Un evento dedicato al Roero e al vignaiolo che lo ha reso grande, scrivendo il nome del suo territorio nell'olimpo della vitivinicoltura mondiale attraverso i suoi vini e la sua rivoluzione enologica. Matteo Correggia è stato infatti il protagonista della rinascita del Roero, inseguendo il sogno di fare vini di qualità senza compromessi per poi trasformarlo in realtà. Vini come la Barbera d'Alba Superiore Marun e il Roero Roche d'Ampsej sono la testimonianza della grandezza e la visione enologica di Matteo Correggia, che prosegue oggi grazie alla volontà della moglie Ornella Costa e dalla bravura dell'enologo Luca Rostagno. L'evento dedicato a Matteo Correggia hanno visto come protagonisti sei vini, espressione di Arneis, Brachetto, Barbera e Nebbiolo del Roero. All'evento ha preso parte l'enologo Luca Rostagno - che ha lavorato a fianco di Matteo Correggia per oltre un anno - il quale ha raccontato le caratteristiche e le potenzialità viticolturali del Roero e dei vini che si producono nella cantina di Canale. Si inizia con uno dei vini più noti di questo territorio - il Roero Arneis 2014 - la celebre uva a bacca bianca che si identifica in modo indissolubile con questo territorio e che contribuisce a fare conoscere il Roero in tutto il mondo. Si procede con un vino dalla spiccata personalità - Anthos 2014 - e che offre un'interpretazione particolare del Brachetto, vinificato in secco secondo il tradizionale stile del Roero, capace di esprimere la tipica esuberanza di questa varietà ben sostenuta da una freschezza viva e piacevole. Si passa quindi al primo dei tre vini prodotti con Nebbiolo - il Roero 2013 - vino di elevata piacevolezza e nel quale il carattere severo della celebre uva piemontese di unisce a spiccata eleganza e ottima esecuzione enologica. Si procede con il Barbera d'Alba Superiore Marun 2012, vino di grande eleganza, fra i primi ad avere fatto conoscere Matteo Correggia nel mondo e che, ancora oggi, si conferma come uno dei più significativi vini di questa cantina. Si torna a versare nel calici il Nebbiolo con una delle espressioni tipiche di questo territorio - Roero La Val dei Preti 2012 - nel quale si apprezza una straordinaria eleganza che si sposa con la tipica struttura e il carattere dell'uva. L'evento termina con uno dei vini più celebri creati da Matteo Correggia, il vino che lo ha consegnato alla storia dell'enologia Italiana e con il quale è riuscito a stupire il mondo intero: Roero Riserva Roche d'Ampsej. Un grandissimo Nebbiolo, che unisce forte personalità e struttura a una freschezza ben equilibrata da suadente morbidezza, certamente una delle massime espressioni del Roero. Un evento che è stato anche un doveroso tributo a Matteo Correggia, uno dei più significativi personaggi del vino degli anni 1990 che, grazie al suo sogno e alla sua tenacia, ha dimostrato - prima di ogni altro - le enormi potenzialità del Roero, scegliendo la difficile strada della qualità senza compromessi e con la quale ha portato al successo la sua terra e i suoi vini.
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