Una serata dedicata al Brunello di Montalcino, un'occasione unica per conoscere le differenze di questo celebre territorio della Toscana, raccontato da tre espressioni di Sangiovese coltivato in diversi terroir. Dopo quattro anni, un nuovo evento che ha visto protagonisti i vini delle Tenute Silvio Nardi, fra le realtà vitivinicole di maggiore rilievo nella produzione del Brunello di Montalcino. All'evento hanno preso parte Emilia Nardi - proprietaria delle Tenute di Casale del Bosco - Michela Fiorucci, responsabile delle pubbliche relazioni, e Francesco Cristofaroni, responsabile delle vendite per l'Italia. I partecipanti all'evento hanno potuto ascoltare la storia delle Tenuite Silvio Nardi e il loro impegno nella ricerca e nella valorizzazione del Brunello di Montalcino, direttamente dai preziosi interventi di Emilia Nardi, la quale si è particolarmente soffermata sulle differenze territoriali e micro climatiche dei vigneti nei quali si coltiva il loro Sangiovese. Una serata dedicata prevalentemente al Sangiovese nelle espressioni del Rosso di Montalcino e Brunello di Montalcino, per poi concludere con il Moscadello di Montalcino, storico vino da Moscato Bianco e prodotto in questo territorio da molti secoli. Si inizia con il Rosso di Montalcino 2013 - presentato in anteprima in occasione di questo evento - una piacevole introduzione alle caratteristiche che Sangiovese può regalare in questo territorio. Si procede quindi con ben tre Brunello di Montalcino, offrendo l'opportunità di comprendere come le differenze di un territorio siano capaci di produrre vini molto diversi, nonostante l'annata e il vitigno siano esattamente gli stessi. Si inizia con il Brunello di Montalcino 2009, unione di uve Sangiovese coltivate in diversi vigneti delle Tenute Silvio Nardi, un vino dal carattere pieno e con una raffinata espressione delle tipiche qualità del Sangiovese ben supportate da una pulizia impeccabile. Seguono le due espressioni territoriali di Brunello di Montalcino, entrambe dell'annata 2007: il celebre Manachiara - da uve coltivate nell'omonimo vigneto, con esposizione a sud-est - e il raro Poggio Doria, prodotto con uve provenienti da vigneti esposti a sud-ovest. Il confronto dei due vini è risultato di estremo interesse didattico, consentendo di comprendere come la diversità della composizione del suolo e la diversa esposizione influiscono sulle qualità organolettiche dei vini. Si conclude con il Moscsadello di Montalcino 2010, da uve Moscato Bianco da vendemmia tardiva, elegante e raffinato, unisce la tipica esuberanza aromatica di questa varietà a una ben equilibrata freschezza, regalando un vino di notevole piacevolezza. I piatti proposti in abbinamento con i vini delle Tenute Silvio Nardi sono stati creati da Antonello Biancalana e realizzati dalla cucina della Locanda dei Golosi, guidata dallo Chef Emiliano Buccolini.
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