglie - E-Mail: prunotto@prunotto.it - WEB: www.prunotto.it


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Giornale di Cantina


 Questa rubrica è riservata ai produttori di vino che intendono rendere note particolari attività produttive, annunciare nuovi prodotti o semplicemente comunicare alla clientela informazioni e promozioni sulla propria attività e i propri prodotti. Inviare le notizie da pubblicare al nostro indirizzo e-mail.

 

Il Novello Santa Costanza Banfi si rinnova

Con l'annata 2006 il più amato novello toscano, il Santa Costanza di Banfi Montalcino, uscirà in una veste rinnovata che unisce una proposta grafica accattivante a inedite soluzioni tecniche. Un approccio moderno e coraggioso teso a esaltare la caratteristica freschezza e l'aroma fruttato di questo prodotto. L'etichetta vivace e luminosa rimanda al contenuto: un vino giovane e fresco, combinato a una struttura corposa, tipica di un prodotto 100% toscano, a base di uve sangiovese ma con percentuali importanti di Gamay e Syrah.
La novità assoluta per il Novello Banfi si incentra nella scelta di una chiusura della bottiglia moderna e innovativa che garantisce immutata la freschezza del contenuto. La chiusura “Stelvin” assicura infatti il mantenimento nel tempo degli aromi e dei profumi di questo rosso fruttato esuberante ed informale. Una proposta completa, che mira a valorizzare quanto di meglio il Novello toscano ha da offrire ad un consumatore sempre più esigente ed esperto.

Grande 2006 per Bardolino e Custoza


 
Per le denominazioni gardesane del Bardolino e del Custoza c'è la soddisfazione di potersi aggiungere all'elenco di quanti parlano del 2006 come di un millesimo prodigo di soddisfazioni per vignaioli e cantinieri. Anche in questo splendido angolo d'Italia, infatti, la vendemmia e le prime fasi dei lavori in cantina stanno dicendo a chiare lettere che i vini che nasceranno nei prossimi mesi saranno davvero ottimi. Oramai ultimata la vendemmia delle uve per il Bardolino Superiore, le autoctone Corvina e Rondinella, che hanno fatto registrare gradazioni zuccherine eccezionali, attorno ai 19/20 gradi Babo. Analoga soddisfazione per il Custoza: di qualità eccellente i grappoli di Garganega e Fernanda giunti in cantina per la produzione del Custoza Superiore, con un elevatissimo tenore zuccherino, segno di una maturazione ottimale. Una materia prima - come stanno rivelando i primi “assaggi” - che darà al vino profumi intensi e armonici, con le varie componenti in perfetto equilibrio.
Una vendemmia che, in termini di quantità, si assesta attorno ai 110.000 ettolitri per il Custoza e ai 220.000, complessivamente, per la denominazione del Bardolino. Una quantità che non crea alcuna preoccupazione, alla luce di una domanda che sembra dare ottime soddisfazioni a queste due DOC del Veneto, probabilmente più di altre capaci di attrarre il consumatore con un prodotto di grande immediatezza e bevibilità, proposto a un prezzo corretto. Un bilancio estremamente positivo, al quale ha dato una forte spinta anche il Chiaretto Bardolino DOC, che ha visto nel giro di pochi anni raddoppiare la produzione, fino ad arrivare agli attuali 70.000 ettolitri, un terzo della produzione complessiva della denominazione, con un export che si attesta attorno al 65%. Ma i primi frutti di questa vendemmia saranno pronti a giorni: la grande festa del Novello, che vede nel Bardolino Novello DOC 2006 “Sole e Luna" uno dei suoi interpreti principali e più affermati. A sottolineare questa vocazione del Bardolino come “vino nuovo”, il consorzio ha preparato alcune di iniziative per offrirlo a operatori e consumatori. Si parte il 4 e 5 novembre dal 20° Salone del vino Novello a Vicenza, dove il consorzio sarà presente con un tavolo istituzionale, per poi arrivare alla grande Festa del Bardolino Novello, appuntamento oramai tradizionale che animerà il centro di Bardolino da venerdì 10 a domenica 12 novembre con un ricco programma di eventi, manifestazioni, degustazioni. Migliaia gli enoturisti e gli appassionati attesi non solo dall'Italia, ma da Svizzera, Austria e Germania. L'11 e 12 novembre il Bardolino Novello DOC 2006 “Sole e Luna” sarà presente anche alla Mostra mercato di Ostiglia (Mantova), mentre il 12 novembre sarà al Palazzo Auditorium di Villafranca, alla Mostra del Bardolino Novello DOC organizzata dalla locale sezione Onav con il patrocinio del Comune di Villafranca. Dal 23 al 25 novembre, infine, il Bardolino Novello sarà al Weekend della Degustazione a Milano, evento patrocinato da Onav Lombardia che all'ultima edizione ha visto la presenza di 5.600 visitatori.

 


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