Le Cantine del Notaio tornano, per la terza volta, a raccontare l'Aglianico e il territorio del Vulture ai lettori di DiWineTaste, con sei vini capaci di interpretare l'Aglianico nei diversi stili enologici e regalando alla celebre uva del Vulture personalità e carattere unici. Il racconto dell'Aglianico e del Vulture è stato condotto dal dott. Gerardo Giuratrabocchetti - titolare, agronomo ed enologo della cantina di Rionero del Vulture - che, nella ben nota e consueta competenza, ha introdotto i lettori di DiWineTaste alle peculiarità del territorio e dell'Aglianico. L'evento è stato inoltre occasione per verificare - per la prima volta in un contesto pubblico - il risultato di una ricerca guidata dal dott. Gerardo Giuratrabocchetti, con lo scopo di comprendere l'evoluzione dei caratteri organolettici dell'Aglianico in funzione dei tipi di legno utilizzati per la realizzazione delle botti. Lo studio - condotto da un gruppo di ricerca universitario e guidato dal dott. Gerardo Giuratrabocchetti - si è particolarmente concentrato sull'impiego di legni tipicamente italiani e, in particolare, presenti nelle aree boschive della Basilicata. I partecipanti dell'evento hanno avuto l'opportunità di degustare, con il metodo della valutazione comparativa, tre vini prodotti con Aglianico e maturati in botti realizzate con legni diversi, per poi esprimere le proprie impressioni e preferenze per ognuno dei tre vini. L'esperimento, condotto "alla cieca" - cioè senza comunicare ai partecipanti nessuna indicazione enologica relativamente alla produzione - ha permesso di comprendere, fra l'altro, quanto l'influsso della maturazione in legno può cambiare, anche in modo significativo, il profilo sensoriale di un vino. La serata ha inoltre avuto come protagonisti sei vini prodotti da Cantine del Notatio, iniziando coni due spumanti metodo classico - La Stipula Brut Metodo Classico 2012 e La Stipula Brut Rosé Metodo Classico 2011 - prodotti con Aglianico in purezza, due interpretazioni distinte che mettono in evidenza la versatilità enologica dell'uva del Vulture. Si prosegue con l'unico vino bianco della serata - Il Preliminare 2016, unione di Aglianico vinificato in bianco, Moscato bianco, Malvasia Bianca e Chardonnay - una degustazione in anteprima per l'evento DiWineTaste, caratterizzata dal buon equilibrio fra eleganza dei profumi e il contrasto tra freschezza e morbidezza. Si passa poi ai due vini rossi della serata - Aglianico del Vulture Il Repertorio 2014 e Aglianico del Vulture Il Sigillo 2011 - due interpretazioni della stessa uva e decisamente opposti. Il Repertorio si caratterizza per un profilo decisamente più fresco e immediato, Il Sigillo, decisamente più potente e pieno, si presenta con una maggiore morbidezza e stoffa, mantenendo sempre vivo il tipico carattere dell'Aglianico. L'evento si chiude con L'Autentica - vera perla dell'enologia italiana nel panorama dei vini dolci - frutto di Moscato Bianco e Malvasia Bianca che regalano un vino di impeccabile equilibrio e di straordinaria eleganza, ricchezza di profumi uniti a complessità sensoriale di grande nobiltà. La degustazione dei vini è stata condotta da Antonello Biancalana - editore e direttore di DiWineTaste - che ha curato, come di consueto, l'ideazione delle pietanze proposte in abbinamento con i vini delle Cantine del Notaio.
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