Il Montefalco Sagrantino è indubbiamente uno dei miei vini preferiti. L'ho
detto tante volte, anche in queste pagine, e lo ribadisco ancora. Non si tratta
solo dell'affetto che nutro in generale per i vini della mia terra - l'Umbria -
il Sagrantino è un vino che ho iniziato regolarmente a versare nel mio calice a
partire dalla metà degli anni 1980. Il Montefalco Sagrantino, non c'è dubbio, è
cambiato molto rispetto a quei tempi, è decisamente cresciuto e di strada ne ha
fatta molta conquistando importanti successi. In tutto questo tempo, con la
notorietà del Montefalco Saqrantino, sono aumentati anche i produttori che si
dedicano alla produzione di questo vino, un aspetto certamente positivo. Il
Montefalco Sagrantino, oltre a essere di potenza e personalità, è capace di
eleganza, un traguardo che raggiunge chiaramente con il tempo. Uva robusta e
imponente - nessuna varietà raggiunge il suo contenuto di tannini e polifenoli
- il Sagrantino è come un cavallo di razza che ha bisogno di un fantino capace
e determinato per arrivare vittorioso al traguardo in tutta sua gloria.
In questi anni i produttori di Montefalco Sagrantino hanno compreso il valore
del tempo e quanto questo riesca a fare la differenza, alleato prezioso per
domare l'irruenza dei tannini e - nel contempo - donare maggiore
eleganza e complessità sensoriale. Se esiste un'uva e un vino che beneficia del
tempo, il Montefalco Sagrantino è certamente uno di questi. Alcuni produttori -
contrariamente a quello che il disciplinare e il mercato richiede -
preferiscono lasciare i loro Sagrantino in cantina per un tempo maggiore così
da consegnare ai sensi degli appassionati vini di maggiore complessità ed
eleganza. Una scelta condivisibile, nonostante sia evidente questo influisca
inevitabilmente sui costi e quindi sul prezzo finale della bottiglia. La
soluzione potrebbe essere anche quella di acquistare bottiglie di Montefalco
Sagrantino e, cantina personale permettendo, lasciarle affinare per qualche
anno prima di apprezzarle. Questo è quello che personalmente faccio con
il grande Montefalco Sagrantino consapevole che il tempo sarà capace di
premiare la mia attesa.
Le magie che il tempo regala al Montefalco Sagrantino hanno raggiunto un legame
ancora più forte e significativo grazie a un vino recentemente messo in
commercio. La cantina artefice di questa nuova magia è la Arnaldo Caprai -
innegabilmente la più celebre e celebrata del territorio - il vino è il
Montefalco Sagrantino Spinning Beauty 2006. Avete letto bene: annata
duemilasei, messa in commercio nel 2016 dopo avere trascorso ben otto anni in
barrique e il resto in bottiglia. La cantina Arnaldo Caprai non ha
evidentemente bisogno di presentazioni: guidata con successo dal caparbio Marco
Caprai, è senza timore di smentita la realtà vitivinicola che ha fatto
rinascere e crescere il Sagrantino. Dopo avere tracciato in modo rigoroso e
scientifico il passato e il presente del Sagrantino - avvalendosi del supporto
dell'Università degli Studi di Milano - oggi la cantina Arnaldo Caprai apre un
nuovo e affascinante capitolo della storia del Montefalco Sagrantino.
Il contributo della cantina Arnaldo Caprai per il Sagrantino e la viticoltura
di Montefalco è imponente e fondamentale, in particolare, il contributo
scientifico e tecnico per la comprensione delle caratteristiche e
potenzialità della grande rossa umbra. Marco Caprai, infatti, non ha lasciato
nulla al caso, scegliendo da subito un percorso di ricerca affidabile e
verificabile, chiamando a Montefalco qualificati e autorevoli esperti e
studiosi, contribuendo allo sviluppo del Sagrantino e all'intero territorio di
Montefalco. Il risultato di quelle ricerche e sperimentazioni - che, a distanza
di anni, continuano ancora - hanno permesso di individuare e riconoscere
diversi cloni di Sagrantino, alcuni di questi riconosciuti e riportati nel
Registro Nazionale delle Varietà di Vite. A tale proposito, si ricordano i
celebri cloni di Sagrantino I - UniMi - Caprai - 25 Anni, I - UniMi -
Caprai - Cobra e I - UniMi - Caprai - Collepiano. Non da ultimo, il
singolare Sagrantino Bianco, ancora oggi oggetto di sperimentazioni e ricerche.
E poi arriva il Montefalco Sagrantino Spinning Beauty 2006. Sapevo
dell'esistenza di questo vino da diverso tempo, poiché me ne avevano parlato
Marco Caprai e alcuni suoi collaboratori. Poi, in un'occasione informale
presso la Cantina Arnaldo Caprai, riesco finalmente ad assaggiare lo Spinning
Beauty 2006. Comprendo subito che quello che ho nel calice è un Sagrantino
diverso da tutti quelli che avevo assaggiato fino a quel momento, un vino
capace di scrivere una nuova e importante pagina di storia. Incuriosito, chiedo
a Marco Caprai il motivo per il quale avesse deciso di produrre un Sagrantino
maturato così a lungo in botte. La risposta - chiara e semplice - non tradisce
lo spirito innovativo e di sperimentazione che da sempre anima Marco Caprai e
la sua cantina per il continuo sviluppo delle potenzialità del Sagrantino e di
Montefalco. L'intento di Marco Caprai, con questo magnifico Spinning Beauty, è
quello di dare vita a un vino capace di rivaleggiare in qualità e prestigio con
gli altri vini del mondo lungamente maturati prima della commercializzazione.
Marco Caprai mi fa inoltre notare che questo stile di vino - maturato in legno
per molti anni - è poco considerato in Italia, ritenendo il Sagrantino
capace di sostenere l'impresa e divenire certamente protagonista in
questa categoria. Visto il risultato, di innegabile e monumentale grandezza, si
può solo dire che ha ragione. Il Montefalco Sagrantino Spinning Beauty 2006 è
prodotto con il celebre clone Cobra, proveniente dal più antico vigneto di
selezione clonale Monte della Torre e matura per otto anni in barrique. Il
risultato è di una grandezza impressionante: la potenza del Sagrantino che si
unisce a una sorprendente complessità sensoriale che si veste di elegantissima
classe. L'assaggio del Montefalco Sagrantino Spinning Beauty 2006 regala subito
l'impressione di trovarsi nel calice un vino speciale e inimitabile, un
capolavoro che si esprime con una magnifica sinfonia di aromi, assolutamente
perfetto. Con questo magnifico vino la cantina Arnaldo Caprai segna
inequivocabilmente una nuova, sorprendente e straordinaria storia del
Sagrantino, una delle tante che è stata capace di scrivere nel corso degli
anni. Una bellezza straordinaria. Un vino che esprime la più sublime delle
bellezze: quella del grande Sagrantino e del rinnovato miracolo che si compie
da molti anni in Umbria nelle colline di Montefalco.
Antonello Biancalana
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