A distanza di quattro anni, incontriamo nuovamente la cantina Umani Ronchi e i suoi vini, una nuova serata dedicata al Verdicchio e al Montepulciano, per concludere con il Maximo, il celebre vino da uve attaccate dalla muffa nobile, vino creato da Giacomo Tachis, indiscusso e ineguagliabile padre dell'enologia moderna italiana. Alla serata ha preso parte il dott. Stefano Bernetti - membro della famiglia proprietaria della Umani Ronchi da oltre 50 anni - il quale ha raccontato la storia della celebre cantina marchigiana, ricordando, inoltre, il lavoro che Giacomo Tachis ha svolto durante i suoi 13 anni di collaborazione con Umani Ronchi. Unica cantina del versante adriatico con la quale Giacomo Tachis ha collaborato nel corso della sua straordinaria carriera: per Umani Ronchi il grande enologo piemontese ha dato vita a due vini che hanno contribuito alla rinascita enologica d'Italia, ancora oggi celebrati ovunque: Pelago e Maximo. La serata è stata anche occasione per conoscere i vini del territorio di Umani Ronchi, in particolare il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Rosso Conero. La serata inizia con il Metodo Classico Extra Brut 2011 - novità di Umani Ronchi e in produzione limitata - da uve Chardonnay e Verdicchio in parti uguali, rifermentato per 30 mesi in bottiglia: un Metodo Classico di piacevole freschezza e struttura, nel quale il Verdicchio contribuisce in modo determinante. Si passa quindi al Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra 2012 - che con questa annata celebra il prestigioso traguardo delle trenta vendemmie - fra i vini di riferimento del territorio, di spiccata freschezza e piacevolezza, un Verdicchio che esprime da sempre eleganza e finezza. Anche il Rosso Conero San Lorenzo 2011 celebra con questa annata le trenta vendemmie, un vino che racconta le qualità peculiari del Montepulciano, uva per troppo tempo sottovalutata e che trova, nel territorio del Conero, particolare eleganza unita al consueto carattere di questa importante varietà rossa italiana. Notevole apprezzamento ha riscosso anche il Conero Riserva Cumaro 2009, prodotto con Montepulciano in purezza, un vino di grande personalità che unisce potenza ed eleganza, oltre a un convincente bouquet di profumi, vino che vede la sua prima vendemmia nel 1985 grazie al talento di Giacomo Tachis, consacrando il territorio del Conero fra i più importanti d'Italia. Anche l'ultimo vino della serata è figlio di Giacomo Tachis - Maximo 2010 - fra i pochi autentici vini d'Italia totalmente prodotti con uve impreziosite dalla Botrytis Cinerea: un capolavoro di equilibrio ed eleganza, unito a raffinata dolcezza e classe. La degustazione dei vini e i piatti proposti in abbinamento sono stati curati da Antonello Biancalana, editore e direttore di DiWineTaste.
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