Sono passati tre anni dall'ultima volta che la cantina Umani Ronchi è stata ospite dei nostri eventi, raccontando ai nostri lettori i loro vini e il loro territorio. In questo terzo appuntamento dedicato alla celebre cantina di Osimo, in provincia di Ancona, l'evento si è particolarmente concentrato sui vini più storici e rappresentativi di Umani Ronchi, interessando inoltre anche il Montepulciano d'Abruzzo prodotto nella cantina di Roseto degli Abruzzi. Il racconto dei vini e delle tenute di Umani Ronchi è stato condotto dalla dott.ssa Evelina Bernetti - responsabile commerciale per l'Italia - soffermandosi sulla storia della sua cantina e le caratteristiche viticolturali delle singole tenute che abbracciano diversi territori di Marche e Abruzzo. L'evento inizia con una delle storiche denominazioni d'origine controllata delle Marche e d'Italia - il Bianchello del Metauro Fortunae 2015, dedicato a Fano, tributo al suo antico nome Fanum Fortunae - interpretazione immediata e diretta della varietà Biancame, localmente detto Bianchello, un vino piacevole e di grande bevibilità. Si procede con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra 2015, fra i vini più rappresentativi di Umani Ronchi, ottima interpretazione della gloria enologica delle Marche - il Verdicchio - un vino di straordinaria eleganza e classe, la conferma delle notevoli potenzialità della grande uva bianca delle Marche, eccellenza dello scenario enologico italiano. Si cambia colore e territorio, passando all'assaggio del Montepulciano d'Abruzzo Montipagano 2015, prodotto nella cantina di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo, interessante interpretazione della celebre uva rossa abruzzese e che offre un vino di piacevole equilibrio fra la schiettezza del Montepulciano e la rotondità conferita dal tempo e dalla maturazione in botte. Il vino che segue vede come ancora protagonista il Montepulciano, questa volta figlio di uno dei più significativi territori delle Marche, il Conero Riserva Cumaro 2012, magnifico e sontuoso calice nel quale emerge la potenza del Montepulciano unito alla raffinatezza e classe tipica della cantina Umani Ronchi. L'evento si conclude con il celeberrimo Maximo 2013 - supremo vino prodotto con Sauvignon Blanc impreziosito dalla Botritys Cinerea, figlio della straordinaria intuizione e genio del grande enologo Giacomo Tachis che, prima di tutti, comprese le potenzialità delle Marche nella produzione dei cosiddetti vini muffati. Un vino che unisce la bellezza della poesia con l'eleganza di un capolavoro enologico di assoluto pregio. La degustazione dei vini è stata condotta, come di consueto, da Antonello Biancalana che ha curato, inoltre, la creazione dei piatti proposti in abbinamento con i vini di Umani Ronchi.
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