La stagione 2014/2015 degli eventi DiWineTaste si conclude con l'ennesimo omaggio al mondo di Cerere e della birra. Protagonista di questo evento è stato infatti il birrificio San Biagio di Nocera Umbra, storico micro birrificio del cuore verde d'Italia, il primo fondato in Umbria. Guidato dal birraio Giovanni Rodolfi - fra i più competenti e qualificati esperti della birra d'Italia - San Biagio si identifica fortemente con il territorio dell'Umbria e, in modo particolare, con quello di Nocera Umbra, a partire dalle sue celebri acque impiegate per la produzione della birra. Il legame con il territorio è ulteriormente realizzato attraverso l'uso delle altre materie prime impiegate nella produzione della birra, a partire dall'orzo. Esempio emblematico di questo legame è certamente la birra Monasta - la prima realizzata a San Biagio e fra le più affermate birre artigianali d'Italia - la quale si lega al territorio di Nocera Umbra, oltre all'acqua, anche all'impiego di alloro e del miele di ippocastano, provenienti da storici alberi presenti nelle tenute del birrificio. L'evento, dedicato alla linea "Accademia", inizia con Verbum, una weizen da malto di orzo e frumento, birra di estrema piacevolezza e freschezza, esprime un profilo di agrumi e un apporto di luppolo ben bilanciato. Si procede con Gaudens, piacevole pilsner con il caratteristico profumo del luppolo di Saaz, conferma l'estrema piacevolezza dello stile birrario interpretato da Giovanni Rodolfi, mantenendo, nel contempo, una sensazione amaricata garbata e tale da consentire l'espressione delle altre qualità sensoriali della birra. Si entra quindi nel mondo delle birre in stile "Ale", iniziando da Aurum, una strong ale nella quale si percepisce un carattere più strutturato, grazie anche alla presenza di malti caramellati: una birra che coniuga eleganza e struttura, con una piacevolezza di assoluto pregio. Si passa quindi alla birra che maggiormente identifica - da sempre - il birrificio San Biagio: Monasta, la prima birra italiana d'ispirazione monastica e che segue le antiche tecniche di produzione dei monaci trappisti. Caratterizzata dai piacevoli profumi e sapori di miele di ippocastano e alloro, Monasta sorprende per eleganza ed equilibrio. L'evento si conclude con Ambar, dal colore ambrato scuro, al naso esprime profumi di caramello, cioccolato, caffè e liquirizia, una birra estremamente versatile, capace di sostenere abbinamenti che vanno da piatti strutturati e robusti fino anche a dessert a base di cacao e cioccolato. Il racconto delle birre e di come si producono a San Biagio è stato fatto da Giovanni Rodolfi, mentre la degustazione sensoriale delle birre e l'ideazione delle pietanze proposte in abbinamento brassogastronomico è stato curato da Antonello Biancalana, direttore di DiWineTaste.
|