Parlare di Teo Musso e della Birra Baladin, significa parlare, innanzitutto, della rinascita della birra di qualità e, in particolare, della nascita di quell'importante stile brassicolo che prende il nome di "Birra Artigianale". Era il 1986 quando Teo Musso - a Piozzo, in provincia di Cuneo nel territorio delle Langhe - inizia a interessarsi alla birra di qualità. La sua passione raggiungerà un primo importante e significativo traguardo, quando nel 1996 crea e mette in bottiglia la prima birra artigianale prodotta in Italia, ancora oggi un punto di riferimento nel panorama brassicolo italiano: la Super Baladin. L'evento dedicato a Birra Baladin è stato un interessante viaggio alla scoperta del mondo di Teo Musso e della sua considerevole produzione di birra, nei diversi stili e nel campo della sperimentazione. Alla serata ha preso parte Teo Musso che ha raccontato la storia del suo birrificio, introducendo le sei birre degustate nel corso della serata. Si comincia con la Birra Isaac, una Bière Blanche, prodotta in parte con frumento crudo e aromatizzata con coriandolo e arancia: la perfetta introduzione per comprendere lo stile con il quale Teo Musso caratterizza le sue birre. Si procede quindi con Nora - un omaggio alla storia della birra e all'Egitto, fra i primi paesi al mondo a produrre birra, ben 5000 anni fa - nella quale troviamo il Kamut, ma non il luppolo, interessante birra caratterizzata da aromi di arancia, zenzero e una piacevole nota resinosa e di mentolo. La terza birra della serata è la Nazionale, la prima birra interamente prodotta con materie prime italiane, compreso il luppolo, una birra di piacevole freschezza ed estrema bevibilità. Si prosegue con la birra simbolo di Baladin - la Super - una birra ambrata che si ispira alle birre di abbazia del Belgio, nella quale emergono piacevoli note di mandorla, ben equilibrati con i profumi del malto e del luppolo. La serata si conclude magistralmente con due delle birre frutto della sperimentazione di Teo Musso, spingendosi oltre la birra fino ad elevarla a bevanda da meditazione, di straordinaria complessità e grandezza. La prima di queste è la Riserva Teo Musso "Terre" 2010, un omaggio al mondo del vino rosso, una birra - tecnicamente classificabile come "barley wine" (vino d'orzo) lasciata maturare per alcuni anni in botti usate per la produzione di vino rosso, ricca di aromi nobili di ossidazione oltre a intense sensazioni di frutta secca. Nello stesso stile, l'ultima birra della serata - Riserva Teo Musso "Xyauyù" 2008 - si spinge oltre: non solo grandiosi aromi di nobile ossidazione, che ricordano direttamente nobili vini come Madeira, Jerez e Marsala, ma anche un gusto decisamente dolce: birra complessa al naso e in bocca con una straordinaria persistenza. La degustazione sensoriale delle birre è stata condotta da Antonello Biancalana che ha curato, come di consueto, l'ideazione delle pietanze proposte in abbinamento brassogastronomico con le sei birre di Teo Musso.
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