I vini premiati al 25° Banco d'Assaggio dei Vini d'Italia di Torgiano sono 72,
suddivisi in 14 categorie, provenienti da 13 regioni. Il responso - come
generalmente accade a questo concorso enologico che presenta una giuria molto
articolata (56 commissari, di cui 32 enologi provenienti da 15 diverse regioni
d'Italia e 24 giornalisti provenienti da 15 nazioni, tra cui 9 italiani) -
rappresenta una puntuale interpretazione del panorama vinicolo italiano
contemporaneo. Così quest'anno risultano fortemente premiate alcune regioni:
gli emergenti Abruzzo con ben 14 vini premiati sia bianchi che rossi, e Lazio
con 5 premi, con un primo successo anche per la Basilicata; il Veneto si
conferma in espansione con 11 premi (soprattutto rossi) come la Sicilia (9
premi), anche se la sua affermazione non raggiunge il livello degli ultimi
anni.
Eccezionale la prestazione della Provincia di Trento con 8 vini premiati
(soprattutto bianchi e novelli), da segnalare i 3 premi (rossi) all'Umbria, i
due ciascuno (spumanti) alla Franciacorta e all'Oltrepò Pavese e i 5
riconoscimenti (bianchi e rossi) delle Marche. Si conferma la condizione
critica di Toscana, mai così in basso con 5 vini premiati, Piemonte con tre
vini, Friuli con 2 soli premi, Puglia senza premi. Cambia parecchio la
geografia della carta virtuale dei vini d'Italia, espressa da questo concorso:
lo spumante è soprattutto lombardo, con una conferma per il Veneto, mentre il
novello è di varia provenienza. Per i vini bianchi la scelta è nettamente a
favore di Trentino e Abruzzo oppure della Sicilia, con buone presenze di Marche
e Lazio, quindi complessivamente è prevalente il centro Italia. Molto
significativa l'affermazione dei vitigni autoctoni, che rappresentano la metà
dei vincitori, sia pure a fronte di 8 Chardonnay e di un Sauvignon.
Per i rossi più giovani la scelta è molto distribuita tra varie zone; emerge
nettamente il Montepulciano d'Abruzzo (3 premi) seguito da due Montefalco
Sagrantino. Per i rossi maturi (oltre tre anni) il Brunello di Montalcino è
ancora vincente con 3 premi, ma il Montepulciano d'Abruzzo lo supera con ben 4
vini, mentre non compare più l'Amarone e il Barolo ha un solo premio. Infine
per i vini da dessert si confermano vincenti i passiti siciliani (4 premi) con
altre presenze distribuite in sette regioni, una soltanto al nord. Le aziende
vincitrici sono 52, con numerosi esordienti. Sono sei le cantine in particolare
evidenza: la Sant'Andrea di Terracina ha avuto 4 premi, 3 ciascuno la Cavit di
Trento, la Marramiero di Rosciano, la Miceli di Palermo, la Cantina Tollo di
Chieti e il gruppo Banfi di Montalcino.
Due premi ciascuno hanno ottenuto le seguenti aziende: Cantina La Vis e Valle
di Cembra (Trento), Terre Cortesi Moncaro (Montecarotto), Ferdinando Giordano
(Diano d'Alba), Settesoli (Menfi), Cantina Sociale di Soave, azienda agricola
Buccicatino (Vacri - Chieti), Casal Thaulero (Ortona). Non poche le cantine
cooperative in questo elenco; complessivamente alla cooperazione enologica sono
andati circa il 25% dei premi.
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